giovedì 29 ottobre 2015

Firenze - Teatro Verdi - Conferenza Finale



Firenze  - Teatro Verdi - Conferenza Finale

Per la Conferenza finale 2014-2015 una folta rappresentanza delle Giovani sentinelle della Toscana e del Veneto si è ritrovata nel teatro Verdi di Firenze, spazio ampio e bellissimo per discutere e confrontarsi sui temi che hanno approfondito e su cui hanno sollecitato risposte e contributi da parte di chi ha responsabilità di governare la cosa pubblica e di legiferare.

In apertura il dottor Gianassi ha portato il saluto del Comune di Firenze, apprezzando l'impegno costante dei giovani a favore della legalità, impegno da valorizzare e sostenere perché essenziale alla formazione dei cittadini.

Ilaria Bugetti, consigliera regionale e membro della commissione Istruzione, ha sottolineato l'impegno della Regione Toscana per sostenere le tante esperienze di educazione alla legalità e di promozione della cultura delle regole, e ha ricordato la fatica quotidiana della scuola e delle e degli insegnanti che aiutano quotidianamente ragazzi e ragazze a decifrare segni e linguaggi nel loro cammino quotidiano di cittadini responsabili.

I lavori della Conferenza si sono aperti con la proiezione del video di studenti e genitori dell'Istituto comprensivo di Aulla. Come avevamo ripetuto più volte la loro richiesta necessitava e necessita di risposte urgenti  perché sono tanti i giovanissimi di quel comune che hanno compiuto e compiono un intero ciclo di studi all'interno di container. Insieme a loro sono state numerose le scuole che hanno posto in primo piano il tema degli edifici scolastici e degli spazi a scuola, in tanti modi e con linguaggi differenti, chiedendo che vi siano risposte chiare e non vaghe, urgenti e non ulteriormente rinviabili.

In maniera analoga si sono alternati gli altri gruppi di scuole su temi comuni: l'immigrazione e l'integrazione, la mafia e il gioco d'azzardo, gli spazi in città e l'ambiente urbano, la questione dei beni confiscati. Su quest'ultimo tema vi è stato un interesse crescente da parte di ragazzi e ragazze nel corso dell'anno scolastico passato perché gli immobili confiscati alle organizzazioni criminali sono il segno tangibile dell'arricchimento illegale e delle risorse sottratte alla collettività. A tale interesse ha pure contribuito la partecipazione al progetto delle due scuole di Corleone che hanno approfondito e fatto conoscere le vicende di due immobili, uno che ospita la caserma della Guardia di Finanza e l'altro sede di Casa Caponnetto, sottratti alla mafia corleonese.

La fondazione Caponnetto ha coerentemente riproposto la questione di due beni confiscati in città, in via Giotto e in piazza della Signoria, sollecitando nuovamente un incontro con il sindaco, Dario Nardella, per discutere pubblicamente sul tema dei beni e sull'uso di quelli fiorentini.

In sala erano presenti venti amministratori locali, invitati a sostenere i propri giovani cittadini in questo percorso di educazione alla legalità e sollecitati dalla fondazione a sottoscrivere la mozione inviata loro prima della Conferenza. Abbiamo apprezzato con molto piacere gli atti delle Giunte comunali di Cascina e Camaiore che si sono espresse a favore della stessa mozione, coerenti con l'impegno profuso nel corso dell'anno, ma siamo rimasti sorpresi ancora una volta dalle tante assenze, come abbiamo verificato anche nel corso dell'anno in tanti appuntamenti e della mancata sottoscrizione della mozione. Non hanno avuto risposta i nostri appelli ad amministratori e amministratrici di essere interlocutori credibili di studenti e studentesse, capaci di ascolto e dialogo, sembra esserci in tanti comportamenti una indisponibilità al confronto e alla discussione, che disconosce ogni impegno morale ad avvicinare i giovani alla politica e alle istituzioni.

Per vincere queste resistenze avevamo sottoscritto con l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia un protocollo d'intesa che valorizzasse insieme il percorso di educazione alla cittadinanza e il contributo attivo di chi ha il governo della cosa pubblica nelle città. A confortarci in questa nostra convinzione è intervenuta Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze e presidente della commissione Istruzione dell'Anci, che ha ringraziato ragazze e ragazzi per l'impegno e li ha invitati ad essere consapevoli di cosa sono le istituzioni nel loro lavoro di approfondimento. Ha ricordato che la parola legalità rinvia alla osservanza delle regole, ma la regola rende possibile il legame fra gli uomini e le donne. Condividendo questa convinzione, la Fondazione auspica a breve un confronto con l’ANCI per individuare le strategie più efficaci ad una partecipazione più diffusa.

Tutte le proposte dei giovani sono state l'oggetto dell'attenzione di parlamentari invitati a discuterne. Ha esordito Filippo Fossati, deputato e membro della Commissione Affari sociali della Camera, ringraziando la Fondazione e i giovani per l'enorme impegno posto nel definire le proposte e ricordando l'esperienza di lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia da parte di tanti ragazzi e ragazze. Ha poi sottolineato il valore della democrazia e della partecipazione, come emerge dall'esperienza del progetto e, quanto alle numerose proposte, ha distinto i compiti del governo che deve dare esecuzione alle decisioni, mentre il parlamento legifera. Ha auspicato un rapporto più stretto con il mondo variegato della società civile di cui i giovani sono parte e ha confermato l'impegno che, nel dibattito parlamentare sulla Legge di Stabilità, si giunga alla riduzione delle slot machine e all'abbassamento del tetto dell'uso del contante.

Giuseppe Lumia, senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, ha apprezzato molto lo stile delle Giovani sentinelle: progettano, fanno e verificano i risultati. Ha voluto porre tutta la propria attenzione sulle divinità del denaro e del potere,  che hanno alimentato e alimentano le mafie. Contro di esse è necessario recidere ogni forma di condivisione delle due divinità con l'impegno quotidiano e con l'adesione a valori differenti. Ha concluso con un appello alla coerenza sia dei comportamenti sia nel rispetto delle leggi.

Ultimo ad intervenire Mario Giarrusso, anch'egli senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, che ha elogiato il lavoro delle Giovani sentinelle e apprezzato quello della scuola, degli insegnanti che guidano ragazzi e ragazze a fare domande, domande scomode.

Ha condiviso l'impegno contro il gioco d'azzardo e ha ricordato che i proventi di slot machine e videogiochi finiscono fuori dal nostro Paese, in luoghi oscuri dal punto di vista del fisco e dell'economia. L'enorme montagna di denaro, circa 100 miliardi di euro, sono un peso insopportabile per l’economia e le famiglie, ma dal punto di vista più generale sono una somma con cui si compra un intero Paese e non semplicemente si corrompe un politico o un tecnico.

Anche i beni confiscati costituiscono uno strumento potente per combattere le mafie, ma – ha denunciato – è in atto un tentativo di affidare il controllo di essi ad una Società per Azioni presieduta da un amico del senatore Marcello Dell'Utri.

Fra le novità di questa Conferenza, oltre alla presenza di parlamentari di differente orientamento, anche due “tecnici”: Paolo Borrometi, giovane giornalista siciliano minacciato dalla mafia per aver disvelato le ipocrisie di chi nega ancora ne nega l'esistenza, che ha ringraziato studenti e studentesse per il coraggio che hanno mostrato nelle loro proposte e per la perseveranza con cui  hanno sollecitato e sollecitano i pubblici poteri a discutere e a smettere con la retorica dei giovani futuro del Paese. Li ha invitati a raccontare e denunciare e ha concluso con un appello per il riutilizzo del bene confiscato di Piazza della Signoria la cui assegnazione a fini sociali sarebbe un bel segnale nella lotta alla mafia.

L'importanza di una informazione puntuale e libera è stata rimarcata con i riconoscimenti di tre emittenti locali toscane, Tele Elba, TeleGranducato e TV9,  attente nel corso di questi anni alle proposte delle Giovani sentinelle.

Un brevissimo estratto di Fantasmi a Roma, film di Antonio Pietrangeli del 1961, è stato proposto dal secondo “tecnico”, Giorgio Giombetti membro della Fondazione ed esperto di evasione fiscale, per introdurre il tema della corruzione e dell'evasione stessa, tante volte segnalato e sottolineato nel corso dei nostri appuntamenti anche in relazione alle risorse necessarie al Paese per emergere dalla situazione di difficoltà economica. E le immagini, come le parole, i ragionamenti sono le cose cui ha fatto appello Giorgio Giombetti per comprendere il fenomeno e ricercare delle soluzioni.

Le parole di Angelo Corbo, ispettore di Polizia sopravvissuto alla strage di Capaci, hanno chiuso questa parte della mattinata: restituire dignità al Paese e riconoscere il valore del rispetto quotidiano delle regole.

Una costante del nostro progetto è stata la ricerca di collaborazioni e di lavoro comune con altri soggetti nell'intento di diffondere la cultura della legalità. Gioia Nanni e Stefania Bortolotti, funzionarie della Polizia di Stato, hanno introdotto il progetto OSCAD, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. Le Giovani sentinelle e la Polizia di Stato hanno già collaborato nelle scuole del Veneto lo scorso anno e tale collaborazione prenderà corpo in Sicilia e in altre regioni.

Segui sempre le tre erre: rispetto per te stesso, rispetto per gli altri e la responsabilità dei tuoi atti - sostiene il Dalai Lama – e questa è la filosofia di OSCAD, ufficio interforze di Polizia di Stato e Carabinieri, che ha come obiettivo sottolineare l'importanza di professionalità e delle esperienze per accrescere la sicurezza. Come i giovani hanno sottolineato i rischi del cyberbullismo, le due funzionarie hanno offerto la propria conoscenza di chi accoglie i racconti di chi ha subito violenze e discriminazioni, in particolare sui social network, e hanno concluso con l'invito ai e alle giovani ad essere sentinelle, sempre più responsabili e attenti nel denunciare ogni forma di discriminazione e abuso.

Come ogni anno la Conferenza è bifronte: chiude un'esperienza e ne apre una nuova. Molte scuole hanno rinnovato l'interesse per il percorso di educazione alla legalità e alla cittadinanza, altre se ne sono aggiunte, qualcuna non parteciperà. Alcuni e alcune insegnanti sono lasciati soli e impossibilitati di dare anima a Cittadinanza e Costituzione, mentre ci conforta il segnale autorevole di Giovanna Boda Direttore Generale per lo Studente del Miur che indica tutta l’attenzione e l’impegno a favore della cultura della legalità e della cittadinanza e ci incoraggia in questo lavoro comune. Era presente Antonella Mancaniello del Miur.

Puntualmente si ripropongono anche i problemi delle risorse necessarie. Noi crediamo che l'ampia partecipazione, il valore educativo del percorso, la varietà e l'originalità delle proposte, le sollecitazioni che giungono da questa parte della società civile, il protagonismo ritrovato, siano tutti argomenti da ponderare con attenzione e cura nel decidere, da parte della Regione Toscana, di rinnovare i finanziamenti richiesti, una decisione a breve per poter intraprendere il nuovo viaggio con la tranquillità necessaria e dovuto ad un compito che tutti riconosciamo essenziale per il nostro Paese.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola