giovedì 26 febbraio 2015

Mercoledì 25 febbraio, approfondimento con le Giovani sentinelle grossetane

Mercoledì 25 febbraio, approfondimento con le Giovani sentinelle grossetane Studenti e studentesse della scuola secondaria di primo grado G. Ungaretti ci accolgono con entusiasmo per un confronto sulla figura del giudice Antonino Caponnetto, sul lavoro da lui svolto nella lotta alla criminalità organizzata di tipo mafioso. Nonostante l’allerta meteo e l’influenza stagionale, i ragazzi sono intervenuti in massa desiderosi di approfondire le loro conoscenze intorno al fenomeno mafioso anche in vista del secondo appuntamento del percorso educativo di cui sono protagonisti e che li vedrà mercoledì 18 marzo confrontarsi con l’Amministrazione Comunale di Grosseto presso la prestigiosa sede grossetana dell’Università di Siena. La Fondazione ha illustrato ai giovani la vicenda di Antonino Caponnetto raccontando vita e valori del magistrato che ideò il pool antimafia, istruì il primo maxiprocesso ad una organizzazione criminale denominata cosa nostra della quale fino a qualche anno prima si negava ancora l’esistenza. Con l’ausilio di slide della Fondazione si affronta il percorso che dalla guerra di mafia conduce al maxiprocesso, alla stagione stragista, alla reazione dello Stato, frutto della presa di coscienza della società civile che esprime forte un’esigenza di ribellione e di riscatto. Si giunge a parlare della mafia oggi, della sua camaleontica capacità di cambiare per adattarsi alla mutevolezza dei tempi, della piaga del riciclaggio del denaro sporco e della fondamentale attività della DIA che con la sua opera di repressione realizza un’azione di contrasto che, insieme alla promozione della cultura della legalità promossa nella scuola e fra la cittadinanza, può fare la differenza nel contrasto alle mafie. Non è una lezione quella della Fondazione ma un confronto con le Giovani sentinelle che sono attente ed intervengono, raccontando stralci del lavoro che hanno fatto in classe con la professoressa Sonia Boni che con la sua sapienza riesce a condurre per mano i propri ragazzi sostenendoli nella scelta del percorso formativo da intraprendere, senza mai forzarli in nessuna direzione ma accompagnando la loro crescita culturale per farne cittadini impegnati e consapevoli, come è nello spirito del progetto che la Fondazione realizza ormai da sei anni in molte regioni d’Italia. Questi studenti hanno scelto di occuparsi di mafia conoscendo meglio la vita e l’impegno di personalità che hanno combattuto questo fenomeno, fra gli altri si sono occupati di Peppino Impastato partecipando anche a precedenti edizioni del progetto Sentinelle insieme ai compagni più grandi. In questa mattina bellissima il tempo è volato ed il suono della campanella è arrivato davvero troppo presto. Così nel salutarci, mentre facevamo alcune foto ricordo, ci siamo riproposti di incontrarci nuovamente per approfondire gli aspetti che il tempo tiranno non ci ha permesso di trattare. Marina Biagiotti Referente per la Provincia di Grosseto

martedì 24 febbraio 2015

Il Liceo Coluccio Salutati di Montecatini incontra i suoi Amministratori locali.

Il Liceo Coluccio Salutati di Montecatini incontra i suoi Amministratori locali. Lunedì 23 febbraio ha preso il via il secondo appuntamento delle Giovani sentinelle 2014-2015. Ragazzi e ragazze delle scuole di Toscana, Veneto e della Sicilia sono ospiti dei propri amministratori locali per discutere di temi che interessano ciascuno e ciascuna di noi. Da quest'anno ha preso il via il gemellaggio fra alcune scuole del progetto, tant'è che il prossimo 12 marzo nel Salone de Cinquecento a Firenze, e il 16 marzo, nella sala del Palazzo comunale a Pistoia, saranno presenti accanto ai giovani fiorentini e pistoiesi i loro coetanei dell'Istituto professionale per l'agricoltura di Corleone. Ad esordire sono stati i giovani di Montecatini Terme. Nella bella sala consiliare del loro Comune ragazzi e ragazze del Liceo Coluccio Salutati con la propria insegnante, Iolanda Cosentino, sono stati accolti dal sindaco, Giuseppe Bellandi, dal presidente del Consiglio, Andrea Rastrelli, dalla consigliera Siliana Biagini, dalla comandante dei Vigili urbani, Michela Cupini, e dalla responsabile dei servizi sociali del Comune, Daniela Dami. Presenti anche alcuni cittadini e a loro, oltre ché agli amministratori, abbiamo illustrato il progetto, che è quello di favorire il protagonismo dei giovani e recuperare il senso più autentico della politica in modo da curare la partecipazione e la cittadinanza. Formare i cittadini è compito della scuola ma siamo chiamati tutti a contribuire nel far scoprire ai nostri giovani valori condivisi, modelli di comportamento giusti, e acquisire le capacità del confronto per migliorare le problematiche delle città in cui si vive. Nel suo saluto il Sindaco sottolinea l’importanza di essere nella casa comunale, lo spazio dove valorizzare la partecipazione e l'interesse di ciascuno per battere quella zona grigia dei cittadini, quelli che guardano altrove e alla fine sono involontari complici del degrado e delle organizzazioni criminali che cercano di insinuarsi nell'economia legale. Le mafie si insinuano nelle pieghe dell'economia sana, sfruttando la situazione di crisi, grazie alle enormi disponibilità di denaro illecito. Per queste ragioni non bisogna mai abbassare la guardia. Ha concluso che il contributo di questa riunione possa essere di auspicio a costruire una città sicura. Poi è toccato ai giovani del Liceo. Hanno preso il via chiedendosi: come è una buona città? La buona città dipende dai propri cittadini e le riflessioni che hanno offerto studenti e studentesse sono complesse e articolate. Il degrado del territorio non è solo il decadimento degli edifici o del paesaggio urbano, ma parte dalle relazioni economiche e sociali fra i cittadini stessi e chi governa la cosa pubblica. È necessario consolidare le fondamenta della propria città discutendo e coinvolgendo uomini e donne che hanno a cuore le sue sorti. In questo non vanno dimenticati coloro che vengono da Paesi diversi, che parlano lingue e osservano religioni differenti. I ragazzi hanno indicato alcune soluzioni: censimento di edifici pericolanti o abbandonati; un sito web per raccogliere segnalazioni e proposte; il potenziamento della sorveglianza; trasformazione dei luoghi restaurati e recuperati in luoghi di incontro, allestendo spazi per il dialogo fra cittadini e amministratori coinvolgendo comitati e associazioni nel prendersi cura delle aree urbane. Montecatini è candidata ad essere patrimonio dell'Unesco e questa è un'occasione per lavorare nella direzione delle proposte dai giovani. Relativamente all'immigrazione cui si imputano spesso le ragioni di una convivenza difficile, i giovani hanno fatto appello grazie alla previsione di spazi di confronto, all'intercultura, ad una maggiore collaborazione, ad una migliore conoscenza grazie a dibattiti, in modo da valorizzare le diversità. Un altro punto affrontato è la prostituzione, presenza massiccia non solo in zone periferiche, tema che preoccupa e richiede un forte impegno da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine. Per la sicurezza è necessario un aumento della vigilanza e un controllo con videocamere in zone più esposte e con illuminazione pubblica adeguata, ma accanto alle forze dell'ordine sono necessari mediatori culturali, oltre a una maggiore sensibilizzazione da parte della cittadinanza. Un sito web può essere strumento di collaborazione fra amministrazione e cittadino anche grazie alla scuola prevedendo incontri e coinvolgendo le famiglie. Riguardo il decoro urbano i giovani hanno lanciato la proposta di dotare la città di ecocompattatori, macchine per il riciclo qualitativo dei rifiuti. Per concludere hanno voluto ricordare la vicenda del hotel Paradiso, bene confiscato alla criminalità organizzata, segno della loro presenza nel territorio pistoiese. Se i cittadini non sono attenti il compito della mafia è più facile, ma la prima arma contro di essa è la scuola. Hanno citato Antonino Caponnetto che ripeteva come i mafiosi temessero più la scuola della giustizia. E allora i ragazzi chiedono spazi e occasioni per poter sensibilizzare i propri concittadini, sono disponibili a collaborare con le istituzioni, ritengono che alla richiesta di sicurezza occorrono risposte da dare tutti insieme. E questo loro slancio, questa offerta preziosa di lavoro comune, questa disponibilità non può che essere il regalo migliore che possono farci studenti e studentesse e la buona scuola. Andrea Rastrelli, presidente del Consiglio, ha interloquito per primo con loro ricordando che è attivo lo sportello in sostegno agli immigrati insieme alla cooperativa Archè che si occupa di progetti di integrazione, infine l'Unità di strada in collaborazione con la Società della salute e le associazioni per facilitare percorsi di integrazione per le prostitute, tutti strumenti che l'amministrazione intende valorizzare. Ha concluso con l’impegno a dare slancio alla promozione turistica perché significa offrire opportunità di lavoro, e il lavoro riduce le occasioni per delinquere. Siliana Biagini ha espresso la disponibilità a condividere alcuni temi che fanno parte delle politiche di questa amministrazione: attivare il volontariato civico usando la leva fiscale per chi si prende cura di una parte del territorio, attivarlo non solo contro il degrado, ma, più in generale, con l'obiettivo di risvegliare il senso civico. Concorda con gli studenti sull'uso degli strumenti informatici e in questo senso si dichiara interessata alla proposta di utilizzare gli schermi già attivi per le informazioni turistiche. Ha ricordato che la Commissione Pari opportunità comunale organizza un percorso di confronto e dialogo fra culture religiose e intende chiudere questo percorso invitando all’evento scuole e cittadini. Daniela Dami ha voluto rimarcare l'importanza del protagonismo dei giovani sul territorio, ma la politica, gli amministratori e adulti devono coinvolgere attivamente ragazzi e ragazze che possono essere interlocutori e mediatori in molte situazioni a rischio, in particolare quelle in cui sono coinvolti i loro pari. Michela Cupini, in conclusione, si è soffermata sul tema della sicurezza e sulla prostituzione, lo sfruttamento delle donne e il commercio di droga, puntualizzando quali sono le attività di prevenzione e repressione dei vigili urbani, i poteri del Sindaco in materia di sicurezza urbana con provvedimenti amministrativi per garantire ai cittadini la pacifica convivenza. L'impegno dell'amministrazione è significativo anche attraverso l'aggiornamento della Polizia municipale. La Fondazione, ha apprezzato la disponibilità e attenzione dell'amministrazione, a cominciare dalla presenza degli amministratori. Fa ben sperare l’interesse a discutere di mafia e tenere alta l'attenzione perchè occorre mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto: in terra di Pistoia e lungo l'autostrada fra Firenze e Viareggio mafiosi sono giunti, anche a seguito di provvedimenti assolutamente legittimi, come l'obbligo di dimora, e qui hanno cominciato ad operare fuori dalla legge senza trovare contrasto. Occorre che non accada più, ma per questo è necessario conoscere come è accaduto, di quali complicità e disattenzioni hanno goduto, quali sono state le responsabilità e le inadempienze di chi governava in quei comuni. Il nostro augurio che questo clima ci sia anche negli incontri futuri, che da parte degli amministratori ci sia disponibilità e accoglienza, attenzione al confronto e fiducia nella discussione, che può essere aspra, ma che è il sale della democrazia. E il nostro auspicio è che questa generosità di ragazzi e ragazze non vada spersa o delusa. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 20 febbraio 2015

Approfondimento al Comprensivo Mascagni di Prato

Approfondimento al Comprensivo Mascagni di Prato Mercoledì 18 febbraio giornata di approfondimento al comprensivo Mascagni di Prato, ulteriore segnale delle buone abitudini nelle scuole e fra i giovani a voler conoscere in modo completo e non superficiale per arrivare ed essere ben informati in vista del confronto con cittadini e Istituzioni locali con il secondo appuntamento. Le giovanissime sentinelle della scuola primaria hanno chiesto di conoscere meglio cos'è un bene confiscato. Dinanzi ad un tema così complicato, alunni e alunne sono stati attenti e preparati dall'inizio alla fine, segno evidente del bel lavoro professionale delle loro insegnanti ma anche di grande sensibilità. Ben più difficile è stato trovare l'aula magna dove le classi aderenti al Progetto Sentinelle della Legalità erano ad attenderci! Il nostro racconto ha preso il via dalla vicenda di Casa Caponnetto a Corleone per giungere alle infiltrazioni mafiose in Toscana, dove ci sono 63 beni confiscati. Nel territorio pratese ce ne sono 3: a Prato, Montemurlo e Vaiano, tutti e tre non utilizzati. Oltre a quelli confiscati, un bel gruppo di immobili e attività artigiane e commerciali sotto sequestro, quasi tutti chiusi e improduttivi. I ragazzi si sono chiesti il perché a Corleone tutto aperto e a Prato tutto chiuso e su questo hanno manifestato la volontà di saperne di più e di capire meglio. Così abbiamo concluso con un bellissimo video musicale Il Silenzio è dolo, con immagini girate nei due mercati popolari di Palermo, Ballarò e la Vucceria. Il prossimo martedì 17 marzo ci ritroveremo nella sala del Comune con gli amministratori della città per presentare le proprie proposte insieme con l'altro istituto cittadino, il Malaparte, e ci auguriamo anche tanti genitori e cittadini che potranno condividerle e offrire suggerimenti e sollecitazioni a questi giovani e giovanissimi. Scarica qui le foto Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati

venerdì 13 febbraio 2015

Approfondimenti al Liceo Coluccio Salutati di Montecatini

Approfondimenti al Liceo Coluccio Salutati di Montecatini In vista del secondo appuntamento del progetto Giovani sentinelle previsto per martedì 23 febbraio ospiti dell'Amministrazione Comunale di Montecatini Terme gli studenti e le studentesse del Liceo Coluccio Salutati hanno richiesto alla fondazione Caponnetto di approfondire l'argomento da loro scelto: la tutela del patrimonio storico-culturale : immigrati e integrazione sociale; sicurezza, prostituzione e criminalità organizzata. E lunedì 9 febbraio li abbiamo incontrati a scuola. Innanzitutto abbiamo potuto constatare l'ottima preparazione delle ricerche che sono state ben coordinate dalla loro insegnante. Il nostro responsabile nazionale scuola, Domenico Bilotta ha approfondito gli obiettivi del progetto Sentinelle della Legalità e il valore innovativo dovuto al protagonismo degli studenti nella loro funzione di attività di ricerca e di sollecitazione dei temi di maggior rilievo visti con lo sguardo di adolescenti, talvolta preoccupati o sorpresi, ma ricchi di entusiasmo e di grandi slanci. Renato Scalia, responsabile rapporti antimafia ha illustrato le dinamiche di infiltrazione mafiosa nelle comunità che spesso si nascondono in varie forme e con modalità apparenti di facile benessere. Inoltre ha analizzato con grande acutezza e illustrato chiaramente cosa accade sul territorio della Val di Nievole in relazione ai tentativi di infiltrazione mafiosa sia nel passato che anche più recentemente. Nel mio intervento ho proposto una mappa dei beni confiscati a Montecatini, come l'hotel Gran Paradiso e un alloggio nel centro della città, oltre alle strutture alberghiere e turistiche poste attualmente sotto sequestro. Questa situazione che suscita preoccupazione è aggravata, nel contesto più ampio del lembo più occidentale della provincia di Pistoia, dalla presenza di altri beni sottoposti a confisca: Pieve a Nievole, Massa e Cozzile, Buggiano e Larciano. Nelle conclusioni Domenico Bilotta ha espresso in dettaglio le regole dell'incontro del 23 febbraio dove il ruolo della Fondazione Caponnetto sarà quello di sostegno e di facilitatore delle scelte e delle volontà degli studenti, mentre chi ha il governo della cosa pubblica offrirà risposte, suggerimenti, sollecitazioni e chiarimenti in modo da approfondire il tema e fare esperienza di cosa vuol dire essere un cittadino responsabile. Per questo compito è di rilievo ogni contributo che verrà dagli adulti, a cominciare dai genitori di ragazzi e ragazze, proprio per costruire modalità nuove di democrazia e di partecipazione. Ci auguriamo che tutti gli elementi di analisi forniti agli studenti consentano loro di approfondire gli argomenti individuati. Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni confiscati

mercoledì 11 febbraio 2015

Incontro approfondimento con l'Istituto Comprensivo Staffetti-Malaspina di Massa

Incontro approfondimento con l'Istituto Comprensivo Staffetti-Malaspina di Massa Sabato 7 febbraio nuovo appuntamento a Massa. Tre classi terze medie dell'Istituto Comprensivo Staffetti-Malaspina ci hanno accolto nell'aula magna nell'ambito del percorso di ricerca sui beni confiscati alla mafia presenti nel comune di Massa, percorso che avevamo programmato insieme alle loro insegnanti. Questa attenzione di ragazzi e ragazze ad un tema così complesso ma rilevante e di stringente attualità è una testimonianza di quanto sia importate che nella scuola si radichi la formazione del cittadino e la conoscenza dei principi costituzionali per poter contrastare con efficacia ogni tentativo di aggressione mafiosa. E fa ben sperare l'entusiasmo e l'attenzione con cui ragazzi e ragazze hanno seguito i nostri ragionamenti e ne abbiano sollecitati altri. A Massa ve ne sono tre di beni confiscati e studenti e studentesse hanno espresso curiosità e domande su dove fossero queste proprietà e cosa ci venisse fatto nel passato. Dopo questo primo incontro ne seguirà un altro con le Forze dell'ordine e poi i giovani parteciperanno all'appuntamento con l'amministrazione comunale che è previsto giovedì 9 aprile insieme con i giovanissimi dell'Istituto Comprensivo Don Milani, anch'essi protagonisti del progetto Sentinelle della legalità. I ragazzi e le ragazze della scuola media saranno in viaggio d'istruzione nel territorio di Corleone e in quella occasione prenderà il via un rapporto di conoscenza e scambio con la scuola media del comune siciliano. Piccoli passi ma molto importanti che fanno ben sperare in una collaborazione futura stretta e soddisfacente. Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati

giovedì 5 febbraio 2015

Giornata della legalità a San Giorgio a Cremano (Napoli)

Giornata della legalità a San Giorgio a Cremano (Napoli) Alla Giornata della legalità a San Giorgio a Cremano ha partecipato anche la fondazione Caponnetto con il suo presidente, Salvatore Calleri e con il responsabile Nazionale Beni confiscati, Maurizio Pascucci. All'incontro mattutino, nell'Aula Magna Giovanni Falcone dell'ITIS Enrico Medi, oltre 700 studenti hanno incontrato Catello Maresca, giovane magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha condotto le indagini che hanno portato all'arresto di Michele Zagaria, capo dei Casalesi. La proiezione di un bel documentario, Vita sotto scorta di Duccio Giordano, ha aperto l'incontro, poi la parola è passata al giudice Maresca, che ha appassionato ed emozionato i giovani presenti con il racconto del suo lavoro e la testimonianza della sua determinazione a proseguire nonostante le mille difficoltà. Ha preso la parola Salvatore Calleri che ha voluto sottolineare come sia cambiato il clima culturale grazie all'impegno di tanti magistrati e uomini delle forze dell'ordine, ma anche grazie alla determinazione di giovani e cittadini non più disponibili ai compromessi e al silenzio. Significativamente ha ricordato che, in passato, quando la polizia arrestava i camorristi la popolazione reagiva gettando dai balconi, sugli agenti, i lavandini, oggi reagisce con gli applausi! Tante foto ricordo (farle era impossibile qualche anno fa!) hanno chiuso la mattinata. Nel pomeriggio un'interessante tavola rotonda sul tema dell'utilizzo dei beni sequestrati e confiscati ai mafiosi con il direttore generale dell'Agenzia Beni Confiscati, prefetto Umberto Postiglione, e il capo dipartimento del Ministero Pubblica Istruzione, dottor Luciano Chiappetta. La fondazione Caponnetto, unico soggetto della società civile presente, è intervenuta con Maurizio Pascucci che ha ricordato il valore del progetto Giovani Sentinelle della Legalità che si è arricchito, quest'anno, aprendo al tema dei beni confiscati. L'impegno di questa di ricerca-azione su tali beni è legato alla consapevolezza che, se non utilizzati, significano la sconfitta pratica dello Stato, mentre nel caso di un buono riutilizzo sociale sono esempi di uno Stato che vince sull'illegalità. Sono tante e diverse le problematiche che emergono dalla gestione dei beni confiscati e, alla Fondazione, sono ben noti grazie alla straordinaria esperienza della cooperativa Lavoro e Non Solo di Corleone. Parlare agli studenti di beni confiscati può sembrare inusuale, eppure è determinante nel promuovere la conoscenza e la condivisione con le forze dell'ordine, la magistratura e con i cittadini, oltreché l'opportunità che giungano dai giovani suggerimenti e sollecitazioni sugli usi e sulle destinazioni. Insieme è possibile lavorare a ricreare un clima sereno e positivo, impedendo che prevalgano polemiche e divisioni. In questo percorso ci troviamo di fronte resistenze e ostacoli, legati talvolta alla stessa burocrazia che diviene, anche inconsapevolmente, da strumento che regola le relazioni fra i cittadini e le leggi in strumento che frena il contrasto alla criminalità mafiosa, per questo dobbiamo convintamente rimuovere tali ostacoli. A prevalere deve essere la nostra determinazione nella confisca dei tanti patrimoni sia immobiliari, che devono essere destinati al riutilizzo sociale, che mobiliari da impiegare nell'educazione alla legalità nelle scuole e nel sostenere la Direzione Investigativa Antimafia nelle sue indagini di contrasto ai mafiosi. Scarica qui il video https://www.youtube.com/watch?v=U4X_b3F1RqY Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati