martedì 17 aprile 2012

INCONTRO CON IL XXV APRILE E IL MARCONI DI PONTEDERA (PI)



INCONTRO CON IL XXV APRILE E IL MARCONI DI PONTEDERA (PI)

Venerdì 13 aprile si è concluso a Pontedera il secondo ciclo di incontri del progetto con ragazzi e ragazze del Liceo Scientifico XXV aprile. Subito, una bella sorpresa: come anticipato nel primo appuntamento, sono presenti pure studenti e studentesse del vicino Liceo Tecnologico Marconi, che aderiscono al progetto che conta ora ventiquattro scuole pilota.

La Fondazione introduce informando tutti del riconoscimento che il Senato della Repubblica ha attribuito al progetto Giovani sentinelle e del suo impegno a sollecitare, in occasione della premiazione, le Istituzioni a dare risposte credibili alle richieste degli studenti e chiedere ai parlamentari se hanno intenzione o meno di mettere nelle loro agende le proposte dei giovani.

Infatti, giunti al terzo anno, osserviamo il ripetersi in diverse scuole dei medesimi temi, come a Pontedera, segno di memoria storica, a differenza di quanto accade fra gli adulti, nell'informazione e nella politica, dove dibattiti, discussioni e problemi restano vivi solo per poco prima di essere dimenticati! I ragazzi non hanno intenzione di dimenticare o di lasciar perdere e lo fanno con il loro mettersi in gioco, discutere e confrontarsi con le Istituzioni per migliorare la loro vita, immaginare il proprio futuro, difendere i beni comuni e il territorio.

Poi Chiara e Virginia del Liceo Scientifico presentano il proprio lavoro, con l'ausilio di slide e un filmato su Peppino Impastato, che prosegue il percorso delle classi degli anni precedenti sui beni comuni. I ragazzi raccontano e mostrano le immagini del degrado interno e esterno della loro scuola. Con le immagini illustrano tutte le fasi dei lavori per migliorare la condizione dell'edificio. Fra gli interventi prevedono anche quelli di decorare i muri dei casotti delle caldaie con opere da realizzarsi dopo un concorso di idee fra i giovani, concorso da indire grazie alla collaborazione fra la scuola e le amministrazioni locali anche per superare quelle forme di divieto che, talvolta, rischiano di soffocare ogni innovazione.

Poi, riprendono la proposta di uno studio di fattibilità per un impianto fotovoltaico e, in proposito, chiedono alla Provincia di mantenere fede alle promesse di accollarsi le spese pari a metà dei costi perché, quanto alla restante parte, hanno già raccolto loro la somma. Adottare e portare avanti questo progetto dei ragazzi e dalle ragazze dello scorso anno dimostra la loro fiducia nel perseguire gli obiettivi, una grande responsabilità e la fermezza nei confronti delle Istituzioni che le promesse si tramutino in fatti.

Richiedono cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti e perseverano nella richiesta di un fontanello di acqua potabile e dedicano ampio spazio alla proposta di incontri ed eventi per coinvolgere tutte e due gli istituti e la cittadinanza nel recupero e utilizzo di tutte le strutture dell'area scolastica, spazi interni e esterni che versano in condizioni pessime.

Maria Elena, Lisa e Tommaso del Marconi, intervenuti dopo, invitano a cercare uno sponsor per finanziare il restauro dei muri esterni da ridipingere e riparare la stradella di accesso in cattive condizioni. Vorrebbero utilizzare gli spazi intorno all'edificio per realizzare un campo di calcetto.

Ricordano che la collaborazione tra i due istituti frequentati da più di millesettecento studenti consente di coinvolgere un numero cospicuo di famiglie e avere un notevole peso nel confronto con le istituzioni locali.

In chiusura dell'incontro sono intervenute Beatrice Vanni e Irene Salvetti di quinta che hanno partecipato agli incontri degli scorsi anni. Con la loro presenza hanno voluto testimoniare il desiderio di tenersi in contatto con i propri compagni di scuola, ma anche con gli altri, con i quali hanno condiviso l'esperienza del viaggio a Corleone. Il loro entusiasmo, la gioia e la passione nei loro occhi e l'inflessibilità a non cedere e continuare con i compagni più piccoli ci fa comprendere ancora di più quanto sia importante accompagnarli in questo percorso senza tradirli.

Alle 17.00 presso la saletta Carpi, ospiti del Comune, ci siamo ritrovati con l'assessore allo Sviluppo economico, attività produttive, commercio e turismo del Comune di Pontedera, Stefano Tognarelli, intervenuto in sostituzione dell'assessore all'Istruzione, Liviana Canovai, assente per motivi familiari. Presente, come in tutti gli appuntamenti passati, l'assessore all'Istruzione della provincia di Pisa Miriam Celoni

Dopo una breve presentazione della Fondazione che ha ricordato le attese di ragazzi e ragazze di avere risposte certe e sostegno alle loro proposte, speranze corroborate dalla bellissima lettera del vice presidente del Senato, Vannino Chiti, che ha manifestato tutto il suo accordo affinché l'acqua, bene comune, sia ripubblicizzata. Sollecitano risposte chiare dalle proprie amministrazioni nel contrastare il lavoro nero e l'evasione fiscale per recuperare risorse. Richiedono una maggiore attenzione per gli spazi e, in generale, nel disegno delle città a loro dimensione. Tutto ciò assume un rilievo più deciso nel caso delle scuole, edifici dove passano molto tempo della loro vita.
Hanno ripetuto le proposte illustrate al mattino: Virginia della 3B presenta il video del progetto che inizia con una sequenza tratta dal film Cento passi; poi introduce l'idea di scuola come bene comune, "eredità" dei loro compagni e compagne dello scorso anno. L'edificio sede della scuola è in non buone condizioni e gli studenti invitano tutti con manifesti e altre forme di comunicazione a tenere puliti gli ambienti scolastici e favorire la raccolta differenziata dei rifiuti. Chiara espone la proposta di utilizzare il verde esterno alla scuola che risulta abbandonato. Interviene anche Luca del Marconi che descrive lo studio di fattibilità per realizzare un campo regolamentare di calcetto che contenga anche spazi per altri sport e area verde con panchine. Sono decisamente schierati per le energie alternative, anche per evitare che si riproponga la scelleratezza del nucleare, fanno notare come, nonostante i cittadini si siano espressi contro, con un referendum, lo scorso anno il Governo era pronto a costruire delle centrali nucleari!

È presente anche Valentina di quinta, che ha partecipato al progetto negli anni scorsi, per sostenere compagni e compagne a proseguire nell'impegno di avere una scuola quale luogo della convivenza civile e della formazione del cittadino.

Ha poi preso la parola l'assessore Stefano Tognarelli ricordando un incontro di quasi venti anni fa a Pontedera, quando il giudice Caponnetto, super scortato ma sereno, venne a parlare ai giovani. Si sofferma sul tema della bellezza per combattere la mafia. Il Comune è disponibile al dibattito per il recupero degli spazi non solo delle scuole, ma anche dei luoghi pubblici frequentati fuori dall'orario scolastico. L'amministrazione spende 50.000 euro all'anno per riparare giardini e per l'arredo urbano, fondi con cui si potrebbero finanziare i progetti dei giovani se ogni cittadino difendesse con passione la propria città.

Poi è la volta dell'assessore provinciale Celoni. Ricorda che gli studenti degli istituti superiori di Pontedera sono 4.500, solo il XXV Aprile e il Marconi ne hanno 1.700, pertanto la diffusione di buone pratiche fra gli studenti consente di raggiungere un numero cospicuo di famiglie.

Anche l'amministrazione provinciale è impegnata nel consolidare la memoria storica e racconta delle intitolazioni a Peppino Impastato di edifici e strade nei comuni del pisano e di quanto accaduto, invece in quello della provincia di Bergamo dove l'amministrazione ha cancellato l'intitolazione della biblioteca comunale a Peppino Impastato per favorire un dotto locale. Ha dichiarato la disponibilità sua e dei tecnici a confrontarsi, discutere con ragazze e ragazzi e, malgrado il congelamento di risorse del Patto di stabilità, la Provincia interverrà nelle loro scuole soprattutto sul piano strutturale in quanto oggi i muri e le finestre della scuola sono dispersori di calore.

In conclusione propone di estendere in tutti gli istituti la carta delle buone regole dello studente per accogliere all'inizio dell'anno i ragazzi e le ragazze che si iscrivono in prima, Carta simile a quella distribuita, nel proprio, dagli studenti del Liceo scientifico.

Con tutti ci siamo dati appuntamento il 15 maggio presso la Provincia di Pisa, anche per parlare di scadenze in merito alle proposte condivise.



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lunedì 16 aprile 2012

INCONTRO CON L'IIS RONCALLI E LA SCUOLA MEDIA LEONARDO DA VINCI DI POGGIBONSI (SI)


INCONTRO CON L'IIS RONCALLI E LA SCUOLA MEDIA LEONARDO DA VINCI DI POGGIBONSI (SI)

Mercoledì 11 aprile secondo incontro a Poggibonsi. Nell'Aula magna dell’Istituto Roncalli Sarrocchi ci hanno accolto la classe 1B del Liceo e la 2L e la 3M della scuola media Leonardo da Vinci con i propri insegnanti. Anche qui abbiamo dato vita all'interessante esperienza di “mescolare” ordini di scuola diversi in una sorta di open day della legalità, come è già accaduto a Bagno a Ripoli.

La Fondazione ha introdotto l'incontro ricordando i temi che hanno scelto altri ragazzi e ragazze delle scuole pilota, a testimoniare come siano attenti e maturi relativamente alle grandi questioni del nostro tempo. Agli studenti abbiamo chiesto di essere responsabili e credibili, condizione imprescindibile per esercitare la cittadinanza attiva, la democrazia, per partecipare alle scelte della collettività.

Daniele e Alessandro della 2 L della scuola media Leonardo da Vinci hanno illustrato la proposta della propria classe, nata dall'osservazione di quanto accade nel proprio istituto, dove non si differenziano i rifiuti. Hanno studiato il processo di degrado dei materiali, hanno letto e cercato informazioni. Alla fine hanno preparato un dvd con le informazioni raccolte e hanno proposto ai propri amministratori di dotare la scuola di una fontanella di acqua di buona qualità per evitare lo spreco di bottigliette di plastica. Inoltre, ritengono necessario che si doti ogni sede scolastica di contenitori per la raccolta differenziata.

Giulia e Rachele portavoce della 3 M della stessa scuola media hanno raccontato perché la propria classe ha scelto di occuparsi di mafia: a loro è sembrato che vi siano scarse e confuse conoscenze sul tema e hanno deciso di andare a fondo elaborando un questionario distribuito a loro coetanei per sondarne le conoscenze. Dopo aver raccolto le risposte ed elaborato i risultati, per sedimentare la memoria dei fatti accaduti e dei valori testimoniati propongono di intitolare spazi, fontane, ponti, giardini o altri luoghi della città a chi si è opposto alla mafia.

Gabriele e Camillo della 1 B del Liceo Sarrocchi hanno raccontato di come vorrebbero trasformare la propria scuola colorandola per renderla “casa propria”. Hanno descritto questi loro sentimenti con alcune parole chiave individuate da tutta la classe. La composizione e i colori sono un bell'esempio delle modalità più diverse con cui i giovani provano ad esprimere le proprie convinzioni sui temi di interesse pubblico.

Nel pomeriggio, sempre nell'Aula magna dell'Istituto, una cospicua rappresentanza dei ragazzi e delle ragazze ha partecipato all'incontro con gli amministratori locali. Come abbiamo già più volte sottolineato, molti giovani sono in difficoltà nel tornare a casa nelle ore pomeridiane perché il trasporto pubblico ha subíto tagli indiscriminati, limitando la mobilità degli studenti e impedendogli di essere presenti all'incontro pomeridiano.

La Fondazione ha aperto l'incontro presentando il progetto e le finalità che si propone. Ragazze e ragazzi hanno presentato i propri progetti e poi ha preso la parola l'assessore alle Politiche giovanili di Poggibonsi, Serena Cortecci.

Nel ringraziare dell'invito ha voluto ricordare i diversi progetti che l'amministrazione comunale ha attivato. In particolare ha richiamato la proposta della città dei ragazzi, avviato con il Piano strutturale, che raccoglie proposte e suggerimenti dei cittadini e delle cittadine più giovani, così da dare un segno visibile alla fisionomia della città. Questo protagonismo è utile perché ciascuno, responsabilmente, divenga sentinella del proprio territorio. Per questo compito è senza dubbio di grande aiuto la cornice dei valori che ci offre la Costituzione repubblicana e per questo è quanto mai necessario lo studio e la conoscenza del testo ma anche dello spirito che lo informa.

L'assessore si è dichiarata pienamente disponibile nella collaborazione sui temi che sono stati sollevati dagli studenti.

Ha concluso la Dirigente scolastica, professoressa Ciarrocchi, che ha invitato tutti all'impegno personale quotidiano, vero antidoto alla diffusione della cultura dell'illegalità.

Con tutti, studenti, insegnanti e amministratori, ci siamo dati appuntamento a Siena il prossimo mercoledì 16 maggio, ospiti della Provincia, insieme con i loro compagni dell'IIS Piccolomini di Siena.



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mercoledì 4 aprile 2012

PROGETTO BAGNO A RIPOLI INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO


INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO

Lunedì 2 aprile, a Bagno a Ripoli, la Fondazione ha incontrato tre terze classi dell'Istituto comprensivo Antonino Caponnetto con le loro insegnanti Laura Giglioni, Silvia Zuffanelli e Vanessa Salmeri, nell’ambito del Progetto “Bagno a Ripoli” in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Polizia municipale.

La Fondazione ha ricordato nell’introduzione i temi di cui gli studenti e le studentesse dell’altro progetto Giovani sentinelle 2012 si stanno occupando. Pur nella varietà degli argomenti è possibile riconoscere le preoccupazioni per tanti aspetti della nostra società che hanno un impatto fortemente negativo sulla nostra vita: il lavoro nero e l'evasione fiscale; l'ambiente e i rifiuti che produciamo; l'acqua bene comune e il rispetto della volontà dei cittadini; le diverse forme di dipendenza: alcol, droghe e gioco d'azzardo.

Su tali temi la Fondazione si è assunto l'impegno di tener fede alle promesse fatte ai giovani di non desistere e battersi accanto a loro per modificare profondamente il nostro Paese.

Dopo la presentazione hanno preso la parola Matteo, Siria e Bernardo portavoci della loro classe 3c che si è occupata di legalità in relazione all'evasione fiscale e alla tutela dell'ambiente, proprio a partire dalle norme che nella nostra Carta costituzionale codificano i principi della contribuzione di ciascuno in ragione delle proprie capacità e della tutela dell'ambiente. Le loro slide, belle e incisive con le didascalie lette a turno da studenti diversi seduti in platea, quasi una sorta di spettacolo teatrale d'avanguardia, sono un pugno nello stomaco che invita a fermarsi e riflettere. La Fondazione proporrà all'amministrazione di Bagno a Ripoli di consentire alla classe di presentare il proprio lavoro alla cittadinanza in occasione di una manifestazione o festa che si terrà nel territorio comunale.

Poi è toccato a Federico, Alessandra e Ginevra della 3b presentare il bel video sul gioco d'azzardo, questione che diviene via via più drammatica e che conduce alla rovina individui e famiglie. La Fondazione ha ricordato che martedì 3 aprile si terrà a Roma un incontro cui parteciperà con altre associazioni per promuovere una legge che vieti la pubblicità, in televisione e sul web, del gioco d'azzardo.

In questi ultimi tempi sul tema giungono segnali inquietanti. A Verbania, nel 2005, l'amministrazione comunale aveva limitato l'apertura delle sale del gioco d'azzardo per ragioni di salute pubblica. L'ex sindaco, Claudio Zanotti, è stato condannato dal Tar del Piemonte per aver violato una norma contenuta nel codice Rocco di stampo fascista risalente al 1931. Per una sorta di nemesi, le società che gestiscono gli apparecchi di slotmachine hanno dichiarato che devolveranno una parte della multa (1.300.000 di euro) a cui è stato condannato l’ex primo cittadino di Verbania a favore di chi è vittima di patologie legate al gioco d'azzardo.

La Fondazione rispetta pienamente le sentenze della magistratura e chiede alla politica un'assunzione di responsabilità: quella di bonificare completamente il nostro ordinamento da tutti i residui del fascismo, dovere della nostra democrazia e che non è stato onorato in questi settanta anni! In questo è fedele all'impegno del giovane pretore di Prato che nel 1955, appena si insediò la Corte Costituzionale sottopose ad essa i primi due quesiti relativi alla libertà di volantinaggio e di propaganda, ancora ristrette nel vecchio codice Rocco, dando così il via alla ripulitura delle nostre leggi dai retaggi di epoca fascista. Il pretore era Antonino Caponnetto.

Ora è necessario che la politica cominci a schierarsi e la Fondazione chiederà alle amministrazioni locali di pronunciarsi in merito al gioco d'azzardo, oltreché di mettere in atto tutte le misure che ne contrastino la diffusione.

Per finire, Matteo e Omar della 3e hanno realizzato dei brevi sketch sui temi del riciclaggio e dell'evasione fiscale. Ringraziamo gli insegnanti per la loro preziosa opera di guide in questo importante percorso e per il loro entusiasmo nel realizzare tutti i loro contributi i ragazzi e ragazze che abbiamo invitato all'incontro che si terrà a Firenze il prossimo 24 maggio, ospiti della Provincia insieme alle altre due scuole di Bagno a Ripoli, il Liceo Gobetti e l'IIS Volta, e alle due fiorentine, l'ISIS Leonardo da Vinci e l'IPSSAR Buontalenti, dando vita, anche a Firenze ad una sorta di open day della legalità, come già a Poggibonsi.



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LETTERA DEL VICE PRESIDENTE DEL SENATO VANNINO CHITI

LETTERA DEL VICE PRESIDENTE DEL SENATO VANNINO CHITI



Cari ragazzi, care ragazze e Istituzioni,

ricevo e inoltro con grande piacere la bellissima lettera, riportata sotto, che il Vice Presidente del Senato ci ha inviato confermandoci nell’impegno che abbiamo assunto con voi e dando maggiore forza, riconoscendo e autorevolezza ai vostri sforzi e alle vostre proposte.

Ci auguriamo di incontralo il prossimo 3 maggio in Senato in occasione della premiazione del progetto e poi alla Conferenza finale di Ottobre del progetto Giovani sentinelle della legalità 2011-2012.

Io, il Presidente, Nonna Betta e tutta la Fondazione ci associamo nell’augurarvi Buona Pasqua.



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Roma, 4 aprile 2012







Care ragazze e cari ragazzi,

ho ricevuto la lettera nella quale si descrive il progetto che avete portato avanti insieme al vostro insegnante sul tema della privatizzazione dell'acqua.

È molto bello che in una società come la nostra, in cui troppi giovani manifestano indifferenza verso la politica e la società, abbiate sentito la necessità di impegnarvi sulle orme tracciate dal giudice Antonino Caponnetto al cui pensiero si ispira l'attività della Fondazione.

Caponnetto sapeva che senza la formazione e il lavoro dei giovani, il Paese non avrebbe potuto avere un futuro degno. Per questo andava continuamente nelle scuole e parlava con ragazzi come voi.

Voglio ricordare la frase che lui pronunciava nei suoi incontri con gli studenti: "Ragazzi, godetevi la vita, innamoratevi, siate felici ma diventate partigiani di questa nuova Resistenza, la Resistenza dei valori, la Resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!".

Questa frase è stata per molti, anche qui in Toscana, la spinta al cambiamento, alla responsabilità e alla partecipazione.

Il tema dell'acqua, del quale vi siete occupati, è una questione cruciale. L'acqua è di tutti, è essenziale e insostituibile. Per questo è un bene pubblico – insieme con le infrastrutture ad essa collegate – e deve essere garantito universalmente, con adeguati livelli di qualità e nel rispetto della sostenibilità ambientale, così da assicurarne l'utilizzo come risorsa a chi verrà dopo di noi.

L'acqua non è disponibile in quantità illimitata, per questo è indispensabile preservarla e si deve razionalizzare la sua gestione attraverso la cura del territorio, l'eliminazione degli sprechi e dell'utilizzo inappropriato. La dispersione di acqua in Italia è a livelli inaccettabili: questo testimonia quanto il sistema nel suo complesso sia stato trascurato e abbia bisogno di investimenti.

Gli obiettivi indispensabili per garantire un servizio equo, solidale, sostenibile e accessibile a tutti non sono raggiungibili con una privatizzazione che espropria i comuni di ogni potere decisionale. Si tratta della negazione di un servizio per molti cittadini.

Anche la gestione pubblica ha prodotto disservizi, sprechi e un eccesso di costi. Ma occorre lavorare consentendo di scegliere la gestione migliore, non imponendo lo spostamento obbligatorio verso il privato.

Su un bene primario come l'acqua non si possono operare risparmi ai danni dei cittadini e lo Stato non può delegare la responsabilità perché è suo dovere garantire un servizio sicuro, affidabile e disponibile per tutti.

Del resto già oggi, e ancor più domani, la disponibilità dell'acqua per tutti i popoli è messa a rischio: su di essa possono scatenarsi conflitti e nuove guerre. È un bene troppo prezioso e vitale per regalarlo al dominio di poteri privati.

Il vostro lavoro contiene proposte concrete e suggerimenti, ai Comuni, alle Regioni, al governo nazionale. È così che ci si assume la responsabilità di essere "sentinelle del proprio territorio". Noi come istituzioni – ma anche le associazioni, le organizzazioni sindacali – abbiamo il dovere di accompagnarvi, con la consapevolezza che ciascuno deve dare il buon esempio ed essere riferimento di valori e comportamenti giusti, comportamenti che non possono essere delegati ad altri, ma di cui ciascuno deve sentirsi responsabile in prima persona, per costruire una comunità fondata sui principi della nostra Costituzione.

Perché come disse Giovanni Falcone: "Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".

Vi faccio un grande in bocca al lupo e Vi invio i miei più cari saluti e cari auguri di Buona Pasqua.
Vannino Chiti







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lunedì 2 aprile 2012

INCONTRO CON L' I.T.G. TONIOLO DI MASSA


INCONTRO CON L' I.T.G. TONIOLO DI MASSA

Venerdì 30 marzo a Massa le due classi dell'ITG Toniolo, che aderiscono al progetto, ci accolgono con le loro insegnanti, Pina Biagini e Nadia Natale, nell'Aula magna dell'istituto per presentarci le proposte su cui hanno lavorato in questi mesi. Partecipa pure una classe quinta interessata.

La Fondazione ha introdotto i lavori ricordando cosa fanno altri giovani in tante città della Toscana. L'acqua bene comune, il gioco d'azzardo, gli spazi per i giovani, l'evasione fiscale e il lavoro nero, la scuola luogo da difendere dal degrado sono alcuni dei temi scelti dai ragazzi e dalle ragazze a testimoniare quanto siano attenti alle grandi questioni dei nostri tempi. La ricchezza degli argomenti e i buoni lavori che sono stati prodotti in questi anni sono all'origine del riconoscimento che il Senato della Repubblica attribuirà al progetto il prossimo 3 maggio. L'attenzione sul tema del gioco d'azzardo ha un altro effetto: la Fondazione insieme ad Avviso Pubblico e altre associazioni promuoverà una proposta di legge per vietare la pubblicità del gioco d'azzardo in televisione e nel web. Li abbiamo sollecitati ad avere comportamenti responsabili, presupposto indispensabile per avere una interlocuzione con chi ha compiti di governo, amministratori con i quali avviare un confronto, scambiare punti di vista, esercitare la democrazia.

Ragazze e ragazzi della classe quarta con Roberta e Gabriele presentano una proposta relativa al decoro urbano: rifiuti, anche ingombranti, manifesti abusivi, scritte che imbrattano muri e monumenti sono alcuni degli esempi più evidenti del degrado. Il tema è declinato in relazione alla cultura della legalità, volendo significare che la cura della propria città e dell’ambiente in cui si vive e si opera è espressione di comportamenti dettati da regole condivise per cui il degrado stesso va inteso quale fenomeno con cui si rompe il patto fra cittadini. Per contrastarlo i ragazzi propongono, di registrasi a www.decorourbano.org grazie alle tecnologie più diffuse fra i ragazzi come lo smart phone che consente di segnalare con foto o video eventuali abusi e inviarli al blog che provvede a segnalarli all'ente locale. Per questa ragione è necessario che anche l’ente locale aderisca al blog. Uno strumento di questo tipo favorisce certamente lo scambio fra amministratori e cittadini e offre a questi ultimi di segnalare, collaborare con l'ente locale, essere “sentinelle” nella propria città. Agli amministratori l'onere di rispondere e intervenire se le segnalazioni sono fondate. Ci auguriamo che molti Enti locali aderiscano a questa idea.

Ad integrazione della prima proposta la classe terza ha lavorato su due edifici storici della città quali luoghi dove ospitare manifestazioni culturali: il castello Malaspina e la villa della Rinchiostra. Alcuni di loro ha illustrato la storia di questi monumenti così ricchi di memoria e di testimonianze del passato che dovrebbero essere valorizzati ulteriormente e in modo più efficace, con l'obiettivo di arricchire l'offerta culturale della città e avere delle occasioni per manifestazioni dove i giovani possono essere protagonisti. In particolare i ragazzi e le ragazze hanno ribadito l'importanza di promuovere delle attività durante il periodo scolastico. Sono pure consci che dovranno tener testa alle osservazioni relative alla scarsezza di risorse e per questo si sono preparati per ricercare delle soluzioni.

Alle 17.00, sempre nell'Aula magna, le classi che aderiscono al progetto hanno incontrato l'assessore all'Istruzione, Carmen Menchini di Massa mentre il suo omologo della Provincia Raffaele Parrini, che come già a Carrara non ha partecipato.

La Fondazione ha aperto i lavori riassumendo i progressi del progetto e si è impegnata ad essere portavoce di queste istanze giovanili presso le Istituzioni nazionali e partiti politici. Come già al mattino, sono stati Roberta e Gabriele a intervenire per primi. Poi è toccato a quelli della classe terza: Carlo Alberto, Marco, Monica, Beatrice ed Eleonora.

Oltre a presentare la proposta altri ragazzi e ragazze hanno posto delle domande a tutti e all'assessore Menchini che ha subito preso la parola.

Ha ringraziato la Fondazione per l'impegno posto in questo progetto e per aver deciso di dedicare la propria attività alla diffusione della cultura delle regole, tema quanto mai stringente e che obbliga a prendere posizioni in prima persona senza ricercare altrove l'origine dei problemi e le soluzioni. Ha promesso di sottoporre il progetto sul decoro urbano all'assessore competente, apprezzandolo per il suo valore.

Quanto al castello Malaspina ha ricordato tutte le attività già in essere e ha invitato ragazze e ragazzi a partecipare ai progetti aperti a loro.

La villa della Rinchiostra ha una lunga vicenda per la sua ristrutturazione, e dopo varie vicende sarà riaperta fra poco tempo. Dopo Pasqua nei locali dell'ultimo piano sarà ospitata la scuola comunale di musica. In altro spazio ci sarà l'esposizione di sculture di Guadagnucci, artista di Massa, e poi ci sarà un altro spazio per iniziative culturali. I giovani dichiarano di essere interessati ma denunciano pure una scarsa informazione su tutte le iniziative, scarsa informazione che la stessa Amministrazione ammette quando riconosce di non riuscire a raggiungere la fascia di età dei giovani fra i 15 e i 25 anni. Questo aspetto della comunicazione richiede più di una riflessione per l’incapacità degli Amministratori di utilizzare forme e strumenti propri dei ragazzi. Resta pure da sciogliere il nodo di un coinvolgimento attivo dei giovani nelle scelte delle attività e nella definizione dei programmi. Attività e progetti che vengono spesso decisi senza consultazioni ampie. I ragazzi hanno dichiarato che persevereranno nel richiedere dialogo e confronto e nel proporre nuove iniziative e ricercare soluzioni.

In conclusione la Fondazione ha ribadito l'importanza di un ulteriore passo in avanti: stabilire una nuova alleanza fra cittadini e istituzioni per intraprendere un cammino comune anche alla ricerca di risorse per realizzare quanto viene richiesto dai giovani e siamo certi che l'Amministrazione farà tesoro della collaborazione di questi ragazzi.

Con gli studenti di Massa e con quelli di Carrara abbiamo concordato l’incontro per sabato 12 maggio per il quale contatteremo nuovamente l’assessore provinciale Parrini chiedendogli di ospitare e di partecipare e essere interlocutore attivo ma ribadiamo che in caso di indisponibilità chiederemo che l’incontro stesso si svolga presso l’Aula magna dell’Istituto Toniolo.



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domenica 1 aprile 2012



SECONDO INCONTRO CON IL LICEO GIOSUE' CARDUCCI DI VOLTERRA

Giovedì 29 marzo incontro a Volterra con le cinque classi del Liceo Giosuè Carducci. L'appuntamento con le ragazze e i ragazzi è nell'Aula Magna dell'istituto dove la Fondazione introduce i lavori ricordando il significato del progetto, che è quello di favorire il protagonismo dei giovani. Agli studenti abbiamo illustrato i lavori delle altre scuole pilota della Toscana. Alla richiesta di senso di responsabilità e di partecipazione attiva sollecitata dalla Fondazione, è seguito un dibattito vivace fra gli studenti alla fine del quale ragazzi e ragazze hanno deciso di partecipare numerosi all’incontro pomeridiano con le Istituzioni. Dopo ha preso la parola Greta che ha presentato il progetto relativo a uno spazio nel chiostro di Palazzo Guarnacci, dove ora si trova la biblioteca comunale. Secondo l’ipotesi dei ragazzi, la struttura sarà adibita a luogo di lettura e di incontro con l'obiettivo di ampliare l'offerta di spazi qualificati culturalmente e di occasioni di dibattito e confronto in città. Pur nella perentorietà della presentazione, i ragazzi sono consapevoli delle difficoltà di realizzare la struttura, perciò si dichiarano ben disposti ad incontrare i tecnici dell'amministrazione pubblica per avere informazioni e chiarire ogni dubbio su tutti i passaggi necessari alla definizione del progetto.

Alle 17.00, nella bella Sala dei Priori che ospita le sedute del Consiglio comunale di Volterra, il sindaco della città, Marco Buselli, il vicesindaco e assessore alle Politiche giovanili, Riccardo Fedeli e l'assessore all'Istruzione, Lilia Silvi, hanno accolto ragazze e ragazzi del Liceo Carducci.

Il sindaco ha salutato i giovani e ha dichiarato la disponibilità dell'amministrazione a lavorare con i propri cittadini, sottolineando fra le tante modalità di declinare la legalità quella di difendere la bellezza, e il legame fra legalità e bellezza serve per tenere viva la memoria dei beni di cui disponiamo e che non devono esserci sottratti.

La Fondazione ha voluto illustrare lo spirito e le modalità di funzionamento del progetto, sottolineando quanto sia importante il confronto con le Amministrazioni, che non devono essere controparte dei cittadini ma interlocutori nel ricercare con loro soluzioni soddisfacenti e condivise grazie alla discussione e allo scambio delle idee.

I giovani hanno illustrato il loro progetto con la proiezione di alcune slide e poi ha preso la parola Lilia Silvi che ha apprezzato l'impegno degli studenti che si affacciano alla vita politica della propria città e ha subito voluto precisare quali sono le scelte dell'amministrazione in relazione alla biblioteca e all'offerta di spazi per la lettura e per i bambini. Ha annunciato la decisione della Fondazione Sandro Pertini di depositare presso la biblioteca comunale i volumi appartenuti al Presidente di tutti. Ha concluso ricordando che la congiuntura economica impone all'amministrazione comunale restrizioni e progetti molto limitati per tutta la cittadinanza.

Il vicesindaco Fedeli, riallacciandosi a quanto sostenuto dall’assessore Silvi, ha espresso la difficoltà a definire una politica culturale date le risorse limitate, segnale che tende a scoraggiare i cittadini e a generare un senso di sfiducia. Si augura comunque che il dialogo avviato prosegua fruttuosamente.

L’Assessore provinciale Miriam Celoni, sempre presente e attiva nelle scuole, ha elogiato l'impegno dei giovani nonostante tutti i luoghi comuni nei loro confronti, le difficoltà ad avere spazi e occasioni per esprimersi. Ora i giovani di Volterra chiedono di partecipare e di essere soggetti attivi nel confronto e nelle decisioni, per questo è lungimirante la scelta degli amministratori di Volterra di incontrarli e confrontarsi con loro.

Il sindaco nell’apprezzare la capacità dei giovani di individuare una emergenza reale si è dichiarato ben contento a proseguire il dialogo e li ha sollecitati a confrontarsi con i tecnici per fare delle valutazioni più accurate e poter scegliere nel modo migliore.

In conclusione, la Fondazione ha ringraziato gli amministratori per la loro disponibilità, soprattutto l’intenzione del Sindaco, ma ha voluto ricordare la vicenda dello scorso anno delle studentesse di Massa che avevano richiesto ai propri amministratori di essere interlocutori nel disegno della città. Invece del confronto si ritrovarono con la semplice informazione di quello che l'amministrazione della città intendeva fare. I giovani volevano mettere in rilievo la distanza fra informazione e confronto, fra avere notizia e discutere, fra ascoltare e prendere la parola, fra comunicare e decidere insieme, tutte azioni, le seconde, che sono distintive della partecipazione, della cittadinanza attiva, dell’esercizio della democrazia. Con i giovani di Volterra ci siamo dati appuntamento nelle sale della Provincia di Pisa per martedì 15 maggio con i loro colleghi di Cascna e Pontedera.



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