giovedì 5 marzo 2015

Doppio appuntamento con le Giovani sentinelle martedì 3 marzo: Lucca e Siena

Doppio appuntamento con le Giovani sentinelle martedì 3 marzo: Lucca e Siena A Lucca ragazze ragazzi delle tre scuole cittadine che partecipano al progetto – gli Istituti comprensivi di Ponte a Moriano e di San Concordio e l'ISI Pertini - si sono ritrovati, insieme con le proprie insegnanti, nella bella sala del Collegio, ospiti dell'amministrazione comunale. Ad accoglierli l'assessora alle Politiche Formative e Giovanili, Ilaria Maria Vietina, che ha porto i saluti anche del Sindaco della città. La Fondazione ha introdotto i lavori ricordando a tutti, anche ai genitori dei giovani presenti quali siano le articolazioni e gli obiettivi del progetto: si tratta di un percorso di formazione lungo l'intero anno scolastico che favorendo il protagonismo giovanile intende promuovere una cittadinanza attiva e responsabile. Al centro di questo processo vi sono studenti e studentesse e la scuola quale luogo per formare i giovani, giusto quanto prevede la Costituzione, e il ruolo della Fondazione è quello di tutor cioè di collegare il lavoro dei giovani alle istituzioni cittadine, che li accolgono e discutono e si confrontano. Da quest'anno il progetto si è arricchito di un tema particolarmente significativo, quello dei beni confiscati, che suscita grande interesse fra i ragazzi e le ragazze, perché parlarne significa dover fare i conti con le disattenzioni e le superficialità di cittadini e amministratori. Ma affrontarlo in modo franco significa pure stimolare l'attenzione e la capacità di discernere perché non accada più che mafiosi e coloro che si sono arricchiti con attività illecite possano acquisire ulteriori ricchezze. Hanno rotto il ghiaccio le più grandi dell'ISI Pertini che hanno raccontato come in una prima fase hanno preso in rassegna i tanti temi che attiravano il loro interesse prima di sceglier la questione degli immigrati e della loro integrazione. Hanno sottolineato tutte le difficoltà che incontrano ragazzi e ragazze che giungono nel nostro Paese al momento dell'ingresso a scuola, a cominciare da quelle della lingua. È particolarmente significativo che le Giovani sentinelle parlino ripetutamente di questi problemi, come abbiamo osservato in questi anni, e ne parlino sempre con lo sguardo e l'intelligenza dell'inclusione che esige impegno da parte di tutti, risorse, e spazi per l'incontro che sono pochi - hanno lamentato i giovani del Pertini – spazi dove ritrovarsi, al coperto, non solo quelli all'aperto che hanno elencato minuziosamente. Per approfondire il tema hanno deciso di proporre un questionario fra i propri compagni i cui risultati saranno disponibili per l'incontro di maggio e hanno richiesto pure che nella scuola ci siano più figure di tutor che orientino e aiutino ragazzi e ragazze che giungono in Italia. L'assessora Vietina ha voluto fornire alcune prime risposte a queste sollecitazioni indicando che esiste già uno spazio il cui orario di apertura è stato allungato, ma ha voluto metter l'accento sulla scelta dell'amministrazione civica di riconoscere come cittadini lucchesi tutti quei giovani che provenendo da Paesi stranieri frequentano scuole e luoghi di formazione della città. Misura simbolica certamente, perché le leggi dello Stato non consentono una tale possibilità, ma che vuole stimolare la politica a modificare quelle norme che alimentano separazione ed esclusione. Poi è toccato agli studenti e alle studentesse del comprensivo di Ponte a Moriano che hanno preparato una lettera al Sindaco di Lucca per illustrare la condizione di alcuni spazi vicini alla loro scuola. Dopo averla letta, l'hanno affidata all'assessora perché la consegnasse al primo cittadino, Alessandro Tambellini. Assieme alla lettera hanno voluto illustrare i luoghi di Ponte a Moriano, a cominciare dal ponte sul fiume Serchio che ha più di novecento anni, poi il teatro e la piazza. Accanto alla propria scuola vi sono degli spazi con degli impianti sportivi di cui richiedono la riqualificazione. Segnalano che vi è una fontana il cui getto dell'acqua è continuo con grande spreco di questa risorsa. Alla esposizione rigorosa e puntuale hanno accompagnato belle immagini sapientemente montate da uno di loro. Per ultimi i giovani del comprensivo di San Concordio. Anche loro hanno scelto di occuparsi del territorio in cui vivono ponendo all'attenzione lo stato di degrado di alcuni impianti sportivi che loro vorrebbero fossero rimessi in funzione per poterli utilizzare. Per questo loro lavoro si sono divisi in piccoli gruppi, ciascuno dei quali ha contribuito guardando al problema da un punto di vista particolare. Hanno cominciato quelli che si occupano di rifiuti che hanno contattato anche un supermercato e gli esercizi commerciali per affrontare la questione della quantità di rifiuti prodotti e che, spesso, non sono collocati nel giusto cassonetto. Poi il gruppo degli “architetti” ha proposto un piano di riqualificazione del campo di basket e di quello del calcetto con immagini e con un plastico che ha fatto bella mostra di sé sul tavolo della sala. Poi via via tutti gli altri gruppi hanno illustrato un aspetto del progetto fino a giungere alla vera “sorpresa”: un gruppo ha elaborato le regole d'uso degli impianti. E se dei giovani si pongono questo obiettivo vuol dire che hanno colto il significato più profondo del farsi cittadino! Ilaria Vietina ha preso la parola non prima di aver inserito nel computer la propria chiavetta USB con alcune proposte, proprio per essere in sintonia con studenti e studentesse. Ha ricordato con molta franchezza che la scarsità di risorse non consente intervento alcuno e ha rinviato i ragazzi della scuola di Ponte a Moriano a contattare la Geal, azienda che gestisce gli acquedotti lucchesi. Poi ha proposto a giovani e genitori di prendersi cura di beni che appartengono a tutti noi e l'amministrazione lucchese ha allo studio una misura che consentirebbe di farlo in cambio di qualche beneficio fiscale. Il dialogo continuerà al prossimo appuntamento perché alle 19 ragazzi e ragazze rischiavano di perdere pullman e treni e quelli più piccoli erano a scuola dalla mattina. Con loro e con le altre scuole lucchesi ci ritroveremo il prossimo martedì 26 maggio. A Siena nella bella e gremita sala Patrizi a dare il benvenuto ai suoi giovani cittadini e a un numeroso gruppo di genitori l’assessore all’Istruzione Tiziana Tarquini. Nel suo breve intervento iniziale ha ringraziato la Fondazione per il progetto e ha voluto sottolineare che segue i nostri report con assiduità e che nella condivisione delle buone pratiche ha ricordato che a breve partirà nelle scuole del territorio il Consiglio comunale dei ragazzi. La Fondazione nello spiegare il progetto al pubblico presente ha voluto rimarcare che la presenza di tanti genitori è l’obiettivo dello stesso nostro progetto affinché i giovani trovino ascolto e spazio e dialoghino con adulti e amministratori per irrobustire il loro protagonismo per la difesa dei valori democratici e per una migliore convivenza civile. Sotto la regia delle loro insegnanti Maria Chiara Alindoro, Chiara Saffioti, Maria Aprosio e Agnese Pianigiani hanno iniziato i ragazzi per niente emozionati ma con una gran voglia di esporre i loro temi e lo hanno fatto da professionisti parlando a “braccio” senza ausilio di fogli o appunti. Il titolo Io ho un sogno: una scuola e una città bella e accogliente. Sara ha iniziato presentando un primo filmato che illustra in sintesi lo spirito e l’intendimento di questo percorso formativo. Con musiche e immagini hanno voluto far conoscere il loro amore per i propri luoghi, le tradizioni, le feste che cadenzano l’anno e la loro bella città. Ma con la stessa capacità hanno rimarcato l’abbandono, l’incuria e il degrado che sta attanagliando il territorio dovuto, da una parte, al vandalismo ma, dall’altra, anche ad una crisi irrisolta che fa sentire i primi segnali negativi! I ragazzi si sono messi in gioco dimostrando in prima persona di voler contribuire al miglioramento della loro scuola iniziando con i loro compagni a verniciare mobili, banchi e porte. Terminato il filmato hanno rivolto una richiesta agli adulti e agli amministratori: ci date una mano? Gianmarco e Gaetano si sono occupati, aiutati sempre da un altro filmato, del degrado di alcuni campetti da calcio in completo abbandono nonostante le attrezzature presenti, alberi che presentano evidente bisogno di potature, giardini pubblici dove i giochi danneggiati e il degrado sono per essere coperte dalle erbacce oramai alte come se madre natura per pudore volesse nasconderle! Giulia, Maria Chiara e Pietro con il loro gruppo si sono occupati di degrado dovuto all’abbandono di complessi industriali come la vecchia Torre per la lavorazione dei pomodori, ed altri complessi di ex fabbriche ma i ragazzi fanno notare che nella lista dei complessi abbandonati pericolanti e rischiosi incominciano a fare capolino oramai da tempo anche le stazioni ferroviarie! Ha concluso un ultimo gruppo parlando di viabilità e di assenza di spazi per la fermata degli autobus in zone pericolose. La Fondazione ha elogiato i ragazzi, la scuola e gli insegnanti per il lavoro fatto e ricordato agli adulti che lo spirito del progetto non è quello di fare il processo alle Amministrazioni ma attraverso il confronto, anche aspro, si arrivi a trovare soluzioni e scelte condivise per il bene della propria comunità e del proprio territorio. È intervenuta una mamma che ha proposto di dar seguito all’esempio dei ragazzi che hanno ripulito la scuola: incontrarsi genitori e ragazzi per tagliare le erbacce da un campetto con l’aiuto di un babbo che mette a disposizioni un taglia erba. Ha preso la parola l’assessore Tarquini che ha lamentato dei tagli sempre più incisivi che non permettono spesso di sopperire alle tante lacune che vanno via via ad aumentare, si è resa comunque disponibile a continuare insieme e ha elogiato le iniziative che oggi sono sotto osservazione di molte amministrazioni: il ruolo dell’impegno civile dei propri cittadini. Ha preso la parola la Fondazione ribadendo ancora una volta l’importanza non solo delle scelte condivise ma alla partecipazione dei cittadini devono seguire scelte politiche sia di risorse, sia di lotta alla corruzione, alla evasione fiscale e alla criminalità organizzata. Le insegnanti sono intervenute su un altro problema che riguarda la didattica: i cittadini sono intervenuti per l’acquisto di Lim, ma nelle scuole non vi è segnale sufficiente per utilizzarle! È nuovamente intervenuta l’assessore dichiarando che l’Amministrazione è impegnata in un investimento sulla scuola. Hanno concluso le insegnanti chiedendo ai genitori di incontrasi a breve e stabilire le modalità di partecipazione per arrivare al terzo incontro previsto per martedì 19 maggio ospiti della Provincia di Siena. Clicca qui per scaricare le foto Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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