sabato 8 ottobre 2011
Le giovani sentinelle in Palazzo Vecchio
CONFERENZA FINALE GIOVANI SENTINELLE
Lunedì 3 ottobre, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, ospiti dell'assessore all'Educazione di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, si sono ritrovati gli studenti e le studentesse delle scuole toscane con i loro insegnanti, amministratori locali, la Fondazione e i suoi partner, Arci e CGIL, per festeggiare la conclusione dei lavori di quest'anno e aprire il prossimo progetto.
Folta la presenza di ragazzi e ragazze delle scuole aderenti al progetto, attenta e curiosa la platea di ascoltatori. A tutti è stato distribuito il volume che raccoglie le proposte dei ragazzi e delle ragazze delle venti scuole.
Innanzi tutto ci preme scusarci per l’avvio ritardato dei lavori, ritardo dovuto ad una serie di fattori che cercheremo di risolvere il prossimo anno con un migliore coordinamento con le scuole, facendo intervenire per prime quelle più vicine, e consentendo a chi arriva più tardi di parlare dopo. Sarà nostro impegno anche offrire ai partecipanti uno spuntino, grazie ad una convenzione che faremo, per non lasciarli affamati tutto il giorno. Dispiace anche per gli inconvenienti tecnici nella proiezione dei video dei ragazzi, ma anche per questo ci batteremo per un servizio pubblico garantito a tutti.
Ci rammarichiamo anche per le assenze, pur giustificate, di tutti i rappresentanti delle Istituzioni nazionali. Siamo però fiduciosi in quanto tutti sono vicini alla Fondazione e ne condividono l’impegno e sono attenti ai temi della legalità e della difesa della Costituzione per questo ci ripromettiamo di incontrarli per illustrare loro i lavori dei ragazzi e definire gli interventi più idonei alle sollecitazioni dei nostri giovani.
Nei saluti, Rosa Maria di Giorgi, che ringraziamo per aver ospitato la manifestazione, ha sottolineato il valore educativo e civile di questa esperienza dei giovani all'interno della scuola, luogo in cui “coltivare” e irrobustire le libertà di ciascuno contro i tentativi di limitarle.
Ha introdotto i lavori la Fondazione ricordando la varietà e la ricchezza dei temi affrontati dai ragazzi, la loro risolutezza ad esigere risposte da parte di chi ha responsabilità amministrative, quanto le proposte testimoniano il desiderio di protagonismo civile e politico.
Ha ringraziato, per la loro disponibilità al dialogo e all'ascolto, gli amministratori presenti: il sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini, e l’assessore Fabrizio Magazzini; l’assessore provinciale di Pistoia alle Politiche culturali, Chiara Innocenti, e quello all’Istruzione, Paolo Magnanensi, rappresentato da una funzionaria; l’assessore alla Scuola di Cascina, Silvia Innocenti, e quello alle Politiche culturali e alla Pace e alla legalità, Fernando Mellea; l’assessore provinciale all’istruzione di Pisa, Miriam Celoni. La loro presenza conforta e rafforza la nostra convinzione a insistere con gli amministratori a non mancare queste occasioni di dialogo con i propri giovani cittadini. Giovani cittadini che hanno riempito il Salone dei Cinquecento, attenti e desiderosi di essere ascoltati, presenti fino all’ultimo e che ci hanno chiesto ripetutamente di poter intervenire. Se qualcuno avesse avuto la sensazione che i giovani fossero stanchi, valga per tutti, fra le tante, la testimonianza di Laura Ciampini, professoressa dell’Istituto Einaudi di Grosseto: «… Un fatto però mi ha riempita di orgoglio: vedere con quanta determinazione alcuni di loro erano disposti a partecipare, tanto che sarebbero venuti in ogni caso, per conto loro, anche in assenza di un insegnante. Questo ci dimostra che il lavoro fatto in questi anni dà i suoi frutti e che stiamo creando dei cittadini responsabili e sensibili ai temi della legalità. Spero di rivederci presto per concordare insieme il progetto per l'anno scolastico 2011-2012. Un forte abbraccio». Parole profetiche perché le studentesse del Liceo Pellegrino Rossi di Massa, giunte a Firenze senza l’insegnante, hanno voluto portare la loro testimonianza sulla “forma della loro città” e del loro coinvolgimento nel ridisegnarla insieme con gli amministratori e tutti i cittadini, sollevando così la questione della partecipazione dei giovani alle scelte strategiche del proprio territorio.
È stato proiettato il DVD allegato al volume Idee e proposte dei giovani toscani. Oltre alle proposte degli studenti e delle studentesse, vi sono alcune testimonianze di alcuni ragazzi e ragazze dell'esperienza a Corleone fatta nel giugno scorso, appena terminata la scuola. Uno di loro nel video dice che ricorderà quella di Corleone come una delle più belle settimane della sua gioventù, e non può esserci prova più chiara ed evidente di quanto questi ragazzi e ragazze siano “la meglio gioventù”.
Per niente emozionati e ben consapevoli del valore della loro testimonianza, questi giovani sollecitano tutti noi all'importanza di contribuire con il lavoro quotidiano alla difesa e al consolidamento della cultura e della pratica della legalità. Tocca a noi Fondazione, Partner, Arci, Cgil e tutto l’associazionismo, cittadini e amministratori dare il buon esempio in modo che i valori divengano senso comune e prevalgano sui modelli negativi.
Alcune delle scuole presenti hanno illustrato i temi da loro scelti con l'ausilio di immagini, dati e grafici. Le energie alternative, per evitare di ritrovarsi fra qualche anno con qualcuno che ripropone le centrali nucleari, necessitano di risorse e stimolano la ricerca scientifica e nuova occupazione. L’acqua in mano pubblica è una scelta coerente con le indicazioni dei cittadini dopo i referendum del giugno scorso. I rifiuti richiedono strategie sofisticate e un coinvolgimento convinto e decisivo dei cittadini per essere ridotti e riciclati. Il gioco d’azzardo è un’emergenza sociale allarmante che richiede interventi anche legislativi urgenti. Il lavoro nero è una realtà che allarma i giovani che temono per il loro futuro. L’immigrazione e l’integrazione sono questioni da affrontare con pazienza e senza facili slogan, riconoscendo la necessità di strumenti diversi nel rispetto dei diritti di ciascuno. La partecipazione dei ragazzi alle scelte anche urbanistiche della propria città è un paradigma che deve trovare spazio in tutte le decisioni degli amministratori e l’esperienza di questa Conferenza finale va in questa direzione. Il nostro auspicio è che gli amministratori prendano esempio e stabiliscano forma di confronto e discussione stabili e durature con i propri giovani cittadini.
Gli amministratori locali presenti hanno ringraziato i giovani delle sollecitazioni ricevute, hanno apprezzato il valore delle proposte e hanno preso degli impegni: offrire degli spazi per il dialogo e invitare i ragazzi ad “occuparli”; il Comune di Cascina lancerà l'anno della legalità nel 2012, promuovendo la trasparenza e il rispetto delle regole nella macchina amministrativa; altri hanno annunciato una collaborazione più stretta con le scuole.
Particolarmente significativa la testimonianza di Massimo Borghi, sindaco di Gavorrano, sfiduciato dalla propria maggioranza dopo aver cercato di porre degli argini, in termini di regole e prescrizioni, alla diffusione del gioco d'azzardo nel suo comune. Ciò ha provocato la rivolta di nove consiglieri su dieci che lo sostenevano e la crisi politica dell'amministrazione. Segno più che evidente di quanto avessero visto giusto quei giovani che hanno posto con forza il tema del gioco d'azzardo quale emergenza sociale dei nostri tempi, oltre a costituire un vero e proprio veicolo di diffusione della criminalità organizzata. Non crediamo che il comportamento dei consiglieri di maggioranza di Gavorrano sia un buon esempio per i propri cittadini.
Lorenzo Diana, membro della Fondazione e presidente delle Associazioni antiracket ha ricordato ai giovani quanto sia importante la difesa della legalità per la convivenza civile e quanto sia decisivo il contributo della scuola all’elaborazione di questo nuovo senso comune.
Luciano Silvestri, responsabile nazionale legalità della CGIL, ha elogiato ragazzi e ragazze per gli splendidi lavori, e come partner del progetto ha ribadito l’impegno del sindacato a rafforzare la cultura della legalità.
Gianluca Mengozzi, presidente dell’Arci Toscana, ha voluto sottolineare come i temi proposti sono veri e propri programmi di una comunità civile libera e democratica.
Federico Gelli, responsabile legalità del PdToscana, ha spronasto i giovani a continuare nel percorso intrapreso di difensori della legalità e vigili del proprio territorio. Questa è una scommessa molto bella da fare nella famiglia e nella società. Il rispetto dei valori come Antonino Caponnetto ci ha insegnato e si augura che la Fondazione possa continuare nel suo impegno di formatore dei ragazzi che hanno dimostrato maturità e valore con i temi affrontati e che questa esperienza possa costituire una tappa importante della loro vita.
La Fondazione, fedele al suo compito di tutore, ha invitato ad intervenire Domenico Santagati, professore dell’Istituto Capitini di Agliana, per fare chiarezza sull’abuso delle parole in questo nostro tempo. Il docente ha richiesto il rispetto della legalità anche nelle parole che si usano quotidianamente nel discorso politico. In particolare ha censurato l’uso del termine federalismo fiscale, che non è previsto in nessun luogo del nostro ordinamento costituzionale, che serve solo ad accaparrarsi il consenso in alcune regioni del nostro Paese.
L’intervento di Domenico Santagati è l’occasione per ringraziare tutti gli insegnanti che hanno seguito i giovani in questo loro percorso, veri testimoni del valore dell’istruzione pubblica e unici formatori nel senso più autentico della parola, dei cittadini.
Ha concluso Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana che ha rinnovato l'apprezzamento alla Fondazione per questo progetto, una sorta di palestra per la cittadinanza attiva. Il coinvolgimento di studenti e insegnanti e la collaborazione fra la Fondazione e le scuole è senza dubbio molto proficua e significativa che la Regione sosterrà. In questo vi è una sintonia con quanto scrive il nostro presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nell'Introduzione al volume Idee e proposte dei giovani toscani: la diffusione della legalità non è un costo, ma un investimento per il futuro.
Dal prossimo anno cresceranno il numero delle scuole coinvolte: vi saranno nuovi Istituti del Valdarno e della provincia di Siena. Ma avremo anche quelli di Bagno a Ripoli con i quali è già avviata una collaborazione, grazie alla felice intuizione dell'amministrazione comunale e del Corpo dei vigili urbani. Nello scorso anno scolastico alcuni studenti hanno risposto alle proposte della Fondazione e hanno prodotto alcuni materiali. Di tutto vi è testimonianza nel bel libretto prodotto dalla redazione di Metropoli, giornale della provincia fiorentina, che lo ha diffuso nelle edicole del comune. Merito di questo lavoro è di Matteo Pucci, giornalista attento e curioso, ma soprattutto accurato narratore delle vicende di Bagno a Ripoli.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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