domenica 7 giugno 2015

Le sentinelle Lucchesi e Corleonesi chiudono il progetto con un bel segnale positivo!




Le sentinelle Lucchesi e Corleonesi chiudono il progetto con un bel segnale positivo!

Martedì 26 maggio le sentinelle lucchesi sono ospiti della propria Provincia nella bella Sala Ademollo del Palazzo Ducale di Lucca. Ad accoglierli la Vice presidente Maura Cavallaro che ha seguito con entusiasmo tutti i lavori e le proposte dei ragazzi.

Una prima nota concreta e un grande ringraziamento da parte nostra: la Provincia di Lucca in questi sei anni non solo è stata presente e puntuale agli appuntamenti, presente con il suo Presidente Stefano Baccelli e con altri amministratori, ma un particolare ringraziamento va all’assessore all’Istruzione Mario Regoli che in questi anni ha stimolato e coinvolto le scuole lucchesi a partecipare al progetto e da una classe presente il primo anno siamo passati a ben nove istituti di quest’anno. Ma il compito della Provincia non si è fermata solo nell’ascoltare e dialogare con i giovani, ha anche contribuito a trovare un finanziamento al progetto per il proprio territorio.

Ringraziamo anche la Dirigente scolastica Trasatti degli Istituti comprensivi  Camaiore3 e di Sant’Anna di Stazzema per aver voluto accompagnare e supportare il propri insegnanti nel difficile compito di formare i giovani alla Cittadinanza. Con lei anche l’assessore all’istruzione del Comune di Camaiore, Sandra Galeotti accompagnata dall’architetto dell’Ufficio tecnico del Comune, Maurizio Bruschi che ha dato chiarimenti in merito alla messa in sicurezza della via Stazzanese. Presente anche il Consigliere del Comune di Minucciano, Francesco Pierotti.

Una seconda nota concreta e positiva è la presenza del Sindaco di Piazza al Serchio, Paolo Fantoni assente al secondo incontro ma che ha accettato il nostro disappunto e si è impegnato per il prossimo anno di invitare le altre scuole del suo territorio a partecipare al progetto.



Venerdì  29 Maggio le Sentinelle di Corleone chiudono "in bellezza" il progetto fra grandi emozioni, entusiasmo e una grande voglia di ricominciare il prossimo anno  più motivati di prima e con loro tutti noi!

Nella bella sala Alessi di Palazzo d'Orleans di Palermo le giovani sentinelle di Corleone sono state accolte dal Presidente della Fondazione, Salvatore Calleri, incaricato dal Presidente della Regione Sicilia, Saro Crocetta, a rappresentarlo nella duplice veste di esperto di lotta alla mafia e consulente sui beni confiscati. Con lui lo staff del Cerimoniale e il dottor Giuseppe Abbate che ha illustrato ai ragazzi, durante la cerimonia finale, lo statuto autonomo della Regione. Per il Comune di Corleone la sindaca, Leoluchina Savona.

Dopo alti e bassi, corse agli ostacolo e grandi traguardi  non potevamo sperare di meglio per chiudere il progetto 2014-2015 a Palermo dove è vivo il cambiamento da terra di mafia a terra di antimafia e a segnare la via sono i ragazzi di Corleone. Nel loro percorso le Istituzioni, al contrario di altre occasioni, hanno fatto la differenza: a dicembre 2014 ospiti insieme ai ragazzi toscani e veneti del ministro Stefania Giannini e del Presidente del Senato Piero Grasso. A marzo ospiti in Consiglio comunale a Corleone dove, per la prima volta, hanno cantato una canzone contro la mafia scrivendo una pagina di storia, nonostante fossero stati snobbati dai media che sono sempre di più a caccia di gossip da bettole di quart'ordine. Infine chiudono il loro percorso ospiti della loro Regione e, lo stesso Presidente, lontano da Palermo, a sorpresa in collegamento telefonico, ha voluto salutare i suoi giovani cittadini con parole accorate.

Ancora una volta, ma per la prima volta nelle stanze della Regione Sicilia, le testimonianze dei lavori dei ragazzi  dell'Istituto comprensivo Vasi e dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Corleone hanno avuto voce prima di interpretare le canzoni contro la mafia scritte dai ragazzi.

Questo è il miracolo italiano che ci piace, vedere volti gioiosi e fieri, tanti occhi umidi. Emozioni che ripagano di tanti momenti di sconforto, di comportamenti da studio di analisi!

Grazie ragazzi, grazie al vostro esempio il prossimo anno si ricomincia più forti e piu fieri con altre scuole, oltre a Corleone, Castelvetrano, Partinico, Brancaccio.

La Fondazione ha voluto ringraziare la Dirigente scolastica, Giuseppina Sorce, che ha saputo sostenere il corpo docente, e gli insegnanti: Lucia Briganti, Pasquale Ragusa, Saverio Saladino, Rosa Cascio, Cinzia Petralia, Liliana Cappello, Rosalia Romano, Maria Lucia Olivieri. Con loro vogliamo ringraziare tutti gli insegnanti del Progetto sentinelle, tutti partigiani di questi valori, per citare una frase di nonno Nino Caponnetto, a loro va un abbraccio grande come le idee e le proposte dei nostri ragazzi.

Un ringraziamento alla Fondazione Falcone e al Ministro Stefania Giannini, al Direttore Generale dello Studente, Giovanna Boda, e a tutto il suo staff che ha inserito la piazza di Corleone il 23 maggio per non lasciarli soli e facciamo nostra la frase di ringraziamento di Maria Falcone: siamo una grande famiglia che ogni anno cresce e di questo ne siamo fieri.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuo

giovedì 4 giugno 2015

Le sentinelle di Massa Carrara non incontrano ......

Le sentinelle di Massa Carrara non incontrano la propria Provincia né il Comune di Massa di Carrara, di Aulla e Fivizzano!

Giovedì 28 maggio appuntamento a Massa, non nella sala consiliare della Provincia come richiesto o in un'altra che potesse accogliere ragazze e ragazzi delle scuole del territorio. Contattati gli uffici dell'amministrazione provinciale, dopo averci comunicato che la sala del Consiglio non avrebbe potuto ospitare tutti i giovani, e che comunque non sarebbe stato presente il suo presidente, non hanno semplicemente dato risposta alcuna, a testimoniare il distacco dai cittadini!

Il dubbio sorge spontaneo: è il cittadino che si è allontanato dalla politica o è la politica che si è allontanata dal cittadino?

Per questa ragione abbiamo chiesto aiuto alla scuola e, più precisamente all'Ufficio scolastico provinciale che ha contattato l'Istituto Barsanti nel cui auditorium si è svolto l'incontro. Nel ringraziare la dottoressa Ciuffolini dell'Ufficio scolastico e il Dirigente scolastico dell'Istituto Barsanti, Giorgio Segnan, per l'ospitalità torniamo a ribadire come la scuola si confermi luogo di incontro e accoglienza, autentico presidio di democrazia.

Ad accogliere i giovani e i giovanissimi dei due istituti cittadini, Don Milani e Staffetti-Malaspina, e degli altri, il Dante Alighieri di Aulla e il Moratti di Fivizzano e Casola in Lunigiana, Riccardo Ballerini, sindaco, e Virginia Carli, consigliera di Casola in Lunigiana, i soli amministratori che hanno tenuto fede fino in fondo all'impegno assunto con ragazzi e ragazze. Assenti gli amministratori provinciali di Massa e quelli comunali della città, di Carrara, Aulla e Fivizzano. E assente pure l'Istituto comprensivo Menconi di Avenza, frazione di Carrara, impossibilitato a raggiungere il luogo dell'incontro con i mezzi pubblici.

E a Riccardo Ballerini è toccato il compito di salutare i giovani. Il sindaco ha ringraziato dell’invito dichiarandosi felice di essere con i giovani. Casola è un piccolo comune e la porta del sindaco è sempre aperta per tutti, ci sono a disposizione le caramelle per i bimbi della scuola vicina che lo vanno a trovare. Oggi tutti vantano diritti ma pochi si ricordano dei doveri, invece ci si deve ricordare di adempiere al proprio dovere ogni giorno nella quotidianità, è anche fondamentale che ci sia dialogo e confronto per risolvere i problemi e giungere ad una soluzione condivisa.

In apertura, la Fondazione ha raccontato l’approdo del progetto sentinelle a Corleone, paese natale di Riina e Provenzano. Alcuni anni fa un gruppo di giovani ha chiesto in affidamento delle terre sottratte con la confisca ai mafiosi e ha avviato la coltivazione, lavorando nel rispetto delle regole e permettendo così di poter vivere in modo dignitoso e libero. Da questa opportunità sono nati progetti di collaborazione con tanti giovani che lavorano volontariamente su quelle terre durante l'estate, non lasciando soli i soci della cooperativa e contribuendo a rafforzare una modalità di azione e cultura antimafia che ha favorito questa consapevolezza nuova nella scuola.

A Corleone sono stati ospiti i giovani dell'istituto Staffetti Malaspina, che sono stati in quella parte della Sicilia per il loro viaggio di istruzione, che hanno raccontato con le parole e le immagini questa loro bella esperienza, dopo aver ripercorso il lavoro fatto durante l'anno scolastico quando hanno deciso di approfondire la questione relativa ai beni confiscati con Maurizio Pascucci, hanno poi invitato il maresciallo dei Carabinieri nella loro scuola e, infine, hanno stretto amicizia con i loro compagni e compagne della scuola media di Corleone.

L’I.C. Don Milani di Bagaglione si è occupato della propria scuola che non ha una palestra. Hanno illustrato anche con le immagini come vorrebbero la palestra: costruirla nel giardino che è molto ampio, polifunzionale, che non consumi troppa energia, con i pannelli solari e, intorno, potrebbe esserci un orto con alberi da frutto da coltivare insieme ai contadini della zona. Dovrebbe essere un luogo dove si possono vedere film o leggere libri insieme. Scuola e palestra dovrebbero essere collegate con un corridoio coperto. Per scegliere il tema di cui occuparsi i ragazzi hanno fatto una votazione.

Poi hanno preso la parola quelli dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri di Aulla che hanno proposto le immagini della loro scuola, grazie al video realizzato dal genitore Luigi D’Amico, ospitata nei container https://www.youtube.com/watch?v=fDTb9c9Y4Lc . Ad Aulla l’alluvione ha portato via tutto perché si è costruito anche sull’argine del fiume, e da quattro anni la scuola è in emergenza. I ragazzi hanno fatto il progetto della scuola che vorrebbero e che contiene le varie classi, la mensa, l’aula di musica,  l’aula dei computer, la biblioteca, hanno aggiunto la palestra che ora non hanno perché sono costretti nei container, ed un giardino. Oltre al video hanno realizzato dei plastici della scuola immaginata.

L’Istituto comprensivo Moratti si è occupato di approfondire il tema del dissesto idrogeologico vista la presenza di numerose frane, scelta fatta con grande senso di maturità da parte di ragazzi e ragazze che avevano pensato in origine di occuparsi, anche loro, dell'edificio scolastico di Fivizzano, ma che hanno messo da parte perché a Casola l'edificio è nuovissimo e per lavorare insieme hanno deciso di cambiare il tema del progetto. Hanno fatto un’indagine sul territorio arricchendola con immagini e interviste. Dopo aver studiato le criticità, hanno poi  elaborato alcune proposte da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione, un piano di evacuazione in caso di emergenza, organizzare giornate di informazione sullo stato del territorio con esperti e tecnici per sensibilizzare la popolazione, investire sul recupero dei terreni incolti, agevolare iniziative per la ripopolazione del territorio.

Il sindaco di Casola in Lunigiana ha confermato di avere una bellissima scuola, tutta nuova, rifatta l’anno scorso, ma non hanno i bambini e le bambine. Per una certa burocrazia che si basa sulla logica dei numeri andranno sempre più diminuendo le ore di lezione, verso le pluriclassi e come amministratore è molto scontento dell’offerta formativa perché vorrebbe di più come amministrazione. Si è impegnato a trattenere le famiglie sul territorio comunale perché, come racconta il video, tutto quello che succede in collina e in montagna è frutto dell’abbandono di quelle terre. La colpa è della politica che non sa dare le risposte giuste, attende l’alluvione e poi spende più soldi che se si fosse fatta prevenzione. È molto autocritico e conclude sollecitando modi nuovi di governare il territorio.

Le sue parole sincere sono, pur nella gravità di tante situazioni, un segnale per chi vuole offrire un futuro differente al Paese, la sua capacità di ascolto, il ristabilire un clima di fiducia, l'accogliere i propri cittadini nelle sale istituzionali sono tutti elementi essenziali di questa impresa.

P.s. ci scusiamo dell’accaduto ma le foto dell’incontro di Prato e Massa sono andate perse in quanto si è rotta la scheda di memoria. Chiediamo a chi avesse fatto delle foto di farcele pervenire a: scuola@antoninocaponnetto.it

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 3 giugno 2015

Terzo appuntamento con le giovani sentinelle pratesi

Terzo appuntamento con le giovani sentinelle pratesi

Mercoledì 27 maggio alle ore 9.30 terzo appuntamento con le giovani sentinelle pratesi. Con non poca fatica e molta insistenza, grazie alla collaborazione del Comune di Prato che ha aperto le porte del Palazzetto dello sport Extraforum, giovani e giovanissimi degli Istituti comprensivi Mascagni della città, Salvemini La Pira di Montemurlo e Mazzei di Poggio a Caiano sono stati accolti dall'assessora comunale all'Istruzione di Prato, Mariagrazia Ciambellotti, dalla omologa di Poggio a Caiano, Fabiola Ganucci, e dal vicepresidente del Consiglio comunale di Montemurlo, Alberto Vignoli. Assente, come è accaduto in altre città, l'amministrazione provinciale nonostante le richieste di partecipare siano state reiterate.

Nel suo saluto Mariagrazia Ciambellotti ha ringraziato la Fondazione per il prezioso lavoro svolto in questo percorso di educazione alla cittadinanza tenendo fede così al lascito di Antonino Caponnetto, e ha lodato ragazzi e ragazze per la passione con cui hanno scelto un tema, lo hanno studiato e approfondito elaborando delle proposte per un discussione pubblica.

Introducendo i lavori, la Fondazione ha ricordato come la mafia prosperi anche in Toscana, terra dove è stato confiscato il bene immobile più grande fra quelli sottratti alle organizzazioni criminali nell'Italia centrale, e il problema del loro riuso a fini sociali è urgente, tanto è vero che la Fondazione aveva presentato un progetto da discutere insieme alla Regione Toscana e ad altre associazioni per il riutilizzo dando spazio a produzioni agricole, all'ospitalità gestita dai giovani, all'impiego di energie alternative. Sono trascorsi più di 10 anni, ma non vi è ancora nessuna proposta discussa e da condividere e lo scorso anno, in occasione della manifestazione per evitare che il bene fosse venduto la Fondazione non ha partecipato in segno di dissenso per l'assenza di progetti credibili.

Proprio per queste ragioni abbiamo deciso di rimettere al centro la questione dei beni confiscati, come è accaduto in alcune scuole quest'anno, e dal prossimo lanciare la proposta di visitarli insieme con i ragazzi e le ragazze e chiedere loro di elaborare delle proposte per un dibattito pubblico con le amministrazioni locali, chiedendo loro un impegno ad indicare quali usi privilegiare per questi beni.

Ad esordire sono stati i giovanissimi delle due scuole primarie del comprensivo di Poggio a Caiano. Senza nessuna timidezza hanno proposto i loro temi: spazi per il gioco e manutenzione di di marciapiedi e luoghi frequentati da loro. Nel secondo incontro avevano dato prova di intraprendenza e determinazione, qualità essenziali del cittadino e anche in questa occasione hanno confermato di aver inteso bene lo spirito del progetto. Fabiola Ganucci ha apprezzato l'impegno di bambini e bambine e ha riconfermato la disponibilità dell'amministrazione comunale a tenere vivo il confronto con loro, valorizzando in questo modo contributi e suggerimenti.

Poi hanno preso la parola i giovani dell'Istituto Salvemini La Pira di Montemurlo: quelli della terza B hanno lavorato sul tema: le parole della legalità e dell’illegalità ed hanno messo a confronto uomini d’onore e uomini del disonore, rilevando come il significato delle parole sia distorto da chi agisce  fuori dalla legge. La terza C si è occupata di spazi per i giovani che mancano a Montemurlo e, nel corso del secondo incontro nella sala comunale, c’è stato un confronto con il sindaco e l’amministrazione, che hanno assicurato l'avvio di  una grande opera di riqualificazione degli spazi pubblici da settembre.

L'attenzione alla questione delle infiltrazioni mafiose è stata ribadita da Alberto Vignoli che ha ringraziato insegnanti, ragazzi e ragazze e la Fondazione per il lavoro fatto. Ha riconosciuto una certa sottovalutazione del fenomeno fino a poco tempo fa, mentre la mafia, la camorra sono insediate anche nel nostro territorio e i giovani non devono smettere di porre attenzione a questo fenomeno e fare da pungolo all’amministrazione. Ha ribadito che i giovani saranno coinvolti nel percorso intrapreso di riqualificazione degli spazi urbani e ha concluso con l'impegno dell'amministrazione a destinare il bene confiscati ad usi sociali.

La Fondazione ha voluto sottolineare le modalità nuove di infiltrazione mafiosa che non sono facilmente decifrabili e richiedono una stretta collaborazione fra  amministrazioni e cittadini. In questo senso sono emblematici casi come quello di Prato: chi ha affittato un determinato capannone ai mafiosi o ai loro prestanome?

Hanno preso la parola i giovani dell'Istituto comprensivo Mascagni che hanno illustrato il percorso di studio iniziato con la conoscenza, durante il primo incontro, della figura di Caponnetto e della Fondazione, poi hanno fatto delle votazioni per decidere il tema di cui occuparsi poi hanno fatto dei sopralluoghi nei giardini di San Paolo facendo delle foto ai giochi che i vandali hanno imbrattato con scritte e rotto. Successivamente hanno affrontato la questione dei beni confiscati e parlato del riscatto di Corleone dove la cooperativa Lavoro e Non Solo lavora sui terreni confiscati alla mafia e sono venuti a conoscenza che anche a Prato nella zona del Macrolotto c’è un bene sequestrato alla mafia. In occasione dell'incontro nella sala consiliare del Comune di Prato avevano realizzato un plastico di un capannone confiscato trasformato in giardino della legalità. Grazie al loro impegno e alla passione nel realizzare il modello hanno scoperto l’importanza dl rispetto dell’ambiente e delle regole, a confrontarsi fra loro e con le altre classi, hanno capito che bisogna lavorare insieme per poter cambiare le cose. E la fondazione sarà accanto sostenendo la proposta dei ragazzi di far diventare quel capannone sede di legalità e formazione anche dei cittadini e raccontando la loro esperienza nei nostri incontri.

Mariagrazia Ciambellotti ha apprezzato il lavoro dei giovanissimi, le loro proposte interessanti, ma ha voluto sottolineare le difficoltà relative ai capannoni, sequestrati ai proprietari che non sono gli stessi che hanno commesso i reati per cui è prevista la confisca, essendo i locatori, mentre gli imputati sono coloro che hanno preso in affitto l'immobile, ragione per cui la sua confisca non è possibile.

La Fondazione ha rilanciato chiedendo all'amministrazione si impegni, in attesa di definire la questione sul piano giudiziario, a ricercare un altro spazio che diventi un presidio di legalità.

Proprio questa difficoltà di cui è testimonianza questo scambio finale è il segno più evidente di quanto il contrasto alla mafia sia difficile richiede scelte coraggiose e impegno straordinario da parte di tutti.



P.s. ci scusiamo dell’accaduto ma le foto dell’incontro di Prato e Massa sono andate perse in quanto si è rotta la scheda di memoria. Chiediamo a chi avesse fatto delle foto di farcele pervenire a:

scuola@antoninocaponnetto.it

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Le giovani sentinelle Pistoiesi non incontrano le proprie Istituzioni né locali, né provinciali



Le giovani sentinelle Pistoiesi non incontrano le proprie Istituzioni né locali, né provinciali solo il Comune di Montecatini Terme ha tenuto fede al Protocollo d'intesa sottoscritto dall'ANCI Nazionale!

 Come a Firenze, Siena, Livorno, amara sorpresa anche per le giovani sentinelle di Pistoia!

Negli anni scorsi le amministrazioni provinciali e comunali avevano sempre partecipato ai confronti con i propri giovani, dando un buon esempio di ascolto e promozione del dibattito.

Questa volta invece sia la Provincia, sia il Comune di Pistoia erano assenti! Il vice presidente, Rinaldo Vanni, nonché sindaco di Monsummano aveva dato conferma della sua presenza, ma poi non è venuto, né ha ritenuto suo compito comunicare l'assenza e il perché e, in un colpo solo, ragazzi e ragazze di Monsummano si sono persi il Comune e la Provincia!

Anche Agliana: assente! Ricordiamo con gioia e affetto la sindaca dell'Amministrazione precedente e il suo assessore alla Legalità che in cinque anni non hanno fatto mai mancare non solo la loro presenza ma anche il loro impegno.

C'è qualche ragione in questi mutamenti?

Da una parte sono sempre più numerose le giovani sentinelle, in Toscana e in altre regioni: ragazzi e ragazze con i propri insegnanti sempre più motivati, impegnati con grande entusiasmo, carichi di energia studiano, propongono, si mettono in gioco. Anche gli stessi genitori e cittadini rispondono, "si sporcano le mani" come ad esempio a Siena dove dipingono le aule della scuola, o a Padova dove i genitori costituiscono un'associazione per lavorare accanto agli insegnanti nel difficile compito di formare i propri giovani!

Dall'altra abbiamo constatato in questi anni che la presenza, l'ascolto, il dialogo e il confronto delle Istituzioni è dapprima lentamente cresciuto per poi quest'anno repentinamente calare!

C'è qualche ragione in questo mutamento?

A Corleone le giovani sentinelle siedono sugli scanni della Sala consiliare del loro Comune dove anni prima sedevano gli amici di Riina, Provenzano e Ciancimino.

I giovani corleonesi orgogliosi di rappresentare la Sicilia onesta cantano ben due canzoni per dire no alla mafia.

I media hanno più volte ripreso la notizia che la figlia di Totò Riina siede nel consiglio di Istituto di una scuola di Corleone.

I media hanno di recente raccontato la vicenda di Angelo Provenzano, figlio i Bernardo, che collabora con un tour operator statunitense come guida turistica nei luoghi di mafia.

Abbiamo chiesto ai media maggiore attenzione all'impegno di questi ragazzi e ragazze di una scuola media e di un istituto superiore di Corleone che hanno scelto di opporsi alla cultura e alla pratica mafiosa, autentiche sentinelle della legalità che hanno regalato emozioni, in una sala gremita del Comune, emozioni incredibili, cantando Basta con la mafia, e come risposta abbiamo ricevuto solo silenzio. Ancora una volta si preferisce il gossip da bettola per fare audience!
Qual è la funzione dei media?

Antonino Caponnetto, invitava i giovani a non abbattersi e non abbassare la guardia nella battaglia contro l'illegalità, la cattiva politica e il potere mafioso. La Fondazione caparbiamente continua a tenere fede a questo impegno mettendo al centro la scuola, laboratorio di idee e luogo sacro della formazione, stiamo con i suoi insegnanti, unici soggetti qualificati a guidare ragazzi e ragazze.

La Fondazione ha il compito di essere tutor, soggetto di collegamento fra giovani, istituzioni politiche e cittadini con l'intento di far avvicinare i ragazzi alle istituzioni. Per questa ragione abbiamo sottoscritto un protocollo con l'ANCI, per facilitare, rafforzare e diffondere quelle buone pratiche di confronto fra chi governa la cosa pubblica la cittadinanza, così da irrobustire un costume civile fatto di trasparenza e partecipazione attiva.

In 45 comuni toscani i giovani chiedono di essere ascoltati, di confrontarsi, ma in metà dei casi la risposta è quella di non partecipare, ignorare il compito e il ruolo che compete a chi amministra e, in alcuni come Massa e Siena, non ci sono sale e non si ritiene importante ricercare spazi per il confronto.

Quali sono i compiti degli amministratori?

Qualcuno ha pensato bene di tentare di gettare discredito sulla Fondazione accusandola di sparare sul pianista o sulla Croce Rossa, perché le nostre denunce sono generiche e indistinte.

Il discredito è strumento tipicamente mafioso e Caponnetto ci ha insegnato a difenderci. La Fondazione ha fiducia nelle Istituzioni e si è sempre schierata con la buona politica, ha sempre distinto i comportamenti corretti e coerenti con i principi da quelli che non lo sono, indicandone i motivi.

Fatte queste opportune precisazioni, hanno preso la parola ragazze e ragazzi dell'I.C. Caponnetto di Monsummano. Raccontano che nel loro territorio gli ecomostri sono tanti, una delle più discusse e con tanti lati oscuri da risolvere è senz'altro la Grotta Parlanti! Un ecomostro tra i più grandi della Toscana: 40.000 mq con un albergo ed uno stabilimento termale. Le aste per venderlo vanno sempre deserte ed il suo valore si aggira sui 6 milioni di euro. I ragazzi propongono un video che illustra il lavoro svolto con tanti dubbi e domande che aspettano risposte relativamente anche ad alcuni edifici mai completati e in stato di abbandono presenti in città.

Il comprensivo di Monsummano ha in questi anni elaborato progetti che testimoniano la maturità di tanti ragazzi e ragazze divenuti reali sentinelle in difesa del proprio territorio: prima si sono occupati del giardino della scuola per intitolarlo al professor Marcello Michelotti; poi il loro interesse ha riguardato il tema del vandalismo all'interno dei giardini, proponendo ad ogni scuola della città di adottarne uno vicino; lo scorso anno hanno realizzato un video per ricordare i fatti terribili dell'eccidio del Padule durante la Seconda Guerra Mondiale, e scoprendo, nel realizzare questa ricerca, che nel Padule, zona palustre con una ricchezza di fauna e flora di immenso valore, vi era in atto una moria di pesci dovuta all'inquinamento. Per concludere, hanno denunciato il tentativo di alcune aziende del territorio di  utilizzare industrialmente le acque, mettendo a rischio la biodiversità importante per la nostra stessa vita, con la costruzione di un "tubone" per smaltire le acque usate nella lavorazione industriale. Ma il sindaco nonché vice Presidente della Provincia, con la sua assenza, non ha ritenuto sufficientemente importante dare risposte! ...e noi ne riparleremo ancora ad ottobre cercando di non sparare a nessuno ma mettendo un fiore sul piano e gonfiando le gomme alla Croce Rossa!

Hanno poi preso la parola quelli del Capitini di Agliana che si sono occupati delle problematiche inerenti l'edificio scolastico che necessita di ristrutturazione. I ragazzi hanno realizzato un video con un'intervista al dirigente scolastico che non è mai stato interpellato dalla Provincia in merito ai lavori di cui necessitava la scuola, con immagini dei lavori all'edificio per il rifacimento del cappotto, mentre la priorità è il tetto che mostra da anni numerose infiltrazioni d'acqua, testimoniando l'evoluzione inverosimile della vicenda: le impalcature sono state montate e smontate nel giro di qualche giorno, senza che nessuno abbia saputo dare spiegazioni in merito. Il filmato dei ragazzi prosegue sulle note della famosa canzone dei sette nani: andiam, andiam, andiamo a lavorar per poi, senza aspettare la domenica! Prosegue: andiam, andiam andiamo a riposar! I ragazzi hanno preso spunto dal fatto che oggi fa più presa l'humor nel far riflettere!

Siliana Biagini, consigliera comunale di Montecatini e, in precedenza consigliera provinciale e vice presidente della Commissione Lavori pubblici, ha ricostruito le tappe del finanziamento per il lavoro all'istituto Capitini. La somma di 360 mila euro prevista dal bando non è sufficiente per il completamento dei lavori così la Provincia cerca di accendere un mutuo che, a sua volta, necessita di garanzie, ma i tagli ai trasferimenti degli anni non consentono di offrire le garanzie stesse e l'amministrazione non può proseguire i lavori. È la logica dei tagli: con il pretesto del risparmio, proprio dove non si dovrebbe, si avviano lavori che non si portano a termine cosicché vi è un grande spreco. Il problema è rappresentato dalla burocrazia e dalla cattiva politica, perché c'è un meccanismo che ad un certo momento si inceppa: si è voluto lo svuotamento delle Province ma ancora non si sa quali competenze rimarranno e quali saranno trasferite alle Regioni. Alla richiesta dei giovani del motivo per cui è stato deciso di intervenire prima sul cappotto invece che sul tetto, Siliana Biagini ha ricordato la regola che i finanziamenti hanno vincoli di destinazione all'intervento richiesto al momento del bando. La consigliera suggerisce di chiedere maggiori informazioni all'Ufficio tecnico competente.

Hanno preso poi la parola studenti e studentesse dell'IPAA De Franceshi che si sono occupati di un progetto di riqualificazione del giardino della scuola. Hanno elaborato un progetto e mostrato le foto che descrivono il loro lavoro, ma hanno bisogno innanzitutto che lo spazio sia messo in sicurezza dopo il forte vento dello scorso marzo che ha provocato non pochi danni.

Per ultimi quelli del Liceo scientifico Coluccio Salutati di Montecatini che hanno scelto il tema del degrado, non solo urbano ma anche politico, ambientale, morale, culturale. Hanno fatto un'indagine su quali sono le situazioni di degrado e le problematiche connesse: immigrazione, prostituzione, lo stato di edifici e spazi urbani.

Hanno rilevato le carenze di politiche a favore dell'interculturalità ed hanno proposto incontri di conoscenza della lingua e della cultura italiana per stranieri, offrendo la loro passione e il loro lavoro per realizzarli. E propongono pure interventi sul tema della prostituzione, che i cittadini percepiscono come esistente da sempre, mentre loro vorrebbero ricercare strumenti, occasioni e linguaggi nuovi per affrontarla.

Temi così interessanti e una passione così forte avrebbero richiesto interlocutori attenti e interessati. Siamo grati a Silvia Ambrosini per la disponibilità e la pazienza, spiace che la sua sia stata una voce isolata che gli altri amministratori e amministratrici invitati abbiano mancato l'appuntamento non intendendone il valore.

Ci siamo dati appuntamento per la Conferenza finale di ottobre.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola