giovedì 19 giugno 2014

Da Casa Caponnetto nel cuore di Corleone a Palazzo Madama

Casa Caponnetto è diventata il luogo di riferimento per tutti coloro che vogliono sottrarsi ai ricatti e alle seduzioni dell'ordine mafioso e intendono vivere e lavorare rispettosi delle leggi e a testa alta. È sorta così l'associazione Fior di Corleone, originale aggregazione di ben 29 produttori, di piccoli imprenditori locali, artigiani e commercianti che non vogliono assolutamente assoggettarsi all'ordine mafioso ma si sentono in difficoltà dal punto di vista delle loro attività economiche perché stretti fra le pressioni dei gruppi criminali e l'impossibilità di accedere agli stessi percorsi produttivi e commerciali delle cooperative e della altre associazioni che lavorano sulle terre confiscate. Questa difficoltà, invece di provocare uno scontro e una contrapposizione fra cittadini che si trovano sullo stesso fronte, ma che vivono condizioni diverse perché alcuni hanno “facilitazioni” e altri no, grazie all'esperienza politica dei cooperanti e della dedizione e passione di Maurizio Pascucci è stato aperto un canale di comunicazione, un terreno comune di confronto e di lavoro che i cittadini e gli operatori economici associati in Fior di Corleone hanno accettato. A dare un particolare significato a tale adesione vi è la scelta di avere casa Caponnetto e la stessa Fondazione come punto di riferimento e la decisione di ricercare insieme forme e modi di collaborazione in modo che anche le loro intraprese economiche abbiano opportunità e sbocchi. Fedele ad Antonino Caponnetto che ci ha più volte ricordato quanto sia grave il rischio di essere soli, di non avere legami e reti di solidarietà che sono il segno della forza e della vitalità di chi si oppone al potere mafioso, la Fondazione ha scelto di stare dalla parte di Fior di Corleone che, al pari della cooperativa Lavoro e Non Solo, sono testimonianza vivente che si può operare nella legalità senza cedere a ricatti e alle facili scorciatoie. Con la Fondazione è giunto anche un segnale straordinario dalle Istituzioni. Infatti una delegazione dell’associazione, uomini e donne cha faticano quotidianamente, con dignità, visi puliti e sinceri, è stata ricevuta dal Presidente del Senato Piero Grasso che ha aperto loro le porte di Palazzo Madama. Insieme con loro anche un gruppetto del Circolo La Rampa di Tavarnelle Val di Pesa che partecipa ogni anno ai progetti di volontariato sulle terre confiscate di Corleone. Da sottolineare la straordinarietà delle parole di Piero Grasso che riportiamo sotto, vi è anche la piccola lezione di etica pubblica, come hanno fatto notare gli associati di Fior di Corleone, non hanno avuto bisogno della mediazione, dell’aiuto, della buona parola del politico locale di turno per trovare ascolto e interlocuzione con chi ha il governo della cosa pubblica, quando piuttosto del sostegno della rete di solidarietà di cittadini, gruppi e associazioni tutti schierati a favore della cultura della legalità. «Mi ricordo quando nel 2006 ho inaugurato Casa Caponnetto, sede della Cooperativa "Lavoro e non solo" che gestisce a Corleone alcuni terreni confiscati alle mafie. Da quelle terre oggi vengono prodotti che sono il simbolo del riscatto e un esempio da incoraggiare. Gli uomini e le donne della Cooperativa hanno pensato di poter essere d'aiuto anche a tutti quei produttori e cittadini onesti della zona che vogliono riscattarsi dal giogo della criminalità organizzata: per questo è stata fondata l'Associazione "Fior di Corleone". La nascita di questa associazione è un segnale di speranza per tutto il territorio. Oggi ho ricevuto alcuni di loro in Senato per testimoniare la vicinanza delle istituzioni a chi quotidianamente sceglie la legalità e l'onestà: mi hanno portato in dono alcuni dei loro prodotti e, credetemi, sono buonissimi!» Il Presidente del Senato Piero Grasso Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

giovedì 5 giugno 2014

Giovani Sentinelle a Pisa

Mercoledì 28 maggio ultimo appuntamento delle Giovani sentinelle a Pisa. Nella sala dell'Auditorium della Provincia i giovani dell'Isis Pesenti di Cascina e quelli del Liceo Carducci di Volterra sono stati accolti dall'assessore provinciale all'Istruzione Miriam Celoni, e dall'omologo alla Legalità di Cascina, Fernando Mellea, interlocutori sempre attenti e partecipi dei ragazzi e delle ragazze. Da Volterra è giunta solo una delegazione in quanto i mezzi pubblici promessi a marzo sono venuti a mancare! A fotografare l'incontro Simone. In apertura la Fondazione ha voluto ricordare agli studenti e alle studentesse, chiuse le urne delle elezioni europee, che le istituzioni dell'Unione si apprestano ad adottare i nuovi strumenti di calcolo del Prodotto interno lordo di ciascun Paese. Nella sua neutralità contabile il nuovo modello di misurazione include anche i proventi delle attività illegali: prostituzione, spaccio di droga, il contrabbando di alcol e di sigarette, ma non quello di armi! Ma nella sua neutralità contabile il dato è utilizzato per esprimere giudizi sulle politiche dei governi per cui viene meno quella stessa neutralità e si corre il rischio molto forte di una legittimazione delle attività criminali la cui influenza sulle economie legali è sempre più forte e inquinante, come sottolinea Piero Grasso in Soldi sporchi. Poi è toccato agli studenti del Liceo Carducci che hanno deciso di occuparsi delle vicende accadute alla fine dello scorso gennaio, quando un tratto delle mura sono crollate a seguito di piogge forti e prolungate. E occuparsi per loro significa documentare e approfondire la vicenda e ricercare i fondi per una ricostruzione di questo pezzo della propria città. In questo senso hanno prodotto un video, Aiuta Volterra, che racconta della ferita al patrimonio storico e culturale della città, video visibile su You Tube http://www.youtube.com/watch?v=5tMVa_fIKzU, e poi hanno preparato un volume di testimonianze e ricordi su Volterra, che è in corso di stampa e i cui proventi saranno destinati alla ricostruzione. Un secondo gruppo di giovani ha lavorato sul decoro urbano proponendo lavori per risistemare la galleria di accesso al centro della città che è degradata. Ai lavori dell'amministrazione loro aggiungono la proposta di decorare lo spazio con un concorso fra i giovani del Liceo artistico. Da due punti di vista ragazzi e ragazze di Volterra hanno deciso di prendersi cura della propria città, dello spazio comune, lavoro peraltro già avviato quando hanno deciso di occuparsi, l'altro anno, dello spazio per le assemblee scolastiche, testimonianza di una sensibilità al tema del vivere insieme che richiede interlocuzione attenta e continua dall'amministrazione che, a Volterra, è stata rinnovata con le elezioni del 25 maggio scorso. Il nostro augurio è di incontrare i nuovi responsabili della cosa pubblica sin dall'appuntamento della Conferenza finale. Hanno poi preso la parola i giovani del Pesenti, anzi gli attori e le attrici del pezzo teatrale sul tema del legalità nel quotidiano che hanno recitato negli spazi disponibili dell'Auditorium. Dopo aver fatto una mappatura dei locali che ospitano il gioco d'azzardo, slot machine e videogiochi, e promosso gli esercizi che lo bandiscono dai loro locali, dopo una campagna incisiva in città per porre l'attenzione sul tema e sensibilizzare cittadini e amministratori perché vi siano regole restrittive, dopo la campagna per una legislazione più rigida, ragazze e ragazzi hanno virato su un tema più generale, ricorrendo al linguaggio teatrale grazie alla guida di Federico Raffaelli operatore teatrale della Città del Teatro di Cascina, anche per smitizzare le forme di criminalità organizzata e rispondere al camaleontismo della criminalità organizzata che cambia le proprie apparenze per meglio adattarsi alle pieghe della nostra realtà quotidiana. Fernanado Mellea, assessore e insegnante dell'ISIS Pesenti ha molto apprezzato questa scelta di utilizzare il nuovo linguaggio per ragionare di legalità e confessa l'interesse per la questione dei beni confiscati, uno degli sviluppi del progetto Giovani sentinelle 2014-2015. Alla Fondazione fa piacere questa disponibilità e attenzione, che significa buona politica, come lo è investire sulla legalità e il contrasto del gioco d'azzardo, temi che hanno caratterizzato l'amministrazione comunale di Cascina, ma fa piacere anche in un altro senso: è il segno di attenzione nei confronti degli sviluppi che abbiamo intrapreso in questo ultimo anno con la formazione agli insegnanti e la creazione di una rete che dalla scuola si allarghi alle altre realtà associative per promuovere la cultura delle regole. I beni confiscati sono in aumento anche in Toscana e richiedono una sempre maggiore attenzione e una puntualità nel proporre usi riconducibili all'interesse pubblico e non una loro messa all'asta che, in un momento di grave crisi, tornerebbero nella disponibilità degli stessi mafiosi grazie a prestanome. Miriam Celoni ha arricchito il confronto suggerendo di realizzare una vera e propria rete di legalità partendo dall'impegno delle Giovani sentinelle, rete che ha bisogno di strumenti virtuali per connettersi, ma anche di relazioni fra gli individui, di chiarezza dei valori, per cui gli amministratori rinviati a giudizio dovrebbero dimettersi, come recita la Carta di Pisa che chi governa la cosa pubblica può liberamente sottoscrivere. Rete che ha bisogno di una visione pungente, di coltivare il dubbio e le capacità critiche. Condivide tutte le perplessità relative ai nuovi indicatori del Pil che comprendono anche le attività criminali e l'attenzione sui beni confiscati, perché ci indicano quanto si avvicina la mafia al nostro tessuto sociale fatto di rispetto delle regole. L'attenzione alle leggi, la condivisione, la cura della memoria sono beni fondamentali. La Fondazione ha chiuso rilevando come siamo colpiti da distruzioni come quella di Volterra che vanno a toccare la nostra memoria collettiva e ha proposto un parallelo con la vicenda della biblioteca di Sarajevo distrutta nella notte fra il 25 e il 26 agosto del 1993, simbolo delle ferite alla memoria di un collettività, e riaperta finalmente nello scorso mese di maggio. Francesco e Alberto hanno chiuso l'incontro raccontando il loro viaggio sulla Nave della legalità. Con tutti ci siamo dati appuntamento alla Conferenza di ottobre e, in quella occasione, rivedremo video e pezzi teatrali, che quest'anno sono stati numerosi, prodotti dalle Giovani sentinelle. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

Incontro a Pisa

Venerdì 30 maggio l'associazione studentesca Diritti a Sinistra dell'Università di Pisa , facoltà di Scienze Agrarie, ha invitato la Cooperativa Lavoro e Non Solo e l'associazione Fior di Corleone a discutere di coltivazione di agricoltura biologica nei terreni confiscati alle mafie del Corleonese, un tema più specifico di quello generale della legalità e del recupero dei beni confiscati. Con l'incontro ha preso il via una collaborazione fra la Fondazione Antonino Caponnetto e gli studenti universitari pisani di Scienze Agrarie nell'ambito di quel più ampio progetto Giovani sentinelle. Come abbiamo già annunciato in più riprese, il nostro lavoro di formazione si è arricchito, quest'anno, di due importanti pezzi: la formazione agli insegnanti in Toscana nella cornice di Cittadinanza e Costituzione, offrendo loro il percorso di Giovani sentinelle; e l'apertura al tema dei beni confiscati in collaborazione con le due associazioni, Cooperativa Lavoro e Non Solo e Fior di Corleone. In questo ultimo caso il nostro intendimento è quello di coinvolgere sempre più sia gli istituti superiori, quelli per Geometri, gli Agrari e i Licei Artistici, sia le facoltà di scienze Agrarie e di Architettura sia le Accademie di Belle Arti, in modo che le competenze acquisite a scuola e all'università siano strumento per progettare trasformazioni, adattamenti, usi e proposte per questo patrimonio di beni acquisito con denaro di provenienza illecita, patrimonio che deve essere restituito alla collettività, pezzo della memoria collettiva di ciò che non si deve fare e dei valori di legalità e democrazia cui aspiriamo. Dei beni confiscati è necessario che si parli nelle scuole di ogni ordine e grado, per conoscere e far conoscere a genitori e cittadini quando vi è un bene, la sua storia e quella di chi ha operato con denaro di provenienza criminale acquisendolo, in modo che queste conoscenze siano patrimonio comune e su questi beni non cali il silenzio. L'attenzione è stata tanta e partecipe al racconto di come è nata la Cooperativa Lavoro e Non Solo e della volontà di un gruppo di produttori corleonesi riuniti nell'associazione Fior di Corleone che, nel valorizzare la loro onestà, si mettono insieme per cercare uno sbocco alle loro attività produttive senza cedere ai ricatti mafiosi e, associandosi, sono forti a resistere e a lavorare onestamente. Molte le domande, tante alquanto taglienti, richieste specifiche e chiarimenti. Così si è sviluppato il confronto e poi, come spesso capita, Salvatore, anima della cooperativa Lavoro e non solo, spiega come si può fare coltivazione biologica senza usare nessun concime, né chimico né biologico, ma solo rispettando il ciclo della terra. Da cultura a cultura facendo girare i seminativi secondo le loro proprietà naturali. E il ciclo della terra, le sue leggi rammentano che dovremmo rispettare anche quelle degli uomini, quelle che si sono date per una convivenza giusta, e cambiarle se non funzionano. Alla fine molti studenti e studentesse ci chiedono di poter fare stage a Corleone sia nella Cooperativa Lavoro e Non Solo che tra i produttori di Fior di Corleone. Una ragazza ci dice: «così oltre ad imparare a fare agricoltura biologica potremmo fare anche resistenza popolare e conoscere Corleonesi onesti». Per il Progetto Sentinelle della Legalità, molto diffuso nelle scuole e con ottimi risultati raggiunti dal punto di vista formativo e partecipativo, si apre una nuova fase. Il prossimo obiettivo è il coinvolgimento, oltre alle scuole di primo e di secondo grado, saranno le facoltà di Architettura e delle Accademie perché la cura nel recupero e riutilizzo degli edifici sono elementi decisivi anche sul piano simbolico: a ricordare il passaggio dall'illegalità alla legalità. Maurizio Pascucci Responsabile Nazionale Beni Confiscati Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 691048 - cell. 3487005531 pascucci1964@gmail.com www.antoninocaponnetto.it scuola@antoninocaponnetto.it tutor@giovanisentinelledellalegalita.com

domenica 1 giugno 2014

La Nave della Legalità

Civitavecchia, giovedì 22 maggio, in un pomeriggio ventilato sulle banchine del porto ragazzi e ragazze, anche giovanissimi, si danno appuntamento con altri coetanei e coetanee di tutta Italia per partecipare alla Nave della legalità 2014. Tante bandiere, striscioni, cappellini e magliette con scritta “Insieme per non dimenticare”. Alle 17.00 grida di entusiasmo e applausi accolgono il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del Senato, Piero Grasso, la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosi Bindi, il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti e tante altre personalità. Nei loro brevi saluti hanno voluto ricordare quanto sia importante la memoria storica e la testimonianza di ciascuno nel combattere la mafia, fenomeno - ha voluto sottolineare Franco Roberti con le parole di Giovanni Falcone - che ha un inizio, uno sviluppo e una fine, se lo Stato vuole condurre una battaglia serrata. La determinazione a contrastarla richiede un forte impegno di ciascuno a mantenere vivo il ricordo di questi uomini giusti, delle loro indicazioni, dei valori in cui hanno creduto, tutti compiti ai quali assolve la scuola con passione e tenacia e i tantissimi giovani e giovanissimi – erano in 1.500 - sono a ricordarlo. Fra di loro anche quattro Giovani sentinelle degli istituti di Pistoia e Agliana, testimoni del percorso di formazione di cui sono stati protagonisti attivi e appassionati. Con loro abbiamo viaggiato e condiviso emozioni forti e autentiche. E con loro abbiamo raccontato agli altri chi sono le Giovani sentinelle e cosa fanno. Alle 18.30 la nave salpa in direzione Palermo altre emozioni ci attendono! Sulla nave tutto è perfetto, nulla viene lasciato al caso. A dirlo con parole del grande Lucio Dalla: su questa nave non si perde neanche un bambino! Un grazie va proprio a loro, al Ministro Stefania Giannini che appena insediata ha sposato da subito i progetti sulla legalità e alla dott.ssa Giovanna Boda e a tutto il suo Staff che ha sapientemente gestito tutto. La mattina di venerdì 23 la nave è in procinto di entrare in porto, suona la sirena che fa eco in ogni angolo del porto e si espande in tutta Palermo. Rispondono, ed è accolta, dal suono delle sirene di altre che sono ormeggiate dentro il porto e il loro concerto ha suscitato una forte emozione. Sulla banchina studenti e studentesse di Palermo e di tutta la Sicilia ad attenderci mentre dalla nave sono srotolate le due grandi immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Maria Falcone ha salutato i giovani ringraziandoli e ricordando loro quanto sia importante mantenere viva la memoria dei fatti tragici di ventidue anni fa, di non dimenticare il coraggio di questi uomini che hanno compiuto il proprio dovere fino in fondo, i valori in cui hanno creduto, così attuali e così cogenti. In pullman abbiamo raggiunto piazza Magione, insieme con piazza Politeama e l'Aula bunker uno dei tre luoghi di raccolta, dove è stato proiettato il video dei lavori delle Giovani sentinelle toscane e siamo intervenuti a illustrare il progetto. Non solo, abbiamo poi illustrato la grande ricchezza di proposte che ragazzi e ragazze di Toscana e delle altre regioni dove è attivo il progetto hanno discusso con amministratori e cittadini, delle loro sollecitazioni ad essere attenti e responsabili, condizioni essenziali per evitare che siano facili verità e demagogia a guidarli nelle scelte. Come è stato nel caso di Giovanni Falcone, posto di fronte all'impossibilità di lavorare a Palermo scelse di andare a Roma e, per questo, sospettato di ricercare il potere! Invece dobbiamo a lui, se oggi abbiamo la Direzione Nazionale Antimafia! Sono i sospetti, le insinuazioni ad isolare, e l'isolamento è il segnale che la mafia può agire indisturbata, per questo motivo è necessaria un'informazione libera, cittadini protagonisti e consapevoli, che sappiano difendere i propri territori, solleciti e sempre pronti a pungolare amministratori e chi ha il governo della cosa pubblica alle proprie responsabilità, spronarli ad intervenire di fronte a gravi emergenze sociali, come nel caso del gioco d'azzardo, tema che preoccupa, e non poco le Giovani sentinelle, valutando appieno rischi e costi e sfuggendo alle sirene ammaliatrici del gettito fiscale facile e veloce, o a performance debito/Pil tolleranti verso le attività criminali e avendo invece lo sguardo lungimirante e solidale. Nel pomeriggio il concentramento è stato davanti all'aula bunker del tribunale di Palermo da dove il corteo si è diretto all'albero di Falcone, luogo difficile da descrivere saturo. Una sorpresa ci attende: la voce di Gianni Morandi e la sua musica ci accompagna fino al fatidico minuto di silenzio, alle ore 17.58 emozioni e sentimenti abbracciano tutti, i respiri di ciascuno e ciascuna si sono fermati e quel silenzio ha assordato tutti, la città intera perché non si dimentichi. Diceva Antonino Caponnetto: «la mafia teme più la scuola della giustizia!» e mai constatazione fu più giusta. Dai ragazzi e dalle ragazze di Palermo ripartiamo con fiducia, più forti, più consapevoli! Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/