sabato 26 ottobre 2019

Conferenza finale progetto Sentinelle Sicilia


Lunedì 21 ottobre lo splendido teatro Politeama di Palermo ha accolto le delegazioni delle numerose scuole siciliane che hanno partecipato al percorso delle Giovani sentinelle nell’anno scolastico 2018-2019. Ragazzi e ragazze anche dalle province più lontane si sono svegliati presto (molti anche alle 4 del mattino!), per essere a Palermo in orario per questo appuntamento conclusivo che, come nella tradizione del progetto, darà anche il via alla nuova edizione.
A porgere il saluto della Regione Siciliana Giancarlo Armao, vicepresidente, che ha ringraziato gli insegnanti per il loro lavoro così importante di guidare ragazzi e ragazze, dalle prime classi fino al termine degli studi superiori, a divenire cittadini attenti e responsabili. In questo loro compito i docenti hanno quali stelle polari i valori “scolpiti” nella nostra Carta costituzionale, valori da preservare costantemente per reggere la vita civile della comunità cui apparteniamo. L’impegno di chi amministra e governa la cosa pubblica è di lasciare un tale patrimonio che costituisca dei punti di riferimento solidi per la vita associata e per il rispetto dei diritti di ciascuno.
La Fondazione ha aperto i lavori veri e propri con il ricordo di Antonino Caponnetto, del suo apostolato civico a favore della legalità e della cittadinanza che costituisce il lontano esordio delle giovani sentinelle. Quella intuizione del giudice di incontrare giovani e giovanissimi nelle scuole ha costituito il primo nucleo del nostro progetto che ha avuto sviluppi ed esiti importanti.
Il video che riassume i lavori dell’intero anno scolastico ha ricordato a tutti gli intervenuti, giovani e docenti, esponenti politici e amministratori, i temi di cui si sono occupati ragazzi e ragazze, le urgenze che hanno prima approfondito a scuola e poi posto all’attenzione di sindaci e assessori, negli incontri di marzo, e che hanno condiviso e scambiato fra di loro e con i Consorzi dei Comuni di molte province negli appuntamenti di maggio. 
Abbiamo poi introdotto il Botta e risposta ricordando la vicenda incredibile delle polemiche suscitate dalle parole di un amministratore di una discarica siciliana, il quale ha affermato che è disdicevole usare bambini, che lamentano il loro diritto alla salute, e ha scritto ai dirigenti scolastici degli istituti che «qualsiasi coinvolgimento delle istituzioni scolastiche che dovesse concorrere alla commissione di illeciti civili e penali nei confronti della società verrà perseguito nei termini di legge». La scuola media è una delle nostre compagne di viaggio nel percorso di cittadinanza e abbiamo voluto rammentare che i diritti di libertà di parola e di giudizio non possono essere negati ai cittadini e alle cittadine, sia pure minori, che esprimono preoccupazioni e critiche. Sorprendono i toni soprattutto in relazione a quanto dispone l’articolo 32 della nostra Costituzione e la tutela della salute dovrebbe essere in cima ai pensieri di ogni cittadino e cittadina.  
Ha preso per primo la parola Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione, che ha ribadito la volontà e la disponibilità al confronto e al dialogo con i giovani della Regione Siciliana, ricordando che l’impegno suo, della giunta e del presidente Musumeci è quello di valorizzare i momenti e le opportunità anche extracurriculari a favore della legalità e la cittadinanza. Ha riconosciuto che le urgenze dell’insediamento hanno distratto dal dare puntuale risposta alle richieste di incontro dei giovani lo scorso anno e la scelta di accoglierli nel teatro Politeama è segno di attenzione e la Fondazione e le Giovani sentinelle hanno apprezzato questa disponibilità a fare del teatro Politeama lo spazio della Conferenza finale anche in futuro. Coerenti con il nostro impegno abbiamo continuato a bussare alla porta senza pregiudizi e nel pieno rispetto delle regole e delle buone prassi, siamo lieti di avere visto soddisfatte le nostre ragioni, che sono poi quelle di ogni cittadino e cittadina: il diritto all’ascolto e all’interlocuzione.
Barbara Floridia, senatrice della Repubblica, ha dichiarato di essere in buona sintonia con la platea per essere stata fino al suo impegno parlamentare un’insegnante, e ha ricordato che ha avuto bisogno di un periodo di apprendistato per esercitare il proprio mandato parlamentare.
Piero Grasso è un amico della Fondazione, è stato ospite e interlocutore delle giovani sentinelle in Toscana quando era Procuratore nazionale antimafia, ha voluto sollecitare politiche di sostegno ai giovani per il loro impiego in modo da sottrarli alla precarietà e ai rischi e ricatti anche delle organizzazioni criminali.
Poi sono stati ragazzi e ragazze, grandi e piccoli, con le domande preparate e scritte sui foglietti ad incalzare gli esponenti politici, spaziando dalle questioni relative all’ambiente, un tema di grande interesse come abbiamo constatato non solo nelle altre Conferenze di quest’anno ma anche nella decennale esperienza delle Giovani sentinelle, agli spazi, sia a scuola sia in città.
Pur nell’apparente distanza sono temi legati dalla necessità di salvaguardare il territorio nel suo senso più ampio, come lo spazio entro cui si vive nel rispetto dei limiti propri delle leggi naturali e dei diritti che ci derivano come cittadini eguali e liberi. Fra i ragazzi e le ragazze vi è piena consapevolezza dei rischi per il clima e la stessa sopravvivenza sulla Terra che quelli più grandi hanno proposto di riscrivere l’articolo 9 della Costituzione, quello che tutela i beni culturali e ambientali, con l’aggiunta di un riferimento tassativo a conservare il patrimonio del nostro pianeta alle generazioni future.
Gli spazi di cittadinanza che invocano ragazzi e ragazze sono gli stessi che si ripropongono in tante scuole di città diverse, a testimoniare un’esigenza forte e condivisa, e sono gli stessi che invoca la Fondazione nei confronti di chi governa la cosa pubblica perché accolga giovani e adulti e discuta e si confronti con loro. Ma la richiesta di studenti e studentesse ha obiettivi più larghi e non riguarda solo la democrazia e la libertà, coinvolge pure i temi del tempo libero e dello svago fuori dal consumo, il luogo dove costruire relazioni e legami. Questi spazi, in Sicilia, sono anche quelli delle ville comunali e parchi, oggetto di diversi progetti, che hanno chiamato in causa gli amministratori locali per la mancanza di manutenzione o perché chiusi e in stato di degrado. Tutti gli esponenti politici hanno concordato con la misura di allungare gli orari di apertura delle scuole, la possibilità che le stesse accolgano anche cittadini e cittadine, e questa sarebbe una prima misura di attenzione nei confronti delle numerose e ripetute richieste che abbiamo registrato in questi anni.
Disoccupazione o emigrazione? Questa alternativa è stata sollecitata dai più grandi e le risposte hanno fatto riferimento a politiche di investimenti pubblici e privati, di bandi di concorsi pubblici, di sgravi fiscali per le aziende che assumano i giovani, green new deal. Ma per contrastare la disoccupazione occorre studiare, perché non ci sono ricette miracolose, incentivare le politiche scolastiche, impiegare le risorse, è necessario l’impegno di ciascuno.
La questione dell’ergastolo ostativo tiene banco nel dibattito pubblico e ha fatto irruzione anche nella discussione fra le giovani sentinelle e Pietro Grasso si è dilungato ad illustrare le ragioni per mantenere questo strumento di contrasto. Proprio aver introdotto la questione dell’ergastolo è la miglior prova che fra i giovani è forte la consapevolezza di contrastare la mafia e questo percorso insieme a tanti altri favorisce questa consapevolezza e gli intendimenti di ragazzi e ragazze, confermando quell’intuizione di Gesualdo Bufalino secondo cui la mafia sarà sconfitta da un esercito di maestre elementari.
Sono stati i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Don Sturzo di Bagheria a chiudere questa parte della mattinata con il loro intervento musicale che ha coinvolto l’intero teatro.
Poi ha preso la parola Gianluca Calì. Le sue parole ci hanno riportato alle durezze quotidiane della mafia che minaccia, che non tollera insubordinazioni e non ammette che qualcuno si ribelli alle sue richieste. Ci vuole sottomessi e silenziosi per poter proseguire indisturbata nei suoi affari, leciti e illeciti, e se qualcuno si ribella e dice di non voler pagare il pizzo perché vuol essere libero e difendere la propria dignità, allora scattano minacce, intimidazioni, pressioni, fino agli attentati. A tutto ciò ha provato ad opporsi Gianluca Calì con le armi della denuncia, non solo penale ma anche quella pubblica raccontando e rifuggendo dal silenzio.
Le sue parole hanno alimentato la speranza e il desiderio di  resistere e di opporsi e ci hanno rafforzato nella convinzione che il prossimo ottobre 2020 dovremo preparare ben due appuntamenti per la Conferenza finale: uno a Palermo, per la Sicilia occidentale, e uno a Messina, per quella orientale, in modo da favorire la partecipazione larga, evitando levatacce. Abbiamo posto la questione dei costi degli spostamenti alla Regione Siciliana chiedendo che contribuisca in modo da consentire la presenza anche per gli istituti che hanno difficoltà. E queste due proposte abbiamo avanzato all’assessore Lagalla, rimasto fino alla conclusione. La scelta di Messina per la prossima Conferenza finale ha ragioni precise: l’amministrazione comunale e la Città metropolitana non hanno accolto ragazzi e ragazze negli appuntamenti di marzo e maggio e allora sono le giovani sentinelle delle altre città a correre in aiuto e a solidarizzare, a irrobustire le fila di chi chiede a chi governa la cosa pubblica di accogliere e discutere, di ascoltare e confrontarsi, e questa solidarietà ci auguriamo che sia contagiosa anche in tante altre città del nostro Paese. Negli anni successivi chiederemo ospitalità a Catania, sede naturale della Sicilia orientale.
Appuntamento lunedì 28 a Padova con le Giovani sentinelle del Veneto.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

mercoledì 16 ottobre 2019

Conferenza finale delle giovani sentinelle toscane anno scolastico 2018-2019





Come già negli anni scorsi, nel bel teatro Verdi di Firenze dal caldo e imponente fascino, venerdì 11 ottobre si sono ritrovati ragazzi e ragazze per la Conferenza finale delle Giovani sentinelle 2018-2019.
Con studenti e studentesse della Toscana, anche una delegazione di giovani del liceo E. Medi di Cicciano, una scuola della provincia di Napoli che nello scorso anno scolastico è stata per la prima volta nostra compagna di viaggio, fermamente convinti nel proseguire l’esperienza come testimonia  la sveglia alle ore 4.00 del mattino per essere presenti all’appuntamento.
Spiace al contrario l’assenza di alcune scuole. A loro vogliamo ribadire l’importanza di partecipare ad ogni incontro di quelli previsti perché, in caso contrario, viene meno lo spirito e la ratio del progetto. Ognuno degli appuntamenti ha un suo obiettivo preciso e tutti compongono il mosaico che da senso compiuto al percorso di formazione.
Salvatore Calleri, presidente della fondazione Antonino Caponnetto, ha aperto la mattinata con un breve saluto riaffermando il valore del progetto che si avvia all’undicesima edizione e lo fa mostrando tutta la propria vivacità con le proposte e l’entusiasmo di ragazze e ragazzi, con i progetti ricchi di soluzioni interessanti che offrono a giovani e giovanissimi sempre nuove esperienze.
La fondazione ha introdotto i lavori veri e propri apprezzando l’impegno dei giovani e la responsabilità e la coerenza di sindaci e assessori che hanno partecipato agli appuntamenti di febbraio e marzo quando si sono confrontati e hanno dibattuto con studenti e studentesse dei temi da loro approfonditi, offrendo così una prima esperienza di discussione pubblica. Questa Conferenza finale ne costituisce un nuovo momento, avendo come interlocutori dei parlamentari ai quali offrire proposte e dai quali ricevere risposte e assunzione di impegni. Lo spettro delle questioni affrontate nel corso dell’anno è ampio come le preoccupazioni dei giovani e ci auguriamo che queste buone pratiche di discussione pubblica divengano buone abitudini di cittadinanza. 
Francesca Ripert, funzionaria del Ministero dell’Istruzione ha salutato i ragazzi e le ragazze, sorpresa della ricchezza del loro lavoro e della partecipazione attenta e ricca di sollecitazioni e ha ringraziato la Fondazione per la partecipazione così numerosa di studenti e studentesse.
Vittorio Bugli, assessore regionale con delega alla legalità, interlocutore della Fondazione e dei giovani da qualche anno, ha ricordato ai giovani che in Toscana sono presenti mafia e altre organizzazioni criminali perché ce lo ricordano le inchieste della magistratura e le analisi di esperti, associazioni e gli strumenti approntati dalla Regione Toscana in collaborazione con la Scuola Normale di Pisa. L’assessore ha puntato l'attenzione sulla perdurante credenza che da noi non ci sia davvero la mafia quando, invece, la Toscana è da molto tempo terra di riciclaggio, pur non essendo propriamente terra mafiosa, ed è necessario che cresca la consapevolezza dei rischi e con essa la cultura politica e amministrativa per un contrasto efficace. È pure importante che tale consapevolezza sia diffusa fra cittadini e cittadine in modo che anche i loro comportamenti e le loro abitudini cambino per evitare che le piccole violazioni delle regole aprano le porte alle corruzione e alimentino gli appetiti delle organizzazioni criminali.
Vittorio Bugli ha annunciato che alla Regione Toscana è stato affidata dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) la tenuta di Suvignano, un tempo proprietà di Angelo Piazza che l’aveva acquisita con denaro riciclato. La Regione è impegnata a fare della tenuta un’azienda agricola dove si lavori e si produca nel rispetto delle leggi e della dignità di chi vi opera, senza che si dimentichi la vicenda giudiziaria del bene. www.regione.toscana.it/-/suvignano-tenuta-aperta
Ha poi preso la parola Sergio Chiostri, presidente della fondazione Carlo Marchi, compagno di viaggio e sostenitore delle Giovani sentinelle. Ha ricordato l’impegno di Carlo Marchi nella diffusione del civismo, quale elemento essenziale della buona convivenza e del rispetto fra i cittadini, e il sostegno alla cultura nelle sue varie forme per dare un senso compiuto alla nostra idea di cittadinanza.
La Conferenza è entrata nel vivo con il video che ha raccolto le immagini dei progetti e ha raccontato con il linguaggio filmico il lavoro di ragazzi e ragazze, la varietà dei temi, le soluzioni proposte, le sollecitazioni, le domande, le richieste. E questo filmato così ricco è dedicato alla memoria di Ettore Nespoli, insegnante dell’interland pratese impegnato da sempre nel sociale e nel promuovere le esperienze di volontariato sulle terre confiscate alla mafia, venuto a mancare pochi giorni fa.
Poi ha preso il via il Botta e risposta. Luca Migliorino, Giovanni Donzelli, parlamentari, e Gabriele Bianchi, consigliere regionale, hanno risposto alle domande e alle sollecitazioni di ragazzi e ragazze, hanno dialogato con loro rifuggendo i toni propagandistici e assicurando degli impegni in Parlamento in occasione della discussione del Documento Economico e Finanziario.
Gli edifici scolastici, quelli vecchi e bisognosi di interventi, ma anche quelli con pochi spazi per accogliere studenti e studentesse, le annotazioni dei ragazzi e delle ragazze di avere degli ambienti gradevoli dove studiare, la scuola aperta nel pomeriggio per consentire di fare le mille attività di studio sono state le prime domande che sono state ripetute da grandi e piccoli e i parlamentari hanno concordato sulla necessità di incentivare le risorse, richiedendolo già nella prossima legge di bilancio. Abbiamo ripreso la vecchia questione delle caserme dismesse e dei tanti spazi che sono chiusi, che potrebbero soddisfare tante esigenze, e le urgenze di tanti istituti scolastici costretti ad avere come sedi degli edifici in affitto da privati, mentre accanto vi sono delle caserme chiuse. Lo avevano posto per primi gli studenti del Liceo Petrocchi di Pistoia una decina di anni fa, lo avevano ripreso quelli del Liceo di Sesto Fiorentino l’anno passato, ma la questione rimane lì, irrisolta.
E legate a questa prima questione ve ne sono altre due, molto affini: gli spazi in città, grandi e piccole, luoghi di ritrovo e per il tempo libero, da un lato, e luoghi per l’esercizio della cittadinanza, tema quest’ultimo che la Fondazione ha messo da tempo al centro dell’attenzione per la mancanza degli spazi per la democrazia, gli spazi della discussione e del dibattito che dovrebbero essere disponibili e gratuiti per poter esercitare il diritto di contare, di avere voce in capitolo.
Lo scambio è stato vivace prima di passare ad altri temi, in particolare quelli legati all’ambiente e ai rifiuti che hanno conquistato le prime pagine di giornali e Tv negli ultimi mesi. Se si scorrono i volumi Idee e proposte dei giovani, a cominciare dalla prima del 2009, si scopre che ragazzi e ragazze ne parlano con dovizia di particolari e cognizione di causa da tempo, nel disinteresse di media e giornali che pure abbiamo invitato in questi anni, e le loro proposte hanno ripetuto con i parlamentari: modificare le modalità di calcolo della tassa, maggiore attenzione alle società che gestiscono la raccolta.
Attenzione anche ai nuovi temi che hanno occupato la ribalta negli ultimi tempi: il dark and deep web, oggetto di un bel lavoro dei giovani di Prato, lo studio dell’Educazione civica e del diritto nella scuola superiore, la questione della guerra e dei diritti umani, la disabilità. Pur nella loro apparente distanza ci restituiscono l’immagine di ragazzi e ragazze vivi e interessati, attenti e partecipi.
Claudia D'Agnone e Alessio Forlani hanno poi proposto il brano musicale Sentiero 103 che racconta le violenze di genere, altra questione che via via viene riproposta in tante scuole.
Gianluca Calì, imprenditore Libero, come ama definirsi, ha poi raccontato la sua vicenda di uomo che ha detto NO alla mafia che gli ha chiesto il pizzo e che non sopporta la sua attività commerciale  in piena libertà e legalità senza alcun cedimento alle pressioni e alle minacce mafiose. Da qualche tempo frequenta le scuole per raccontare la sua “sfida” e diffondere il suo messaggio di resistenza e di speranza di poter battere la mafia. Gianluca ha conosciuto, giovanissimo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e nel 1992, dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio, ha promesso a se stesso di non assoggettarsi mai ai ricatti mafiosi e di vivere nel rispetto della legge.
Maurizio Pascucci, responsabile Beni confiscati della Fondazione ha chiuso la mattinata con la sua testimonianza di attivista in Sicilia, a Corleone.
Lunedì 21 nuovo appuntamento con la Conferenza finale delle Giovani sentinelle siciliane a Palermo, nel bel teatro Politeama.
Una settimana dopo, lunedì 28, saremo a Padova con i giovani del Veneto ospitati nell’auditorium dell’Istituto Modigliani, a ricordare che la scuola accoglie, è luogo della formazione e della discussione pubblica, del confronto e del dibattito, anche a chi lo ha dimenticato, o non lo ha mai saputo.


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domenica 13 ottobre 2019

Habemus congressus Venetian!




Habemus congressus Venetian!

«Uomini e donne di buona volontà se ci siete battete un colpo!» Era la frase di Antonino Caponnetto … e noi l’abbiamo ripetuta più volte, nella speranza di trovare ascolto.
Appello rivolto alle persone che hanno a cuore i principi della Democrazia, della Costituzione, valori così cari a nonno Nino Caponnetto …signor giudice per i disattenti!
Alleghiamo il manifesto in bozza in attesa di ricevere le conferme istituzionali.
La Conferenza è suddivisa in momenti precisi con ospiti, giornalisti, esperti, testimoni che raccontano e offrono contributi di riflessione e di conoscenza del fenomeno mafioso e dei temi relativi alla cittadinanza; e con il Botta e risposta grazie al quale giovani e giovanissimi interloquiscono con parlamentari sui temi che hanno scelto di approfondire.
La Conferenza si aprirà con il saluto del Presidente della Provincia di Padova che ospita l’incontro e che parteciperà poi al Botta e risposta insieme a deputati e senatori e con loro mi auguro la presenza della Regione Veneto.
La nostra speranza è continuare la bella esperienza dell’11 ottobre al Verdi di Firenze dove deputati di diverso schieramento hanno saputo dare esempio di confronto.
Relazione che renderemo nota nella prossima settimana.
Seguirà l’introduzione a cura della Fondazione che renderà conto del lavoro dell’intero anno scolastico con tutti i temi che sono emersi nelle riflessioni di studenti e studentesse e che sono divenuti oggetto delle loro proposte.
A completare l’introduzione vi sarà un breve video che riassume tutte i progetti elaborati dalle scuole.
Prenderà poi il via il Botta e risposta.
Agli studenti e alle studentesse chiediamo di preparare, a scuola insieme con gli insegnanti, le domande da rivolgere ai parlamentari sui temi che hanno approfondito e sono divenuti oggetto dei progetti. Come pure auspichiamo che dalla platea, arrivino domande, dagli amministratori locali e provinciali che abbiamo incontrato e discusso in marzo e in maggio sulle priorità dei loro giovani cittadini.
Al termine del Botta e risposta, un breve stacco con un intervento teatrale da parte del Teatro dei Ragazzi G. Calendoli di Padova.
Seguirà la seconda fase del Botta e risposta inerenti agli Spazi della democrazia e infine La testimonianza di un giovane imprenditore siciliano che ha detto No alla mafia in nome di Libero Grassi.
Ricordiamo a ogni insegnante di comunicarci il numero degli studenti e delle studentesse che interverranno alla Conferenza finale per prevedere le presenze nell’auditorium.


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domenica 6 ottobre 2019

Invito delle Giovani sentinelle alla buona politica che ha a cuore il dialogo e il confronto








Care e cari insegnanti, gentili amministratori e amministratrici,
                                                                                                    chiediamo a tutti di non far mancare la propria presenza all’appuntamento di venerdì 11 ottobre al Teatro Verdi di Firenze e di lunedì 21 ottobre al Teatro Politeama, di Palermo.
Come sono certo accadrà in Veneto a fine mese! Disponibili anche ai ripensamenti!
Battere un colpo e risvegliare uomini e donne di buona volontà a tenere vivi i valori costituzionali e richiamare agli obblighi chi ci rappresenta a fare il proprio dovere, nell’insegnamento di Antonino Caponnetto.
L’assenza, in certi casi, da parte di alcune istituzioni che non hanno partecipato o non parteciperanno,  al dialogo e al confronto con i propri giovani è deplorevole ed è segnale di morte della democrazia.
Grazie all’impegno dei nostri ragazzi, degli insegnanti partigiani dei valori, che hanno sapientemente accompagnato tutto l’anno i giovani nel difficile compito di educarli ad essere uomini e donne, hanno bisogno di risposte.
Alcuni temi:
L’Ambiente – non è una moda! È una cosa seria – da Nord a Sud le giovani sentinelle da oltre 10 anni, in tempi non sospetti,  se ne stanno occupando, ma non vogliono emulare l’adulto, vogliono  mettersi in gioco perché il problema è grave e bisogna impegnarsi a trovare soluzioni. Le affermazioni dei giovani di Treviso sono un macigno: «ci state caricando di ogni responsabilità, ci state lasciando in mano un  mondo di cui prenderci cura senza alcun mezzo per farlo». Rispondono altri ragazzi e ragazze da ogni parte del nostro Paese: Inquinamento -Rifiuti e rifiuti tossici lasciati gestire a mafiosi e corrotti, rispondono dalla Sicilia fino a Trento – Ancora: Spazi comuni e aggregazione! La nostra risposta non può essere di non avere sale a disposizione! Apriamo i teatri come a Firenze e a Palermo -  Giardini e spazi da recuperare - Diritti umani - Contro la discriminazione – Anche qui, esempi scellerati hanno fatto da padrone in questi ultimi anni! Barriere architettoniche –Bullismo: svita il bullone è la risposta che viene da Pisa. Femminicidio contro, padri, figli, mariti e compagni di ideologiche matrici patriarcali dedotte in violenze aberrante e senza alcun rispetto della persona.
Altri temi affrontati dalle singole scuole anch’esse dedotte in una sola parola: Cittadinanza e Costituzione – Educazione civica.
Le Conferenze si apriranno con il saluto dei rappresentanti delle Regioni e il filmato che riassume tutte i progetti elaborati dalle scuole d’Italia.
Seguirà il Botta e risposta.
Giovani, studenti e studentesse, ragazzi e ragazze, bambini e bambine faranno domande ai propri parlamentari. Dalla platea, auspichiamo arrivino domande, anche dai tanti amministratori locali e provinciali che hanno incontrato e discusso in marzo e in maggio con i priori giovani cittadini sui temi divenuti oggetto dei progetti.
Il nostro augurio e che le Conferenze siano un giorno importante per i nostri giovani, di festa e spunto di fiducia verso le Istituzioni.
Una mattinata di dibattito e di confronto proficua e soddisfacente dove, tutti insieme prevalga esercizio della politica, e per chi amministra faccia emergere quel senso nobile del termine, e di democrazia. 


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