sabato 30 novembre 2019

Incontro con le giovani sentinelle campane







Lunedì 21 novembre appuntamento a Cicciano. 

Le giovani sentinelle del Liceo E. Medi, due classi nuove e una di veterani con i loro insegnanti Salvatore Alaia e Rosanna Serpico hanno accolto la Fondazione per questo primo appuntamento. A salutare e ad accogliere la Fondazione anche la Dirigente scolastica, Maria Grazia Manzo, che ha voluto ribadire l’importanza dell’educazione alla cittadinanza.

E nel pieno spirito del progetto i più grandi che hanno partecipato al percorso l’anno passato si sono rivolti ai nuovi raccontando la loro esperienza, illustrando il proprio progetto che aveva a tema l’ambiente con la proposta di piantare nuovi alberi che sono in grado di fitoestrarre metalli pesanti e/o indurre la degradazione dei composti organici in terreni contaminati. Entusiasti che altre scuole abbiano condiviso la loro idea di proporre alle amministrazioni e al governo di un nuovo modo di arredare le proprie città utilizzando piante mangia veleni. Hanno ricordato l’incontro con gli amministratori comunali e la loro delusione che non abbiano avuto seguito le loro proposte e  l’impegno di sindaco e assessori. Poi hanno raccontato le belle esperienze dell’appuntamento con la città metropolitana e la loro partecipazione alla Conferenza finale di Firenze dell’11 ottobre scorso.

I più giovani delle due classi hanno raccolto la sfida e lavoreranno ad un progetto che abbia un tema differente, senza tuttavia dimenticare il lavoro svolto dai loro compagni l’anno passato e riproporranno tutte le questioni agli amministratori nell’incontro che si terrà il prossimo venerdì 6 marzo.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

venerdì 29 novembre 2019

Vertice antimafia a Bagno a Ripoli domani 30 novembre+++sala consiglio comunale

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Sabato 30 Novembre 27° vertice della Fondazione Caponnetto.
Idee, parole ed azioni antimafia
Nell'Ambito del Progetto Tulipani Rossi.
Un momento importante di riflessione e condivisione.
Cercherò di essere presente in quanto la Fondazione Caponnetto è la mia "casa" di appartenenza.
Sono impegnato a "combattere" nella mia Corleone dove svolgo il ruolo istituzionale di Capogruppo dell'Opposizione.
Tra le tante cose che ho assimilato in questi anni di impegno nella Fondazione ha sempre emerso quella di non lasciare solo chi si fronteggia alle mafie.
A Corleone in tanti sono stati lasciati soli contro i mafiosi ma resistono stando a testa alta e con la schiena dritta.
Per me questa è una priorità in quanto io sono stato lasciato SOLO per DUE volte nel mio impegno politico.
Purtroppo sempre da chi mi era vicino .
Ma chi pratica l'Antimafia sa benissimo che questo può accadere.
Mi accompagna sempre una nota citazione di Nelson Mandela :
Non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.
(Nelson Mandela)

mercoledì 27 novembre 2019

Le giovani sentinelle del Basso Polesine





Venerdì 22 novembre appuntamento con le giovani sentinelle in Polesine. 

A Taglio di Po ragazze e ragazzi della scuola media Elia Maestri, una classe di veterani e una nuova di seconda, insieme alla quinta classe della primaria hanno accolto la Fondazione per questo nuovo percorso di cittadinanza attiva.

Negli ultimi due anni si erano occupati del ripristino del parco Perla dopo la tromba d’aria che lo aveva colpito duramente, la loro abilità è stata lodevole nel coinvolgere genitori, l’associazione AUSER, nostra partner nel progetto, hanno messo a centro la difesa di un bene comune che riguarda l’intera collettività. Le loro proposte hanno costituito l’oggetto della discussione e del confronto con l’amministrazione locale che ha collaborato fattivamente ma lo scorso anno la delusione dei ragazzi è stata immensa nel vedere un gazebo, panchine e altre attrezzature rovinate durante la notte da atti vandalici. Ma non si sono persi d’animo e si sono da subito adoperati nel sensibilizzare la cittadinanza e di questa interlocuzione hanno informato i media locali che hanno contribuito al rilanciato del percorso di questi giovanissimi.

Ritornando quest’anno abbiamo potuto notare alcune importanti novità e di questo vogliamo sottolineare come i giovani di Taglio di Po insieme al loro insegnante Denis Marangon abbiano colto pienamente  lo spirito del progetto.

All’incontro per questo primo appuntamento erano presenti anche i più piccoli dell’ultima classe della primaria, una sorta di staffetta della cittadinanza che permette di raggiungere un numero consistente di cittadini e cittadine, in modo da creare una piena consapevolezza relativamente ad uno spazio pubblico e insieme delle modalità grazie alle quali costruire un fronte ampio per la realizzazione del parco e per la sua cura e la sua difesa.

E noi siamo orgogliosi di questo percorso che serve a dare fiducia anche a coloro che tentennano o abbandonano dinanzi alle prime difficoltà. Il ruolo della Fondazione non è quello di dare indicazioni ma è mettere insieme più soggetti e grazie al dialogo e il confronto, nascono idee e proposte, la condivisione di progetti, impegni comuni che portano a risultati e successi. 

E questo è un merito indubbio degli insegnanti, i nuovi partigiani dei valori, come ci ricordava sempre Antonino Caponnetto.


Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

Le giovani sentinelle del Cadore




Mercoledi 20 Novembre ben 2 incontri, uno nel padovano e uno nel bellunese. 

Fra le nevi Cadorine abbiamo incontrato i ragazzi e le ragazze dell'IIS Fermi di Santo Stefano di Cadore insieme al loro insegnante Antonio Iannuzzi.

Già dal benvenuto si è notato la loro delusione ma insieme, più forte, la loro voglia di continuare. I veterani del progetto avevano proposto, lo scorso anno, il tema Biglietto facile-easy ticket,  nato dalle difficoltà degli utenti e, in particolare dei giovani e degli anziani, nel procurarsi il biglietto dell'autobus in tutto il territorio Cadorino perché i punti vendita sono spesso chiusi o distanti fra loro. 

L'alternativa proposta dalla società che gestisce il servizio è un'Applicazione che per gli anziani vuol dire metterli in difficoltà. Immaginate con i loro cellulari vintage a chiedersi come fare (qualcuno lo ha anche aperto e incollato convinto che non fosse applicato bene!). Ma problemi per l’azienda non ve ne sono: basta acquistare a bordo il biglietto con l'aggiunta di una “gabella”!

La proposta dei giovani è stata l'istallazione di un distributore di biglietti ai capolinea degli autobus e nei punti più importanti dei paesi limitrofi. Avevano incontrato per queste ragioni anche il direttore della Dolomitibus SpA, la società che gestisce il servizio, che si era dichiarato entusiasta di essere vicino ai giovani e ai cittadini, erano lì apposta per risolvere i disagi relativi al trasporto. Ma I'idea del distributore, aveva affermato lo zelante direttore, non può essere presa in considerazione in quanto incide sugli introiti aziendali! In barba alla Carta della mobilità che garantisce fra i suoi principi l'uguaglianza ed imparzialità, l'impegno della società ad offrire un servizio accessibile a chiunque senza alcuna distinzione nei confronti di categorie e/o fasce sociali. 
 
Non sappiamo quest'anno se i ragazzi e le ragazze sceglieranno un altro tema oltre quello già approfondito lo scorso anno o se continueranno solo a seguire gli sviluppi del Biglietto facile. Una cosa è certa: non vogliono emulare gli adulti che lamentano i disservizi giusto un giorno, ne parlano il giorno dopo al bar e poi cadono nell'oblio dell'Alzheimer. 
 
Quest'anno notiamo che molti giovani non vogliono girarsi dall’altra parte, ma vogliono richiamare alle proprie responsabilità chi amministra la cosa pubblica, è inutile essere latitanti evitando di affrontare i problemi, i nostri ragazzi  e ragazze stanno dimostrando maturità ed esigono risposte. 

Dispiace e siamo rattristati che alcune scuole abbiamo deciso di abbandonare il nostro percorso perché impegnativo. Nonno Nino Caponnetto sarebbe stato invece orgoglioso di chi non abbassa la testa: "Le battaglie in cui si crede non sono mai perse". L 'incontro con le giovani sentinelle cadorine è seguito nel cercare strategie e soluzioni, fra cui anche quella di coinvolgere senatori e deputati del proprio territorio a farsi carico della questione. I giovani hanno capito che aldilà delle competenza di Comuni e Regioni la privatizzazione è stata fatta dallo Stato con il silenzio degli stessi cittadini e genitori, ed è bene che intervengano a sanare il disservizio perché i trasporti sono un bene comune.

Fa più paura la scuola della stessa giustizia, diceva Caponnetto. Non crediamo nei miracoli e siamo terribilmente seri, il progetto è impegnativo nel senso che abbiamo preso un impegno con i giovani, a non tradirli ed abituarli alle difficoltà della vita. Caponnetto spesso leggeva una lettera di uno studente che si era tolto la vita e diceva: «…E poi accidenti - scrive un ragazzo di 16 anni con straordinaria lucidità - accidenti, perché quando eravamo piccoli non ci avete insegnato subito che esistevano anche le avversità della vita; ci avete tolto ogni ostacolo ed ora che ci troviamo a dover affrontare la vita appena ne incontriamo uno cadiamo rovinosamente». Caponnetto continuava «Queste parole che ha lasciato scritte un ragazzo di 16 anni sono un atto di accusa terribile contro gli adulti, contro chi non lo ha saputo capire, che non ha saputo essergli vicino, contro chi non gli ha insegnato che la vita è una cosa seria. La vita non è uno scherzo - ­E va amata, va amata la vita, proprio perché è una cosa seria. Rivendicano con la forza del linguaggio di cui sono capaci, alcune volte anche con le tragiche parole che non vorremo mai ascoltare, con questi gesti di dimissioni della vita, diritti, interventi, programmi, strategie, spazi, opportunità concrete, presenze che con un espressione tecnica potremmo definire: politiche giovanili.

Dove per politica si intende il coraggio di credere e di inseguire a ogni costo e nonostante tutto giustizia, onestà, solidarietà, e legalità vissute e praticate. E dove con politiche giovanili si prende coscienza che i ragazzi e i giovani sono risorsa, sono progettualità, sono ricchezza, una ricchezza che bisogna curare e non disperdere».

Se questo è un impegno lo vogliamo portare fino in fondo e vogliamo stare con quegli insegnanti partigiani dei valori e in quella scuola che crede fermamente nella formazione dei giovani, compito spesso dimenticato anche dalle famiglie.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 26 novembre 2019

Le giovani sentinelle di Cadoneghe

Per il terzo anno consecutivo, le giovani sentinelle della scuola secondaria di I grado di Cadoneghe si sono dati appuntamento mercoledì 21 novembre per proseguire nel loro percorso di educazione alla cittadinanza.  Particolarmente sensibili alla tutela dell’ambiente, i veterani del progetto hanno discusso del loro lavoro degli anni scorsi con i piccoli di I D e di I C.

Le sentinelle sono riuscite, grazie al loro impegno e alla collaborazione dell’amministrazione comunale, a convincere la stessa a installare un cartello di sensibilizzazione contro l’inquinamento, e a fare chiudere la strada di accesso alla scuola nelle ore di ingresso e di uscita degli studenti. Oltre duecento ragazzi e ragazze, infatti, hanno incontrato il sindaco Michele Schiavo lo scorso 3 aprile, proponendogli di vietare la circolazione nell’area intorno alla scuola per 20 minuti all’ingresso e altrettanti all’uscita, in modo da contenere l’inquinamento. L’amministrazione ha accolto la loro richiesta, condividendone l’intento con un’ordinanza di divieto di circolazione.

Gli studenti hanno purtroppo, ora, constatato che, dopo le proteste contro la chiusura del traffico da parte di una barista, la strada è stata riaperta. Il quotidiano Il Mattino di Padova, inoltre, anziché dare voce al capillare lavoro degli studenti, ha preferito riportare le parole della esercente, che adduceva motivazioni esclusivamente di profitto, e che non possono pesare sulla bilancia politica come la salvaguardia della vita e della salute di centinaia di ragazzi. La Fondazione Antonino Caponnetto ha subito reagito contro le scelte del giornale patavino con un comunicato-stampa - Il Mattino di Padova si è dimenticato dell’Ambiente, divenendo paladino dei pochi? - invitando il giornale a una corretta informazione, e a tutelare gli interessi dei molti, non dei singoli. 

La dichiarazione a cui il giornale ha dato voce era davvero poco credibile, cioè che il bar avrebbe perso quasi tutto il guadagno della giornata, per la chiusura di 40 minuti della strada, quando i parcheggi sono a pochi passi.  Non possono stare sullo stesso piano il guadagno di pochi minuti di limitazione del traffico, con la salvaguardia delle centinaia di studenti che affollano il polo scolastico, e con la respirabilità dell’aria intorno alla scuola.

Gli studenti, molto attenti e preparati anche sulle tematiche civili proposte dalla Fondazione, si sono interrogati sulle loro priorità: nel loro comune vorrebbero mettere panchine, tavolini (per fare i compiti!), una fontana, tanti alberi. Non dimenticano di doversi impegnare contro il bullismo, contro il razzismo, contro la violenza sulle donne. I progetti in cantiere potrebbero essere molti, e si definiranno nei prossimi mesi.

Al termine dei due incontri con i ragazzi della scuola Don Milani, abbiamo chiesto di aderire di nuovo all’invito di Antonino Caponnetto, di diventare partigiani dei valori e degli ideali di una società che continui a lavorare per ridurre le ingiustizie e le disuguaglianze.
Con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo mercoledì 11 marzo 2020

Francesca Vian
Responsabile Progetto Scuola per le Province di Padova e Venezia

domenica 24 novembre 2019

Le giovani sentinelle del VII Istituto comprensivo San Camillo di Padova

Martedi 19 Novembre sono le giovani sentinelle padovane ad essere protagoniste; ben tre incontri nei plessi: Falconetto, Pacinotti e Levi Civita di Camin.

Tutti motivati e pronti a mettersi in gioco i giovanissimi, volendo dimenticare l'esperienza negativa dello scorso anno: avevano lavorato con passione sui temi della loro scuola. Quelli del Falconetto sottolineavano la necessità di interventi di manutenzione urgenti per il loro edificio scolastico, soprattutto per quanto riguarda i bagni, le porte. Avevano anche sollecitato l'amministrazione al ripristino di una pista ciclabile. 
 
I giovanissimi del Pacinotti avevano proposto e realizzato degli interventi in classe e nell’atrio della scuola per renderla più bella.

Ragazze e ragazzi della scuola Levi Civita avevano posto al centro la questione della memoria storica, tema ripreso in questi giorni da una parte della politica che ha offerto un esempio poco educativo sui temi razziali, mentre è stata la scuola a venire in soccorso, ancora una volta, con la richiesta di intitolare già lo scorso anno il loro giardino a Tullio Levi Civita, insigne matematico escluso dall’insegnamento dal regime fascista perché ebreo.
Tanto splendido lavoro che faceva ben sperare in un percorso proficuo invece fu interrotto dalla Dirigente scolastica che non autorizzò le uscite per l'appuntamento di maggio provocando le dimissioni di tutti i membri del Consiglio di Istituto.

Abbiamo chiesto ai ragazzi se almeno ci fosse stato un segnale positivo da parte dell'amministrazione per coinvolgere i loro giovani cittadini alla partecipazione attiva del proprio quartiere ma, ci hanno riferito ragazzi e ragazze, quanto al ripristino del giardino della scuola, la risposta è stata di attendere in quanto le emergenze sono ben altro.

Abbiamo ricordato a ragazzi e ragazze che uno degli obiettivi del progetto e della promozione del protagonismo è il costituirsi di un abito civico che incoraggi a non desistere, a non abbandonare le idee e le proposte giuste. Per questo il prossimo 9 di marzo, nell’incontro con gli amministratori locali, insieme ai nuovi temi di confronto riprenderemo il confronto sui temi dell’anno passato per far capire quanto sia importante dare fiducia ai giovani e far sentire loro la vicinanza delle istituzioni e di chi ha il governo della cosa pubblica. 

A volte bastano pochi lavori di ripulitura e piccole manutenzioni per iniziare e pianificare un percorso insieme di  impegni a breve, media e lunga scadenza.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

giovedì 21 novembre 2019

Ancora giovani sentinelle nel Pratese







Due appuntamenti a Montemurlo venerdì 15 novembre. 

Nella sala Banti si sono ritrovati, nella prima parte della mattinata, scolari e scolare di quattro classi quinte delle due primarie, la A. Manzi di Montemurlo e la Anna Franck di Oste di Montemurlo, e nella seconda parte della mattinata studenti e studentesse di cinque classi della scuola media Salvemini La Pira. Ad accogliere i due gruppi sono state Antonella Baiano, assessora comunale con delega all’Istruzione, e Maddalena Albano, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Margherita Hack di Montemurlo cui fanno capo le quattro scuole.

E non poteva esserci inizio migliore perché con la presenza dell’assessora e della dirigente i giovanissimi, le insegnanti e la fondazione hanno avuto testimonianza della prosecuzione di un impegno che i precedenti amministratori locali e il dirigente scolastico avevano profuso negli anni passati. L’una ha ringraziato fondazione, insegnanti, scolari e scolare per aver intrapreso questo percorso così interessante di cittadinanza attiva, l’altra ha sottolineato il valore della formazione alla cittadinanza, uno dei compiti propri della scuola, e ha sollecitato i giovanissimi ad essere attenti e attivi nel lavoro richiesto.

Questa collaborazione fra la scuola e chi governa la cosa pubblica costituisce un esempio importante di educazione alla cittadinanza che significa partecipare, conoscere, discutere, confrontarsi, ricercare soluzioni, un percorso che richiede un impegno costante e non saltuario, rigoroso e non alla ricerca delle passerelle e delle mode temporanee. 

Per queste ragioni siamo consapevoli delle difficoltà nel raggiungere gli obiettivi e allora è necessario lavorare nella ricerca di alleanze con altre scuole, di raggiungere cittadini, associazioni, gruppi con il proprio progetto in modo da avere una consapevolezza più diffusa e a questo lavoreremo nel terzo incontro di maggio. 

Ed è necessario anche lanciare lo sguardo oltre il particolare, essere capaci di inserire la questione che si intende approfondire in un contesto più ampio così da ricercare soluzioni generali. In questo modo deve intendersi il confronto con i parlamentari durante la Conferenza finale di ottobre.

Sul tema della cittadinanza abbiamo ricordato anche noi l’impegno di Antonino Caponnetto nell’ultima parte della sua vita, testimone di una stagione molto proficua nel contrasto alla mafia e anche delle terribili morti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che lo indussero a quella fatica civica di sollecitare le coscienze e risvegliare le menti a fare attenzione, ad esercitare lo spirito critico e le virtù civili.

La fondazione che ha ereditato quei compiti ha richiamato  giovani e giovanissimi ad essere attenti e responsabili, e ha lanciato la sfida delle giovani sentinelle a fare esperienza di cittadinanza, come è accaduto negli anni passati, e ha dato loro appuntamento al prossimo mercoledì 26 febbraio quando saranno ospiti dell’amministrazione locale per discutere e confrontarsi sul tema da loro scelto.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

lunedì 18 novembre 2019

Da Empoli ad Anghiari e San Sepolcro

Due nuovi istituti hanno aderito al percorso delle giovani sentinelle. Mercoledì 13 novembre ad essere protagoniste sono le giovani sentinelle dell’IISS E. Fermi - L. da Vinci di Empoli con la loro insegnante Monica Sedoni. 

Dopo la proiezione del video che racconta le vicende di Antonino Caponnetto, Falcone e Borsellino abbiamo introdotto il progetto Sentinelle della legalità, giunto ormai alla undicesima edizione. Abbiamo discusso dei vari appuntamenti che li vedrà protagonisti in questo percorso di cittadinanza attiva. Ragazzi e ragazze attenti e partecipi, incoraggiati da esempi che giungono da tante parti del nostro Paese, da tanti coetanei che non demordono, con la voglia di condividere le loro proposte con altri giovani alimentano e arricchiscono il progetto. Sono loro che impongono di modificare modi e approcci per il confronto con le proprie istituzioni, di chi è stato disponibile al confronto e chi è sfuggito alle proprie responsabilità. 

E le due ore del nostro incontro sono passate velocemente, ma osservando lo sguardo di ognuno di loro abbiamo ragione di sperare di aver seminato la speranza di un cambiamento possibile, dove provare la ricerca di un lavoro comune con tutti coloro di buona volontà, con quelli che desiderano cambiare. Di tutto questo parleremo nell’appuntamento di martedì 3 marzo ospiti della loro amministrazione comunale.

Giovedì 14 novembre è toccato ai giovani dell’IIS G. Giovagnoli di San Sepolcro di cui fa parte il plesso di Anghiari, già nostro compagno di viaggio da alcuni anni. Ad accoglierci la Dirigente scolastica, Beatrice Tempesta, e la referente, Tiziana Cassiano, che ha voluto fortemente partecipare con classi di entrambe le sedi.

Nell’aula magna tanti ragazzi e molti insegnanti. Abbiamo parlato di Antonino Caponnetto, di Falcone e Borsellino e di come sempre più, nelle scuole si affievolisce la memoria storica oltre a non conoscere la nostra meravigliosa Carta costituzionale.  

I giovani erano stupiti nell’apprendere dell'enorme quantità di denaro che la mafia, l'evasione fiscale e la corruzione sottrae ogni anno alle casse del nostro Stato e di come incide sul loro futuro. 

Dopo il filmato dei lavori svolti e le proposte di tante scuole del nostro Paese, abbiamo rilanciato la sfida del progetto di essere protagonisti, di essere vigili in difesa dei beni comuni ma anche della stessa democrazia. 

Antonino Caponnetto ammoniva i giovani dicendo: «cercate di tenere sempre presente che così come avete trovato democrazia e libertà senza nessuno sforzo da parte vostra, potreste anche in un domani perderle facilmente. Più facilmente di quanto non crediate. Non c'è più bisogno oggi di manganelli o di carri armati, per distruggere democrazia e libertà, bastano anche le armi insidiose di una propaganda ben manovrata. Siate attenti, siate vigili!». E questo suo ammonimento, ahinoi, è sempre terribilmente attuale. 

E noi, con Giorgio Gaber che cantava: «Libertà è partecipazione», abbiamo sollecitato ragazze e ragazzi a fare esperienza di convivenza civile, facendo attenzione al contesto in cui si vive, individuando i problemi ed elaborando proposte, che è poi l’anima del progetto giovani sentinelle.

Speravamo di poterci dedicare ad altre questioni, dopo dieci anni di progetto e non rimanere impantanati in una condizione in cui i bamboccioni sono gli adulti e i ragazzi quelli lungimiranti! 

Due ore dense dove però i ragazzi non hanno mai distratto l’attenzione e siamo certi che all’appuntamento di martedì 25 febbraio non mancheranno proposte e progetti e sperimenteranno il dibattito e il confronto pubblico coinvolgendo in due appuntamenti distinti i Comuni di Anghiari e di San Sepolcro.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

sabato 16 novembre 2019

Giovani sentinelle nel pistoiese




Lunedì 11 novembre due appuntamenti con le Giovani sentinelle di Agliana e di Pescia.

All’Istituto Capitini ci hanno accolto ben cinque classi (una di veterani) per questa nuova avventura educativa. La scuola partecipa ai nostri progetti sin dal 2009 e in questi anni, abbiamo ricordato ai ragazzi e alle ragazze, sono stati tanti e molto interessanti i temi affrontati e incisive le proposte che abbiamo ascoltato e che i giovani hanno discusso con gli amministratori locali. Abbiamo voluto rammentare significativamente la “provocazione” di imbiancare la propria aula, a voler sottolineare l’attenzione e la cura per la propria scuola e a sfatare i mille luoghi comuni.

E dagli esempi del passato abbiamo preso il via per sollecitare studenti e studentesse ad un rinnovato impegno, che è poi l’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile, a sperimentare questo abito civico in virtù del quale possiamo contrastare efficacemente malcostume e illegalità. Proprio quel malcostume e quella illegalità che consente alle organizzazioni criminali di “fare affari” anche in Toscana, dove non sono pochi i beni confiscati alle mafie, beni come la tenuta di Suvignano che ha aperto le proprie porte ai cittadini e alle cittadine, dopo che la sua gestione è stata assegnata alle Regione Toscana, grazie anche all’impegno di associazioni e del volontariato.

Abbiamo lanciato la nostra sfida ai ragazzi e alle ragazze dell’Istituto Capitini e con loro ci siamo dati appuntamento al prossimo martedì 3 marzo.

Nella città di Collodi ad attenderci per la prima volta, i ragazzi e le ragazze del liceo Lorenzini di Pescia con il loro insegnante, Giancarlo Carducci, che ha voluto fortemente questo progetto e che aveva già coinvolto i giovani in un incontro in Comune, alla fine dello scorso anno scolastico, in occasione della presentazione del volume di Angelo Corbo,  La strage di Capaci.

Due classi, alcuni di loro già presenti in quella occasione, hanno seguito con attenzione e con curiosità il filmato che ha fatto conoscere loro il giudice Caponnetto, la sua attività a capo del pool antimafia e il suo impegno a favore della cultura della legalità. Di seguito ci siamo soffermati a ragionare della mafia, del riciclaggio del denaro, la sua capacità di coinvolgere chi ha messo al primo posto il “Dio denaro” ed è disposto a fare affari con loro contribuendo insieme ad inquinare l’economia legale, sottraendo risorse e mettendo a rischio la convivenza civile. 

Il comportamento di una parte della politica che riporta ai tempi bui della nostra democrazia. Abbiamo parlato del progetto e di Antonino Caponnetto che esortava i giovani a fare politica, ma con la P maiuscola, e lo spirito del progetto sta proprio in queste sue parole che mirano a promuovere il confronto e lo scambio, il protagonismo di ciascuno per rafforzare e contribuire al benessere comune. Senza tale protagonismo, senza la partecipazione attiva dei cittadini non è possibile difendere la democrazia. Né sono da dimenticare le parole profetiche di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che incitavano i giovani a non girarsi dall'altra parte e ad impegnarsi a far camminare sulle proprie gambe le idee di libertà, di giustizia e responsabilità.

La visione del secondo filmato sui lavori svolti dai loro coetanei in tante parti d’Italia lo scorso anno e il silenzio partecipato che si percepiva nella sala fa ben sperare nella loro disponibilità a mettersi in gioco e sperimentare la forma di cittadinanza attiva e responsabile. Con orgoglio il loro insegnante Giancarlo Carducci ha voluto precisare che i ragazzi hanno già sviluppato alcune proposte sul loro tema che li vedrà protagonisti e propositivi alla discussione e al confronto di martedì 3 marzo con la propria amministrazione.


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giovedì 14 novembre 2019

Incontro con le giovani sentinelle Pisane

Doppio appuntamento venerdì 8 novembre con le giovani sentinelle pisane, a Cascina e a Pontedera.

All’Istituto Pesenti, scuola capo fila del progetto ed è con noi sin dall’inizio, abbiamo incontrato tre classi, veterani e nuovi, e con loro abbiamo approfondito la necessità di essere cittadini attivi e consapevoli per rispondere con efficacia alle minacce della grande criminalità mafiosa che si insinua ovunque vi sia la possibilità di “fare affari” senza badare troppo al rispetto delle regole, delle persone e delle cose. 

Accade tutto ciò quando si abbandonano rifiuti tossici e pericolosi, con il traffico degli esseri umani e lo spaccio di droghe. Per questa ragione abbiamo bisogno di una maggiore conoscenza e consapevolezza di questi fenomeni e dobbiamo promuovere un abito civico forte e solido senza il quale è a rischio la nostra stessa democrazia e la libertà.

Abbiamo discusso degli  appuntamenti che li vedrà coinvolti con le proprie istituzioni, in marzo e in maggio, del costume civico di alcuni amministratori che si negano al confronto e alla discussione pubblica venendo meno ad un loro compito istituzionale, il coinvolgimento dei genitori e dei cittadini ad essere vigili e consapevoli e non silenti e complici.

In maniera analoga abbiamo sollecitato studenti e studentesse del Liceo Montale di Pontedera, una classe terza che partecipa la prima volta al nostro progetto. Attenti e curiosi hanno seguito il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto, la sua scelta di sostituire Rocco Chinnici ucciso in un attentato mafioso, la creazione del pool e il primo grande processo alla mafia, il giuramento solenne in morte di Paolo Borsellino. E la Fondazione a lui intitolata prosegue il suo lavoro nelle scuole, a sollecitare il protagonismo giovanile e a promuovere partecipazione e cittadinanza.

Domande e richieste hanno arricchito la mattinata e con entrambi gli istituti ci siamo dati appuntamento per lunedì 2 marzo dove li vedranno a confronto con le proprie amministrazioni.


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Responsabile Nazionale Progetto Scuola