venerdì 12 novembre 2010

Evento finale della prima edizione!






RELAZIONE EVENTO FINALE

Progetto "I giovani sentinelle della legalità"



Ieri, lunedì 8 novembre, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto I giovani sentinelle della legalità.

Tanti giovani studenti e studentesse provenienti da tutta la Toscana sono giunti in orario nella splendida e gremita sala Poccetti del complesso di Santa Apollonia e, dopo aver atteso l’arrivo invano di qualche amministratore! Alle 9.20 hanno avuto inizio i lavori con una mia introduzione. Ho ripercorso brevemente tutte le fasi del progetto, soffermandomi in particolare su un aspetto distintivo: la necessità che gli amministratori locali siano interlocutori credibili dei propri giovani cittadini. La Fondazione Antonino Caponnetto ha ripetuto sin dall'inizio questa richiesta perché la ritiene decisiva per il riconoscimento dei giovani quali attori consapevoli dentro la polis, ma questo invito è stato spesso inascoltato. Pochi gli assessori, i sindaci e i presidenti di provincia che hanno partecipato con convinzione agli incontri o che hanno sostenuto fattivamente il progetto. Anche ieri, come si evince da una foto, le poltrone riservate agli amministratori locali erano per lo più vuote! La delusione dei ragazzi e ragazze era visibile. Non si vuole con questo disconoscere l'impegno di quelli che nel corso dell'anno scolastico hanno sostenuto continuamente e convintamente ragazze e ragazzi nel loro lavoro, ma lasciare soli i propri ragazzi all’incontro decisivo, del passaggio delle “consegne” delle priorità giovanili alle Istituzioni regionali e nazionali, vuole dire sminuire e indebolire i progetti che con tanta cura e passione hanno elaborato. Inoltre l’assenza degli amministratori locali rende impercettibile la voce di tutti questi giovani nel porre all’attenzione i problemi e nel sostenere le soluzioni a chi deve prendere le decisioni politiche in merito.

Ma i ragazzi non si sono persi d’animo e il convegno si è vivacizzato prima con l'intervento di nonna Betta Caponnetto che ha lodato l'impegno e la serietà dei giovani per aver raccolto la sollecitazione del giudice, padre del pool antimafia, a divenire sentinelle della legalità, poi con la proiezione del breve filmato che ha riassunto i lavori che i ragazzi hanno svolto con i propri insegnanti nelle scuole: la denuncia del lavoro nero e richiesta di maggiori controlli; le speculazioni edilizie e la salvaguardia degli spazi pubblici; la necessità di investimenti nell’edilizia scolastica e la difesa della scuola pubblica; la questione dell’immigrazione e dei tanti luoghi comuni intorno ad essa. Il filmato è riprodotto nel DVD allegato al volume che raccoglie tutti i materiali del progetto, dai primi incontri fino alle proposte finali e al diario del viaggio a Corleone, distribuito a tutti i partecipanti e che daremo, nei prossimi giorni, a tutti gli studenti e le studentesse che non hanno potuto intervenire ieri. Sarà nostra cura consegnarlo di persona agli Amministratori.

Successivamente alcuni ragazzi e ragazze di Arezzo, Barga, Grosseto, Cascina e Carrara hanno illustrato anche con l'ausilio di immagini i propri progetti. È stato il momento più emozionante! Ragazzi e ragazze di 15, 16 e 17 anni a dettare un'agenda nuova a chi amministra la cosa pubblica; a segnalare problemi gravi; dall'abuso dell'alcol all'inquinamento, dal gioco d'azzardo alla scellerata scelta della privatizzazione dei beni comuni come l'acqua fino all'esperienza di educazione alle regole attraverso la competizione sportiva; a sollecitare risposte e comportamenti coerenti. Ha colpito la chiarezza e la puntigliosità di ragazzi e ragazze a giungere al punto, ad evitare facili scorciatoie, al fare a meno del linguaggio oscuro e allusivo. Gli studenti e le studentesse di Grosseto hanno invitato il sindaco di Gavorrano, Massimo Borghi, esempio concreto di trasparenza amministrativa. Nella sua vicenda politica, la giunta da lui presieduta è stata sfiduciata dalla stessa maggioranza per la determinazione che lui ha avuto nell’impedire la diffusione delle slot machine e sale da gioco sul territorio comunale. Basterebbe solo questo comportamento a farci schierare dalla sua parte ma se le ragioni della sfiducia fossero altre avrebbe sempre più forza l’esigenza di far crescere giovani sentinelle a difesa del proprio territorio.

È stata poi data lettura del messaggio di Maria Fedele, che presso il Ministero dell'Istruzione ha il compito di monitorare i progetti di educazione alla legalità, la quale ha apprezzato l'impegno di tutti i ragazzi e della Fondazione Caponnetto ed ha auspicato che il progetto si realizzi via via in altre regioni del nostro Paese.

Un primo riconoscimento è venuto dall'intervento di Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, che ha seguito i lavori fin dall'inizio. Il suo discorso ha sottolineato innanzitutto il valore dei progetti presentati dai ragazzi come esempio della buona politica, poi li ha invitati a non desistere, a non rinunciare, assicurando l'impegno della Regione a sostenerli.

L'assessore all'Istruzione del Comune di Firenze, Rosa Maria di Giorgi, ha interloquito con ragazze ragazzi sul tema dell'acqua come bene comune e, pur non concordando sulle soluzioni proposte dagli studenti di Cascina, ha dato un esempio lungimirante e significativo di che cosa sia una discussione pubblica.

E' stata la volta di Antonella Coniglio, assessore alle Politiche Sociali della provincia di Firenze, che ha apprezzato molto i lavori dei ragazzi e si è resa disponibile a un percorso comune. Ha preso poi la parola il senatore Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, che ha ringraziato i ragazzi del bel lavoro svolto e si è soffermato sul ruolo della scuola, tanto bistrattata oggi, ma che ha consentito a tanti giovani di fare questa bella esperienza, e degli insegnanti, del loro lavoro oscuro e poco riconosciuto. Ha esortato tutti alla difesa della Costituzione, quale bene comune di tutti i cittadini che costituisce la trama dello stare insieme e, proprio per questo, deve essere tenuta in gran considerazione da ogni cittadino.

Luciano Silvestri, responsabile per la legalità della CGIL e nostro partner del progetto, ha voluto sottolineare una volta di più quanto siano stati poco ascoltati gli allarmi lanciati in questi anni a proposito della penetrazione mafiosa in Toscana, mentre l'attenzione rinnovata al fenomeno può far leva anche sull'impegno di tutti questi ragazzi, impegno che è fondamentale per la democrazia e la libertà, perché togliere i beni alla mafia significa acquisire alla libertà e alla disponibilità di tutti gli spazi prima negati.

Vincenzo Striano dell'Arci Toscana, altro partner del progetto ha elogiato il lavoro dei ragazzi e dei “compagni di strada”, partner di questo cammino per la formazione di valori fondanti e di giovani come quelli che d'estate lavorano volontariamente sulle terre confiscate alle mafie a dare un segnale di speranza al nostro Paese.

Hanno preso nuovamente la parola i ragazzi del Liceo Scientifico di Carrara denunciando il comportamento dell'Amministrazione comunale per non dato in nessun modo ascolto alle loro richieste. Per questo la Fondazione, insieme ai ragazzi chiederà un incontro con il Sindaco.

Ha chiuso il convegno Giuseppe Lumia, senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, che aveva già incontrato alcuni dei ragazzi e ragazze a Corleone in giugno. Ha sottolineato quanto sia importante l'irruzione dei giovani sulla scena politica anche per contrastare efficacemente la mafia. Ha ricordato che per aggredire in modo efficace e vincente il sistema della criminalità organizzata abbiamo bisogno dell'impegno di tutti quelli, nessuno escluso, che vogliono costruire una convivenza civile fondata sulla solidarietà e la collaborazione.

Ora si aprono i lavori per il nuovo anno scolastico. Abbiamo apprezzato l'impegno sincero e costante degli insegnanti su cui possiamo contare da subito per avviare gli incontri. Ci auguriamo una disponibilità nuova degli amministratori locali, a cominciare dal primo appuntamento per il quale chiediamo, sin da ora, un incontro per programmare una iniziativa comune con la cittadinanza per individuare spazi, idee e soluzioni affinché i giovani del proprio territorio possono esprimersi e dare un loro contributo anche fuori dalla scuola e trovare in noi adulti degli interlocutori affidabili.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola



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