domenica 3 giugno 2012

INCONTRO PROVINCIALE DI LUCCA

INCONTRO PROVINCIALE DI LUCCA Lunedì 28 maggio appuntamento a Lucca nella bellissima Sala Maria Luisa del palazzo Ducale ospiti della Provincia. Gli studenti e le studentesse della classe prima del Liceo scientifico e tecnologico Galileo Galilei di Viareggio con le loro insegnanti Maria Grazia Anatra e Rosella Ciccarelli sono stati accolti dall'assessore provinciale all'Istruzione Mario Regoli. Dopo il saluto dell'assessore che ha apprezzato l'impegno della Fondazione nel testimoniare e diffondere la cultura della legalità e quello della scuola che accoglie ed è luogo per eccellenza di formazione del cittadino, impegno divenuto più urgente dopo i fatti di Brindisi dove la scuola è divenuto luogo da colpire e intimidire, abbiamo introdotto l'incontro. Innanzitutto abbiamo sottolineato la persistente assenza della stampa e degli organi di informazione che, pur invitati, mancano puntualmente ogni appuntamento perché incapaci di discernere i fatti rilevanti dal pettegolezzo e con la loro assenza danno un pessimo segnale ai cittadini non offrendo loro strumenti per conoscere e formarsi un'opinione relativamente ai temi che riguardano la comunità. Con loro occorre non desistere e tornare a richiedere maggiore attenzione. In questi tre anni i giovani hanno ripetuto con insistenza alcuni temi e hanno richiesto di rispettare i pronunciamenti popolari, come nel caso dei referendum sull'acqua, oppure di porre un argine forte e robusto alla diffusione del gioco d'azzardo, vera e propria piaga dei tempi nostri. Ancora: si sono occupati di immigrazione e integrazione, per aprire le porte e non erigere steccati; di abuso dell’alcol e di droga. D’accordo, ancora una volta con gli studenti, ad ottobre, premieremo quelle amministrazioni che hanno dato segnali di attenzione e si sono schierati sui temi di maggiore preoccupazione proposti dai giovani. Ci piace rammentarle: Arezzo per la difesa del decoro urbano e per l’integrazione; Cascina e Bagno a Ripoli per la lotta all'evasione fiscale; Pistoia per l'impegno di ripubblicizzare gradualmente l'acqua; Agliana che dichiara l’acqua bene comune nello Statuto ed è impegnata nella differenziazione e riduzione dei rifiuti; Pisa dove l'amministrazione provinciale da un segnale sulle energie rinnovabili; Siena, l’amministrazione provinciale disponibile agli spazi per i giovani di Poggibonsi. Fiduciosi fino alla fine, ci auguriamo che al confronto del 3 ottobre altri amministratori compiano scelte coraggiose. Ci piace ricordare anche la bella lettera del vice presidente del Senato Vannino Chiti. In questo momento di grave crisi economica, politica e sociale occorre fare attenzione a tutti i moderni pifferai che hanno il compito di sviare l'attenzione dai problemi reali e farci concentrare su alcuni falsi, come il numero dei parlamentari, deviando così dalla questione degli insopportabili privilegi di deputati e senatori; oppure le infinite discussioni su primarie e leggi elettorali, senza mettere al centro il potere del cittadino di scegliere; oppure cambiare la Costituzione senza che i cittadini ne vengano informati come è accaduto per l’articolo 81! La stucchevole enfasi sul governo tecnico che maschera la mancata responsabilità della politica con la P maiuscola! Enfasi scimmiottata anche da alcune amministrazioni locali che scelgono tecnici ed evitano di prendere posizione! In questi nostri ripetuti convincimenti abbiamo il conforto del “dimenticato” Antonino Caponnetto che si è battuto in difesa della Costituzione e delle regole, ha esortato i partiti politici a far pulizia nei propri ranghi tirando loro la giacca, ha invitato i cittadini a battere un colpo per far sentire la loro voce. Ci solleva il bel lavoro che quotidianamente vediamo germogliare nelle scuole, con fiducia nelle istituzioni e senza alimentare demagogia e paure. Per parte nostra continueremo in questa opera, finché ce lo permetteranno, come diceva Antonino Caponnetto. Leonardo, Paolo, Andrea, Sara ed Elena hanno illustrato il progetto sul tema dell'acqua e, a differenza di tanti altri, sono partiti dalle denunce pubbliche di Stefano Rodotà al Presidente della Repubblica sulla situazione di grave illegalità di tante società che gestiscono il servizio. Esse continuano a richiedere in bolletta la quota di profitto, norma che il referendum ha abrogato. Con l’ausilio di slide e i dati di un questionario hanno documentato la situazione di degrado per l’enorme numero di bottigliette di plastica prodotte e hanno individuato nella loro scuola due luoghi, il muro dell’acqua e la casa dell’acqua, da attrezzare con fontane e decorare. Con l’entusiasmo delle matricole hanno ripreso l’esperienza di altre scuole pilota, il Petrocchi di Pistoia, il Buontalenti di Firenze e altre, e hanno alimentato quel meccanismo che non si può fermare e che avrà come fine solo l’installazione di cannelle di acqua di buona qualità, segno di quel cambiamento culturale che porta il nome di acqua come bene comune. Da questo mutamento hanno origine altre trasformazioni di abitudini e modi di fare, fonti essi stessi di benessere e di nuovo lavoro. In chiusura, un breve cartone ha ben illustrato l’ascesa e la caduta dell’acqua in bottiglietta e dei danni ad essa connessi. La professoressa Ciccarelli ha preso la parola per ribadire che questo percorso avviato quest’anno è stato contagioso di interesse e i ragazzi e le ragazze hanno intenzione di continuare anche il prossimo proseguendo con la progettazione dei punti acqua e con un lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei loro compagni a scuola a rafforzare quel cambiamento in atto che nessuno potrà fermare. Il lavoro, lo studio e gli approfondimenti hanno portato alla luce alcuni spazi nella scuola che sono abbandonati e rischiano il degrado e ci impongono di riflettere sui mezzi per riqualificarli, mantenerli e conservarli come, ad esempio, un pozzo per l’irrigazione dei prati circostanti l’edificio scolastico, oltre ad un sistema di raccolta di acque piovane per usi non domestici. Mario Regoli ha esordito riprendendo alcune delle conclusioni del lavoro dei giovani: l'opera di sensibilizzazione deve essere costante e non essere legata a momenti particolari come quello del referendum. Ha apprezzato l'impegno dei ragazzi a diminuire il numero delle bottiglie consumate nella scuola. Ha voluto essere molto esplicito nel ricordare la grave situazione economica che è all’origine dei tagli, a cui si associano gli effetti del Patto di stabilità che impediscono anche agli enti locali virtuosi di spendere, cosicché le emergenze incidono pesantemente sulle esigue risorse rimaste, ragion per cui si crea un circolo vizioso fra emergenza, scarsezza di risorse, assenza di manutenzione e stato di degrado che pregiudicano qualsiasi progettualità a scuola. Alla fine della mattinata possiamo affermare che il dibattito e il confronto proficuo hanno arricchito le conoscenze reciproche e permettono di immaginare un lavoro comune sia su una migliore sobrietà nei consumi, sia nel definire interventi a costi esigui da realizzare a breve grazie alla ricerca, alla sensibilizzazione e alla crescita di una coscienza civica più matura. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

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