mercoledì 16 ottobre 2013

Grande evento al Teatro della Pergola a Firenze

CONFERENZA FINALE E APERTURA DEI LAVORI DEL PROGETTO GIOVANI SENTINELLE DELLA LEGALITÀ Venerdì 11 ottobre nel bel teatro della Pergola, il teatro storico di Firenze ed uno dei più antichi d'Italia, ospiti del Comune di Firenze che ringraziamo, ragazze e ragazzi, bambine e bambini delle scuole di Toscana hanno animato la Conferenza finale del progetto 2012-2013 e apertura dei lavori 2014. Seri e composti hanno seguito con attenzione tutti gli interventi di compagni, amministratori e di tutti gli ospiti. «Essere giovani significa tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è dimenticato di essere azzurro» diceva il giudice padre del pool antimafia, ed Elisabetta Caponnetto nel suo brevissimo saluto ai ragazzi e alle ragazze presenti ha voluto ricordarlo, quasi a ringraziare tutti i giovani incontrati in questi quattro anni che, grazie al loro impegno e alla loro passione, hanno tenuto aperto quell'oblò. A testimoniare lo straordinario impegno dei giovani il video che riassume i progetti dei giovani, tutti i progetti di questi primi quattro anni, ha introdotto i lavori veri e propri della Conferenza. Le immagini sono eloquenti più di qualsiasi discorso. Le venti scuole pilota di quattro anni fa sono cresciute fino a venticinque e, fra di esse, vi è un gruppo di scuole medie inferiori che hanno deciso di essere compagne di viaggio di questo nostro progetto e offrono ai propri studenti una sorta di open day, ma questa volta della legalità. Quest'anno abbiamo visto alla prova anche scolari e scolare della primaria che hanno rivolto i propri sguardi interessati alla Costituzione e alla propria scuola, segno che hanno a cuore il luogo dove trascorrono molto del proprio tempo e che riconoscono il valore dell'istruzione. Con regolarità è cresciuto il numero dei giovani coinvolti, fino a raggiunger il numero di circa seimila. Ma quello che più conforta è la maturità di questi giovani interessati ai temi più vivi della nostra società: l'acqua pubblica, di cui si sono occupati in tanti e a proposito del quale hanno prodotto un bellissimo video quelli del Liceo artistico di Pistoia; ma anche l'acqua delle cannelle a scuola per risparmiare sulla produzione di rifiuti plastici e per bere quella di qualità, come hanno testardamente richiesto fino ad ottenere il muro dell'acqua i giovani del Liceo scientifico e tecnologico di Viareggio, senza dimenticare gli impegni che hanno assunto altre amministrazioni come Agliana che ha inserito nel proprio statuto che l'acqua è pubblica. Le energie alternative sono state menzionate in diverse occasioni, ma la sollecitazione di studenti e studentesse di Pontedera ha sortito l'effetto di impegnare l'amministrazione provinciale a dotare l'edificio scolastico dei pannelli fotovoltaici e, più in generale, di estendere l'esperienza ad altre scuole. In più occasioni ragazzi e ragazze si sono occupati di dipendenze: dall'alcol studiando i comportamenti dei pari attraverso sondaggi e interviste, come nel caso del Liceo artistico di Arezzo e dell'ITC di Agliana; o dalle droghe, sempre nello stesso Liceo artistico, con un sondaggio esteso e ricco che ci offre molte riflessioni per interventi di contrasto efficaci e mirati; o ancora dal gioco d'azzardo, moderna patologia, messa sotto la lente d'ingrandimento, prima dal Rosmini di Grosseto e oggi dai bei lavori dell'ISIS di Cascina, ricchi di informazioni e di proposte. Sui temi di maggiore interesse abbiamo registrato una modalità nuova: studenti e studentesse che invitano presso la propria scuola, o chiedono ospitalità alle amministrazioni comunali per approfondire una questione particolare e cercano il coinvolgimento di cittadini e associazioni. Di questi approfondimenti avevamo già fatto esperienza lo scorso anno ad Agliana con i giovani dell'ITC, quest'anno si sono ripetuti a Cascina e ad Arezzo, indizio di un bisogno di andare a fondo e cercare soluzioni non facili. In modo uniforme sul territorio toscano, da tante scuole è emerso l'interesse e l'attenzione verso la propria scuola, l'edificio che ospita le fatiche quotidiane di ragazzi e ragazze, dalla primaria alla secondaria superiore. In tanti casi abbiamo visto i giovani mostrare attenzione e interesse, rimboccarsi le maniche e ripulire, imbiancare aule e corridoi, come all'Istituto comprensivo di Bagno a Ripoli, o adottare uno spazio verde, come hanno proposto i giovani di Monsummano. E abbiamo ascoltato le ragionevoli richieste degli studenti e delle studentesse del Liceo di Volterra di avere uno spazio per le loro assemblee. Li abbiamo seguiti nella ricerca di una soluzione e abbiamo condiviso con i giovani la soddisfazione per l'accoglimento della loro proposta. Strettamente connesso è la questione del disegno delle città in cui vivono, degli spazi verdi e di quelli per ritrovarsi, liberi dal consumo e ospitali per le loro attività. Questo tema è un ottimo cartina per misurare la qualità del confronto pubblico con le Istituzioni. In questi quattro anni è cresciuta l'attenzione degli amministratori, la loro disponibilità a interloquire e a discutere, sia pure in modo aspro e forte, superando le difficoltà e le diffidenze iniziali. La Conferenza è stata un'ottima prova di quanto sia credibile e autorevole il progetto. In apertura, Cristina Giachi, assessore all'Educazione del Comune di Firenze, ha salutato i giovani a nome del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, impossibilitato per altri impegni, e ringraziato la Fondazione per il lavoro di formazione nelle scuole, oltre che per mantenere viva la memoria delle persone che hanno tenuto fede alla legge e ai principi della nostra convivenza civile. Ha sottolineato il valore della legalità, delle regole, quali strumenti per vivere insieme. Insieme alla legalità occorre rafforzare le Istituzioni, quei luoghi dove si forma la volontà collettiva, dove si fanno le leggi, dove si governa e si amministra il Paese. Poi, via via, sono intervenuti gli altri amministratori: la vice presidente della Provincia di Arezzo, Mariella Ricci, che ha lodato il lavoro quotidiano degli insegnanti; e il sindaco di Cascina, Alessio Antonelli, ha voluto rimarcare quanto sia importante l'impegno personale, il semplice comportamento quotidiano corretto, per rafforzare la legalità, che non ha bisogno di eroi; il sindaco di Bagno a Ripoli, Luciano Bartolini, che ha ripreso il ragionamento dell'omologo di Cascina in merito alle gare d'appalto, talvolta vero cavallo di Troia per le infiltrazioni mafiose; il consigliere regionale Paolo Bambagioni, che ha ricordato l'impegno della Regione Toscana sia finanziario sia sul piano legislativo. In proposito, proprio all'inizio della settimana il Consiglio regionale ha votato una legge regionale sul gioco d'azzardo che prevede, appunto, un segno distintivo per gli esercizi liberi dall'azzardo, proprio come indicato dai ragazzi di Cascina. E ancora: Elena Becheri, assessore all'Istruzione di Pistoia, e l'omologo della Provincia, Paolo Magnanensi sempre presente agli appuntamenti. A ragazzi e ragazze è stato letto il bel messaggio di Piero Grasso, presidente del Senato, che non ha potuto prendere parte alla Conferenza perché impegnato nei lavori del Senato della Repubblica. Il testo è allegato al report. E hanno potuto ascoltare la testimonianza di Angelo Corbo, uno degli agenti di scorta di Giovanni Falcone scampati alla strage di Capaci, che li ha sollecitati all'esercizio della memoria, proprio come hanno fatto ragazzi e ragazze delle medie di Poggibonsi, che hanno contribuito, con le loro sollecitazioni all'intitolazione di un parco cittadino a questi moderni eroi della resistenza alla criminalità mafiosa. Rosa De Pasquale dell'Ufficio scolastico regionale ha apprezzato il progetto e si è augurata che la scuola si apra a queste nuove modalità di apprendimento veicolate dal progetto Giovani sentinelle. La scuola avrà bisogno di formazione agli insegnanti, che sono il vero cuore pulsante del nostro sistema di istruzione, per mantenere alta la qualità dell'istruzione. Anche la Fondazione è grata agli insegnanti di tutte le classi che hanno preso parte al progetto, è grata per il loro lavoro silenzioso ed efficace, per l'impegno a formare cittadini consapevoli e critici, e si augura che prosegua questa collaborazione e questo lavoro comune. Rosa De Pasquale ha ricevuto in dono una spiga di grano coltivato sulle terre un tempo di Totò Riina, quelle terre che ospitano tanti giovani che lavorano volontariamente d'estate nell'ambito del progetto LiberArci dalle spine. Maurizio Pascucci dell'Arci, nostro partner insostituibile, ha inteso, con il dono, riconoscere l'opera di tutti gli insegnanti che sono impegnati quotidianamente a formare i cittadini. In modo analogo ha consegnato ad Angelo Corbo una bottiglia di passata di pomodoro, prodotto delle stesse terre e segno del riscatto economico; infine ha offerto a Federico Gelli un pezzo di formaggio di un pastore, quasi a risarcire l'opera di quell'altro pastore che vigilava sulla latitanza di Bernardo Provenzano. Questo nostro progetto nato dalle intuizioni di Antonino Caponnetto ha un'altra stella polare: la Costituzione. Un'appassionata difesa di essa, dei principi cui si ispira e contro i tentativi di stravolgerla ha fatto riferimento Domenico Santagati, insegnante dell'Istituto Capitini di Agliana e amico della Fondazione, che con grande passione l'ha difesa e ha criticato il tentativo, nemmeno tanto malcelato, di modificarla con strumenti poco appropriati. Per contrastare questo tentativo ha chiesto che le modifiche della Costituzione avvengano sempre con referendum confermativo con quorum e, in questo senso, ha annunciato una raccolta di firme avviata dai giovani della propria scuola che proporranno alle altre scuole della rete delle Giovani sentinelle. Come pure ci sembra urgente rilanciare l'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, vera emergenza didattica, rimasta sulla carta e confinata nei ritagli da una legislazione farraginosa. In questo modo si apre un nuovo terreno di intervento del progetto, proprio nel momento in cui supera i confini della Toscana e mette radici in altre regioni del Paese: Veneto e Friuli, Puglia e Campania, Lazio e Liguria. Insieme con questo nuovo compito, registriamo anche modalità nuove della cultura della legalità. Il protocollo d'intesa sottoscritto con il Teatro dei ragazzi di Padova e quello con la Sala Umberto di Roma significano la ricchezza dei linguaggi con cui veicolare le parole delle regole, suscitando emozioni e passioni forti. Tocca ai giovani fare la loro parte, come ha sottolineato Salvatore Calleri, presidente della nostra Fondazione, e noi crediamo che non si sottrarranno. Del pari ci auguriamo che faccia la propria parte la politica, a cui occorre dare fiducia e riconoscere credibilità, come ha sottolineato Federico Gelli, parlamentare e membro della Fondazione, valorizzando l'impegno dei singoli e delle tante espressioni associative della Toscana che hanno dato linfa alla battaglia contro i tentativi delle organizzazioni criminali, non solo della mafia, di introdursi nella vita democratica della nostra regione. Alla Fondazione non resta che ringraziare tutti questi giovani e prepararsi al nuovo progetto, ricordando, ancora una volta, la questione delle risorse. Senza finanziamenti stabili e giusti non è possibile guardare lontano e immaginare un Paese dove diritti e regole siano ingredienti indispensabili delle relazioni quotidiane. Segnali incoraggianti sono le dichiarazioni fatte dal Presidente della Repubblica e del ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, all’apertura dell’Anno scolastico di invertire la tendenza dei tagli di questi ultimi anni. E noi ci auguriamo che queste promesse diventino realtà. Infine un grazie a tutti i nostri referenti delle tante zone d’Italia e ai collaboratori impegnati nel progetto. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

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