martedì 28 giugno 2011

Corleone 27 giugno 2011

27/06/2011

Anche oggi ci siamo alzati alle 6.45 per andare a lavorare nei campi. Dopo il lavoro nei vigneti, stamani siamo andati a zappare i pomodori. Il lavoro consisteva nel radunare la terra intorno alla pianta del pomodoro; il lavoro è risultato più faticoso del solito, ma anche più divertente. Cinque di noi sono andati al vigneto per continuare il lavoro dei giorni scorsi.
A pranzo è tornato a farci visita un volontario della SPI di Palermo, venuto i primi 3 giorni del campo. Inoltre altri volontari della SPI CGIL hanno compensato la mancanza degli altri volontari di Messina partiti ieri, preparandoci delle squisite lasagne alla siciliana, con l'aiuto anche di Lucia e della moglie di Franco.
Dopo il riposino pomeridiano, siamo andati a vedere il luogo della strage avvenuta a Portella della Ginestra. A spiegarci l'eccidio sono venuti 2 sopravvisuti alla strage: Giacomo Schirò e Mario Nicosia e il fondatore dell'associazione "La Ginestra" , la quale si preoccupa dei sopravvissuti e delle loro testimonianze per ricordare e indagare sulla strage avvenuta il 1° Maggio 1947. Giacomo e Mario, non solo ci hanno raccontato come hanno vissuto l' avvenuto, ma ci hanno anche fatto riflettere, narrandoci delle loro esperienze vissute durante il ventennio fascista e negli anni seguenti, facendoci apprezzare di più quei diritti che loro hanno conquistato per noi e per le generazioni future. La strage è stata fatta dal Bandito Giuliano, su commissione della mafia.
Oggi è l'ultima sera che si cena tutti insieme, infatti domani partono i ragazzi della Fondazione Caponnetto e dopo domani i volontari dell' Arci e tutta l'allegra combriccola!!

Irene, Martina, Beatrice e con la collaborazione esterna di Deborah

27 giugno, penultimo giorno a Corleone! Si concludono gli incontri pomeridiani, come al solito ricchi e stimolanti. Questo pomeriggio abbiamo provato un'emozione forte nel visitare i luoghi della strage di Portella della Ginestra. Fra quelle pietre, come scrive Ignazio Buttitta, c'è la memoria dei compagni assassinati dalla mafia. A ricordare giovani e meno giovani vittime, due superstiti hanno raccontato di quel giorno terribile e hanno risposto alle domande dei ragazzi che hanno "toccato con mano" cosa siano i misteri di questo nostro Paese. Quel buco nero che tutto inghiotte e che non vuole lasciarci alcun brandello di memoria per ricostruire una storia condivisa.
Stamattina, durante il lavoro dei campi abbiamo realizzato delle interviste con i volontari che inseriremo nel DVD che sarà allegato al volume dei progetti di quest'anno.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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