giovedì 30 giugno 2011
Liberarci dalle mafie: concluso il 3° campo antimafie
Carissime,i,
era una Casa di mafia della famiglia Riina oggi è Casa Caponnetto sede della Cooperativa Lavoro e Non Solo!!
Prima era frequentata da mafiosi e da cittadini che avevano perso la loro dignità oggi è continuamente riempita da ragazze e ragazzi che condividono con i soci cooperatori corleonesi antimafia sociale e Giustizia Sociale.
I diari riportati qui sotto sono fedeli al cambiamento in corso e le bandiere e striscioni nelle foto (allegate) sono il segno del coraggio , della memoria e del presente di soggetti collettivi che si sporcano le mani per la libertà di tanti.........
un saluto
Maurizio Pascucci
Coordinatore Campi Antomafie Arci
cell 348 7005531
CORLEONE 28-06-11
E siamo arrivati alla fine di questa esperienza,di questa avventura,così piena di emozioni:gioia,curiosità,risate ed anche pianti.
Con malinconia ripercorriamo i giorni passati.L'obbiettivo è stato pienamente raggiunto,siamo riusciti a formare un gruppo unito,compatto,formato da persone tutte diverse ma con ideali e concezioni se non uguali molto simili.
Questa mattina dopo che ci siamo divisi tra il campo di pomodori ed il vigneto abbiamo salutato i nostri compari corleonesi,con la soddisfazione di esser riusciti a veder "crescere"una vigna,ma soprattutto per aver condiviso tutto: INSIEME.
Dopo pranzo i ragazzi del Progetto Caponnetto hanno preparato le valigie dato che dovevao partire alle 19:00 qui da corleone per tornare verso casa.
Verso le 16:00 ci siamo riuniti per fare una "verifica di fine campo",ovvero un punto della situazione, relativo all'esperienza che ormai haimè avevamo alle spalle.
Durante il meeting sono emerse le considerazioni di ognuno di noi:sono stati affrontati i punti salienti della nostra esperienza,cosicchè abbiamo potuto riscontrare all'unisono che questo è solo la nostra rampa di lancio che ci ha permesso di poter vedere in modo più globale ciò che ci sta intorno,vivendolo ogni giorno in prima persona. Molti invece sono portati a parlare per sentito dire pensando che determinate realtà siano dei tabù,mentre invece essendo cose reali,che esistono,dobbiamo parlarne, e come! dato che interessano proprio tutti!
Siamo riusciti a saper condividere,ad essere più autonomi,indipendenti,responsabili,abbiamo scoperto una parte d'Italia che tanti di noi non conoscevano o perlomeno se la immaginavano soltanto.
Abbiamo cantato nelle difficoltà, riso a crepapelle nei momenti più belli, ci siamo interessati ed abbiamo preso a cuore ogni singola esperienza vissuta.
Ora che ci siamo resi conto che il nostro tempo qui è ormai scaduto, promettiamo che al ritorno a casa, cercheremo di diffondere le nozioni che abbiamo acquisito, condividendole soprattutto con le persone che non hanno partecipato al campo di lavoro, speranzosi che possano comprendere che la mafia in Italia C'è.Dunque è un problema che convolge tutti, indistintamente.
è necessario oltre che pensare GLOBALMENTE, agire LOCALMENTE,
continuando ad essere uniti:
un fascio di spighe infatti è impossibile da piegare!
INSIEME ed UNITI, un'ITALIA DIVERSA è POSSIBILE!!!!!!
Chiara G Ginevra e Niccolò
Corleone 28 giugno:
Oggi poteva essere una giornata come tutte le altre, invece il clima è stato diverso perché, per quanto cercassimo di nasconderlo o comunque di non pensarci, sapevamo bene che era l’ultimo giorno di campo(infatti le sentinelle sono partite in serata, mentre i volontari torneranno a casa domani mattina). In ogni caso la sveglia è suonata alla stessa ora ed ancora un po’ assonnati abbiamo preso la zappa e ci siamo diretti nel campo, dove, sotto la direzione di Gino e Leoluca, abbiamo continuato a rincalzare il pomodoro. Tornati a casa ci aspettava un duro pomeriggio: non solo dovevamo prepararci per la partenza e quindi ripulire tutta la casa, ma soprattutto dovevamo fare la verifica, che, come ha sottolineato Fabrizio, è un momento fondamentale del campo. Tuttavia, proprio durante un breve momento di relax prima della verifica, tutti siamo stati positivamente colpiti dal vedere il nostro vicino di casa che, seduto sullo scalino della nostra porta a vetri, giocava a dama con Niccolò. In questi giorni ci siamo abituati a vederlo seduto di fronte al suo garage che osserva incuriosito le nostre attività, per questo il fatto che abbia “attraversato la strada” c’ha reso estremamente contenti e ottimisti: a Corleone le cose pian piano cambiano!. La verifica è stato un importante momento di confronto tra i ragazzi, in particolare tutti hanno notato come la differenza iniziale tra sentinelle e volontari sia andata scomparendo con il passare della settimana, facendo emergere come l’obiettivo dei due progetti sia il medesimo. Inoltre è emerso come tutti siano rimasti entusiasti del rapporto che si è instaurato con i soci della Cooperativa e con i “diversamente giovani” dello SPI che in queste settimane ci hanno sfamato. Purtroppo, però, il momento dei saluti è veramente arrivato e così abbiamo pensato che il modo migliore per farlo fosse quello di un aperitivo tutti insieme in villa. A questo punto ai volontari non resta che passare quest’ultima notte in casa Caponnetto, certamente ultima di questo campo, ma non in assoluto.
Giulia insieme a Fabrizio coordinatrice del campo antimafie
Ultimo giorno a Corleone per le giovani sentinelle
Ieri si è conclusa la splendida esperienza a Corleone. Per tutta la settimana, le giovani sentinelle insieme ai volontari hanno lavorato al mattino nei campi, offrendo un contributo di solidarietà tangibile, e nel pomeriggio hanno attivamente partecipato agli stage formativi, con incontri, visite a luoghi simbolo dell'antimafia siciliana e testimonianze.
Nel pomeriggio di ieri i gruppi del progetto Giovani sentinelle e i volontari si sono riuniti insieme per una riflessione sull'esperienza fatta. Riflessione utile per i ragazzi e le ragazze sia affinché non la considerino un episodio concluso e isolato nella loro vita, ma che fecondi il bagaglio culturale e di crescita di ciascuno di loro, sia affinché il confronto con il tema della mafia e del contrasto ad essa costituisca un antidoto efficace anche nei luoghi dove vivono per l'affermazione dei valori della legalità. La stessa cooperativa Lavoro e non solo e l'Arci hanno sempre ritenuto importanti questi incontri e scambi di riflessioni che possono così aiutarli ad affinare regole e richieste per tutti i giovani che vogliono fare questa esperienza a Corleone, mentre i ragazzi possono avere maggiore chiarezza nelle loro aspettative relativamente al volontariato.
Dall'incontro è emerso l'entusiasmo di tutti e il desiderio di tornare nuovamente a Corleone. Tale desiderio è il segnale migliore della loro crescita, del loro protagonismo. A tutte le Giovani sentinelle abbiamo richiesto di essere testimoni, sin da ottobre nei primi incontri del nuovo anno scolastico, nei confronti dei loro coetanei nelle proprie città e scuole. In questo modo sono fedeli allo spirito del progetto che intende valorizzare queste esperienze e radicare un costume di impegno civile nelle proprie comunità a difesa del rispetto delle regole, della Costituzione e per contrastare ogni forma di illegalità.
La Fondazione è grata a tutti i giovani agli insegnanti che hanno partecipato al progetto 2010-2011 per l'impegno e le proposte fortemente sentite che hanno elaborato, per le quali dà appuntamento alla Conferenza Regionale del 3 ottobre prossimo a Firenze.
Un grazie a Fabrizio e Giulia dell'Arci che hanno seguito i ragazzi durante la settimana, a Calogero, Franco, Salvatore e a tutta la Cooperativa: una parte del nostro cuore è rimasto a Corleone.
Un augurio a tutti di buone vacanze.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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