martedì 22 gennaio 2013
INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO DI MONSUMMANO
INCONTRO CON L'ISTITUTO COMPRENSIVO ANTONINO CAPONNETTO DI MONSUMMANO
Nell’ambito dell’Open day della legalità di Pistoia, incontro con tre classi dell’Istituto comprensivo Caponnetto di Monsummano, presenti le professoresse Delia Dami, Benedetta Bartolomucci e il prof. Marcello Michelotti. La scuola ha già partecipato lo scorso anno al progetto della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e ha prodotto delle mattonelle in ceramica decorate dagli alunni e dalle alunne guidati dal prof. Michelotti, mattonelle che sono state donate dalle Giovani sentinelle alle Amministrazioni locali più attente e partecipi.
Queste tre nuove classi stipate in un’unica aula, perché la scuola non ha spazi più adeguati per assemblee e incontri dopo che una parte dell’edificio è stata accorpata ad un altro Istituto comprensivo con una scelta poco oculata, ci hanno accolto con curiosità e interesse. Abbiamo introdotto con la consueta presentazione della Fondazione, dell’impegno antimafia di Antonino Caponnetto e abbiamo sollecitato i ragazzi a riflettere anche sui rischi delle infiltrazioni criminali nella nostra regione e, in particolare, sul proprio territorio. Siamo poi passati ad illustrare il progetto e l’impegno loro richiesto. Martina, Matteo e Michele hanno assunto il compito di redigere un report dell’incontro, forti della loro esperienza nel giornalino scolastico, e a loro ricorreremo in seguito per tutta il lavoro di informazione sull’evoluzione del progetto nella propria scuola.
Con le classi di Monsummano abbiamo fissato il prossimo appuntamento per venerdì 22 marzo. Contatteremo l’Amministrazione locale per concordare le modalità dell’incontro.
"Le giovani sentinelle dell’Istituto Comprensivo “ A. Caponnetto” fanno scuola di legalità.
Mercoledì 16 gennaio 2013 ha avuto luogo, nei locali della Scuola Media, un incontro tra i ragazzi delle classi prime, seconde e terze e la Fondazione Antonino Caponnetto con Domenico Bilotta, Sergio Tamborrino e Vieri Baroni. La nostra scuola non ha spazi per accogliere eventi di tale importanza, ma, almeno in questa occasione, il disagio è passato in secondo piano perché noi ragazzi eravamo consapevoli di discutere di uno dei problemi più grandi che colpisce il nostro paese … forse il più grande: la MAFIA. Da più di cento anni gli italiani devono fare i conti con varie forme di criminalità organizzata. Ci sono intere regioni che hanno presenze di organizzazioni mafiose. Ma noi non possiamo fare finta di niente e pensare che la mafia sia un problema degli altri, delle regioni del Sud. La mafia è anche vicina a noi, nella nostra città, anche se a noi ragazzi questo sembra impossibile. L’incontro ci ha fatto riflettere sulla figura di Antonino Caponnetto, “nonno Nino”, ma ci ha fatto capire anche questo: non possiamo rimanere indifferenti, non possiamo delegare agli altri i nostri diritti, non possiamo lasciare che siano altri a dettare le regole. Crediamo che sia proprio questo il messaggio che ci ha lasciato. Dopo quello che è avvenuto in classe abbiamo voglia di partecipare, ci sentiamo pronti ad essere vigili ed attenti. Desideriamo entrare a far parte di questo progetto, vogliamo anche noi decidere del nostro futuro e provare a fare proposte. Le idee sono già numerose e vogliamo che il nostro Comune si renda conto delle esigenze dei giovani e curi maggiormente i nostri spazi”
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