lunedì 25 novembre 2013
Roma, Sala Umberto: Settimana della legalità
Roma, Sala Umberto: Settimana della legalità
Lunedì 18 novembre nel bel Teatro Sala Umberto di Roma si è aperta la Settimana della legalità, iniziativa promossa dalla Fondazione con la direzione artistica del teatro, la Polizia di Stato, l'associazione Testadialkol e con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione.
Soggetti diversi fra di loro ma uniti dall'intento comune della diffusione della cultura della legalità hanno deciso di mettere insieme le loro forze, le competenze e i propri linguaggi per meglio operare e incidere su una questione che assume, nel nostro Paese, una sempre maggiore rilevanza anche per la presenza di organizzazioni criminali capaci di modificarsi velocemente e con efficacia per conservare meglio potere, ricchezza e capacità di riprodursi.
Dalle esperienze degli approfondimenti che abbiamo sperimentato nello scorso progetto delle Giovani sentinelle abbiamo tratto il suggerimento di collegare e coordinare gli sforzi di più soggetti, per declinare la questione della legalità da punti di vista differenti e originali, traendo dai contributi di ciascuno spunti, riflessioni, pratiche in grado di guidare e arricchire l'impegno di ragazzi e ragazze.
Il carattere nuovo di questa collaborazione sta nell'uso di linguaggi diversi, come possono essere quello teatrale e quello freddo dell'analisi socio-economica, quello delle passioni e quello dei numeri. Ed un primo assaggio lo si è avuto con le due iniziative di lunedì.
Al mattino, il teatro è pieno di ragazzi e ragazze in rappresentanza di ben 22 scuole romane che ascoltano con attenzione le presentazioni dei progetti della Fondazione, della Polizia di Stato, del Teatro dei ragazzi, di Testadialkol, a cui seguono richieste di chiarimenti e, in modo reiterato, la domanda: cosa possiamo fare noi?
In questo interrogativo e nelle differenti risposte si ritrova la chiave di lettura dell'intera Settimana della legalità. Fra di esse anche quella di Elisabetta Caponnetto, emozionata - come ogni volta - nel riascoltare la voce del giudice nel video che ne racconta la vicenda, che ha esortato i ragazzi e le ragazze all'impegno civile e a non voltarsi mai dall'altra parte, principio, questo, essenziale alla convivenza civile secondo i canoni della solidarietà umana e della giustizia. Dopo le altre diverse risposte dei promotori dell'incontro, Matteo Lucherini ha presentato il filmato prodotto da Testadialkol sul tema dell'abuso nel bere di giovani e giovanissimi con la canzone via con l'alcol interpretata da Cisky un giovane che, nel video che precede la canzone, racconta la sua vita da spacciatore, il mito del denaro facile e la difficile e dolorosa scelta del pentimento. Poi Micaela Grasso ha raccontato dell'esperienza del Teatro dei ragazzi di Padova. Il Teatro della Gran Guardia ha messo in scena lo spettacolo Faceless che ha come tema il cyberbullismo ed è stato molto interessante notare il silenzio religioso e il forte coinvolgimento emotivo di studenti e studentesse, di insegnanti e adulti, nel seguire la rappresentazione di vicende che talvolta toccano in modo drammatico la vita di ragazzi e ragazze.
La sera, aperto alla cittadinanza secondo le consuetudini della Fondazione, si è svolto un dibattito Costruiamo insieme le risposte, che ha ripreso le domande mattutine. Moderato dal giornalista Valerio Cataldi, autore dell'inchiesta televisiva Ragazzi a mano armata, che racconta i ragazzi dei quartieri a rischio di Napoli, filmato che ha introdotto il dibattito vero e proprio, parlamentari ed esperti hanno provato a dare delle risposte. Rosi Bindi, presidente della Commissione parlamentare sul fenomeno mafioso, Beppe Lumia e Mario Giarrusso che ne fanno parte, Federico Gelli, deputato, Salvatore Calleri, presidente della Fondazione, Lorenzo Diana, presidente del Centro agro alimentare di Napoli, Michele Capasso, presidente della fondazione Mediterranea, Gianpiero Cioffredi, responsabile dell'Osservatorio Legalità della Regione Lazio: tutti hanno osservato quanto, in questo momento, sia decisiva l'azione del recidere ogni legame fra politica e criminalità organizzata, fra politica e affarismo, richiedendo a ciascuno comportamenti cristallini e trasparenza nell'azione. Tali sono le condizioni per poter incidere profondamente sulla questione del riciclaggio del denaro proveniente da attività criminose che inquina l'economia legale. Questa enorme ricchezza illecita mette a repentaglio la nostra democrazia e le nostre libertà e minaccia la nostra convivenza civile per la quale è necessario il contributo di ciascuno e sono essenziali i principi e i valori della nostra Costituzione.
Roberto Ciufoli, Giorgio Borghetti, Augusto Fornari e Francesco Pannofino, attori televisivi e cinematografici, hanno letto brani dai discorsi e dalle conferenze di Antonino Caponnetto, mentre Marco Mongelli ha chiuso la serata cantando il brano Per sempre, scritto e musicato da Giulio Terreni in ricordo di Antonino Caponnetto.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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