Giovedì 30 marzo ultimo degli appuntamenti delle Giovani sentinelle in Toscana prima di quelli finali di maggio.
A Montemurlo, nella sala Banti, ragazzi e ragazze delle classi dell’Istituto comprensivo Salvemini La Pira sono stati accolti dal sindaco, Mauro Lorenzini, e dall’assessora all’Istruzione, Rossella De Masi, interlocutori puntuali e attenti.
Nei loro saluti hanno ringraziato la Fondazione dell’impegno a favore della cultura della legalità e hanno rinnovato la propria disponibilità alla discussione e al confronto, apprezzando l’impegno di studenti e studentesse ad essere cittadini attenti.
Paolo Calusi, dirigente scolastico dell’istituto, ha sottolineato il valore della legalità e del rispetto delle regole come uno dei tratti distintivi della scuola e ha lodato l’impegno di studenti e studentesse che offrono ogni anno sollecitazioni e richieste, idee e percorsi.
La Fondazione ha introdotto i lavori veri e propri illustrando dapprima l'articolazione del progetto e sottolineando il senso e il valore di ognuno degli appuntamenti che cadenzano il percorso di educazione alla legalità, poi soffermandosi sul significato dell'essere cittadini per metterne in rilievo tutti i caratteri. Il rispetto delle regole è uno dei presupposti fondamentali del vivere insieme cui occorre aggiungere il valore del rispetto per l'altro, per l'ambiente inteso in senso lato e per i beni che costituiscono la trama della socialità.
Hanno poi preso la parola studenti e studentesse. Divisi in gruppi hanno approfondito i temi scelti legandoli a quello generale della cura della propria scuola e del luogo in cui vivono. Da qui le riflessioni e le sollecitazioni sullo spazio che abitano quotidianamente, la propria scuola, guardando cosa si può migliorare con la cura di tutti e di tutte. Particolarmente stimolanti le annotazioni sul cibo che rimane dopo il pranzo e che viene sprecato perché non vi sono, o sono molto complicate, le modalità di recupero e di dono. Le riflessioni dei giovani hanno aperto una discussione vivace e ricca di spunti perché, dopo gli interventi del sindaco Lorenzini e dell'assessora De Masi, hanno preso la parola la responsabile dell'Ufficio Istruzione del Comune e la dietologa che si occupa del menù di studenti e studentesse. Le loro note hanno chiarito tanti aspetti che sfuggono ad un esame superficiale della questione e a tanti confronti superficiali e sono servite a far chiarezza mettendo in rilievo difficoltà nel recupero del cibo avanzato e la complessità delle procedure.
In modo analogo anche la questione che quelli di terza media hanno riproposto, quella del degrado di alcune zone del proprio comune, riprendendola dai propri compagni e compagne più grandi degli anni scorsi, ha trovato orecchi attenti negli amministratori che hanno puntualizzato per ogni immagine proposta lo stato dell'arte. Non è così semplice rimuovere un'auto da una via se vi è un legittimo proprietario che non è reperibile ed è economicamente insostenibile per le casse comunali trovare spazi dove collocarla. Tale situazione illustra meglio di ogni altra la complessità di tante norme, talvolta farraginose, che richiederebbero una più meditata revisione.
Lo scambio è stato fitto e le risposte hanno provocato nuove domande e nuove sollecitazioni. Per i giovani è stata una buona palestra aver partecipato a questa esperienza e la loro costanza nel segnalare le questioni più urgenti, o nel riprendere quelle vecchie e irresolute, ha avuto dall'altra parte interlocutori che hanno dato risposte e chiarito aspetti controversi.
Alla fine l'ora avanzata ha imposto la chiusura della discussione e con ragazze e ragazzi ci siamo dati appuntamento al prossimo martedì 16 maggio con gli altri giovani del Cicognini di Prato per il terzo degli appuntamenti delle Giovani sentinelle.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
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