sabato 2 giugno 2018

Incontro Regionale per le sentinelle viterbese

Lunedì 21 maggio terzo appuntamento con le Giovani sentinelle del Viterbese. 


Nella sala del monastero di San Vincenzo a Bassano Romano, gli studenti e le studentesse del Liceo delle scienze umane Buratti e i coetanei e le coetanee del Liceo Meucci di Ronciglione si sono ritrovati con la Fondazione, per illustrare gli uni agli altri i propri progetti e per ricordare le vittime di mafia.


Le giovani sentinelle promuovono il protagonismo civile di ragazzi e ragazze con l’intento di formarli alla cittadinanza e al rispetto delle regole, ma hanno anche il compito di tenere viva la memoria dei fatti e quella degli uomini e delle donne che hanno compiuto il proprio dovere fino in fondo. Per questa ragione, nell’imminenza delle celebrazioni del 23 maggio, ventiseiesimo anniversario della strage di Capaci, abbiamo ricordato i fatti con la lettura di alcuni brani di Angelo Corbo che ha rievocato quella terribile vicenda nel suo volume La strage di Capaci.


Non è casuale la scelta: Angelo è da tempo nostro compagno di viaggio e racconta a giovani e adulti quella vicenda e il suo tormento, sollecita l’impegno e l’attenzione di ciascuno e ciascuna, la responsabilità e il non voltarsi dall’altra parte di cittadini e cittadine quali antidoti al crescere della presenza mafiosa nell’economia e nella vita di tutti i giorni. Ma le sue parole ci sono servite anche per altro: ricostruisce puntigliosamente gli eventi di quel 23 maggio perché siano fissati con esattezza tutti i dettagli e tale ostinata rievocazione serve affinché siano stabilite le responsabilità di ciascuno, non solo quelle penali, il cui accertamento è compito dei giudici, ma anche quelle morali e politiche. È una questione di grande valore che rinvia al capitolo più generale della condivisione di una memoria presupposto di quella dei valori e dei principi grazie alla quale definire comportamenti civici e principi di convivenza.


Accanto alla strage di Capaci abbiamo ricordato altre due vicende emblematiche che abbiamo ricordato in questo mese di maggio: quarant’anni fa, la mattina del 9, furono ritrovati il cadavere di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate rosse, e i resti di Peppino Impastato, vittima della barbarie mafiosa. Anche in questi casi abbiamo bisogno di sgomberare le ombre che velano la verità compiuta, conoscere se vi furono connivenze e complicità da parte di uomini delle istituzioni e i motivi di tali connivenze perché, anche in questi casi, abbiamo bisogno di una verità condivisa.


Poi hanno preso la parola i giovani. Ad esordire quelli di Bassano che si sono spartiti i compiti fra le diverse classi: una ha fatto un piccolo sondaggio nella comunità locale e hanno rilevato il problema dei rifiuti come uno dei più sentiti, mettendo in rilievo che vi è in taluni casi poca informazione sulle modalità del riciclo anche se non mancano giudizi positivi sulla raccolta e sul buon funzionamento dell'isola ecologica. Altri hanno approfondito in modo dettagliato il riciclaggio di vetro e plastica, sottolineando l’importanza di un corretto comportamento nel dividere i rifiuti e nel collocarli nel contenitore giusto.


Studenti e studentesse di Ronciglione hanno illustrato ai compagni e alle compagne la storia e le condizioni del lago di Vico, luogo di straordinaria bellezza il cui ecosistema deve essere protetto e salvaguardato per permettere alle generazioni future di poterlo ammirare e ci hanno rammentato l’importanza della cura per i beni che appartengono a tutti.


Valentina Zibellini, assessora all’Istruzione di Bassano Romano che ci ha raggiunto dopo l’inizio dei lavori insieme al sindaco, Emanuele Maggi, ha apprezzato la fatica dei giovani e li ha incoraggiati a proseguire, ribadendo la disponibilità a dare seguito all’impegno, assunto lo scorso anno con gli studenti e le studentesse di Bassano, della pubblicazione del calendario con tutte le informazioni relative alla differenziazione dei rifiuti.


Questa disponibilità fa piacere ed è altamente apprezzabile perché segno di attenzione e di apertura alla cittadinanza attiva e noi ci auguriamo che i giovani del Liceo Buratti la accolgano e diano seguito ai loro propositi.


Ha emozionato in chiusura Il suono della pioggia con il suono ritmato delle mani e dei piedi, che le ragazze e i ragazzi di Ronciglione avevano proposto in apertura del loro intervento e che hanno riproposto alla fine coinvolgendo compagni e compagne di Bassano.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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