Giovedì 16 maggio ultimo appuntamento delle giovani sentinelle a Padova.
Ad animare la giornata sono solo i ragazzi e le ragazze dell’Istituto comprensivo di Cadoneghe. Dispiace per i giovanissimi dei tre plessi Pacinotti, Falconetto e Levi Civita del VII Istituto Comprensivo della città che avevano con passione lavorato sul tema La nostra scuola - Sicuri a scuola, ma non avevano le autorizzazioni per lo spostamento in quanto tutto il Consiglio di Istituto si è dimesso. Assenti anche tutti gli altri istituti della provincia e anche l’Istituto Tecnico Tecnologico Economico Galileo di Arzignano al quale, per essere il solo della provincia di Vicenza, avevamo proposto di partecipare al confronto con le altre scuole di Padova.
Come tutor del progetto continuiamo a ripetere anche alle scuole che richiedere sale ampie per la partecipazione è un diritto ma è anche un dovere rispettare le comunicazioni date sul numero dei presenti.
I ragazzi di Cadoneghe potevano essere ospiti nella bella sala consiliare della Provincia evitando soprattutto sperperi di risorse.
Ci auguriamo infine che queste assenze non si ripetano in occasione della Conferenza finale di ottobre la cui data sarà confermata nel prossimo mese di giugno.
Nell’Auditorium dell’Istituto Modigliani a dare il benvenuto è il presidente della Provincia, Fabio Bui, che si è reso disponibile all’ascolto e al confronto conosciute le finalità del progetto, lasciando subito la parola ai ragazzi per la loro esposizione dopo il saluto. Ad accompagnare i giovani cittadini di Cadoneghe il sindaco, Michele Schiavo, accompagnati dalle loro instancabile insegnanti Paola Norbiato, Dafne Rizza e Silvia Rossi.
Da due anni il loro impegno è divenuto una missione contro l’inquinamento. Straordinario il loro risultato: lo scorso anno hanno proposto di installare un cartello nei pressi della scuola con il divieto di inquinare, sollecitazione accolta dal sindaco con una delibera a seguito della quale ne sono stati posti alcuni; quest’anno, sempre con una loro sollecitazione, è stato disposto il divieto di circolazione delle auto negli orari di ingresso e di uscita di scuola, in modo da limitare l’inquinamento nell’area prospiciente. I ragazzi dicono che il loro sogno è diventato realtà.
Ma è il sogno di tutti che è diventato realtà, quasi insperabile, nel nostro tempo, con una politica spesso sorda alle richieste dei cittadini, e più che mai dei ragazzi: è l’idea che dei giovanissimi possano venire a capo dei problemi del loro territorio, che l’amministrazione li ascolti e predisponga con loro le soluzioni.
Quest’anno forti del loro impegno e di essere stati ascoltati, il numero degli alunni che partecipa al progetto è raddoppiato, le attività sono aumentate: ogni venerdì i ragazzi si recano a turno, davanti al Comune, in una posizione molto centrale di passaggio, con mascherine e cartelloni, per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente, aderendo così all’appello di Greta Thumberg di salvare il nostro pianeta con pubbliche manifestazioni. Ma il loro impegno è cominciato prima di Greta; si sono occupati del verde, studiando i reali comportamenti delle persone, interrogandosi sulle acque del Brenta, hanno creato una scultura di plastica, hanno avviato momenti di confronto con le aziende sullo spreco degli imballaggi.
I ragazzi e le ragazze mettono in discussione comportamenti e abitudini, anche dei propri genitori, come ad esempio parcheggiare l’auto in curva, non recarsi al parcheggio predisposto dal Comune, lasciare il motore acceso anche quando non serve. La loro è un’operazione culturale profonda, di trasformazione reale della mentalità opportunistica intorno a loro.
Indubbiamente le istituzioni comunali sono state collaborative e hanno permesso ai ragazzi e alle ragazze di promuovere importanti cambiamenti. Anche in questo appuntamento si è rinnovata l’intesa con l’amministrazione, con il sindaco Michele Schiavo che li ha accompagnati e ha lodato il loro lavoro e l’impegno per la cittadinanza. Significativa è stata la presenza del presidente della Provincia di Padova, Fabio Bui, che si è impegnato a portare in consiglio provinciale le proposte dei giovani di Cadoneghe per una più ampia coesione, si è poi complimentato con loro dichiarando che hanno dato una straordinaria lezione di politica. Li ha esortati affettuosamente a considerare le differenze una risorsa, e a rispettarle sempre. E sulla lezione di politica offerta dai ragazzi di Cadoneghe, non ci sono dubbi: le loro azioni sono molteplici, mirate a comprendere lo stato di cose, a proporre nuovi stili di vita, a intraprendere soluzioni.
Stupisce che a fronte di questo impegno di giovani che danno esempi di cittadinanza che indicano agli adulti, compresi i propri genitori, comportamenti rispettosi e l’esempio di una comunità attenta e che collabora con le istituzioni, il giornale Il Mattino di Padova, come abbiamo riportato alcuni giorni fa, abbia dato voce ad un cattivo esempio!
La Fondazione sarà accanto a studenti e studentesse e ci auguriamo che come è accaduto in altre scuole l’impegno coinvolga tutta la scuola e le buone regole e i buoni comportamenti si diffondano in tutta la comunità. Cambiare giorno dopo giorno, con pazienza e determinazione, la cultura del bene comune.
Come un sasso lanciato in uno specchio d’acqua si propaga ovunque, anche questa azione - nella sua qualità di cambiamento primariamente culturale - è votata a spostare verso un futuro migliore gli abitanti del paese, e di lì quelli delle città vicine, e poi a propagarsi verso il mondo intero.
Notizie da Venezia!
Dalla segreteria dell’assessore comunale di Venezia, Giorgio D’Este, ci è giunta la comunicazione dell’ordine del giorno 191 approvato dal Consiglio comunale di Venezia nella seduta del 16 maggio 2019 relativo all’Area ex Gasometri a San Francesco della Vigna. Il sindaco e la giunta si impegnano a definire in tempi rapidi una soluzione, d’accordo con le istituzioni scolastiche Benedetti-Tommaseo, Algarotti-Sarpi e Barbarigo per la costruzione di una palestra di adeguate dimensioni, utilizzando le risorse messe a bilancio dalla Città Metropolitana. La bella notizia testimonia che l’impegno assunto dall’Amministrazione comunale con le sentinelle dell’IIS Marco Polo di Venezia nel corso dell’incontro tenutosi a Venezia lo scorso 7 marzo, continua.
Nel riconoscere l’impegno e la dedizione dell’assessore D’Este che apprezziamo per la coerenza e il rigore, non comprendiamo il comportamento della Città Metropolitana e il suo rifiuto di ospitare i giovani per il terzo appuntamento previsto per mercoledì 15 maggio. Anche un politico poco navigato avrebbe “sfruttato” l’occasione per annunciare una così bella notizia oltre a considerare, entrando nel merito del progetto, che avrebbero contribuito a dare esempio di come le istituzioni collaborano fra di loro per il bene della propria comunità e del proprio Paese, sollecitando così i giovani all’impegno civile, a maggior ragione se il sindaco è lo stesso a rappresentare i due enti!
Da parte nostra non ci scoraggiamo e il prossimo anno, prendendo esempio dai ragazzi di Cadoneghe, faremo in modo che anche i ripetenti passeranno l’anno con successo!
Domenico Bilotta e Francesca Vian
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