martedì 4 giugno 2019

Le sentinelle di Cicciano (NA) concludono la maratona di incontri a livello nazionale


Lunedì 27 maggio nella Sala di Santa Maria La Nova del Consiglio della Città Metropolitana di Napoli si sono conclusi i terzi incontri a livello nazionale.

A dare il benvenuto ai ragazzi e ragazze del Liceo Statale Enrico Medi di Cicciano e ai loro insegnanti, Rosanna Serpico, Rosa Anna Ardolino e Salvatore Alaia è il capo di gabinetto, Pietro Rinaldi che ha potuto informare dell'incontro fino all’arrivo di Luigi De Magistris, sindaco metropolitano impegnato in un Consiglio provinciale. 

Segnali positivi hanno distinto la mattinata per l'attenzione che l'amministrazione De Magistris ha voluto dedicare ai ragazzi e al tema da loro analizzato. 

Salvatore Pace, consigliere alle Aree Protette, informato dello studio dei giovani di Cicciano ha contribuito con il suo intervento ad un vero e proprio approfondimento riguardo le riserve naturali presenti sul territorio, oasi che erano insieme all’agricoltura i punti di eccellenza di tutta la Campania. 

Oggi la camorra ha rotto questo equilibrio determinandone un luogo di disastro ecologico. È chiaro che non è circoscritto solo a questo territorio e il pericolo non viene solo dalle mafie ma da tutto il genere umano. Ha ricordato alcuni articoli scientifici cui si parla di bacilli che vengono dal freddo, i ghiacci si sciolgono e liberano virus e batteri che potremmo non saper combattere: vaiolo, antrace oltre ad un numero imprecisato di malattie a noi sconosciute, perché scomparse nei secoli fino ai tempi delle glaciazioni, tutto conservato nel gigantesco frigorifero dei ghiacciai dell’Alaska e Siberia dall’uomo di Neanderthal fino ad oggi. Un frigorifero che il riscaldamento globale sta riaprendo, lasciando liberi tutti i batteri (ancora vivi) che lo abitano. L’ipotesi, tutt’altro che peregrina, è messa nero su bianco dal biologo dell’evoluzione Jean-Marie Claverie dell’università di Aix-Marseille.

Nell’agosto 2016 un focolaio di antrace ha ucciso, nella Siberia settentrionale, un ragazzo di 16 anni, la nonna e un migliaio di renne, dopo aver infettato alcune decine di altri esseri umani. A farla tornare a diffondersi, lo scioglimento di uno strato superficiale di ghiaccio, sotto il quale giacevano i resti di alcune renne uccise, decenni prima, dall’antrace; i loro resti ancora infetti del batterio ancora vivo, una volta tornati alla luce, hanno contaminato prima il suolo, poi l’acqua e da lì sarebbero passati prima agli animali e poi all’uomo.

Se, per effetto dello scioglimento dei ghiacci, e più in generale della rottura di equilibri consolidati nei secoli, questi batteri dovessero tornare in circolazione, l’umanità potrebbe trovarsi in difficoltà nel curare queste malattie in quanto mai esistite dalla nascita della medicina moderna, la medicina moderna non se ne è mai occupata, quindi non ci sono né cure né vaccini! Uno scenario su cui dovrebbe farci riflettere da che parte stare e chi combattere.

Emozionate, ma anche più cariche di prima, un gruppo di sole ragazze, sedute sugli scranni per i membri della giunta hanno presentato il loro lavoro al Sindaco metropolitano e consigliere: Differenziamoci - la raccolta differenziata come strategia e politica di servizio per la tutela dell’ambiente e della legalità.

Come per altri loro coetanei e coetanee, più grandi e più piccini, da nord a sud vogliono sapere dalle loro amministrazioni e dalla politica da che parte vogliono stare, a maggior ragione in questa Terra dei fuochi aggredita e martoriata dalla camorra ma anche da una totale assenza di cultura civica e sociale da parte di cittadini e in alcuni casi con la compiacenza di amministratori. Hanno ricordato che la questione dello sversamento dei rifiuti tossici in discariche abusive riguarda 1.076 km2 e 57 comuni. Disastri fatti da uomini del nord e del sud, scaltri, senza principi a discapito della salute di tutti. Hanno studiato uno slogan: sconfiggiamo insieme il degrado sociale, culturale e ambientale che affligge il nostro territorio! 
 
In marzo alla propria amministrazione avevano proposto di iniziare la raccolta differenziata nella scuola da estendere poi a tutte le altre del territorio comunale. 

Dagli elogi dell’assessore alla Cultura, Lucia Marotta, dal presidente del Consiglio comunale, Raffaele Arvonio, e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico, Giuseppe Otello, sono passati al risultato di aver ricevuto dei cestini per la carta! Inoltre i giovani del Medi erano pronti ad una campagna di sensibilizzazione. Proponevano l’utilizzo della tecnica naturale di bonifica dei suoli attraverso la piantumazione di piante che sono in grado di fitoestrarre metalli pesanti e/o indurre la degradazione di composti organici in terreni contaminati come ad esempio: le varie, le canape, il girasole selvatico o la senape. Il presidente del Consiglio comunale Raffaele Arvonio aveva fatto proprie le proposte dei ragazzi e delle ragazze impegnandosi di proporle in giunta e pronti a collaborare con la Città metropolitana e la Regione per bonificare il territorio con nuove piantumazioni. La loro assenza è stata la loro risposta!

Domenico Marrazzo, consigliere provinciale con delega alla Scuola si è soffermato sui limiti che hanno oggi le Province in merito all'ambiente in quanto le competenze sono passate alle Regioni e quindi non possono intervenire neppure sulla piantumazione di alberi. Anche se loro, da gruppo di coesi e visionari, lo hanno fatto.

In conclusione e di tutt’altra natura è stato l’intervento di Luigi De Magistris, senza parafrasare ha dichiarato: «Bisogna recidere completamente il legame fra la camorra e la pubblica amministrazione. Uno dei primi atti della mia giunta, infatti, è stato quello di tagliare i subappalti e, abbiamo proseguito su questa linea, perché nella gestione dei rifiuti bisogna puntare sul pubblico: la camorra e le mafie, in altre parti del nostro territorio, si sono inserite soprattutto nelle intermediazioni privatistiche nella gestione dei rifiuti». Ha parlato del connubio fra camorra e ndrangheta calabrese, della sua esperienza di magistrato a Catanzaro. Il grande affare dei rifiuti tossici, seppelliti fra Crotone e Cerchiara di Calabria e nel territorio di Cassano allo Ionio; il ruolo da protagoniste che hanno avuto privilegiando rapporti con quella zone d’ombra e di potere che, a volte, sono parte stessa del potere dello Stato. Con la collusione di pezzi della politica e delle istituzioni e delle imprese, hanno lucrato sulla salute dei cittadini.

Ha ricordato come i maggiori attacchi non li ha avuti dalla mafia ma da quella parte dello Stato. All’epoca delle sue indagini, non erano sicuramente più i tempi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle strategie stragiste, ma i nemici sono rimasti uguali, anche gli isolamenti a chi fa il proprio dovere. 

Sull’affare dei rifiuti tossici non vi è solo la criminalità organizzata ma spesso convergono gli interessi di parti oscure e deviate dello Stato che utilizza le organizzazioni criminali nell’ambito di traffici che coinvolgono anche altri Paesi e che assumono aspetti internazionali. In tali contesti giungere anche dopo anni ed anni alla verità è sempre più difficile, considerando i tanti depistaggi e le tante false verità costruite appositamente. Ha lodato l’impegno delle scuole e dei ragazzi di Cicciano ricordando la speranza di Giovanni e Paolo di come le loro idee possono continuare a camminare proprio sulle gambe dei giovani interrompendo il muro delle connivenze politico mafioso.

La Fondazione ha proposto a De Magistris di portare in consiglio dei Comuni della sua provincia le proposte e le idee dei ragazzi di Cicciano e di essere insieme ai propri giovani cittadini a Firenze alla Conferenza finale di venerdì 11 ottobre.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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