martedì 22 marzo 2011

Giovani sentinelle a Prato


IL COPERNICO DI PRATO INCONTRA LE ISTITUZIONI

Nel pomeriggio di lunedì 21 marzo, ospiti dell’Amministrazione provinciale di Prato nella bella Sala consiliare di palazzo Banci Buonamici, ragazze e ragazzi delle due classi del Liceo Scientifico Copernico hanno illustrato il proprio progetto agli amministratori locali. A sottolineare la straordinarietà della giornata la presenza di Elisabetta Baldi Caponnetto, contenta di stare fra di loro ed emozionata per il loro impegno.

Dopo i saluti del presidente del Consiglio provinciale, Giuseppe Maroso, dell’assessore provinciale all’Istruzione, Loredana Ferrara, e dell’assessore comunale alla Sicurezza, Aldo Milone, hanno aperto i lavori il professor Furzi, che segue le due classi in questo loro lavoro, e la Fondazione Caponnetto che ha ricordato a tutti il valore del progetto, l’impegno di tanti giovani attenti ai temi che riguardano il loro futuro, la loro caparbietà ad insistere nel richiedere ascolto e risposte chiare e convincenti, i segnali confortanti di apertura delle istituzioni locali che accettano di mettersi in gioco interloquendo con loro. E gli amministratori di Prato presenti ne sono testimonianza. Tanto è vero che l’Amministrazione provinciale, ha sottoscritto con la Fondazione un protocollo d’intesa, voluto fortemente dall’Assessore Ferrara, per far partecipare, a partire dal prossimo anno, tutte le scuole superiori di Prato al nostro progetto.

Hanno preso la parola gli studenti che, sulla scia del lavoro svolto lo scorso anno sul tema dell’immigrazione, hanno deciso di continuare ad occuparsi di accoglienza e integrazione. A Prato sono presenti uomini e donne di 116 etnie diverse, il dato aggiornato è stato fornito dall’assessore Milone, ma i ragazzi con il loro lavoro hanno messo a fuoco con maggiore precisione le questioni. Innanzitutto hanno distinto accoglienza ed integrazione, richiedendo, la prima, come hanno sottolineato, una disponibilità d’animo positiva nei confronti dell’altro, quale che sia la sua provenienza e condizione. Per l’integrazione sono necessari il dialogo, il confronto, il rispetto reciproco e il coinvolgimento, tutte condizioni per le quali sono indispensabili la conoscenza della lingua, della storia e della cultura del Paese che ospita e, infine, ritengono ragazze e ragazzi, anche l’educazione stradale per facilitare il movimento delle persone.

Da parte nostra, Paese che ospita, è indispensabile mutare comportamenti e creare condizioni che facilitino gli immigrati in diversi contesti: a scuola, sul lavoro, sul piano religioso, e che si offrano loro maggiori certezze. Per questo è importante prevedere una conferenza permanente degli enti pubblici per elaborare delle risposte coordinate.

Altro tema di grande rilevanza è quello degli alloggi, e i ragazzi hanno proposto all’amministrazione comunale un monitoraggio di quelli sfitti alla ricerca di disponibilità, da parte dei proprietari, ad affittare, per brevi periodi, a canone calmierato, per consentire a questi nuovi cittadini di avere del tempo per definire meglio la propria situazione.

Un ruolo di rilievo è quello della scuola per quel che concerne l’alfabetizzazione degli immigrati, ruolo che per quanto riguarda ragazze e ragazzi è ben assolto, mentre più complicata è la situazione per l’alfabetizzazione degli adulti.

In ultimo, gli studenti hanno pure fatto cenno a politiche di investimento nei Paesi di origine per consentire uno sviluppo più equilibrato ed evitare scelte talvolta dolorose come quella dell’emigrazione.

Sono intervenuti poi, gradita sorpresa, studentesse e studenti dell’Istituto Professionale Datini di Prato che, lo scorso anno, hanno partecipato al progetto I giovani sentinelle della legalità, elaborando una proposta di legge per il contrasto al gioco d’azzardo. Tale proposta sarà presentata a breve in alcuni incontri che terranno con gruppi parlamentari del Parlamento europeo a Strasburgo e, poi, ad altri studenti tedeschi e francesi con i quali sono in contatto a Karlsrühe e a Colmar.

L’assessore Milone ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione comunale a dialogare, ad offrire tutti i dati in possesso e a proseguire nel confronto. L’assessore Loredana Ferrara si è dichiarata pronta a far incontrare i giovani con i ricercatori dell’Asel che hanno elaborato i dati che fotografano la questione dell’immigrazione. Ha ricordato che Prato, con questa significativa ed importante presenza di immigrati e con le contraddizioni proprie di una città europea, chiede uno sforzo eccezionale alla politica, anche quella nazionale per dare risposte puntuali e decise ai problemi che si trova ad affrontare. Il contributo che danno questi ragazzi con il loro lavoro, a suo giudizio, è significativo, anche perché sollecitano tutti alla riflessione e alla comprensione della complessità. È intervenuto pure Luca Mori a nome della V Commissione consiliare, di cui è membro, apprezzando il lavoro svolto dai ragazzi e auspicando che presto sia attrezzata una sala per le videoconferenze, in modo da favorire gli scambi con gli studenti delle scuole gemellate con quelle di Prato.

A concludere, le parole emozionate ed emozionanti di Elisabetta Caponnetto che ha ringraziato i giovani dell’impegno profuso nel nome di Antonino Caponnetto e li ha invitati ha proseguire con tenacia e passione.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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