giovedì 3 marzo 2011

Incontro al Copernico di Prato


INCONTRO CON IL LICEO SCIENTIFICO COPERNICO DI PRATO



Mercoledì 2 Marzo c'è stato il secondo incontro con gli studenti e studentesse del Liceo Scientifico Copernico di Prato. Ad accoglierci e ad introdurre l'incontro il loro insegnante, Gerardo Furzi, che segue il lavoro quest'anno, e che ci informa del tema scelto.

La Fondazione riassume qual è lo stato dei progetti nelle scuole pilota e ribadisce di non voler tralasciare le questioni che i giovani hanno sollevato lo scorso anno.

Sono poi intervenuti alcuni studenti e studentesse che hanno tracciato le linee del progetto.

A Prato ci sono 80 etnie diverse e già questo è un motivo per occuparsi di immigrazione. In particolare, ragazze e ragazzi sono attenti alle motivazioni economiche del fenomeno dell'emigrazione, e il globalismo è un motivo primario, ma anche a quelle politiche che impediscono ai popoli di godere il diritto di vivere nei propri luoghi d'origine. Quando giungono in un Paese straniero sono molteplici i problemi che si trovano ad affrontare: dai mutamenti nella vita di chi cambia, alla ricerca di un alloggio e di un lavoro regolare. Spesso i migranti sono costretti al lavoro nero, fattore di rischio sul lavoro e di forte tensione con gli altri lavoratori regolari.

Non sono da trascurare poi tutte le problematiche relative all'integrazione, a cominciare da quella linguistica, alla conoscenza delle leggi e delle regole per le quali sarebbero auspicabili percorsi di educazione alla legalità.
Vi è poi la necessità di favorire fra i cittadini pratesi la conoscenza delle ragioni dell'emigrazione:
diritti umani e diritti civili talvolta poco protetti, basso accesso all'istruzione, analfabetismo, differenza di opportunità tra uomo e donna. Negli ultimi venti anni c'è stata un'immigrazione numerosa di cittadini di origine cinese che costituiscono la seconda più grande comunità dopo quella di Milano, comunità in cui si ricorre al lavoro nero, fonte di concorrenza sleale con altre aziende regolari.
Le altre etnie sembrano meglio integrate nel pratese.
Alexandra, studentessa di origine romena presenta la video intervista a due Dirigenti scolastici di istituti dove la presenza di immigrati è molto alta. Cita Azeglio Ciampi: «tendete la mano ai ragazzi stranieri...» e racconta di sé come immigrata da piccola con la famiglia dalla Romania che ha avuto subito possibilità di integrazione. Lo Stato italiano offre delle opportunità, ma non tutti i migranti sanno o vogliono recepirle e sfruttarle.

Gli studenti hanno avanzato alcune proposte su cui lavoreranno da qui a maggio per poi presentarle alle Istituzioni:

Istituzioni, associazioni, scuola e società civile sono chiamate a collaborare più strettamente per favorire l’integrazione;

Quando si giunge in Italia l’obbligo di corsi di lingua, conoscenza dei loro diritti e doveri anche distribuendo opuscoli e Carta costituzionale nella loro lingua madre;

favorire la conoscenza reciproca di usi e costumi quale antidoto ad ogni forma di discriminazione;

facilitazioni all’accesso di alloggi da subito a prezzi calmierati.

All’incontro era presente Elena Cardosi della Segreteria dell’Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Prato, Loredana Ferrara, che sarà presente in il 21 Marzo prossimo. La Fondazione ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione Provinciale di coinvolgere nel progetto, tutte le scuole della provincia il prossimo anno, concordemente agli intendimenti della Regione riguardo le politiche dell’integrazione.

L'incontro pomeridiano con la Provincia, del Comune di Prato, genitori e cittadini, come già annunciato, è stato spostato al prossimo 21 marzo alle ore 17,00.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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