mercoledì 5 dicembre 2012
Open day scuola
Open day della legalità
Incontro con il Comprensivo Caponnetto di Bagno a Ripoli
Il 28 novembre 2012, il progetto delle giovani sentinelle approda a Bagno a Ripoli e fa tappa all'Istituto comprensivo Caponnetto dove incontra gli alunni e le alunne delle classi terze.
Da alcuni anni proprio qui a Bagno a Ripoli abbiamo sperimentato l'open day della legalità con scuole di ordini diversi e i risultati sono stati incoraggianti.
Ad accoglierci, con i propri insegnanti, un primo gruppo di tre classi nelle prime due ore di lezione, poi un altro gruppo di due, nelle ultime due ore. Anche a loro, come ai compagni delle classi superiori, abbiamo richiesto una maggiore collaborazione e partecipazione. E infatti le belle foto di questo incontro sono di Sharmarke Abdulkader, mentre parte del report è a cura di Veronica, Niccolò, Sara, Anthea., Carolina e Sofia.
Proprio per questa ragione, da quest'anno, i report giungeranno con qualche giorno di ritardo proprio per consentire ai ragazzi e alle ragazze impegnati a redigerlo di avere il tempo necessario per incontrarsi e farlo.
Attenti e curiosi ragazzi e ragazze hanno seguito la presentazione della Fondazione.
«L'argomento principale trattato è stato la MAFIA e i tentativi dello Stato italiano di liberare il Paese da questa organizzazione criminale, anche con la costituzione del POOL ANTIMAFIA, che si formò a Palermo per merito di Antonino Caponnetto. Nato in Sicilia nel 1920, la sua famiglia si era poi trasferita in Toscana quando era molto piccolo. Nel 1954 entrò in magistratura, fu prima pretore a Prato e magistrato a Firenze. Scelto dal Consiglio Superiore della Magistratura come Consigliere istruttore a Palermo per prendere il posto di Rocco Chinnici, assassinato dalla mafia nel luglio del 1983, si trasferì nella città siciliana alla fine del 1983. Qui costituì il pool antimafia e a farne parte furono, oltre a Caponnetto, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Leonardo Guarnotta e Giuseppe Di Lello. Grazie alla loro opera fu possibile arrestare molti mafiosi e istituire il maxi processo. L'incarico di Consigliere istruttore a Palermo si concluse nel 1988 e Caponnetto tornò a Firenze convinto che a succedergli sarebbe stato Giovanni Falcone, invece il CSM gli preferì A. Meli. Falcone si trasferì a Roma dove promosse la formazione della DIA (Direzione Investigativa Antimafia).
In origine, la mafia si concentrava maggiormente nel meridione italiano, ma recentemente si è espansa anche nel settentrione e opera attraverso il riciclaggio del denaro (droghe, prostituzione, armi illegali e altre azioni illecite).
Tra la primavera e l' estate del 1992 furono assassinati Falcone (23 maggio) e Borsellino (19 luglio) e Caponnetto, dopo la morte dei suoi compagni, dapprima si scoraggiò pensando che tutto il lavoro svolto in quegli anni fosse finito, ma subito dopo, grazie al sostegno dei ragazzi, che dicevano: «Caponnetto non ci lasciare, chi ci difende ora?», il giudice decise di non sprecare tempo, di andare nelle scuole e parlare con i ragazzi, cercando di porre il problema con serietà., impegno a cui si dedicò negli ultimi 10 anni di vita.
Secondo noi, lo scopo di questo incontro è stato far capire ai ragazzi di oggi la gravità della situazione nel nostro Paese, e, riflettendoci, trovare delle soluzioni per migliorare il presente e il futuro. A parer nostro, la mafia va sconfitta perché sta rovinando il futuro e la vita di molte persone, soprattutto il futuro di noi ragazzi».
Dopo un confronto vivace e partecipato ai ragazzi e alle ragazze abbiamo lanciato la sfida di un percorso formativo di cittadinanza, chiedendo loro di prendersi cura di un tema particolarmente caro sul proprio territorio o comunità, di studiarlo e approfondirlo in modo che il prossimo 13 marzo i ragazzi siano pronti al confrontarsi con cittadini e amministratori comunali per una ricerca di soluzioni condivise dei problemi sollevati.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Scuola
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