mercoledì 22 maggio 2013

INCONTRO CON LE SCUOLE FIORENTINE

INCONTRO CON LE SCUOLE FIORENTINE Lunedì 20 maggio nella splendida Sala Luca Giordano del Palazzo Medici Riccardi che ospita la Provincia di Firenze, ragazzi e ragazze di tre scuole fiorentine sono stati accolti da Antonella Coniglio, assessore provinciale alle Politiche sociali e alla Legalità, dall'assessore comunale alle Politiche educative di Bagno a Ripoli, Rita Guidetti e dal presidente del Consiglio comunale di Tavarnelle Val di Pesa, Giuseppe Guttadauro. Antonella Coniglio ha salutato giovanissimi e giovanissime ricordando la storia dell'edificio dove si svolge l'incontro e il valore dei beni culturali che la nostra Costituzione tutela, edificio da salvaguardare perché patrimonio di tutti e come tale richiede l'impegno di ciascuno e ciascuna a proteggerlo, conservarlo per le generazioni future. La Fondazione ha lodato l'impegno di queste giovani sentinelle, il loro entusiasmo nel partecipare, lo stesso entusiasmo che percepiva Antonino Caponnetto quando incontrava studenti e studentesse e da loro riceveva sollecitazioni e nuovo vigore a proseguire nel suo impegno. Questo terzo incontro ha un suo particolare significato perché mette in contatto giovani di realtà differenti, sia pure vicine, che possono condividere esperienze e percorsi diversi, e li fa confrontare oltre che con quelli comunali anche con gli amministratori provinciali che, pur non avendo competenze specifiche con le scuole primarie e secondarie inferiori, contribuiscono pure loro al percorso di formazione con suggerimenti, sollecitazioni e scambi di idee. Inoltre a Firenze, abbiamo promosso il progetto fra scolari e scolare di alcune scuole primarie, convinti che l’educazione alla legalità è un sentiero da percorrere fin dalla tenera età e questa prima esperienza ci conforta per l’impegno e la passione profusa da insegnanti e scolari. In questi anni, superate le titubanze iniziali, è cresciuto il numero degli amministratori disponibili al confronto e al dibattito. Se all'inizio erano appena il 40% a partecipare agli incontri, la schiera è divenuta via via più fitta prima al 60 ed ora l’80% degli amministratori che sono parte attiva del percorso di formazione delle Giovani sentinelle. Un buon segnale, senza dubbio, merito della tenacia della Fondazione a sollecitare chi ha il governo locale della cosa pubblica. Ma anche il riconoscimento che il progetto riguarda la formazione dei cittadini e non la rivendicazione di qualcosa. Aver compreso questo aspetto consente un deciso passo in avanti: da più parti, quest'anno siamo invitati a socializzare con un pubblico più vasto di cittadini gli importanti contributi prodotti nelle scuole, mentre d'altro lato si consolida l'attitudine al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise. Spiace constatare che talvolta ad alcuni amministratori sfugga la limpidezza delle convinzioni e dei comportamenti della Fondazione, scambiata per un improbabile sindacato di cittadini scontenti. Ma non desistiamo, coerenti con l’insegnamento di nonno Nino continueremo a sollecitare quelle amministrazioni più riluttanti, continueremo ad invitare assessori e consiglieri, sindaci e presidenti dei consigli comunali e provinciali agli incontri sapendo distinguere l’arte della politica al puzzo del compromesso! È toccato a Tommaso, scolaro della scuola Baracca di Firenze, insieme con Riccardo e tutti i compagni e le compagne rompere il ghiaccio. Hanno letto in coro l'articolo 2 della nostra Costituzione, hanno deciso di studiare i diritti e, nel far questo, hanno incontrato i doveri, a cominciare dal "lavare il bicchiere", esemplificazione dell'impegno quotidiano ad essere cittadini responsabili e attivi. Un secondo gruppo ha voluto sottolineare la questione della tutela dei beni artistici e ambientali, come sancisce l'articolo 9 della Carta, poi quelli della 5B hanno esposto due articoli della nostra Costituzione, il 33 e il 34, e scelta non poteva essere più puntuale, mentre quelli della 5A hanno invece recitato una filastrocca sulla scuola libera, aperta a tutti. Il discorso dei diritti, della salvaguardia dei beni ambientali è proprio della scuola libera e non è separato dalla ricerca documentaria che bambini e bambine hanno condotto nella propria scuola, producendo dei bellissimi cartelloni molto colorati e molto precisi sulle condizioni dell'edificio scolastico che hanno illustrato nel corso del secondo incontro di mercoledì 20 marzo. In quell’occasione abbiamo fotografato i cartelloni e abbiamo consegnato un DVD all'amministrazione comunale affinché ne fosse informata. In questo terzo incontro abbiamo sollecitato bambini e bambine a riproporre le loro osservazioni, le loro richieste di piccoli interventi migliorativi. Ester ha esordito ricordando il problema del cancello in cui si inciampa, poi hanno ricordato la questione dello spazio nel giardino che si riempie di pozzanghere quando piove richiedendo che una parte sia destinata ad orto, il grande portone che deve rimanere aperto durante l’inverno disperdendo calore, i giochi. Hanno ricordato la visita del sindaco e rinnovato l'appello ad intervenire. Peccato che solo l’Amministrazione di Firenze non era presente. Torniamo a ribadire che il percorso di formazione alla cittadinanza richiede la presenza di un amministratore che si confronti con i propri cittadini, che ascolti e dia risposte e che non confonda il confronto con una qualsiasi vertenze privata! Come pure ripetiamo che le amministrazioni sono organismi di più persone ciascuna delle quali in grado di essere presente ed ascoltare le sollecitazioni dei propri cittadini. A ragazzi abbiamo rivolto la richiesta di prendersi cura del giardino della scuola, un altro dei compiti del "lavare il bicchiere", uno dei primi passi per occuparsi della città in cui si vive. Analogo impegno richiediamo a chi ha il governo delle città e del Paese intero. L'esempio di questi bambini e bambine è particolarmente significativo per la loro età, ci ricorda ancora una volta il valore e il lavoro quotidiano delle insegnanti e della scuola pubblica, perché sollecita ciascuno e ciascuna alla responsabilità. Hanno poi preso la parola i giovani di Bagno a Ripoli dell'Istituto comprensivo intitolato al giudice padre del pool antimafia. Di nuovo, la scuola è stato il punto di partenza delle loro riflessioni per giungere, poi, alla questione del verde pubblico. Il video che hanno prodotto è frutto delle loro abilità nello scegliere immagini e musiche. Il rispetto delle regole riguarda gesti quotidiani che compiamo a scuola e fuori di essa che richiedono l'impegno di ciascuno a dare il proprio contributo, così hanno deciso, armati di guanti, spugne e stracci di ripulire la propria scuola. Forti del confronto avuto in marzo, nella Sala del Consiglio comunale, sollecitati dalla Fondazione, dalla Polizia municipale e dai loro insegnanti hanno dato seguito al proprio lavoro mettendosi in gioco. Questa scelta che hanno documentato e illustrato è un segnale chiaro di cosa intendiamo con protagonismo e di come l'apertura e il confronto offrano soluzioni e dischiudono nuovi percorsi. A questo proposito ci piace ricordare che, nel proporre il progetto delle Giovani sentinelle a Padova, città dove la Fondazione è stata invitata, abbiamo appreso della costituzione di un comitato di genitori che ha deciso di partecipare ad un'esperienza di educazione alla legalità con la Fondazione. Rammentiamo questa proposta perché l'esempio dei ragazzi e delle ragazze è contagioso e risveglia dal torpore anche gli adulti che, qualche volta, dimenticano con facilità i propri doveri educativi. Infine i giovani di Tavarnelle. Una delegazione di studenti e studentesse delle classi terze della scuola media inferiore del comprensivo Don Milani hanno preso la parola per raccontare il proprio progetto. Anche loro, con un video, hanno voluto proporre alcune modifiche agli spazi scolastici. Non solo, hanno illustrato alcuni loro suggerimenti per rendere gli ambienti più confortevoli e prevedere nuovi spazi per fare lezione. Hanno esposto queste loro idee al Consiglio comunale in un incontro tenutosi lo scorso 23 marzo e le riproporranno al Consiglio comunale dei ragazzi di prossima costituzione. Rita Guidetti ha esordito esortando ragazzi e ragazze al coraggio di far valere il rispetto della legge e questo compito che la Fondazione Caponnetto sollecita è uno degli impegni propri che la scuola assolve. Lo assolve in una situazione finanziaria difficile per il nostro Paese, stretto tra tagli e scarsità di risorse. Si è impegnata a portare i contributi dei giovani in Consiglio comunale, il lavoro fatto e l'impegno che si sono presi, in modo da offrire loro voce e opportunità di ascolto. Giuseppe Guttadauro ha ringraziato la Fondazione per il lavoro svolto e ha lodato i giovani di Tavarnelle per il loro impegno, la loro maturità nell'individuare alcune delle emergenze sul territorio. Ha ricordato che il sindaco di Tavarnelle, in occasione del secondo incontro tenutosi nella Sala comunale ha preso degli impegni e tocca ora alle giovani sentinelle sollecitarlo. Nel parlare delle proposte della propria scuola, una scolara ci ha detto: «Ci basta poco» e in queste tre semplici parole c'è la richiesta di essere riconosciuti cittadini e cittadine. È sufficiente che vi siano opportunità per discutere e confrontarsi, è sufficiente riconoscersi come soggetti attivi e attenti al bene comune, disposti alle proprie responsabilità e a ricercare delle soluzioni condivise. Ci basta poco per un Paese migliore. A tutti abbiamo dato appuntamento alla Conferenza finale del 4 ottobre a Firenze. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

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