domenica 1 giugno 2014

La Nave della Legalità

Civitavecchia, giovedì 22 maggio, in un pomeriggio ventilato sulle banchine del porto ragazzi e ragazze, anche giovanissimi, si danno appuntamento con altri coetanei e coetanee di tutta Italia per partecipare alla Nave della legalità 2014. Tante bandiere, striscioni, cappellini e magliette con scritta “Insieme per non dimenticare”. Alle 17.00 grida di entusiasmo e applausi accolgono il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il presidente del Senato, Piero Grasso, la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosi Bindi, il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti e tante altre personalità. Nei loro brevi saluti hanno voluto ricordare quanto sia importante la memoria storica e la testimonianza di ciascuno nel combattere la mafia, fenomeno - ha voluto sottolineare Franco Roberti con le parole di Giovanni Falcone - che ha un inizio, uno sviluppo e una fine, se lo Stato vuole condurre una battaglia serrata. La determinazione a contrastarla richiede un forte impegno di ciascuno a mantenere vivo il ricordo di questi uomini giusti, delle loro indicazioni, dei valori in cui hanno creduto, tutti compiti ai quali assolve la scuola con passione e tenacia e i tantissimi giovani e giovanissimi – erano in 1.500 - sono a ricordarlo. Fra di loro anche quattro Giovani sentinelle degli istituti di Pistoia e Agliana, testimoni del percorso di formazione di cui sono stati protagonisti attivi e appassionati. Con loro abbiamo viaggiato e condiviso emozioni forti e autentiche. E con loro abbiamo raccontato agli altri chi sono le Giovani sentinelle e cosa fanno. Alle 18.30 la nave salpa in direzione Palermo altre emozioni ci attendono! Sulla nave tutto è perfetto, nulla viene lasciato al caso. A dirlo con parole del grande Lucio Dalla: su questa nave non si perde neanche un bambino! Un grazie va proprio a loro, al Ministro Stefania Giannini che appena insediata ha sposato da subito i progetti sulla legalità e alla dott.ssa Giovanna Boda e a tutto il suo Staff che ha sapientemente gestito tutto. La mattina di venerdì 23 la nave è in procinto di entrare in porto, suona la sirena che fa eco in ogni angolo del porto e si espande in tutta Palermo. Rispondono, ed è accolta, dal suono delle sirene di altre che sono ormeggiate dentro il porto e il loro concerto ha suscitato una forte emozione. Sulla banchina studenti e studentesse di Palermo e di tutta la Sicilia ad attenderci mentre dalla nave sono srotolate le due grandi immagini di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Maria Falcone ha salutato i giovani ringraziandoli e ricordando loro quanto sia importante mantenere viva la memoria dei fatti tragici di ventidue anni fa, di non dimenticare il coraggio di questi uomini che hanno compiuto il proprio dovere fino in fondo, i valori in cui hanno creduto, così attuali e così cogenti. In pullman abbiamo raggiunto piazza Magione, insieme con piazza Politeama e l'Aula bunker uno dei tre luoghi di raccolta, dove è stato proiettato il video dei lavori delle Giovani sentinelle toscane e siamo intervenuti a illustrare il progetto. Non solo, abbiamo poi illustrato la grande ricchezza di proposte che ragazzi e ragazze di Toscana e delle altre regioni dove è attivo il progetto hanno discusso con amministratori e cittadini, delle loro sollecitazioni ad essere attenti e responsabili, condizioni essenziali per evitare che siano facili verità e demagogia a guidarli nelle scelte. Come è stato nel caso di Giovanni Falcone, posto di fronte all'impossibilità di lavorare a Palermo scelse di andare a Roma e, per questo, sospettato di ricercare il potere! Invece dobbiamo a lui, se oggi abbiamo la Direzione Nazionale Antimafia! Sono i sospetti, le insinuazioni ad isolare, e l'isolamento è il segnale che la mafia può agire indisturbata, per questo motivo è necessaria un'informazione libera, cittadini protagonisti e consapevoli, che sappiano difendere i propri territori, solleciti e sempre pronti a pungolare amministratori e chi ha il governo della cosa pubblica alle proprie responsabilità, spronarli ad intervenire di fronte a gravi emergenze sociali, come nel caso del gioco d'azzardo, tema che preoccupa, e non poco le Giovani sentinelle, valutando appieno rischi e costi e sfuggendo alle sirene ammaliatrici del gettito fiscale facile e veloce, o a performance debito/Pil tolleranti verso le attività criminali e avendo invece lo sguardo lungimirante e solidale. Nel pomeriggio il concentramento è stato davanti all'aula bunker del tribunale di Palermo da dove il corteo si è diretto all'albero di Falcone, luogo difficile da descrivere saturo. Una sorpresa ci attende: la voce di Gianni Morandi e la sua musica ci accompagna fino al fatidico minuto di silenzio, alle ore 17.58 emozioni e sentimenti abbracciano tutti, i respiri di ciascuno e ciascuna si sono fermati e quel silenzio ha assordato tutti, la città intera perché non si dimentichi. Diceva Antonino Caponnetto: «la mafia teme più la scuola della giustizia!» e mai constatazione fu più giusta. Dai ragazzi e dalle ragazze di Palermo ripartiamo con fiducia, più forti, più consapevoli! Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola Via Baldasseroni, 25 - 50136 Firenze Tel. e fax 055 2478574 cell. 333 4875190 tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

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