mercoledì 3 giugno 2015

Le giovani sentinelle Pistoiesi non incontrano le proprie Istituzioni né locali, né provinciali



Le giovani sentinelle Pistoiesi non incontrano le proprie Istituzioni né locali, né provinciali solo il Comune di Montecatini Terme ha tenuto fede al Protocollo d'intesa sottoscritto dall'ANCI Nazionale!

 Come a Firenze, Siena, Livorno, amara sorpresa anche per le giovani sentinelle di Pistoia!

Negli anni scorsi le amministrazioni provinciali e comunali avevano sempre partecipato ai confronti con i propri giovani, dando un buon esempio di ascolto e promozione del dibattito.

Questa volta invece sia la Provincia, sia il Comune di Pistoia erano assenti! Il vice presidente, Rinaldo Vanni, nonché sindaco di Monsummano aveva dato conferma della sua presenza, ma poi non è venuto, né ha ritenuto suo compito comunicare l'assenza e il perché e, in un colpo solo, ragazzi e ragazze di Monsummano si sono persi il Comune e la Provincia!

Anche Agliana: assente! Ricordiamo con gioia e affetto la sindaca dell'Amministrazione precedente e il suo assessore alla Legalità che in cinque anni non hanno fatto mai mancare non solo la loro presenza ma anche il loro impegno.

C'è qualche ragione in questi mutamenti?

Da una parte sono sempre più numerose le giovani sentinelle, in Toscana e in altre regioni: ragazzi e ragazze con i propri insegnanti sempre più motivati, impegnati con grande entusiasmo, carichi di energia studiano, propongono, si mettono in gioco. Anche gli stessi genitori e cittadini rispondono, "si sporcano le mani" come ad esempio a Siena dove dipingono le aule della scuola, o a Padova dove i genitori costituiscono un'associazione per lavorare accanto agli insegnanti nel difficile compito di formare i propri giovani!

Dall'altra abbiamo constatato in questi anni che la presenza, l'ascolto, il dialogo e il confronto delle Istituzioni è dapprima lentamente cresciuto per poi quest'anno repentinamente calare!

C'è qualche ragione in questo mutamento?

A Corleone le giovani sentinelle siedono sugli scanni della Sala consiliare del loro Comune dove anni prima sedevano gli amici di Riina, Provenzano e Ciancimino.

I giovani corleonesi orgogliosi di rappresentare la Sicilia onesta cantano ben due canzoni per dire no alla mafia.

I media hanno più volte ripreso la notizia che la figlia di Totò Riina siede nel consiglio di Istituto di una scuola di Corleone.

I media hanno di recente raccontato la vicenda di Angelo Provenzano, figlio i Bernardo, che collabora con un tour operator statunitense come guida turistica nei luoghi di mafia.

Abbiamo chiesto ai media maggiore attenzione all'impegno di questi ragazzi e ragazze di una scuola media e di un istituto superiore di Corleone che hanno scelto di opporsi alla cultura e alla pratica mafiosa, autentiche sentinelle della legalità che hanno regalato emozioni, in una sala gremita del Comune, emozioni incredibili, cantando Basta con la mafia, e come risposta abbiamo ricevuto solo silenzio. Ancora una volta si preferisce il gossip da bettola per fare audience!
Qual è la funzione dei media?

Antonino Caponnetto, invitava i giovani a non abbattersi e non abbassare la guardia nella battaglia contro l'illegalità, la cattiva politica e il potere mafioso. La Fondazione caparbiamente continua a tenere fede a questo impegno mettendo al centro la scuola, laboratorio di idee e luogo sacro della formazione, stiamo con i suoi insegnanti, unici soggetti qualificati a guidare ragazzi e ragazze.

La Fondazione ha il compito di essere tutor, soggetto di collegamento fra giovani, istituzioni politiche e cittadini con l'intento di far avvicinare i ragazzi alle istituzioni. Per questa ragione abbiamo sottoscritto un protocollo con l'ANCI, per facilitare, rafforzare e diffondere quelle buone pratiche di confronto fra chi governa la cosa pubblica la cittadinanza, così da irrobustire un costume civile fatto di trasparenza e partecipazione attiva.

In 45 comuni toscani i giovani chiedono di essere ascoltati, di confrontarsi, ma in metà dei casi la risposta è quella di non partecipare, ignorare il compito e il ruolo che compete a chi amministra e, in alcuni come Massa e Siena, non ci sono sale e non si ritiene importante ricercare spazi per il confronto.

Quali sono i compiti degli amministratori?

Qualcuno ha pensato bene di tentare di gettare discredito sulla Fondazione accusandola di sparare sul pianista o sulla Croce Rossa, perché le nostre denunce sono generiche e indistinte.

Il discredito è strumento tipicamente mafioso e Caponnetto ci ha insegnato a difenderci. La Fondazione ha fiducia nelle Istituzioni e si è sempre schierata con la buona politica, ha sempre distinto i comportamenti corretti e coerenti con i principi da quelli che non lo sono, indicandone i motivi.

Fatte queste opportune precisazioni, hanno preso la parola ragazze e ragazzi dell'I.C. Caponnetto di Monsummano. Raccontano che nel loro territorio gli ecomostri sono tanti, una delle più discusse e con tanti lati oscuri da risolvere è senz'altro la Grotta Parlanti! Un ecomostro tra i più grandi della Toscana: 40.000 mq con un albergo ed uno stabilimento termale. Le aste per venderlo vanno sempre deserte ed il suo valore si aggira sui 6 milioni di euro. I ragazzi propongono un video che illustra il lavoro svolto con tanti dubbi e domande che aspettano risposte relativamente anche ad alcuni edifici mai completati e in stato di abbandono presenti in città.

Il comprensivo di Monsummano ha in questi anni elaborato progetti che testimoniano la maturità di tanti ragazzi e ragazze divenuti reali sentinelle in difesa del proprio territorio: prima si sono occupati del giardino della scuola per intitolarlo al professor Marcello Michelotti; poi il loro interesse ha riguardato il tema del vandalismo all'interno dei giardini, proponendo ad ogni scuola della città di adottarne uno vicino; lo scorso anno hanno realizzato un video per ricordare i fatti terribili dell'eccidio del Padule durante la Seconda Guerra Mondiale, e scoprendo, nel realizzare questa ricerca, che nel Padule, zona palustre con una ricchezza di fauna e flora di immenso valore, vi era in atto una moria di pesci dovuta all'inquinamento. Per concludere, hanno denunciato il tentativo di alcune aziende del territorio di  utilizzare industrialmente le acque, mettendo a rischio la biodiversità importante per la nostra stessa vita, con la costruzione di un "tubone" per smaltire le acque usate nella lavorazione industriale. Ma il sindaco nonché vice Presidente della Provincia, con la sua assenza, non ha ritenuto sufficientemente importante dare risposte! ...e noi ne riparleremo ancora ad ottobre cercando di non sparare a nessuno ma mettendo un fiore sul piano e gonfiando le gomme alla Croce Rossa!

Hanno poi preso la parola quelli del Capitini di Agliana che si sono occupati delle problematiche inerenti l'edificio scolastico che necessita di ristrutturazione. I ragazzi hanno realizzato un video con un'intervista al dirigente scolastico che non è mai stato interpellato dalla Provincia in merito ai lavori di cui necessitava la scuola, con immagini dei lavori all'edificio per il rifacimento del cappotto, mentre la priorità è il tetto che mostra da anni numerose infiltrazioni d'acqua, testimoniando l'evoluzione inverosimile della vicenda: le impalcature sono state montate e smontate nel giro di qualche giorno, senza che nessuno abbia saputo dare spiegazioni in merito. Il filmato dei ragazzi prosegue sulle note della famosa canzone dei sette nani: andiam, andiam, andiamo a lavorar per poi, senza aspettare la domenica! Prosegue: andiam, andiam andiamo a riposar! I ragazzi hanno preso spunto dal fatto che oggi fa più presa l'humor nel far riflettere!

Siliana Biagini, consigliera comunale di Montecatini e, in precedenza consigliera provinciale e vice presidente della Commissione Lavori pubblici, ha ricostruito le tappe del finanziamento per il lavoro all'istituto Capitini. La somma di 360 mila euro prevista dal bando non è sufficiente per il completamento dei lavori così la Provincia cerca di accendere un mutuo che, a sua volta, necessita di garanzie, ma i tagli ai trasferimenti degli anni non consentono di offrire le garanzie stesse e l'amministrazione non può proseguire i lavori. È la logica dei tagli: con il pretesto del risparmio, proprio dove non si dovrebbe, si avviano lavori che non si portano a termine cosicché vi è un grande spreco. Il problema è rappresentato dalla burocrazia e dalla cattiva politica, perché c'è un meccanismo che ad un certo momento si inceppa: si è voluto lo svuotamento delle Province ma ancora non si sa quali competenze rimarranno e quali saranno trasferite alle Regioni. Alla richiesta dei giovani del motivo per cui è stato deciso di intervenire prima sul cappotto invece che sul tetto, Siliana Biagini ha ricordato la regola che i finanziamenti hanno vincoli di destinazione all'intervento richiesto al momento del bando. La consigliera suggerisce di chiedere maggiori informazioni all'Ufficio tecnico competente.

Hanno preso poi la parola studenti e studentesse dell'IPAA De Franceshi che si sono occupati di un progetto di riqualificazione del giardino della scuola. Hanno elaborato un progetto e mostrato le foto che descrivono il loro lavoro, ma hanno bisogno innanzitutto che lo spazio sia messo in sicurezza dopo il forte vento dello scorso marzo che ha provocato non pochi danni.

Per ultimi quelli del Liceo scientifico Coluccio Salutati di Montecatini che hanno scelto il tema del degrado, non solo urbano ma anche politico, ambientale, morale, culturale. Hanno fatto un'indagine su quali sono le situazioni di degrado e le problematiche connesse: immigrazione, prostituzione, lo stato di edifici e spazi urbani.

Hanno rilevato le carenze di politiche a favore dell'interculturalità ed hanno proposto incontri di conoscenza della lingua e della cultura italiana per stranieri, offrendo la loro passione e il loro lavoro per realizzarli. E propongono pure interventi sul tema della prostituzione, che i cittadini percepiscono come esistente da sempre, mentre loro vorrebbero ricercare strumenti, occasioni e linguaggi nuovi per affrontarla.

Temi così interessanti e una passione così forte avrebbero richiesto interlocutori attenti e interessati. Siamo grati a Silvia Ambrosini per la disponibilità e la pazienza, spiace che la sua sia stata una voce isolata che gli altri amministratori e amministratrici invitati abbiano mancato l'appuntamento non intendendone il valore.

Ci siamo dati appuntamento per la Conferenza finale di ottobre.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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