Giovedì 23 marzo è la volta delle giovani sentinelle del comprensivo di Pelago. Ragazzi e ragazze sono arrivati molto prima nella sala consiliare del loro Comune per provare le modalità con cui esporranno il proprio progetto. Seguiti con attenzione dalle proprie insegnanti, vogliono essere preparati al confronto con l’amministrazione locale e con genitori e cittadini. Ad accoglierli l’assessore alla Cultura Bernardo Fallani che segue da sempre il progetto.
Alle 16.30 la sala è piena e ancora una volta, come a Bagno a Ripoli e Fiesole, la presenza dei genitori è numerosa e attenta per tutto l’incontro.
Bernardo Fallani ha dato il benvenuto e ha ringraziato i giovani incitandoli a proseguire perché - osserva - in questi anni le giovani sentinelle di Pelago hanno fatto la differenza, grazie al progetto, alla scuola, alle loro insegnanti, e la loro partecipazione e il loro impegno sono più convinti e consapevoli tanto da risultare vincitori del bando alla festa della Toscana che la nostra Regione celebra, dal 2000, ogni anno il 30 novembre, ricordando il bando con cui il granduca Pietro Leopoldo di Lorena abolì, primo capo di stato, la pena di morte nel 1786.
La Fondazione ha voluto anch’essa ringraziare la scuola e i ragazzi e le ragazze per aver coinvolto i propri genitori nel loro percorso di educazione e la loro presenza così numerosa è un buon segnale perché indica la condivisione dell’obiettivo formativo con la scuola. Dopo aver illustrato nei dettagli il progetto che al secondo appuntamento prevede il confronto con le amministrazioni locali e, in maggio, quello più ampio fra diverse scuole di ogni provincia con chi ha il governo della cosa pubblica in Toscana.
L’esperienza delle Giovani sentinelle è utile anche agli adulti perché li obbliga alla riflessione relativamente alla loro partecipazione alle questioni pubbliche, quelle che riguardano tutti nei luoghi in cui si vive.
Hanno poi preso la parola studenti e studentesse che hanno scelto come titolo del loro progetto Questa scuola è la mia scuola, tema che ricorre con frequenza anche quest’anno. La scuola è luogo da vivere pienamente, uno spazio accogliente, da rendere gradevole e che i ragazzi e le ragazze vorrebbero sentire come casa propria. Incoraggia ascoltare con quanta passione e vivacità ne parlano i giovani, la consapevolezza che la propria scuola sia qualcosa di più del luogo dove trascorrere una parte della giornata fra compiti e interrogazioni, fra letture ed esercizi. A riempire quel di più sono loro, dodicenni-quattordicenni, che hanno riscoperto questo luogo della socialità e della gratuità, lo spazio per progettare e per fare, per coltivare passioni e soddisfare le curiosità, per camminare insieme ai propri pari. Per rendere gradevole e accogliente lo spazio hanno preso l’impegno di ripulirlo con l’aiuto dei genitori e invieranno presto a Bernardo Fallani una bozza più articolata del loro progetto in modo da definire più dettagliatamente interventi e compiti. L’assessore ha assicurato una pronta risposta.
Questo loro entusiasmo ha contagiato i genitori, innanzitutto quelli del Consiglio d’Istituto, che hanno deciso di promuovere alcune iniziative, e il presidente, Francesco Maione è intervenuto per illustrare la prima iniziativa: hanno donato alla scuola proiettore, schermo e impianto audio che hanno collocato nell’atrio dell’edificio per consentire la visione dei film del cineforum che vogliono realizzare. In questo loro impegno ha contribuito anche l’amministrazione comunale che aveva promosso il tema del volontariato e del contributo attivo e solidale di ciascun cittadino e ciascuna cittadina mediante la costituzione di un vero e proprio albo comunale del volontariato, strumento giuridicamente importante anche per gli aspetti assicurativi dell’intervento di cittadini e cittadine. Come si può facilmente intuire sono tutte tessere, piccole o grandi non importa, che compongono il mosaico della cittadinanza.
Un tale mosaico ha un ruolo importante nel far crescere il senso dell’appartenenza ad una comunità e, con esso, l’idea del prendersi cura di ciò che appartiene a tutti, tutti elementi che formano quella sorta di anticorpo civico alla malapianta dell’illegalità e della criminalità.
Il clima di grande partecipazione, il bell’esempio di giovani e adulti hanno fatto passare velocemente le due ore dell’appuntamento e anche con i giovani e gli amministratori di Pelago ci siamo dati appuntamento al prossimo 8 maggio.
La fondazione proseguirà con gli altri incontri nei prossimi giorni, incoraggiata da queste bellissime e molto partecipate esperienze e soddisfatta dei buoni rapporti con chi governa la Regione Toscana, sensibile ai temi della legalità e lungimirante nel destinare risorse ai temi della cultura della legalità. In modo analogo, quest’anno, abbiamo risorse per lavorare con le scuole del Veneto, mentre in altre regioni terremo fede all’impegno ereditato da Antonino Caponnetto e proseguiremo con gli incontri fino a completare il progetto. Ricercheremo altre fonti di finanziamento e restiamo fiduciosi che vi sia maggiore attenzione da parte di chi decide se assegnare o meno le risorse di fronte a queste belle esperienze a alla vivacità e al protagonismo di così tanti ragazzi e ragazze.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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