Venerdì 24 febbraio l’appuntamento delle Giovani sentinelle è con gli studenti e le studentesse di tre istituti fiorentini. Nella sala Ketty La Rocca del complesso delle Murate ragazze e ragazzi con le proprie insegnanti si sono ritrovati per confrontarsi e discutere con gli amministratori cittadini. Ad accoglierli l'assessore allo Sport Andrea Vannucci.
Nel suo saluto iniziale ha sottolineato quanto sia importante esserci, segno di attenzione per la comunità in cui si vive e consapevolezza di quanto sia importante il proprio contributo, ma è importante esserci nel segno della legalità perché le regole costituiscono uno dei primi tratti distintivi del formarsi di una collettività che condivide certi fini e vuol perseguirli insieme, nel rispetto di ciascuno.
Nell’introdurre i lavori la Fondazione ha voluto ricordare quanto sia importante questo secondo appuntamento perché si anima la trama del dialogo e del confronto, della discussione e dei punti di vista anche differenti su cui operare delle scelte. Per tutto ciò – concorda con Andrea Vannucci – abbiamo bisogno di regole, la democrazia stessa ha bisogno di regole e abbiamo bisogno di risorse per far funzionare la democrazia e il Paese.
Sul tema delle risorse ci siamo soffermati ripetutamente in questi primi incontri per contrastare le facili illusioni che sia possibile promuovere il protagonismo giovanile e la formazione di costumi civici e l’adozione di comportamenti coerenti con i valori di legalità e con quelli espressi nella Carta costituzionale. Proseguiremo in questa nostra battaglia di denuncia e terremo ferma la nostra convinzione che ci sarà bisogno di finanziamenti, quelli oculati e non a pioggia a far contenti tutti, e sarà necessario il contributo di tanti a liberare il Paese dalla criminalità mafiosa e dalla corruzione, dall’evasione fiscale e dal disinteresse connivente.
Ad esordire sono stati i giovani del Liceo Rodolico con le diverse classi che hanno aderito al progetto, tutte impegnate a declinare in modo differente il tema comune scelto: la tutela ambientale, con particolare attenzione ai fiumi, grandi e piccoli. Fare attenzione ai corsi d’acqua significa occuparsi di dissesto idrogeologico e delle aree che sono interessate, ricercarne le cause spesso dovute all'intervento umano. La questione dell’ambiente ha impegnato studenti e studentesse dell’istituto anche negli anni passati, ma quest’anno ci hanno offerto un lavoro strutturato di analisi e di raccolta di dati e testimonianze sui corsi d’acqua a Firenze e nei dintorni. Dall’Arno alla Pesa, dalla Greve a qualche altro minore hanno messo in rilievo alcune criticità su alcuni tratti, spesso quelli più familiari e più noti a chi ha fatto l’indagine. Con le immagini e i dati, con le interviste e le ricerche hanno potuto documentare alcuni aspetti del degrado e dei rischi connessi al proliferare delle alghe e alla distruzione della fauna dovute agli scarichi che sono causa dell’inquinamento in tutti i corsi d’acqua. Non hanno mancato di soffermarsi sulla vicenda del Lungarno Torrigiani con il cedimento di una parte della spalletta e del manto stradale. Hanno concluso ponendo retoricamente la domanda se non è possibile immaginare che l’Arno sia una risorsa.
Una studentessa dell’Istituto Leonardo da Vinci ha invece informato la platea che la sua scuola ha avviato una riflessione sul tema del rapporto fra organizzazioni criminali e terrorismo di matrice religiosa. Insieme ai propri compagni e compagne studiano per approfondire il tema e si sono riservati di condividere il proprio lavoro in occasione del terzo incontro. Dispiace che la sua comunicazione sia stata così stringata da non offrire in quel momento nessun elemento per il confronto con l’amministrazione comunale.
Hanno poi preso la parola i più giovani dell’Istituto comprensivo Poliziano. Ragazze e ragazzi hanno scelto come tema di occuparsi del quartiere in cui vivono, soffermandosi in particolare sugli aspetti della sicurezza stradale e dell’illuminazione degli spazi pubblici e delle strade che, mancando genera quel senso di insicurezza e di paura nei cittadini. Hanno fatto una ricognizione in alcune strade e piazze del quartiere per documentare i disagi e le mancanze. Hanno avanzato la proposta del poliziotto di quartiere che può controllare un determinato territorio e intervenire rapidamente.
Andrea Vannucci ha preso la parola subito dopo per rispondere a tutte le sollecitazioni. Ha premesso il proprio apprezzamento del lavoro dei giovani, coerente con la massima kennedyiana: “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”.
Il presidente degli Stati Uniti voleva, con le sue parole, rimettere al centro la questione della responsabilità individuale, fondamentale per far funzionare correttamente la filiera dei rifiuti, ma essenziale anche nell’esercizio di controllo dell’adempimento del proprio dovere da parte di tutti, singoli cittadini e poteri pubblici. Ha ricordato una serie di lavori già eseguiti, il collettore in riva sinistra, o in fase di esecuzione, quello in riva destra, in tema di scarico dei rifiuti in Arno.
Anche nel Quartiere 5, dove ha sede la scuola Poliziano e vivono i giovani che hanno aderito al progetto, il comportamento dei cittadini è veramente importante per intervenire tempestivamente. Sul tema della sicurezza ha ribadito quanto siano efficaci immediatamente alcune misure minime: intervenire sull’illuminazione pubblica, anche cambiando le lampadine sostituendole con quelle a led più efficaci, rivitalizzare i luoghi con attività economiche e sazi di incontro, la cui assenza è stata pure sottolineata velocemente da ragazzi e ragazze. Solo alla fine è possibile porre la questione del poliziotto di quartiere, senza dimenticare che una misura di questo tipo implica notevoli difficoltà per i diversi poteri pubblici cui fanno capo le forze dell’ordine e che richiedono che della misura siano investiti poteri più alti del Comune.
Nel chiudere l’incontro la Fondazione ha invitato l’amministrazione comunale a confrontarsi con i giovani prevedendo un appuntamento dedicato a scuola e a studenti e studentesse di coinvolgere maggiormente genitori e cittadini infine ha ribadito l’importanza di attività e di spazi ricreativi quali strumenti efficaci per la sicurezza di strade e di piazze. Ha chiuso ringraziando Andrea Vannucci e i ragazzi per il confronto, e ha dato appuntamento a tutti a lunedì 8 maggio per l’incontro con tutte le scuole fiorentine.
Domenico Bilotta, Sergio Tamborrino e Laura Giolli
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