Lunedì 27 febbraio appuntamento con le Giovani sentinelle di Calenzano. Ragazzi e ragazze della scuola media Arrigo da Settimello e della primaria Anna Frank sono stati accolti, nella bella aula magna dell'Istituto di Design, dall'assessore all'Istruzione del Comune di Calenzano, Lara Burberi.
Vi è una bel confronto fra amministrazione e giovani e giovanissimi che di anno in anno si arricchisce e si approfondisce perché scolari e scolare della primaria e studenti e studentesse delle prime classi della secondaria lavorano insieme guidati dalle proprie insegnanti e hanno trovato ascolto in chi ha il governo della cosa pubblica che ha scelto di interloquire e confrontarsi con ragazzi e ragazze. Come già negli anni passati alcuni genitori seguono con interesse discussioni e scambi di idee.
Da queste esperienze trae alimento il progetto delle Giovani sentinelle, che riceve il sostegno finanziario della Regione Toscana. E il tema delle risorse è fondamentale, come abbiamo ripetuto più volte, perché investire in educazione alla legalità e alla cittadinanza accresce la consapevolezza di quanto grandi siano invece le risorse del malaffare che seducono per la loro facilità e ci fa comprendere quanto sia decisivo il contrasto alla grande criminalità.
Lara Burberi ha salutato i giovani e i giovanissimi ringraziando la Fondazione per il lavoro svolto poi hanno esordito i più grandi della scuola media.
La partecipazione attiva di ragazzi e ragazze che non hanno voce nella propria scuola e nella comunità in cui vivono è stato il motivo per cui hanno deciso di occuparsi, quest’anno, di cittadinanza attiva, del Consiglio comunale e del Consiglio dei ragazzi.
Hanno studiato e approfondito la composizione e le competenze degli organi che amministrano le città: sindaco, giunta comunale, consiglio comunale, presidente del consiglio comunale, mettendo in evidenza competenze e compiti di ciascuno. Per quanto riguarda la scuola hanno fatto un analogo lavoro con il Consiglio d’Istituto che è l’organo di governo degli istituti scolastici.
Hanno preso poi la parola i più piccoli della primaria. Senza tentennamenti, sicuri e decisi hanno posto il problema del Consiglio dei ragazzi, luogo dove anche loro possono dire la propria sui temi di interesse generale e, soprattutto, su quelli che li riguardano da vicino. Hanno ricordato il lavoro svolto l’anno passato riguardo la propria scuola per renderla più accogliente. Il loro appello è duplice: alla politica perché trovi gli strumenti e definisca le modalità per la loro partecipazione al dibattito pubblico, per poter esprimere il proprio punto di vista; e al Consiglio d’Istituto, il luogo deputato al governo della scuola.
La loro esposizione si è conclusa con la richiesta di spazi istituzionali in cui esprimersi, luoghi del confronto e della discussione.
Lara Burberi ha accettato volentieri di parlare con loro, anche perché il tema della partecipazione oltre ad essere interessante è una delle deleghe della sua attività di amministratrice, ed ha ripreso il filo del discorso dell’anno passato. In quella occasione il confronto aveva avuto come oggetto la propria scuola, gli spazi all’esterno e quelli all’interno. La proposta avanzata da ragazzi e ragazze è senza dubbio interessante e l’amministrazione intende valorizzare la partecipazione e il contributo dei giovani. Ha ricordato che ci sono state negli anni passati le elezioni del Consiglio dei ragazzi e che è possibile riprendere quanto già realizzato, ha aggiunto che il Comune di Calenzano lavora alla revisione del proprio Statuto e del regolamento per la partecipazione e il dibattito servirà per introdurre anche questi elementi nuovi emersi nel confronto con i giovani dell’Istituto comprensivo perché la riflessione è stata ricca e stimolante e ha offerto nuovi stimoli.
Ha poi preso la parola Giuseppe Tito, dirigente scolastico dell’Istituto, che ha ringraziato la Fondazione per la testimonianza della necessità della legalità e ha confessato il proprio orgoglio per scolari e scolare della primaria che vogliono partecipare, parlare e farsi ascoltare, dire la propria. Questa esperienza aiuta in molti sensi perché valorizza l’impegno e la generosità di studenti e studentesse, il loro protagonismo e la consapevolezza di sé e del proprio ruolo nella città in cui si vive.
La partecipazione e il servizio per gli altri sono due tratti da valorizzare appieno, segni distintivi di cosa deve essere la scuola, luogo di formazione del cittadino, e in questi primi incontri del 2017 abbiamo apprezzato molto la partecipazione di tanti dirigenti scolastici, un elemento nuovo rispetto agli anni passati dove abbiamo dovuto affrontare situazioni incresciose di taluni incapaci di resistere alle pressioni di assessori e sindaci in difficoltà nel discutere con i propri cittadini, che invitavano a rinunciare alla partecipazione al progetto delle Giovani sentinelle.
In modo analogo il dialogo franco, l’esposizione dei punti di vista e le scelte operate dalle amministrazioni possono essere oggetto di discussione e alimentare un clima favorevole, un senso condiviso della democrazia, sperimentare percorsi e luoghi per la partecipazione.
Noi ci auguriamo che quanto provato a Calenzano cresca, sia un riferimento per tante altre situazioni dove giovani e giovanissimi richiedono spazi e ascolto, convincano anche gli amministratori più scettici ad aprire le porte non solo metaforicamente a questa ventata di protagonismo.
Anche con ragazzi e ragazze di Calenzano l’appuntamento sarà il prossimo 8 maggio.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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