venerdì 11 maggio 2018

Terzo incontro per le sentinelle Pratesi


Martedì 8 maggio le giovani sentinelle si sono ritrovate a Prato per il terzo appuntamento: ragazzi e ragazze dell'istituto Dagomari e i giovanissimi dell'istituto Cicognini di Prato e quelli della scuola media Salvemini La Pira di Montemurlo sono stati accolti nella bella sala del Consiglio provinciale di Prato insieme con la Fondazione che ha introdotto i lavori.

Questo incontro che giunge verso la fine dell’anno scolastico è stato inteso sin dagli esordi del progetto come momento di scambio fra le scuole, non quello virtuale del mettere in comunicazione gli istituti e i loro progetti nella rete, ma come occasione di ascoltare dal vivo altri ragazzi e ragazze, coetanei o meno, raccontare e argomentare, scoprire temi inesplorati e delineare soluzioni, offrire soluzioni o condividere problemi. Ad arricchirlo ci dovrebbero essere politici e amministratori che dovrebbero essere interlocutori di giovani e giovanissimi, uomini e donne attenti e pazienti, capaci di ascolto e di ricercare soluzioni insieme, di individuare percorsi che favoriscono il protagonismo e la partecipazione. Dobbiamo però osservare che a Prato è mancata questa interlocuzione e la Fondazione ha il compito di incoraggiare giovani e giovanissimi a non desistere, ad essere testardi nel richiedere comportamenti responsabili.

Eppure il menù - i progetti elaborati dai tre istituti - era ricco e interessante. Quelli del Dagomari, di tre classi diverse, avevano deciso di occuparsi di un aspetto della storia della città: gli scarti della lavorazione tessile, questione complessa nella storia industriale perché la soluzione è stata spesso quella di bruciarli o di abbandonarli in discariche clandestine. 

Studenti e studentesse hanno rilanciato la cultura dell’attenzione e della cura dell’ambiente e per farlo hanno approfondito la loro indagine ascoltando il responsabile di Alia, l’azienda che ha in gestione la raccolta dei rifiuti, hanno gettato uno sguardo sul fiume Bisenzio, le cui condizioni possono essere intese come il termometro della situazione ambientale, hanno incontrato Niccolò Cipriani che ha illustrato loro l'idea dell'economia circolare, infine hanno proposto uno slogan e alcune immagini da diffondere, coerenti in questo con la filosofia del progetto. Con i compagni e le compagne di una classe quarta della sezione grafica dell'istituto Datini, una scuola vicina alla loro, hanno realizzato dei manifesti con lo slogan Curare l’ambiente è un’arte che aveva ricevuto apprezzamenti e interesse già nel secondo appuntamento da parte dell’assessore comunale all’Istruzione Maria Grazia Ciambellotti.

Hanno poi preso la parola i giovanissimi del Cicognini che hanno scelto di approfondire alcune tematiche che destano allarme fra i giovanissimi legate all’uso e all’abuso di alcol e droghe e alla diffusione delle dipendenze dal gioco. Dinanzi a questi fenomeni ragazzi e ragazze corrono un doppio rischio: quello di essere vittime e quello altrettanto grave di soggetti attivi, come accade con le baby gang. Mancano dei punti di riferimento forti e si sono trasformate le culture come quella del consumo di alcol che, dalla ritualità del bere nel corso dei pasti, si è trasformata in momento di sballo.

Sorprende positivamente l’attenzione nei confronti del gioco d'azzardo e la scarsa percezione dei rischi rispetto al contatto troppo precoce con il gioco che i giovanissimi del Cicognini hanno voluto sottolineare, ma questa loro consapevolezza fa ben sperare che il lavoro a scuola possa dare i suoi frutti. In ultimo hanno voluto porre l’accento su un altro fattore di rischio: l’abbandono scolastico, un tema dai numeri molto preoccupanti a Prato.
Ultimi i giovanissimi della media Salvemini La Pira. Frequenta la scuola un alto numero di ragazzi e ragazze che vengono da altri Paesi o sono figli di uomini e donne nati in posti lontani. Questo dato di fatto è all’origine della scelta di riscrivere la Costituzione in modo da renderla chiara e alla portata di tutti. 

Hanno dapprima studiato che cos'è e come è nata la Carta, approfondito i diritti e i doveri e poi hanno riscritto gli articoli in un linguaggio facilmente comprensibile per chi non ha l’italiano come lingua madre. È stato molto significativo che, giunti al settantesimo anniversario della sua entrata in vigore, il testo della Carta sia divenuto riferimento di principi e valori anche per uomini e donne che vengono da lontano. Anche questo progetto aveva suscitato enorme interesse nel corso del secondo appuntamento e si era prospettata l’idea di pubblicare il testo della Costituzione e accanto la riscrittura dei ragazzi e delle ragazze.

Prima della conclusione dell’incontro Paola Tassi, vicepresidente della Provincia di Prato, ha ringraziato giovani e Fondazione per l’impegno con cui hanno lavorato e ha ricordato quello dell’istituzione di cui fa parte nel trovare sistemazioni soddisfacenti a tutti i ragazzi e le ragazze che frequentano le scuole di Prato e li ha invitati al rispetto per insegnanti e istituzioni.

Nella  conclusione abbiamo ricordato, come già a Cascina, l’anniversario del 9 maggio e le tragiche vicende di Aldo Moro e Peppino Impastato, le loro vite segnate dalla passione e dall’impegno politico spezzate dalla violenza terrorista e mafiosa, e abbiamo chiuso con il bel video dei giovani di Padova che invita a riflettere e a non girarsi dall'altra parte.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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