Lunedì 7 maggio terzo appuntamento a Cascina con i ragazzi e le ragazze dell’Istituto Pesenti.
Nella sala della biblioteca ci siamo ritrovati con i giovani delle tre classi che hanno studiato e approfondito la questione del bullismo e del cyberbullismo e con le consigliere regionali Alessandra Nardini e Irene Galletti, intervenute per discutere con i giovani gli esiti e gli impieghi della loro fatica.
La Fondazione ha introdotto i lavori ricordando gli avvenimenti tragici del 9 maggio 1978: la morte di Aldo Moro e quella per mano mafiosa di Peppino Impastato.
Pur nella diversità delle vicende vi è un segno comune: il porre fine in modo violento alla vita di due uomini che hanno avuto come bandiere quelle della libertà e della democrazia, da punti di vista differenti ma rispettosi. La nostra scelta di ricordare negli incontri di questa settimana le due vicende è dettata proprio dalla convinzione di poter difendere e ampliare gli spazi della partecipazione, del contributo di ogni cittadino e cittadina, della possibilità di essere liberi e di alimentare la democrazia con l’essere cittadino e cittadina a pieno titolo. Le due vicende hanno segnato la nostra storia e Alessandra Nardini, nel ringraziare la Fondazione e gli studenti per essere interlocutrice dei loro progetti, ha voluto ricordare la notte più buia della Repubblica.
Anche Irene Galletti ha ringraziato la Fondazione e i giovani dell’invito e ha dichiarato di apprezzare queste occasioni di confronto.
Gli studenti e le studentesse hanno poi illustrato i dati del loro sondaggio compiuto a scuola relativo allo star bene e alle relazioni con docenti e compagni, al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo che hanno approfondito mettendo in rilievo le differenze e i rischi. Hanno posto enorme attenzione alla figura del bullo, sottolineandone i tratti e i caratteri. I più giovani hanno prodotto manifesti e cartelloni con messaggi di contrasto ai due fenomeni.
Nel confronto vivace, partecipato e pieno di domande e di proposte che è seguito all’esposizione di dati e di immagini è stato sottolineato come il lavoro dei giovani somigli allo spiraglio di una porta che si apre appena e lascia filtrare uno squarcio di luce che rischiara uno spazio di comunicazione fra giovani e adulti. A questi ultimi tocca il compito di utilizzare quel rischiaramento per cogliere i segni che giungono dall’altra parte e stabilire forme di comunicazione.
Con questo spirito abbiamo sollecitato, la fondazione e le due consigliere, studenti e studentesse a proseguire e a dare maggiore visibilità alle loro proposte e loro hanno replicato aggiornando i loro impegni: illustrare i propri risultati a coetanei e adulti partecipando ad iniziative specifiche, approfondire le proprie analisi con i compagni di scuola e illustrarli agli studenti e alle studentesse degli istituti comprensivi di Cascina. In questo modo si può esprimere uno dei sensi più compiuti del fare scuola come percorso di formazione del cittadino e si mettono in atto strategie per la prevenzione del bullismo, offrendo degli strumenti per impedire che cresca un bullo nel cuore e nella mente di un ragazzo o una ragazza.
Queste proposte e suggerimenti costituiscono pezzi della migliore scuola che devono essere valorizzati, hanno ricordato Alessandra Nardini e Irene Galletti. Nel fare scuola si producono comportamenti e abiti civici che sono in grado di contrastare forme di illegalità e scarsa consapevolezza di quanto sia importante il rispetto delle norme, non solo quelle giuridiche ma anche quelle morali e della convivenza civile. Siamo così ritornati alla memoria di Aldo Moro e di Peppino Impastato e con quest’ultimo al contrasto della mafia che non è presente in Toscana, non è insediata come in altre regioni, ma in Toscana ricicla denaro sporco e fa affari, entra nel circuito legale dell’economia e inquina il tessuto sociale ed economico, mettendo a repentaglio libertà e democrazia.
Al bel confronto ha posto fine il suono della campanella e con i giovani di Cascina ci siamo dati appuntamento alla Conferenza finale di ottobre.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
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