Mercoledì 2 maggio hanno preso il via gli incontri, con le scuole della provincia di Firenze, per il terzo degli appuntamenti delle Giovani sentinelle. Ad esordire sono stati ragazzi e ragazze del Liceo Rodolico e del comprensivo Galluzzo di Firenze, del comprensivo Caponnetto e del Gobetti Volta di Bagno a Ripoli, del Calamandrei di Sesto Fiorentino e del comprensivo Balducci di Fiesole.
Nel suo saluto Vittorio Bugli, assessore regionale al Bilancio con delega alla Legalità, ha invitato ragazze e ragazzi all'attenzione e alla memoria, senza le quali rischiamo di cadere in errore nel sottovalutare o misconoscere la pericolosità e i rischi legati a fenomeni di criminalità mafiosa solo perché li riteniamo lontani.
Le mafie si mimetizzano e fanno affari inquinando la vita pubblica e la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, allora questi percorsi di educazione alla legalità servono ad offrirci strumenti di orientamento per comprendere e disvelare modalità e forme con cui le organizzazioni si nascondono, costituiscono uno dei contributi dei cittadini per tenere lontano fenomeni come quelli mafiosi. Inoltre, questi percorsi formativi hanno il compito di ampliare la cerchia della partecipazione e la consapevolezza dei rischi.
Da parte degli amministratori regionali vi è l’impegno a tenere alta l'attenzione e nell’approntare strumenti di contrasto. Sempre con l’intento di valorizzare la partecipazione giovanile la Regione Toscana sostiene ragazze e ragazzi che si dedicano alle attività di volontariato sulle terre confiscate e le proposte di restituzione alle comunità locali di alcuni beni confiscati alle mafie.
La fondazione Caponnetto ha ringraziato l'assessore Bugli e la Regione Toscana per il sostegno anche finanziario al progetto e ha ribadito la determinazione a proseguire con il proprio impegno quotidiano, come testimonia la vicenda della pubblicità progresso del progetto Bussiamo alla legalità degli studenti del liceo Volta Gobetti che hanno ripreso la vicenda del loro progetto elaborato nell'anno scolastico 2011-2012. La Fondazione ha sostenuto i giovani che hanno continuato a richiedere testardamente che alle promesse seguissero i fatti e ha manifestato la propria perplessità di fronte al silenzio di istituzioni e ATAF che non hanno dato ancora alcuna notizia della campagna pubblicitaria sugli autobus e del riconoscimento ai ragazzi e alle ragazze di Bagno a Ripoli del loro impegno civico. Ha poi annunciato una nuova compagna di viaggi, l'associazione Generazione Contatti, che contribuirà a lavorare sul tema degli stili di vita e si è augurata che altri soggetti saranno accanto nel condividere gli stessi obiettivi, senza nessuna pretesa di essere esclusiva e autosufficiente, sempre nella logica della cooperazione fra pari e disponibile a camminare insieme con altri.
Cristina Giachi ha dato il benvenuto del Comune e della Città metropolitana di Firenze e ha dichiarato di non essere a conoscenza degli esiti della vicenda dei cartelli pubblicitari sugli autobus dell’ATAF e che si sarebbe informata.
Ha poi ricordato che ogni ragionamento sulla legalità deve essere più articolato, come si può intuire dalla riflessione sulla mafia che non può ridursi ai soli grandi criminali, ma deve ragionare anche degli indifferenti, di coloro che sono distratti o si voltano dall’altra parte, e ha invitato costoro a considerare di non essere soli al mondo, che l’altro richiede tutto il rispetto e tutta l’attenzione allo stesso modo in cui lo richiede ciascuno. Tale consapevolezza è essenziale per essere dei bravi cittadini e delle brave cittadine ai quali occorre che le istituzioni diano risposte alle loro sollecitazioni.
Ha annunciato infine l’intendimento di promuovere l’insegnamento della disciplina Cittadinanza e Costituzione nelle scuole con una legge di iniziativa popolare.
Prima di dare la parola ad Annalisa Massari, assessora all’Istruzione di Bagno a Ripoli, per il suo saluto a giovani e giovanissimi che partecipano con passione ed entusiasmo alla fatica quotidiana delle Giovani sentinelle, la Fondazione ha voluto puntualizzare quanto sia importante praticare quotidianamente l’educazione alla cittadinanza e favorire partecipazione e discussione, confronto e dibattito, tutti strumenti di crescita democratica e di passione civile, comportamenti che ci sono sfuggiti in occasione della vicenda dei ragazzi e delle ragazze del Volta dopo la nostra email in cui chiedevamo un intervento delle Istituzioni presenti al tavolo presso il Comune di Bagno a Ripoli per sbrogliare questa imbarazzante vicenda!
Ad esordire i ragazzi e le ragazze del comprensivo di Fiesole che hanno ripreso il proprio progetto di miglioramento degli spazi esterni della loro scuola che hanno arricchito ulteriormente dopo il secondo appuntamento nella sala del Basolato a Fiesole, ospiti degli amministratori locali. Così hanno raccontato agli altri ragazzi e alle altre ragazze della realizzazione del murales e il campino polivalente, proposte che hanno avuto una svolta in febbraio, quando l’assessore ha annunciato che vi sono le risorse per gli interventi. E i giovanissimi hanno proseguito nel loro percorso coinvolgendo i compagni più piccoli della primaria, raccontando loro del lavoro fatto e delle opportunità future. Per la inaugurazione del campino prevedono di organizzare una grande festa aperta a tutta la scuola.
Prima di dare la parola ai giovani del Rodolico, Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha ricordato, nel suo saluto, Antonino Caponnetto sottolineando gli enormi meriti per aver istruito il maxi processo e la determinazione con cui ha affrontato il compito di prendere posto di Rocco Chinnici assassinato dalla mafia nel lontano luglio del 1983. Ha ricordato l’impegno del giudice padre del pool antimafia a raccontare la vicenda dei giudici Falcone e Borsellino e ha concluso che la mafia si può sconfiggere con il rispetto delle leggi e i progetti dei ragazzi e delle ragazze che si muovono nel solco dell'insegnamento dei giudici coraggiosi.
Hanno poi preso la parola i giovani del Liceo Rodolico che si sono occupati di commercio ambulante e della direttiva Bolkestein con una bella intervista a una operatrice del mercato di Scandicci che argomenta la sua contrarietà alla misura del Parlamento europeo. Anche in questo caso ragazze e ragazzi hanno continuato a lavorare dopo l’incontro di febbraio a Firenze.
Ragazzi e ragazze della scuola media Redi di Bagno a Ripoli con le loro maglie e le loro felpe rosse con il nome della scuola hanno ripreso il Decalogo dello star bene a scuola. Per abbellire la propria scuola hanno organizzato un mercatino in aprile e, con i proventi, intendono realizzare alcuni progetti. Hanno nuovamente richiesto l'impegno dell'amministrazione in merito alla questione dell’auditorium. Intanto il prossimo 11 maggio ci sarà un Consiglio comunale riservato a discutere le questioni da loro sollevate: interventi sugli arredi scolastici - tende ignifughe e parasole - lo spazio a scuola e all’aperto.
Con le immagini hanno presentato alcuni oggetti come le scatole portacellulari o il modulo di segnalazione guasti, poi hanno raccontato dell’incontro presso la facoltà di Architettura nel corso del quale hanno ascoltato, fatto domande e proposte relativamente ai progetti di recupero della scuola. In conclusione hanno ribadito l’importanza delle buone relazioni fra compagni e compagne.
Gli studenti dell’istituto Gobetti Volta hanno rinfrescato la memoria della già citata vicenda pluriennale della pubblicità progresso per pagare il biglietto dell’autobus, poi ha preso la parola Annalisa Massari, assessora all’Istruzione del Comune di Bagno a Ripoli che ha voluto puntualizzare alcune questioni: l’impossibilità di prevedere la costruzione di un auditorium perché la scuola Redi sorge in una zona dove non è possibile edificare per il rischio idrogeologico, e su tale vincolo, come su ogni prescrizione di legge, occorre che ragazzi e ragazze facciano attenzione nel momento in cui elaborano una proposta. Ha aggiunto che in estate prenderanno il via i lavori per la messa in sicurezza antisismica che si completeranno, con i lavori nella sola stagione calda quando la scuola è chiusa il prossimo anno. Vi è stato uno scambio con i giovani e con la Fondazione dai toni anche alti, ma utile perché ragazzi e ragazze hanno potuto comprendere la complessità della questione e hanno potuto esprimere i propri disagi e le proprie aspettative e la Fondazione ha voluto sottolineare quanto sia importante il confronto, anche aspro, la discussione franca e apprezziamo l’assessora Massari per non essersi sottratta offrendo un buon esempio di democrazia e buona cittadinanza.
La Fondazione ha voluto rilanciare la sua vecchia proposta di una intransigente lotta alla mafia, alla corruzione e all’evasione fiscale quali strumenti per reperire le risorse per politiche attive.
I giovanissimi dell’istituto comprensivo Galluzzo hanno ripreso le loro proposte relative all’utilizzo dello spazio esterno alla scuola nei momenti di ricreazione e per fare lezione all’aperto, arricchite dai dati raccolti con un questionario distribuito ai propri compagni e compagne della scuola San Brunone, e hanno aggiornato la loro ricerca relativa allo stato di degrado degli edifici delle case popolari vicino alla scuola, tutte di proprietà pubblica. Sfortunatamente l’assessora Giachi aveva lasciato il teatro prima e non hanno potuto discutere con lei.
In ultimo quelli del Liceo Calamandrei di Sesto hanno raccontato la vicenda dei due spazi – la ex caserma di Castello e la ex fabbrica Fiorenza – chiusi da anni e in stato di abbandono che potrebbero essere utilizzati dalla collettività e per la propria scuola.
In breve, una pluralità di questioni che richiedono di essere discusse e dibattute, approfondite e diffuse che non hanno avuto interlocutori, con la sola eccezione dell’assessora Massari.
Ad arricchire la mattinata sono stati i due interventi di Bruno Lo Cicero e di Valentino Patussi che si sono occupati di dipendenze e di stili di vita. Lo Cicero si è soffermato su alcuni aspetti della comunicazione relativa alla pubblicità di bevande alcoliche, mentre Patussi ha voluto sottolineare i rischi dell’abuso e i pericoli di chi è spettatore silenzioso. Ancora una volta il voltarsi dall’altra parte, il chiudere gli occhi, il tacere pavido o menefreghista! E questo terreno comune di soggetti diversi è fecondo di collaborazioni e di percorsi fatti insieme, come ha ricordato nel suo intervento pure Matteo Lucherini, presidente di Generazione Contatti, per costruire una rete di associazioni e gruppi che operi nella direzione della legalità.
A conclusione della bella mattinata ci siamo dati appuntamento per la Conferenza finale di ottobre e abbiamo ricordato che il prossimo 23 maggio, in occasione di Insieme per non dimenticare la manifestazione per ricordare le stragi di Capaci e di via D’Amelio, ci ritroveremo con le giovani sentinelle aretine in un teatro di Arezzo in collegamento con Palermo.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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