mercoledì 10 aprile 2019

Doppio incontro per le sentinelle di Catania e di Motta Sant’Anastasia



Ancora due appuntamenti mercoledì 27 marzo, a Catania e nel catanese. In città sono state le giovani sentinelle dell'Istituto comprensivo Fontanarossa a confrontarsi con la propria amministrazione comunale sul tema da loro scelto: Viaggiamo a impatto zero. Insieme alle insegnanti, la referente del progetto, Giovanna Micale, e i colleghi, Giorgio Di Luca e Fiorella Aloisio, la Dirigente scolastica, Concetta Patrizia Tumminia, ragazzi e ragazze pronti mentre, nell’attesa, ripassano ciascuno la propria parte.

Come già accaduto a Ragusa, anche a Catania abbiamo dovuto attendere per ben 45 minuti l'arrivo dell’assessore all’Istruzione Barbara Mirabella. I cavalli di razza di cui parlava Paolo Borsellino non hanno bisogno di avvertire del ritardo né di chiedere scusa. Peccato perché questo ha comportato non poter ascoltare la testimonianza di Angelo Corbo, sopravvissuto alla strage di Capaci, che in queste giornate intense del percorso di Cittadinanza e Costituzione, ha più volte emozionato e sollecitato i ragazzi a non perdere la speranza. E in questo caso di speranza ce ne vorrà parecchia!

L'assessore Mirabella nel suo saluto ha comunicato che da lì a poco dovrà lasciare l'interessante incontro ma, niente di preoccupante, ha aggiunto che il collega di Giunta, Alessandro Porto, sarebbe arrivato a momenti e rimasto per il confronto. Come più volte abbiamo affermato, un Amministratore può, anche all’ultimo minuto, avere un impegno ma coscienti che un Comune non è fatto di una sola persona, è più che normale che possa essere sostituito da un altro collega. Seppur in ritardo, ragazzi e ragazze hanno avuto modo di poter presentare con dettagliata cura le loro tematiche dando esempio di maturità e responsabilità mettendo in risalto il lavoro svolto in questi mesi a scuola, esponendo ai presenti, fra cui molti genitori, le problematiche emerse dal loro studio. 

Con un power point, cartelloni e una brochure da loro ideata sono partiti nel mettere in evidenza il disagio di vivere in un quartiere che si trova fra un grande parcheggio e l’aeroporto della Città. Quartiere difficile con un grande degrado ambientale e sociale dove la stragrande maggioranza non paga il biglietto ed è cosciente che essendo minorenni al massimo rischiano di dover scendere dall'autobus! Il degrado vige anche in merito all’abbandono dei rifiuti che non riguarda i giovani! Un cartello porta una frase molto eloquente: la legalità cresce sui banchi della scuola. Ancora una volta è la scuola, i suoi insegnanti, a venire in soccorso per arginare il disagio e intervenire sulle coscienze e sulla cultura della convivenza civile. 

Ragazzi e ragazze si sono messi in gioco e per questo già in dicembre avevano chiesto al presidente dell'AMT (Azienda Metropolitana Trasporti Catania SpA), Giacomo Bellavia un incontro anche con  l’Amministrazione comunale, incontro previsto per la stessa giornata del 27 marzo, per trovare insieme proposte e soluzioni ad una campagna di sensibilizzazione riguardo il pagamento del biglietto, e anche per cercare soluzioni per  migliorare il servizio stesso. 

I ragazzi hanno redatto un decalogo del rispetto delle regole, hanno creato dei cartelli con degli slogan. Si sono impegnati a coinvolgere nei prossimi mesi tutta la scuola ed estenderlo poi anche fuori dal loro istituto. La loro proposta è di collaborare ad una pubblicità progresso da inserire all’interno degli autobus. In cambio per incentivare i giovani ad essere vigili e attenti chiedono una convenzione per biglietti agevolati per la scuola.

Ha preso la parola l'assessore Porto per un primo scambio di idee e ha informato che è allo studio un’Applicazione da parte del Comune che contenga le proposte dei ragazzi del Fontanarossa. Interessante idea per la quale si prospettava un fecondo confronto, suggerimenti, proposte, coinvolgimento dei ragazzi, peccato però che subito dopo l'assessore passando fra i giovani li ha salutati dicendo: siete splendidi ragazzi!

Più che di un confronto si è trattato di un monologo! Dispiace perché le linee guida inviate a tutte le Amministrazioni sin da ottobre 2018 illustravano bene i ruoli della Fondazione e degli amministratori, diversi da quelli degli insegnanti e dei dirigenti scolastici. La Fondazione è tutor con il compito di far dialogare, dibattere e confrontare i giovani con chi ha il governo delle Istituzioni locali. Abbiamo chiesto loro la presenza per tutta la durata dell’incontro affinché uomini e donne che si occupano del governo della cosa pubblica costituiscono il termine del confronto per i ragazzi e le ragazze. Tutti siamo chiamati in maniera responsabile a formare e a favorire l'ingresso dei giovani nell'agorà, di essere cittadini a pieno titolo.

Abbiamo apprezzato l’intervento e la disponibilità del delegato del presidente dell’Azienda Metropolitana trasporti. Altri interventi si sono susseguiti: il rappresentante dei genitori che si è complimentato con i giovani per il loro impegno; ragazzi e ragazze sono nuovamente intervenuti su come incentivare il riciclo della plastica in cambio di biglietti autobus ai meno abbienti. Gli stessi insegnanti che quotidianamente sono in trincea in questo difficile compito di formare i giovani al rispetto delle regole e alla legalità, hanno proposto  ai ragazzi ad approfondire e studiare nuovi strumenti informativi da inserire all’interno dell’Applicazione.

Come è emerso dagli interventi successivi, ci auguriamo che l’Amministrazione anche se assente nella parte del confronto, ma ci legge, voglia tenere presente i suggerimenti degli insegnanti coinvolgendo i giovani, invitandoli ad un tavolo per discutere insieme ai tecnici e lavorare alla piattaforma affinché si sentano responsabili e protagonisti: Questo faciliterà molto il cambiamento reale della città. Infine auspichiamo la presenza dell’Amministrazione all’appuntamento provinciale di venerdì 10 maggio quando i giovani del Fontanarossa si ritroveranno con coetanei e coetanee ed esponenti politici della Regione Siciliana.

Appena il tempo di salutare ragazzi, ragazze, insegnanti e tutti i presenti e abbiamo preso la strada per Motta Sant'Anastasia dove era previsto nel pomeriggio un nuovo incontro. Nel bel castello Normanno, le sentinelle dell'Istituto comprensivo Gabriele D’Annunzio con la referente, Maria Rita Garofalo, erano già a fare anche loro le prove. Il tema del confronto con la propria amministrazione era stato scelto sin dal primo incontro fatto a scuola: Mi “rifiuto” di non sapere...differenziamoci! L’argomento sta a cuore a tutti ed è oggetto di discussione quotidiana in quanto a 3 chilometri dal paese c’è una discarica che serve tutti i comuni intorno a Catania. La discarica è stata materia di indagine per la gestione e gli effetti prodotti sull'ambiente dalle probabili attività illecite e per i danni causati alla salute, come segnalato, tra l’altro, da studi dell'Università di Catania che hanno messo in evidenza, in questa zona, emissioni di metano 10 volte superiori alla media.

A dare il benvenuto ai ragazzi e ragazze e al folto pubblico di adulti è l’assessora Cinzia Oliveri.

Sin da subito i giovani hanno dimostrato di aver lavorato con lena in questi mesi producendo un lavoro che farebbe invidia ad un convegno sull’Ambiente. Tema che da alcuni anni, ma in particolare quest’anno accomuna tanti giovani da nord a sud del nostro Paese, tanto da suggerirci e fornire un approfondimento per i giovani in occasione delle conferenze finali che si terranno in ottobre nelle varie regioni con l’invito alla presenza del Ministro dell’Ambiente ma anche con relatori di rilevanza nazionale. Ragazzi e ragazze a turno hanno affrontato la questione partendo dalla realtà locale dove i dati sono preoccupanti e messi in relazione con quelli di tutta l’isola fanno emergere responsabilità da disastro ambientale. Il loro studio, grazie ai propri insegnanti e la scuola, passa ad una analisi di prevenzione, mettendo a confronto le varie realtà nazionali e internazionali. Un decalogo che suggerisce di non acquistare ciò di cui non si ha davvero bisogno; utilizzare i prodotti il più possibile; riciclare seguendo i metodi di smaltimento più corretti; ridurre i rifiuti e solo quando gli essere viventi riusciranno a soddisfare i propri bisogni senza nuocere all’ambiente potremo pensare di essere salvi.

La proposta che rivolgono alla propria amministrazione è una raccolta differenziata porta a porta. Il valore aggiunto che loro danno a cui si offrono di partecipare attivamente è una campagna di sensibilizzazione che possa coinvolgere tutta la cittadinanza e che faccia poi da modello da estendere ad altri territori.

Nel suo intervento Cinzia Oliveri, che per tutta la serata ha preso appunti su tutto ciò che i ragazzi esponevano, li ha ringraziati condividendo la loro preoccupazione, si è resa disponibile a portare in giunta le proposte avanzate dal comprensivo Gabriele D’Annunzio per una campagna di sensibilizzazione e ha confermato la sua presenza all’incontro del 10 di maggio ma anche a quello di ottobre dove ragazzi e ragazze di Motta Sant’Anastasia, insieme alle altre giovani sentinelle a livello nazionale faranno rete e proporranno ai parlamentari presenti di lavorare ad una legge per intervenire con una riduzione degli imballaggi e usare prodotti ecosostenibili già al momento della produzione.

Dopo le vicissitudini di Ragusa e Catania, ragazzi e ragazze e pubblico adulto hanno avuto modo di ascoltare Angelo Corbo. Il suo racconto ha suscitato emozioni forti e ha riempito di entusiasmo quando ha detto loro di essere orgoglioso di essere siciliano e i loro bei lavori, il loro studio costituiscono la speranza migliore per tutti noi e ha chiesto loro scusa se noi adulti non abbiamo saputo combattere la mafia e molti con il loro silenzio sono rimasti complici. La sua scelta di fare la scorta a Giovanni Falcone, il suo condottiero, l’uomo che avrebbe potuto liberare la nostra terra dalla cancrena mafia. Ma con la sua morte, nel compiere il proprio dovere, fino all’estremo sacrificio, sono nate le radici migliori di quel comportamento civico che tanto auspichiamo per poter contrastare efficacemente la criminalità mafiosa e costruire un mondo migliore.


Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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