venerdì 12 dicembre 2014
Incontro a Barga
Mercoledì 10 dicembre appuntamento a Barga, in Garfagnana, ospiti di due assemblee studentesche.
La prima delle due è con i giovani dell'Istituto professionali, la seconda con quelli del Liceo. A parteciparvi oltre 1000 studenti e studentesse. Con loro anche un bel gruppo di docenti coordinati dalla brillante Dirigente Scolastica Catia Gonnella.
Dopo la proiezione del video che racconta la vicenda di Antonino Caponnetto, abbiamo introdotto il progetto Sentinelle della legalità, giunto ormai alla sesta edizione cui hanno partecipato, quest'anno più di settanta scuole in Toscana, fra le quali anche l'Istituto comprensivo Pascoli di Barga.
Affrontare il tema della mafia significa puntare l'attenzione sulla sua evoluzione e sulle strategie di mutamento e mimetizzazione dell'organizzazione criminale. In particolare ci siamo soffermati sull'infiltrazione mafiosa in Toscana, approfondendo soprattutto quanto accade in Versilia e provincia di Lucca, dove sono numerosi i beni confiscati alle organizzazioni criminali, oltre ad un cospicuo patrimonio in denaro, indizio probante di una presenza diffusa e di connivenze locali che rimandano all'attenzione e al rigore e alla limpidezza nei comportamenti di amministratori e cittadini vero strumento efficace di contrasto alle diverse mafie.
Nel rispondere alla domanda: cosa possiamo fare? - abbiamo posto l'accento sui comportamenti quotidiani e, più in particolare su tutti quelli che assomigliano, sia pure vagamente, alle forme di bullismo e di sopraffazione, perché tali dinamiche sono strettamente legale agli atteggiamenti mafiosi. Una prima risposta alla domanda è allora quella di modificare gli atteggiamenti, riflettendo coraggiosamente anche sui nostri comportamenti in modo da elaborarne dei nuovi rispettosi dell'altro e attenti a quelli di amici e compagni per evitare il rischio che divenga abitudine il voltarsi dall'altra parte.
Ma contro la mafia sono possibili anche altre risposte, molto radicali, come quella che ha preso corpo grazie all'opera della cooperativa Lavoro e Non Solo, esemplare esperienza di antimafia.
Lavorare le terre confiscate ai mafiosi è sfida difficile, ma gli uomini e le donne della cooperativa hanno la solidarietà e il sostegno dei cittadini onesti e di tanti giovani che, in estate, offrono il proprio tempo condividendo la fatica e gi ideali.
Domande e richieste hanno arricchito la mattinata.
Maurizio Pascucci
Responsabile Nazionale Beni Confiscati
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