domenica 12 aprile 2015

Giovedì 9 aprile appuntamento a Carrara con le Giovani sentinelle

Giovedì 9 aprile appuntamento a Carrara con le Giovani sentinelle

Doppia delusione per i ragazzi e le ragazze dell'Istituto comprensivo Menconi di Avenza.

Con rammarico abbiamo appreso nelle settimane prima dell'incontro che l'amministrazione comunale di Carrara non avrebbe ospitato studenti e studentesse dell'Istituto comprensivo perché un gruppo di cittadini aveva occupato la Sala del Consiglio, né ha ritenuto opportuno ospitare i propri giovani cittadini in altre sale quindi l'incontro si è tenuto presso l'Aula magna dello stesso Istituto comprensivo Menconi. Ragazzi e ragazze insieme alla loro insegnante Emma Cattani e alla Dirigente Marta Castagna hanno dato quindi loro il benvenuto alla Fondazione e all'assessore all'Istruzione Giovanna Bernardini.

Giusto il tempo di smaltire la prima delusione, il tempo necessario alla Fondazione di introdurre i lavori per ricordare il valore del progetto: favorire il protagonismo giovanile quale strumento per l'educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile in modo da rafforzare i legami della comunità civile in cui viviamo in nome delle regole e del rispetto dell'altro per rafforzare democrazia e libertà; giusto il tempo di ricordare che questo progetto ha raccolto apprezzamenti e giudizi positivi che vi sono ben due Protocolli d'intesa con il Ministero dell'Istruzione, per il contributo che offre all'approfondimento dell'educazione alla legalità, e con l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, perché favorendo lo sviluppo della cultura della legalità e della cittadinanza attiva promuove soprattutto fra le giovani generazioni la partecipazione alla vita delle istituzioni e al rafforzamento della responsabilità individuale, attivandosi inoltre per introdurre strumenti che garantiscono la diffusione della cultura dei diritti e delle responsabilità dei cittadini; giusto il tempo di illustrare l'articolazione del progetto che si snoda lungo l'intero anno scolastico, che l'assessora Giovanna Bernardini, per motivi improrogabili, è andata via!

A nulla sono valsi gli appelli all'importanza del confronto e del dialogo, alla opportunità per ragazzi e ragazze di fare esperienza di cittadinanza attraverso il dibattito con chi ha il governo della città su un tema di rilievo per studenti e studentesse; a nulla è valso l'appello al rispetto per ragazzi e ragazze che si sono ritrovati nell'auditorium per proporre e ascoltare, per discutere e confrontarsi, a suggerire e a dare consigli!

A nulla è valsa la richiesta della presenza dell'Amministrazione comunale e non del singolo amministratore (che può avere impegni anche all'ultimo minuto!) fatta già alla fine dei primi incontri e cioè prima di Natale! Non mettiamo in dubbio gli impegni dell'assessora Giovanna Bernardini, ma nessuno degli altri amministratori avrebbe potuto sostituirla per evitare che il lavoro che questi ragazzi hanno fatto in questi mesi fosse reso nullo?

Neppure l'aneddoto di Paolo Borsellino più volte citato è valso a far intervenire un altro esponente della Giunta comunale che potesse sostituirla!

La Fondazione ha preso atto di questo discutibile atteggiamento, ma proprio nello spirito del progetto di sollecitare il confronto e il dialogo richiama l'Amministrazione a dare un segnale di quanto riportato nel protocollo d'Intesa con l'ANCI e a  non sfuggire al dialogo e invita la stessa ad accompagnare, come gli altri Comuni,  i propri giovani cittadini all'incontro di giovedì 28 maggio quando saranno ospiti della Provincia di Massa.

L'appuntamento mancato non ha distratto i giovani che hanno aperto e voluto presentare i lavori con Lorenzo, Viola, Andrea, Giada, Federico, Niccolò, Sandy, David, Matteo che prima hanno ripercorso gli incontri di studio realizzati nel corso dell’anno scolastico con il Procuratore  Giubilaro e i rappresentanti della Fondazione Caponnetto attraverso le cui testimonianze i ragazzi hanno approfondito il tema della mafia.

Sono state studiate le figure di Antonino Caponnetto, Leonardo Sciascia, del Prefetto Mori, Piersanti Mattarella, Carlo Alberto Dalla Chiesa, don Pino Puglisi.

Dalle origini della mafia fino ai giorni nostri, gli studenti hanno realizzato una ricerca storica approfondita, dalla mafia del feudo alle lotte dei sindacalisti, dagli intrecci con la politica al maxiprocesso fino al’isolamento di Falcone e Borsellino.

Federico è poi entrato nel merito del loro tema e ha introdotto la questione del Marble Hotel situato vicino al casello autostradale di Carrara: è lo scheletro di un enorme albergo la cui costruzione ha preso il via prima del 1990, in occasione dei campionato mondiale di calcio che si disputò nel nostro Paese.

Per realizzare tale struttura sono stati spesi 300 milioni di lire, equivalenti ad 8 milioni di euro di oggi. L’albergo avrebbe dovuto avere 150 camere, un ristorante, una sala fitness, una discoteca ed un garage di 3.500 mq ed invece è soltanto uno scheletro di cemento.

Nel 1988 un imprenditore del luogo propose ad un altro l’acquisto del terreno facendo presente che in concomitanza dell’evento dei mondiali sarebbe stato possibile ottenere un finanziamento pubblico. I soldi pubblici furono stanziati, ma secondo una relazione dei Carabinieri la proprietà era nel frattempo cambiata perché nel consorzio costituitosi per realizzare il progetto vi era una società riconducibile ad ambienti oscuri della camorra e della mafia. Il consorzio fallì successivamente e la struttura rimase incompiuta. Il Comune di Carrara ha fatto vari tentativi per risolvere la situazione ma niente di fatto.

Nel 2003 la struttura fu acquistata per un milione di euro dalla Versil Home che aprì il cantiere promettendone il completamento nel 2012, ma nuovi intralci hanno impedito la conclusione dei lavori e ad oggi rimane lo scheletro dell’opera incompiuta con il conseguente spreco di soldi pubblici.

Tullia ha reso noto alla platea di aver somministrato un questionario ad un campione di cittadini. È  stato loro chiesto se ritenevano che la presenza della mafia fosse limitata solo alle regioni meridionale del nostro Paese e la risposta unanime da parte di tutti gli intervistati è stata quella ritenere che la criminalità organizzata sia presente anche nel territorio in cui vivono. Sono pure convinti, gli intervistati, che la mancanza di una buona istruzione favorisca nei giovani la  predisposizione al compimento di atti di microcriminalità, e come siano fondamentali il ruolo della famiglia e della scuola nel partecipare ad attività sociali.

I cittadini sono abbastanza informati che vi sono dei beni confiscati sul loro territorio ed in merito al Marble Hotel suggeriscono una destinazione alberghiera per accogliere le vittime di mafia durante le vacanze estive e di realizzare un centro culturale perché conoscendo e studiando sono i primi strumenti per combattere l’illegalità.

Yulian parla dell’omicidio dell’ingegnere Dazi avvenuto il 15 maggio 1991: l’esplosivo sistemato sotto il sedile della sua Alfa era lo stesso usato nelle cave di Carrara per questo era stato inizialmente indagato un gruppo anarchico del luogo, ma inutilmente. Sempre nel 1991, a Catania davanti al comando dei Carabinieri, venne ritrovata una macchina con un ordigno simile a quello usato per l'uccisione dell’ing. Dazi, allora i ragazzi si chiedono: questo lato oscuro vale per avvalorare la pista mafiosa?

Sicuramente l’effetto sul territorio di questo omicidio è stato ed è devastante al punto che pochi giorni dopo il presidente della Regione Toscana di allora, Marco Marcucci, puntò il dito sulla mafia degli appalti.

L’indagine sull’omicidio si è conclusa con l’archiviazione. Molte sono le richieste di riapertura delle indagini e si ipotizza anche un collegamento con il traffico di rifiuti nei porti di Carrara e La Spezia.

La Fondazione ha suggerito di approfondire il tema per riportarlo all'attenzione in occasione del terzo incontro del progetto proponendo di raccogliere dati attraverso i giornali dell'epoca e chiedendo all'ufficio tecnico del Comune se vi sono aggiornamenti o proposte in atto sul destino dell'edificio incompiuto. Ha inoltre sollecitato ragazzi e ragazze a chiedere agli uffici della Procura la documentazione che può fornire maggiori delucidazioni in merito.

Il tempo è scorso veloce e a conclusione ci siamo dati appuntamento a giovedì 28 maggio a Massa con l'augurio che l'Amministrazione Comunale dia segnali di attenzione nei confronti dei propri giovani cittadini.



PS. Ricordiamo che lunedì 13 si terranno gli appuntamenti con le scuole di Stazzema e Fivizzano ospiti delle rispettive amministrazioni, appuntamenti che sono stati rinviati a causa del maltempo dello scorso mese di marzo.

Infine, martedì 14 ultimo degli incontri a Massa, previsto per venerdì 9 e rinviato perché ancora una volta la disattenzione è prevalsa nei confronti dei giovani che rimangono “il nostro futuro” in quella data era convocato il Consiglio comunale!

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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