Proseguono gli appuntamenti siciliani delle Giovani sentinelle.
Martedì 10 dicembre è stata la volta dei ragazzi e delle ragazze di seconda e terza media dell’istituto Domenico Costa di Augusta.
Con i nuovi abbiamo ripercorso la vicenda di Antonino Caponnetto, ristabilendo così la memoria storica di quanto accaduto e dei lasciti che abbiamo ricevuto da uomini che si sono battuti per la giustizia.
Con entusiasmo, i giovanissimi hanno raccolto l'eredità lasciata da nonno Nino che confidava nei ragazzi e nelle ragazze e, nell’ultima parte della sua vita, ne ha incontrati tantissimi per spronarli all’azione e al cambiamento e ad essere testimoni.
Hanno poi preso la parola le classi terze, veterane del progetto, che hanno illustrato ai loro compagni il lavoro svolto lo scorso anno riguardo gli spazi comuni, lamentando la carenza di spazi aggregativi, problema che si fa sempre più acuto dappertutto nel nostro Paese e, in particolare, ad Augusta dove non c’è un cinema, un teatro.
I giovanissimi del Domenico Costa lamentano la mancanza di una palestra per poter fare sport. Lo scorso anno avevano esordito con uno slogan: Piccoli passi per grandi progressi, voglia di essere ascoltati, spazi di aggregazione, di ascolto, di ritrovo… ma di ascolto da parte della propria amministrazione non ce n’è stato. Né il confronto ha avuto luogo nel terzo appuntamento a Siracusa o alla Conferenza finale.
I ragazzi hanno quindi accolto con grande entusiasmo il fatto che oltre la scelta di un nuovo tema da approfondire potranno, con la collaborazione delle nuove classi, non abbandonare il tema dello scorso anno ma anzi arricchirlo di nuove idee e proposte.
Nel secondo appuntamento, quando saranno ospiti dell’amministrazione comunale, le giovani sentinelle di Augusta vorranno chiedere al loro sindaco, Maria Concetta Di Pietro, se era opportuno o meno essere presente e chiedere ai parlamentari presenti e alla Regione Siciliana come mai dei finanziamenti siciliani del Miur di 4,6 milioni di euro per la ristrutturazione delle scuole non ci fosse e né ci sarà spazio per l’Istituto comprensivo Domenico Costa!
La Fondazione il 26 marzo 2018 aveva riportato l’aneddoto del pesciolino rosso di Ernesto Rossi citato dal Dirigente scolastico in merito all’immobilismo che rischia di far morire le buone idee. Ci auguriamo che il confronto e il dialogo venga riaperto e i giovanissimi abbiano interlocutori e risposte. Di certo loro non indietreggeranno e non staranno zitti.
Elena Giampapa
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