venerdì 6 dicembre 2019

Le giovani sentinelle si spostano sulla provincia di Catania







Mercoledì 4 dicembre, solo un appuntamento di quelli previsti in Sicilia, quello con l'Istituto comprensivo Gabriele D’Annunzio di Motta Sant’Anastasia (CT), mentre gli appuntamenti di Chiusa Sclafani, Contessa Entellina e Giuliana  si terranno fra pochi giorni con i collaboratori locali in quanto la scuola è impegnata con dei corsi di aggiornamento.

Avevamo informato nel report della Conferenza di Palermo la vicenda incredibile delle polemiche suscitate relativo all’impegno dei giovani del comprensivo sui temi legati ai rifiuti e le domande sulla discarica che si trova nel territorio comunale a poca distanza dalla scuola secondo il quale per qualcuno è disdicevole usare bambini, che lamentano il loro diritto alla salute,arrivando a scrivere ai dirigenti scolastici non ricordando che i diritti di libertà di parola e di giudizio non possono essere negati ai cittadini e alle cittadine, ancor più a minori anche se le critiche non piacciono!

E dal progetto dello scorso anno siamo ripartiti in questo primo appuntamento. Sono stati i più grandi di terza a ripercorrere le vicende dell’anno passato: gli incontri, la scelta del tema, il progetto, gli esiti successivi, i contenitori per la differenziata, le visite dei più piccoli della scuola primaria. In questo modo hanno introdotto i propri compagni e compagne di terza alle articolazioni del percorso di cittadinanza.

E sul tema della cittadinanza ci siamo dilungati per ricordare quanto sia importante acquisire comportamenti e un abito civico di rispetto della legge, di cura degli altri e dell’ambiente storico e naturale. Abbiamo voluto sottolineare come questo abito civico che i giovani di Motta hanno indossato sia emerso quando si sono occupati della questione dei rifiuti e della vicina discarica e in quella occasione hanno fatto valere i propri diritti di cittadini che fanno domande ed esigono risposte.

La loro scelta è tanto più encomiabile perché assomiglia a quella di Antonino Caponnetto che decise di prendere il posto di Rocco Chinnici, dopo il terribile attentato del 29 luglio 1983, per fare qualcosa per la terra dove era nato. Allo stesso modo i giovani di Motta hanno deciso di fare qualcosa per la propria terra, per il posto in cui vivono. Non sappiamo delle scelte che i ragazzi faranno quest'anno e se affronteranno anche un altro argomento, di certo al secondo appuntamento di marzo si riparlerà ancora delle loro preoccupazioni perché è un loro diritto avere risposte che non vadano nel dimenticatoio come spesso sono abituati gli adulti.

I racconti di alcune vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino hanno arricchito l’incontro, piacevole e partecipato. 


Sergio Tamborrino e Giuseppe Vitale

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