Lunedì 2 dicembre tanti gli appuntamenti con le giovani sentinelle dell’isola che riprendono il proprio impegno dopo la bella esperienza della Conferenza finale al teatro Politeama di Palermo dello scorso 21 ottobre.
Sul versante orientale della Sicilia incontro a Bronte con i giovani dell’Istituto Radice. Ben cinque nuove classi dei diversi indirizzi hanno affollato l’aula magna della scuola e ci hanno accolto per questo primo appuntamento. E con loro abbiamo ripreso a discutere di cittadinanza facendo tesoro del lavoro svolto dai propri compagni e compagne lo scorso anno.
Ad accoglierci docenti - Venera Sgroi, Annalisa Pinzone, Francesco Salanitri, Gaetano Messina – e la dirigente scolastica – Maria Pia Calanna – studenti e studentesse e questi ultimi hanno preparato uno striscione - Per senso di amore e giustizia – e uno schizzo con Giovanni Falcone Paolo Borsellino.
La Dirigente scolastica ha ringraziato la Fondazione e i giovani del lavoro svolto nello scorso anno e li ha spronati a proseguire nell’impegno, poi ha preso la parola il professor Messina nella veste di vicesindaco ha rinnovato l’impegno e la disponibilità dell’amministrazione ad accompagnare i giovani nel loro percorso di cittadinanza. I ragazzi e le ragazze hanno poi visto i propri compagni e compagne al lavoro di ripulitura dei cinque siti di importanza storica che sono stati dotati di QR code con le informazioni relative alla vicenda storica del luogo.
E questa esperienza abbiamo ripreso per rilanciare la sfida ai nuovi affinché la cura dei luoghi divenga parte del proprio essere cittadini, giusto quanto ricorda l’articolo 9 della Costituzione, citato in apertura del video.
E questo lavoro è coerente con l’impegno, le sollecitazioni e l’insegnamento di Antonino Caponnetto che nell’ultima parte della sua vita si è dedicato a raccontare le vicende di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e della loro lotta alla mafia.
Perché Antonino Caponnetto ha deciso, a 63 anni, di tornare in Sicilia? - ci ha chiesto uno studente. E la sua domanda è per ciascuno e ciascuna di noi: perché dobbiamo impegnarci? Il nostro augurio è che ogni giovane ricerchi una risposta per se stesso che sia parte del suo abito civile.
Con i giovani di Bronte l’appuntamento è per il prossimo mercoledì 18 marzo 2020.
Sul versante occidentale dell’isola, l’appuntamento è a Bagheria.
Ad attenderci i giovanissimi pulcini della Direzione Didattica Statale G. Cirincione 2° Circolo con le loro referenti Gaetana Gallina e Vincenza Ventimiglia.
Nonostante la loro tenera età sono veterani del progetto e quindi siamo entrati subito nel vivo delle varie fasi che li attendono in questo anno scolastico. A prendere la parola Sofia, oramai conosciuta a livello nazionale in quanto compare nel filmato presentato nelle conferenze regionali.
Ancora una volta Sofia non si è persa d'animo e da esperta relatrice ha aggiornato la Fondazione dei vari sviluppi relativi alle condizioni di degrado in cui versa la propria scuola.
Con i suoi compagni e compagne, dopo aver approfondito il tema, aveva incontrato l’amministrazione proponendo di dotarla di nuove panchine, la realizzazione di una fontanella che possa servire anche per annaffiare le piante, una migliore illuminazione del cortile nelle ore pomeridiane e serali facendo notare che durante le ore notturne avvengono atti vandalici e quindi la necessità di una recinzione per prevenire intrusioni. Inoltre, avevano chiesto di ristrutturare la casa dell'ex custode come laboratorio scientifico e biblioteca della scuola.
Le giovani sentinelle del Cirincione si sono impegnate davanti al sindaco di pulire il giardino, piantare nuovi fiori e sensibilizzare gli altri scolari a prendersi cura del loro bene comune.
Sofia ha puntualizzato, appoggiata da tutta la platea, che da parte loro hanno rispettato l'impegno mentre da parte dell’amministrazione comunale nessuna risposta alle loro aspettative e ciò ha deluso tutti gli scolari e le scolare.
Ne è nata una vivace discussione dove tutti hanno contribuito a ricercare soluzioni sul da farsi con l'intento di non voler desistere dalle loro richieste. La fruttuosa chiacchierata, che avrebbe fatto invidia ad un meeting di professionisti navigati, ha portato a decidere di scegliere per il prossimo appuntamento di marzo un tema comune che riguardi la propria città portando in dote la loro esperienza fuori dalle mura della propria scuola.
Ma la vera sorpresa è che chiederanno risposte concrete anche al tema sollevato lo scorso anno facendo notare agli adulti che fare gli struzzi non porta a migliorare il nostro Paese e che i problemi sollevati hanno bisogno di una soluzione. Hanno chiamato in causa anche i propri genitori che sono stati poco attenti. Ha concluso Angelo Corbo, entusiasta della forza d'animo e della tenacia dei giovanissimi, ringraziandoli per il loro contributo a sollecitare con decisione noi adulti ad essere responsabili e attenti.
Il tempo di spostarci di pochi chilometri e ad attenderci i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Tecnico Commerciale Don Sturzo con l'infaticabile Dirigente scolastico, Vito Cudia e il suo esercito di collaboratori e in particolare la referente Gianna Di Cicca. A differenza degli anni precedenti e avendo pietà di noi, Vito Cudia non ci ha costretti a 3 incontri nella stessa mattinata per discutere con i giovani del Don Sturzo ma ha invitato a partecipare tre rappresentanti per classi che avranno il compito di riportare ai propri compagni il report della giornata.
A differenza dei loro più giovani concittadini hanno già scelto di continuare ad occuparsi delle condizioni del proprio istituto e delle migliorie necessarie oltre all'inverosimile paradosso di non avere il riscaldamento e dover passare anche questo inverno al freddo perché da ben sette anni l'istituto è senza impianto di riscaldamento.
Lo scorso anno, per denunciare questa inaudita carenza ed essere solidali con loro, avevamo dedicato la copertina del volume Idee e proposte della scuola italiana dando spazio anche all'interno ai disegni e ai progetti realizzati dai ragazzi e ragazze relativi l'intero complesso scolastico. Due filmati, il primo di denuncia e il secondo di progettualità e di studio hanno dato il via ad un confronto fra i giovani per coinvolgere nei prossimi appuntamenti e ricercare percorsi comuni con l'amministrazione comunale, e quella della città metropolitana, assente negli scorsi anni, nonostante la soluzione del problema sia di loro competenza.
Dal dibattito è emerso anche l'impegno del Ministero della Pubblica Istruzione con un finanziamento di oltre cinque milioni di euro dedicati all'edilizia scolastica, somma gestita dalla Regione Siciliana.
Infine, dimostrando maturità e arricchendo lo stesso progetto di nuove prospettive strategiche, i giovani insieme al loro dirigente hanno chiesto alla Fondazione di invitare il ministro Fioramonti il Direttore Generale dello Studente, Giovanna Boda, all'incontro del 16 marzo prossimo.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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