martedì 29 maggio 2012
INCONTRO PROVINCIALE DI LUCCA
Lunedì 28 maggio appuntamento a Lucca nella bellissima Sala Maria Luisa del palazzo Ducale
ospiti della Provincia. Gli studenti e le studentesse della classe prima del Liceo scientifico e tecnologico Galileo Galilei di Viareggio con le loro insegnanti Maria Grazia Anatra e Rosella Ciccarelli sono stati accolti dall'assessore provinciale all'Istruzione Mario Regoli.
Dopo il saluto dell'assessore che ha apprezzato l'impegno della Fondazione nel testimoniare e diffondere la cultura della legalità e quello della scuola che accoglie ed è luogo per eccellenza di formazione del cittadino, impegno divenuto più urgente dopo i fatti di Brindisi dove la scuola è divenuto luogo da colpire e intimidire, abbiamo introdotto l'incontro.
Innanzitutto abbiamo sottolineato la persistente assenza della stampa e degli organi di informazione che, pur invitati, mancano puntualmente ogni appuntamento perché incapaci di discernere i fatti rilevanti dal pettegolezzo e con la loro assenza danno un pessimo segnale ai cittadini non offrendo loro strumenti per conoscere e formarsi un'opinione relativamente ai temi che riguardano la comunità. Con loro occorre non desistere e tornare a richiedere maggiore attenzione.
In questi tre anni i giovani hanno ripetuto con insistenza alcuni temi e hanno richiesto di rispettare i pronunciamenti popolari, come nel caso dei referendum sull'acqua, oppure di porre un argine forte e robusto alla diffusione del gioco d'azzardo, vera e propria piaga dei tempi nostri. Ancora: si sono occupati di immigrazione e integrazione, per aprire le porte e non erigere steccati; di abuso dell’alcol e di droga.
D’accordo, ancora una volta con gli studenti, ad ottobre, premieremo quelle amministrazioni che hanno dato segnali di attenzione e si sono schierati sui temi di maggiore preoccupazione proposti dai giovani. Ci piace rammentarle: Arezzo per la difesa del decoro urbano e per l’integrazione; Cascina e Bagno a Ripoli per la lotta all'evasione fiscale; Pistoia per l'impegno di ripubblicizzare gradualmente l'acqua; Agliana che dichiara l’acqua bene comune nello Statuto ed è impegnata nella differenziazione e riduzione dei rifiuti; Pisa dove l'amministrazione provinciale da un segnale sulle energie rinnovabili; Siena, l’amministrazione provinciale disponibile agli spazi per i giovani di Poggibonsi. Fiduciosi fino alla fine, ci auguriamo che al confronto del 3 ottobre altri amministratori compiano scelte coraggiose. Ci piace ricordare anche la bella lettera del vice presidente del Senato Vannino Chiti.
In questo momento di grave crisi economica, politica e sociale occorre fare attenzione a tutti i moderni pifferai che hanno il compito di sviare l'attenzione dai problemi reali e farci concentrare su alcuni falsi, come il numero dei parlamentari, deviando così dalla questione degli insopportabili privilegi di deputati e senatori; oppure le infinite discussioni su primarie e leggi elettorali, senza mettere al centro il potere del cittadino di scegliere; oppure cambiare la Costituzione senza che i cittadini ne vengano informati come è accaduto per l’articolo 81! La stucchevole enfasi sul governo tecnico che maschera la mancata responsabilità della politica con la P maiuscola! Enfasi scimmiottata anche da alcune amministrazioni locali che scelgono tecnici ed evitano di prendere posizione!
In questi nostri ripetuti convincimenti abbiamo il conforto del “dimenticato” Antonino Caponnetto che si è battuto in difesa della Costituzione e delle regole, ha esortato i partiti politici a far pulizia nei propri ranghi tirando loro la giacca, ha invitato i cittadini a battere un colpo per far sentire la loro voce. Ci solleva il bel lavoro che quotidianamente vediamo germogliare nelle scuole, con fiducia nelle istituzioni e senza alimentare demagogia e paure. Per parte nostra continueremo in questa opera, finché ce lo permetteranno, come diceva Antonino Caponnetto.
Leonardo, Paolo, Andrea, Sara ed Elena hanno illustrato il progetto sul tema dell'acqua e, a differenza di tanti altri, sono partiti dalle denunce pubbliche di Stefano Rodotà al Presidente della Repubblica sulla situazione di grave illegalità di tante società che gestiscono il servizio. Esse continuano a richiedere in bolletta la quota di profitto, norma che il referendum ha abrogato.
Con l’ausilio di slide e i dati di un questionario hanno documentato la situazione di degrado per l’enorme numero di bottigliette di plastica prodotte e hanno individuato nella loro scuola due luoghi, il muro dell’acqua e la casa dell’acqua, da attrezzare con fontane e decorare. Con l’entusiasmo delle matricole hanno ripreso l’esperienza di altre scuole pilota, il Petrocchi di Pistoia, il Buontalenti di Firenze e altre, e hanno alimentato quel meccanismo che non si può fermare e che avrà come fine solo l’installazione di cannelle di acqua di buona qualità, segno di quel cambiamento culturale che porta il nome di acqua come bene comune. Da questo mutamento hanno origine altre trasformazioni di abitudini e modi di fare, fonti essi stessi di benessere e di nuovo lavoro. In chiusura, un breve cartone ha ben illustrato l’ascesa e la caduta dell’acqua in bottiglietta e dei danni ad essa connessi.
La professoressa Ciccarelli ha preso la parola per ribadire che questo percorso avviato quest’anno è stato contagioso di interesse e i ragazzi e le ragazze hanno intenzione di continuare anche il prossimo proseguendo con la progettazione dei punti acqua e con un lavoro di sensibilizzazione nei confronti dei loro compagni a scuola a rafforzare quel cambiamento in atto che nessuno potrà fermare. Il lavoro, lo studio e gli approfondimenti hanno portato alla luce alcuni spazi nella scuola che sono abbandonati e rischiano il degrado e ci impongono di riflettere sui mezzi per riqualificarli, mantenerli e conservarli come, ad esempio, un pozzo per l’irrigazione dei prati circostanti l’edificio scolastico, oltre ad un sistema di raccolta di acque piovane per usi non domestici.
Mario Regoli ha esordito riprendendo alcune delle conclusioni del lavoro dei giovani: l'opera di sensibilizzazione deve essere costante e non essere legata a momenti particolari come quello del referendum. Ha apprezzato l'impegno dei ragazzi a diminuire il numero delle bottiglie consumate nella scuola. Ha voluto essere molto esplicito nel ricordare la grave situazione economica che è all’origine dei tagli, a cui si associano gli effetti del Patto di stabilità che impediscono anche agli enti locali virtuosi di spendere, cosicché le emergenze incidono pesantemente sulle esigue risorse rimaste, ragion per cui si crea un circolo vizioso fra emergenza, scarsezza di risorse, assenza di manutenzione e stato di degrado che pregiudicano qualsiasi progettualità a scuola.
Alla fine della mattinata possiamo affermare che il dibattito e il confronto proficuo hanno arricchito le conoscenze reciproche e permettono di immaginare un lavoro comune sia su una migliore sobrietà nei consumi, sia nel definire interventi a costi esigui da realizzare a breve grazie alla ricerca, alla sensibilizzazione e alla crescita di una coscienza civica più matura.
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sabato 26 maggio 2012
INCONTRO PROVINCIALE CON IL PETROCCHI DI PISTOIA E IL CAPITINI DI AGLIANA
Mercoledì 23 maggio ospiti della Provincia di Pistoia ragazzi e ragazze del Petrocchi di Pistoia e del Capitini di Agliana con i rispettivi insegnanti Maurizio Degli Innocenti, Angela Borselli e Domenico Santagati hanno presentato i loro progetti all’Assessore all’Istruzione della Provincia Paolo Magnanensi, alla neo Assessore Elena Becheri del Comune di Pistoia, all’Assessore alla legalità Fabrizio Magazzini e a Eleanna Ciampolini, sindaco di Agliana.
Nell’introduzione la Fondazione ha ricordato Giovanni Falcone nell’anniversario della sua morte e il grave attentato di Brindisi. Il modo migliore per ricordare Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto, del quale ricorre quest’anno il 10° anniversario di morte, è quello di continuare a testimoniare l’impegno civile e professionale, la difesa della legalità, il contrasto alla mafia e alla criminalità organizzata, modo tanto più urgente anche dinanzi agli spettri che si agitano dietro la terribile morte di Melissa Bassi. Per tutto ciò è necessario che vi sia chiarezza e determinazione: a ciascuno di noi sono richiesti comportamenti inequivoci e senza compromessi; alla politica trasparenza, capacità di dialogo e interlocuzione con i propri cittadini. Per questo la Fondazione si schiera con tutte quelle Amministrazioni che in questi tre anni sono sempre state attente e hanno condiviso il percorso di formazione con i propri giovani. Le Amministrazioni provinciali di Pistoia, Pisa e Arezzo, quelle comunali di Pistoia, Agliana e Cascina non solo hanno partecipato al progetto di formazione ma ne hanno colto lo spirito, operando scelte coerenti e accogliendo le sollecitazioni dei propri cittadini. Pistoia ha ribadito la volontà nel rendere gradualmente l’acqua bene comune; Pisa promuoverà le energie alternative; Arezzo apre la città ai giovani e le porte all’integrazione; Cascina fa della legalità la stella polare delle attività amministrative. L’augurio che altri esempi seguiranno a partire dai prossimi report!
Hanno aperto i lavori i ragazzi e le ragazze del Petrocchi che, a conclusione di un cammino iniziato già lo scorso anno sul consumo di acqua in bottigliette, hanno prodotto un video scritto, diretto e interpretato da loro con professionalità e maestria per ribadire per la “quarantasettesima volta” che l’acqua è un bene comune. Per la visione rimandiamo tutti al 3 ottobre quando sarà proiettato all’interno della Conferenza finale del progetto.
I giovani del Capitini, dopo il bell’incontro pomeridiano molto partecipato del 5 Marzo sul tema dell’abuso di alcol fra i giovani, per non essere da meno, hanno pure loro confezionato un video che obbliga tutti a riflettere sugli stili di vita e sulle mode del bere che hanno molte volte conseguenze tragiche. Anche il loro film sarà proiettato a ottobre.
È intervenuta Eleanna Ciampolini, sindaco di Agliana, riguardo i progetti affrontati dai ragazzi e ragazze in questi tre anni: i rifiuti, oggi Agliana raggiunge quasi il 100% della raccolta differenziata per la quale gli stessi giovani hanno contribuito sensibilizzando le famiglie; le diverse forme di dipendenze ed i rischi ad esse connessi affrontate lo scorso anno, quest’anno la pericolosità del consumo di alcol fra i giovani e tutte le problematiche ad esso legate che non sono cadute nel dimenticatoio ma affrontate e approfondite in collaborazione con le Istituzioni locali, la Asl nell’intento di prevenirle e risolverle. Ha ricordato il sindaco che il tema dell’alcol non deve essere visto solo sotto l’aspetto del proibizionismo ma nel quadro del rispetto delle regole e della legalità, non mettendosi alla guida in stato di ebrezza e segnalando quei locali che vendono alcol ai minori.
Un altro segnale importante del Comune è la scelta di mettere nel proprio Statuto l’acqua come bene comune sottratto alle logiche di mercato e che, seppur in modo graduale, va rispettata la volontà dei cittadini espressa con il referendum. Dopo aver elogiato i progetti ha dichiarato che l’amministrazione vuole continuare insieme alla Fondazione in questo percorso di cittadinanza e ha esortato i ragazzi a non arrendersi. Quanto ai tagli ha suggerito che sarebbe interessante da parte dei giovani affrontare un altro tema, quello delle spese militari, inteso non nel senso di smilitarizzare le Forze Armate ma nel rispetto dell’art. 11 della nostra Costituzione che ripudia la guerra annullando la proposta di acquisto di ben 90 F35, caccia adatti ad azioni di attacco, il cui costo di ogni singolo aereo sfiora i 200 milioni di euro.
Ha preso al parola la neo Assessore Elena Becheri che ha esordito dicendo di sentirsi confortata da tanti giovani che la pensano come lei che ha 32 anni e che fino a ieri raccoglieva le firme per i referendum sull’acqua, ma che d’altro lato è spaventata dall’incarico di Amministratrice di una città che deve affrontare molti problemi in un momento delicato del nostro Paese. Tuttavia è orgogliosa di mettersi in gioco e avere vicini cittadini come i giovani del Petrocchi, per i quali vale la pena accettare la sfida.
È stata la volta dell’Assessore Magnanensi che ha letto la lettera scritta congiuntamente dal Presidente della Provincia Fratoni e dal Sindaco di Pistoia Bertinelli a tutti gli studenti. Dopo, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Melissa Bassi.
Magnanensi ha poi affrontato i temi proposti dagli studenti e ha ringraziato gli insegnanti per il contributo nel seguire i propri ragazzi nella conoscenza e nell’approfondimento delle varie problematiche. Ha esortato i giovani a proseguire e a fare tesoro di questa esperienza in modo che, dopo lo studio, la discussione e il confronto si facciano delle scelte. Così i ragazzi hanno acquisito metodo e disciplina indispensabili a fare politica anche quando la politica non si occupa di loro. Ha messo in evidenza le difficoltà per una efficace raccolta differenziata dei rifiuti legata al cambiamento di abitudini più difficoltose nelle persone anziane e più veloce e inarrestabile nei giovani. Quanto al progetto del Capitini delle feste analcoliche ha dato la sua massima disponibilità a organizzarle anche con la collaborazione dell’Istituto Alberghiero. Si è poi dichiarato d’accordo con il Sindaco Ciampolini in merito agli armamenti, ma ha fatto l’esempio dell’Ansaldo Breda di Pistoia, azienda del gruppo Finmeccanica, che si occupa di due settori: quello bellico e quello civile dove, paradossalmente, il settore in difficoltà e a rischio chiusura è quello civile!
Ha ringraziato pure la Fondazione per il suo ruolo di “pungolo” alle Amministrazioni, sollecitandole ad uscire fuori da torpori e invitandole a scegliere e, in questo senso, si è augurato che il progetto prosegua anche in futuro. Ha per questo è importante che i ragazzi non mollino.
Fabrizio Magazzini dopo aver sottolineato la scelta di Agliana riguardo l’acqua, ha dichiarato la sua disponibilità a contribuire ai percorsi virtuosi come le feste analcoliche, e ha concluso ricordando Giovanni e Paolo.
Il prof. Degli Innocenti ha raccontato l’esperienza del cortometraggio presentato dai suoi ragazzi, le difficoltà del montaggio e di tutti i risvolti tecnici ma il ricordo migliore è il divertimento e il clima che si è instaurato fra i giovani.
È stata la volta del prof. Santagati che con molta sapienza e arguzia ha ricordato come 20 anni fa dopo tangentopoli gli italiani sognavano un Paese libero e meno corrotto, ma la scarsa vigilanza e attenzione ha prodotto una corruzione più radicata e difficile da scoprire, mentre tanti politici e giornalisti, veri e propri pifferai sono impegnati a distogliere l’attenzione dai problemi reali e ci offrono soluzioni pericolose, come la riforma costituzionale dell’articolo 81 votata nel silenzio più assordante e nella segretezza più carbonara, e restrittive della libertà e della democrazia.
A conclusione del dibattito, la Fondazione insieme alle giovani sentinelle hanno deciso, come segno di cittadinanza attiva, di premiare, il 3 ottobre quelle amministrazioni che in questi tre anni hanno dato e danno risposte chiare e inequivoche e ricercano soluzioni condivise con i propri cittadini, sfuggendo alle risposte facili, semplici e di facciata. E si impegnano su questo anche in futuro.
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INCONTRO PROVINCIALE CON L’IIS ROCALLI E LA SCUOLA MEDIA LEONARDO DA VINCI DI POGGIBONSI
Mercoledì 23 maggio, doppio appuntamento: a Pistoia e a Siena.
Dopo aver rinviato questo terzo incontro con le scuole della provincia di Siena, in origine previsto per il 16 maggio, a causa delle prove Invalsi, abbiamo dovuto cambiare sede per motivi tecnici. L’Istituto Roncalli ha manifestato la disponibilità ad ospitare, anche in considerazione del gran numero di ragazzi e ragazze che si sarebbero dovuti spostare e abbiamo chiesto alla classe del Liceo Piccolomini di venire a Poggibonsi. Purtroppo hanno scelto di non venire. Dispiace l’assenza perché il tema da loro scelto era importante e meritevole, inoltre l’impegno delle ragazze, come era emerso nel secondo incontro incoraggiava il dibattito sulle questione della violenza alle donne che in questa prima parte del 2012 ha assunto dimensioni preoccupanti. Ci auguriamo di ricevere il materiale da loro prodotto in modo da inserirlo nel volume che pubblicheremo in occasione della Conferenza finale del 3 di ottobre.
L’incontro si è aperto con la commemorazione di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli agenti di scorta uccisi 20 anni fa a Capaci. Il modo migliore per ricordarli, a nostro giudizio, è stato quello di riprendere quella promessa fatta da Antonino Caponnetto in occasione della morte di Paolo Borsellino di continuare a testimoniare i valori e i principi per i quali si sono battuti questi uomini straordinari per avere un Paese migliore. La Fondazione ha invitato ragazzi e ragazze alla vigilanza e all’attenzione perché il terribile attentato di Brindisi è segno di un attacco alla scuola pubblica, il luogo deputato dalla nostra Costituzione alla formazione dei cittadini. Quello che è accaduto a Brindisi è la violazione di uno spazio sacro del nostro Paese.
Hanno aperto i lavori i ragazzi della scuola media, Alessandro della 2° L ha introdotto il tema dei rifiuti di cui si sono occupati con un video che raccoglie sia alcune informazioni utili, sia le loro proposte: un cestino per la raccolta differenziata a scuola, la fontanella di acqua di qualità e borracce per ogni studente per diminuire considerevolmente i rifiuti prodotti, proposte che dietro l’apparente semplicità nascondono la consapevolezza della gravità del problema al quale sembra difficile dare risposta da chi amministra la cosa pubblica.
Hanno preso poi la parola Giulia e Rachele della 3°M che hanno approfondito il tema della mafia e delle organizzazioni criminali e hanno ricordato tutti coloro che si sono opposti con determinazione ad essa. Per tenere viva la loro memoria hanno proposto all’amministrazione comunale di intitolare luoghi e spazi pubblici, soprattutto quelli frequentati dai giovani alle vittime e a tutti coloro che si sono opposti alla mafia. Spiace l’assenza dell’amministrazione comunale che pure aveva partecipato all’incontro di aprile e si era dichiarata disponibile alle proposte dei ragazzi. Confidiamo di una sua presenza alla conferenza finale di ottobre. Con molto incoraggiamento e con la collaborazione della loro insegnante i ragazzi del Roncalli hanno esposto la proposta di decorare alcune pareti della loro scuola quale modo per rendere meno freddi gli spazi dove loro trascorrono molto tempo della loro giornata. Parole e colori sono gli strumenti da loro scelti per “riappropriarsi” della propria scuola. È intervenuta l’Assessore provinciale all’istruzione, Simonetta Pellegrini che ha incoraggiato i giovani a vincere ogni paura in quanto la Provincia è accanto a loro e si è resa disponibile al confronto per una definizione delle modalità di intervento nella scuola. Siamo contenti di questa scelta e annoveriamo con piacere questa di Siena fra le Amministrazioni attente al confronto fra i cittadini. Luisella Brivio della Cgil, nostra partner, intervenuta in conclusione ha pure lei ricordato le stragi di mafia e la violenza di Brindisi, aggiungendo che si possono contrastare efficacemente con la conoscenza del fenomeno e agendo nella legalità.
Nel concludere la Fondazione ha voluto ricordare ai giovani che questo percorso di formazione si snoda paradossalmente lungo un sentiero pieno di ostacoli, infatti anziché fare opera di prevenzione irrobustendo la coscienza civile si preferisce far morire le buone pratiche, come il protagonismo dei giovani!
Incoraggia che in chiusura a fronte di questa notizia la Dirigente scolastica ha dichiarato che l’Istituto Roncalli aderirà anche l’anno prossimo al progetto.
Sergio Tamborrino
Responsabile Regionale Progetto Scuola
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INCONTRO PROVINCIALE CON LE SCUOLE DI FIRENZE E BAGNO A RIPOLI
La splendida sala Luca Giordano del Palazzo Medici Riccardi gremita e con alcune file di giovanissimi seduti per terra è stata il teatro dell'incontro con le scuole fiorentine: l'IPSSAR Buontalenti e l'ISIS Leonardo da Vinci, e quelle di Bagno a Ripoli: il Liceo Gobetti, l'Istituto Volta e l'Istituto comprensivo Antonino Caponnetto.
Giovanni Di Fede, assessore all'Istruzione della Provincia di Firenze che ha ospitato l'incontro, ha salutato ragazzi e ragazze ricordando il clima di dolore e di sdegno per il terribile attentato di Brindisi. C'è stata fermezza e determinazione nella risposta di giovani e cittadini e ciò fa ben sperare perché quanto accaduto nel passato non si ripeta. In questi giorni vi è un susseguirsi di commemorazioni: la morte di Giovanni Falcone e la strage di via de' Georgofili - domenica notte alle 1.04 ci sarà una manifestazione per ricordare – a cui è importante partecipare e testimoniare. Proprio la partecipazione e la testimonianza sono caratteri distintivi della cittadinanza attiva, a cui ha fatto riferimento la Fondazione, quali antidoti efficaci all'espandersi della criminalità e della cultura mafiosa. È necessario che la società civile costruisca una rete di relazioni e di legami forti in modo da vigilare sulla democrazia e sulla libertà di tutti, sui beni pubblici e sul rispetto delle regole. Dalle scuole della Toscana che hanno aderito al progetto sono state avanzate proposte e suggerimenti e in molti casi hanno trovato confronto e interlocuzione con le amministrazioni locali
Daniele, Mattia ed Elia della classe seconda del Leonardo da Vinci, guidata dalla prof.ssa Franca Abazia e Stefano Cabassi referente della Fondazione e Presidente dell’Associazione Ragazzi del Leonardo, si è occupata dei social network, hanno messo in rilievo accanto agli aspetti più interessanti i rischi e i pericoli. Spesso può accadere navigando che vi siano link o che si aprano pagine di siti pornografici. Preoccupa il fenomeno del cyberbullismo di cui vi sono vari tipi. La rete è anche uno subdolo veicolo di diffusione del gioco d'azzardo nonostante l'avvertenza di giocare responsabilmente, una sorta di lavacro della coscienza. Per contenere e contrastare questi pericoli è necessario l'aiuto e la collaborazione di genitori e adulti, oltre che della scuola. Ma questa richiesta di aiuto si scontra con la scarsa conoscenza degli strumenti informatici da parte di molti genitori.
Laura Guerrini, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bagno a Ripoli, ha voluto ribadire il sostegno alla Fondazione per il suo lavoro quotidiano nelle scuole. Ha sottolineato anche l’importanza dell’impegno civile di ciascuno invitando i ragazzi e ragazze a partecipare ai campi di lavoro sulle terre confiscate alla mafia.
Sono poi intervenuti gli studenti del Gobetti, accompagnati dai loro insegnanti Silvio Biagi e Alessandro Dei, che si sono occupati del trasporto pubblico, in particolare modo della cattiva abitudine di non pagare il biglietto dell’autobus. Alessandro, Federica e Tommaso hanno illustrato il lavoro preparato con i propri compagni. Innanzitutto hanno condotto un'indagine statistica somministrando un questionario ai loro compagni di quattro istituti del comune di Bagno a Ripoli. I risultati sono eloquenti: la metà del campione usa l'autobus, ma solo una piccola parte possiede un abbonamento, e un’altra parte ancora più piccola acquista il biglietto, mentre una maggioranza non paga affatto il biglietto. I controlli sono sporadici, stando ai dati dell'indagine. Per contrastare questo cattivo costume hanno pensato a campagne pubblicitarie all'interno dei veicoli, e su questo c'è la disponibilità dell'Ataf a sostenerle, e ne hanno preparato alcuni bozzetti. Per questo progetto vi è la disponibilità del Comune di Bagno a Ripoli a stampare il materiale pubblicitario mentre la Diple Edizioni membro della Fondazione aiuterà i ragazzi, del tutto gratuitamente, per quanto riguarda la grafica.
Sono poi intervenuti Duccio, Silvia e Alessio delle classi terze dell'Istituto comprensivo Caponnetto, guidate dalle loro insegnanti Silvia Zuffannelli e Laura Giglioni. Si sono occupati legalità. Ricorrendo ad una serie di immagini, commentate con molta arguzia e non poca ironia, hanno fatto vedere quanto sia difficile difenderla quotidianamente.
Alessandra e Federico hanno illustrato la questione del gioco d'azzardo tema scelto dalla loro classe. In particolare hanno affrontato il fenomeno delle scommesse clandestine nei combattimenti fra animali. Hanno realizzato con maestria dei video scritti diretti e interpretati da loro stessi per denunciare il riciclaggio, la falsa fatturazione e l'evasione fiscale.
Infine un video ha ricordato il giudice Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Alessandro Calvelli, vice sindaco di Bagno a Ripoli, che ci ha raggiunto prima che ci lasciasse la giovane assessore Laura Guerrini, ha accolto con piacere i suggerimenti dei ragazzi per promuovere il rispetto delle regole, segno di una maturità e di una affidabilità di questi giovani spesso misconosciuta, e ha ricordato l’impegno del Comune di Bagno a Ripoli nel regolamentare il gioco d'azzardo, nonostante una legislazione nazionale permissiva, a testimonianza che gli amministratori locali possono arginare, con una serie di restrizioni e paletti, la grande diffusione delle sale da gioco, che costituiscono una sirena pericolosa per tanti uomini e donne e per le loro famiglie, mentre un’amministrazione attenta deve avere a cuore la salute e il benessere dei propri cittadini.
Questa presenza continua dell’Amministrazione di Bagno a Ripoli, per tutta la mattinata, anche con l’avvicendamento degli assessori è meritevole di lode per l’attenzione dedicata ai propri cittadini e segno di una volontà reale di confronto e di lavoro in comune.
L’Istituto Volta con la classe terza, con i loro insegnanti Maria Ester Mastrogiovanni e Leonardo Bucciardini, ha affrontato il tema dello smaltimento dei rifiuti. Niccolò e Rosa hanno raccontato di un incontro con la società Quadrifoglio per avere tutte le informazioni necessarie e del loro progetto di raccolta differenziata a scuola. Hanno avviato un’attività di sensibilizzazione fra i loro compagni per mettere in rilievo i comportamenti corretti e la campagna Tu, da che parte stai?
Loro sono convinti che legalità vuol dire rispetto degli ambienti, delle regole e delle persone, a cominciare da quelli scolastici, dove il degrado diviene giustificazione ad ulteriore degrado mentre hanno sperimentato, dopo aver imbiancato i bagni, che sporcare è più difficile proprio perché questo esempio di buone pratiche fra pari è molto più efficace. Inoltre realizzeranno cartelli con vignette che con leggera ironia sottolineeranno questi buoni comportamenti. I pannelli saranno posti nei corridoi della scuola.
Infine i giovani del Buontalenti con il prof. Giuseppe Pallanti. Martina insieme ai suoi compagni hanno voluto ricordare le proposte e le richieste inascoltate degli anni scorsi:
- Raccolta differenziata con nuovi cestini sui marciapiedi;
- Sistemazione migliore dei cassonetti;
- Incentivo all’uso di biciclette con rastrelliere più pulite e funzionali oltre all’eliminazione dei rottami;
- Un fontanello di acqua potabile nella loro scuola con conseguente riduzione delle bottigliette di plastica
Loro hanno creduto in questo progetto, pensando di fare qualche cosa di utile per tutti e hanno avuto fiducia nelle Istituzioni. Ad oggi malgrado le promesse anche di una visita del sindaco Renzi al loro Istituto, il Comune e la Provincia di Firenze non hanno dato risposte.
Si chiedono:
erano richieste impossibili?
Erano inutili?
Erano irrealizzabili?
Erano troppo costose?
Vorrebbero avere una risposta, qualunque essa sia. Un no motivato è sempre meglio dell’indifferenza.
Hanno poi studiato e approfondito temi di carattere generale ma di grande rilevanza: le tasse chi le paga e chi no, la furbizia quotidiana per non pagarle e la diffusione di comportamenti illegali.
L'economia sommersa frutto anche di una mentalità sbagliata e una cultura individualista. Hanno proposto il 4 ottobre giornata della legalità, della lealtà civica con una serie di iniziative in collaborazione con la Fondazione, e una manifestazione denominata “scontrino per tutti” dove ciascuno si impegna a richiedere lo scontrino e sensibilizzare così all’equità fiscale. In ultimo si sono occupati di riforma elettorale, proponendo il sistema francese a doppio turno e di riduzione del numero dei parlamentari.
Abbiamo apprezzato molto questo vizio testardo della memoria, e da parte nostra - torniamo a ripeterlo - non smetteremo mai di sollecitare risposte, e invitiamo i ragazzi a non mollare. Abbiamo apprezzato anche questo taglio diverso di occuparsi di temi politici di interesse collettivo. Dobbiamo però esprimere la nostra opposizione all’idea della riduzione dei parlamentari, tema agitato con furbizia mascherata da pifferai insospettabili. Il problema della nostra democrazia non è il numero dei parlamentari, che è nella media europea, ma i loro insopportabili privilegi e la fedina penale di alcuni! La riduzione del loro numero significa che ogni politico per essere eletto avrà bisogno di un comitato elettorale imponente e sarà soggetto fortemente alle pressioni di tutte le lobby. In definitiva la riduzione del numero significa una restrizione della nostra democrazia.
Ci piace concludere questo incontro con le parole di Niccolò, studente del Volta, che ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole, anche quelle minime e quotidiane, perché solo così ogni singolo cittadino con questi gesti significativi può sconfiggere l’illegalità e l’assenza di regole. Per costruire un futuro occorre fare qualcosa nel proprio piccolo e poi trasmetterlo, allargarlo. Con questo principio i ragazzi del Volta hanno accettato la sfida lanciata loro dalla Fondazione, che ringraziano per questa opportunità, e ora vogliono vedere che cosa accade su una scala più grande.
Le emozioni che questi ragazzi trasmettono con il loro entusiasmo sono tante e forti, spetta ora agli adulti alimentarle o deluderle. Non esiste una terza via!
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martedì 22 maggio 2012
INCONTREO PROVINCIALE AD AREZZO
Lunedì 21 maggio, nella bellissima e affrescata Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, la vice presidente, Mariella Ricci, e l'assessore all'Integrazione del Comune, Stefania Magi, hanno accolto la Fondazione, studentesse e studenti del Liceo Artistico Piero della Francesca con i propri insegnanti, Agostino Fabbri e Daria Meazzini.
Dopo aver indicato alcuni dei grandi raffigurati sulla parete di fondo della sala a testimoniare la memoria di questa città, Mariella Ricci ha invitato i giovani a ricordare con un minuto di silenzio Melissa Bassi, la loro compagna vittima delle bombe esplose all'ingresso dell'Istituto Morvillo Falcone di Brindisi.
Stefania Magi ha apprezzato molto il lavoro dei ragazzi per aver assistito al concerto dell'Orchestra multietnica e li ha esortati a non demordere in nessun caso.
La Fondazione ha esordito mettendo al centro del discorso la necessità che sindaci, presidenti di provincia e assessori diano segnali inequivoci e concreti alle proposte dei tanti studenti e studentesse delle scuole di Toscana, perché al terzo anno del progetto osserviamo con piacere come certi temi, nel ripetersi, segnalano quanto siano importanti e dirimenti per i giovani. Siamo incoraggiati che ci siano già impegni pubblici e solenni: a Pistoia riguardo la ripubblicizzazione dell'acqua in modo graduale; a Cascina in merito al recupero dell'evasione fiscale; la Provincia di Pisa sulle energie alternative. Arezzo, lo scorso anno nel dare spazi ai writers, oggi vicini ai propri giovani riguardo l’integrazione nel proprio territorio. Occorre però che altre amministrazioni si schierino in modo deciso e netto per favorire concretamente il protagonismo giovanile e, numerose e determinate, intervengano nella Conferenza finale del 3 ottobre prossimo per dare una indicazione di buone pratiche che si trasmettano in tutto il Paese. Le proposte che i giovani, in questi tre anni, hanno indicato come prioritarie hanno necessità di sostegno e incoraggiamento perché in questo modo si investe effettivamente sul futuro del nostro Paese. La scuola non va lasciata sola perché l'ignobile attentato di Brindisi può essere evitato solo grazie ad una cittadinanza attiva e custode dei propri valori e grazie ad uno Stato giusto, solidale e attento.
Agostino Fabbri ha letto a tutti la lettera accorata e piena di impegni che il ministro Profumo ha inviato ai giovani e alle scuole, lettera che abbiamo molto apprezzato e che ci auguriamo non sia solo esercizio di buone maniere.
Stefano, Carmen, Giacomo, Roman e Melissa hanno presentato il lavoro svolto dalle due classi, una seconda e una terza, che hanno utilizzato molti strumenti diversi per conoscere, approfondire e trarre tutte le informazioni utili relative al tema dell'immigrazione nel proprio territorio. Hanno illustrato i dati relativamente alla presenza di cittadini provenienti da altri Paesi, come sono distribuiti sul territorio, divisi per classi di età e quanti frequentano la scuola. Hanno poi elaborato un questionario distribuito ai propri compagni e ai genitori e hanno tratto delle conclusioni che rivelano come il tema degli immigrati suscita sentimenti, pulsioni e idee anche contrastanti ed estreme. Hanno sottolineato l'importanza di una corretta informazione quale condizione per evitare tanti stereotipi e luoghi comuni che identificano lo straniero con un problema di sicurezza. Proprio l'esperienza della scuola ci conferma che il rapporto, il confronto quotidiano, il lavoro comune aiutano tutti a identificare nell'altro un pari, senza distinzione alcuna e senza riferimento al suo luogo di nascita.
Questa constatazione è all'origine della proposta di collaborazione di alcuni giovani alla testata online Popolinews che si occupa di integrazione, proprio perché la loro testimonianza è l'esempio migliore di cosa significhi integrazione, riconoscimento reciproco, rispetto dell'altro. Inoltre, la Fondazione ha suggerito che nelle scuole nascano gruppi di accoglienza per aiutare i nuovi studenti che giungono da Paesi diversi. La Provincia di Arezzo si è dichiarata ben disposta ad accogliere la proposta.
Il progetto dei giovani ha avuto un respiro ampio grazie alla volontà e al lavoro degli studenti e degli insegnanti, capaci di coinvolgere in questo percorso una pluralità di soggetti come le diverse associazioni di migranti e l'Orchestra multietnica che si è esibita in un concerto con la partecipazione di numerosi artisti provenienti da tanti Paesi diversi. Della mattinata di musica e parole è testimonianza il bellissimo video, curato con passione dal professor Gaudioso, proiettato in anteprima che documenta la festa e testimonia come il linguaggio musicale sia esempio di rottura delle barriere e delle separazioni fra uomini e donne nati in luoghi diversi e distanti.
I professori Fabbri e Meazzini hanno elogiato i ragazzi che hanno dimostrato grande sensibilità e maturità, segni questi ultimi del valore della scuola quale luogo di formazione e di crescita dei cittadini. Ha esortato le istituzioni a non esser miopi nell'abbandonare queste preziose occasioni e, per questo, ha reso noto la decisione degli studenti e degli insegnanti di scrivere alla Presidenza della Regione per invitarla a non far morire il progetto Giovani sentinelle a causa dei tagli.
Elisa Viti dell'Arci ha ricordato la complessità del lavoro che si evince dal numero dei soggetti diversi che vi hanno preso parte e ha voluto ringraziare insegnanti, studenti e studentesse per l'impegno profuso. Se gli insegnanti si dicono orgogliosi dei loro studenti, anche questi ultimi lo sono dei propri insegnanti che testimoniano con il loro impegno quotidiano la migliore scuola.
Ha concluso Mariella Ricci sottolineando l'importanza dell'impegno di ciascuno, anche oltre i ruoli istituzionali che si ricoprono in certi momenti della propria vita.
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domenica 20 maggio 2012
INCONTRO PROVINCIALE CON IL MARCO POLO CATTANEO DI CECINA E L'ITG BUONSIGNORI DI LIVORNO
Venerdì 18 maggio, nella Sala della Circoscrizione 2 di Livorno, ci attendono il vice presidente della Provincia con delega all'Istruzione, Fausto Bonsignori, l'assessore all'Ambiente, Nicola Nista, oltre naturalmente Carla Roncaglia, assessore all'Istruzione del Comune di Livorno, sempre presente agli incontri con i giovani. Ragazze e ragazzi dell'ISIS Cattaneo-Marco Polo di Cecina e dell'ITG Buontalenti di Livorno hanno riempito ogni spazio, pieni di aspettative perché, per la prima volta dopo tre anni, la Provincia di Livorno è presente e ha deciso di confrontarsi con i propri cittadini. È stata premiata la perseveranza di studenti, insegnanti e della Fondazione che in questi anni hanno ripetuto gli inviti e le richieste a partecipare, a dare un segnale concreto di fiducia. Ad ospitare l'incontro l'amministrazione comunale, a rimarcare le passate assenze di quella provinciale.
D'altra parte questo confronto continuo e serrato con tutte le amministrazioni locali coinvolte nel progetto ha prodotto dei risultati significativi: alcune hanno cominciato a dare seguito alle sollecitazione dei giovani: il Comune di Pistoia ha dichiarato che avvierà gradualmente il processo di ripubblicizzazione dell'acqua, che è stato oggetto di proposte in numerose scuole che aderiscono al progetto; la Provincia di Pisa collabora con ragazze e ragazzi di ben quattro istituti superiori ed è sensibile alla questione di favorire le energie alternative; il Comune di Cascina ha dato corpo al Consiglio fiscale, con l'intento di contrastare l'evasione; il Comune di Arezzo ha collaborato con i ragazzi e le ragazze del Liceo Artistico per realizzare alcune opere pittoriche sui muri di un sottopasso, dando così dignità alla street art; sono diverse le amministrazioni che scelgono di dotare le scuole di cannelle di acqua di qualità per limitare decisamente l'enorme numero di bottigliette di plastica; contro l'abuso di alcol, ad Agliana, si è avviato un lavoro comune con gli studenti per contrastare abitudini e modelli di vita sbagliati. Giunti a quasi a metà degli incontri provinciali siamo fiduciosi di raggiungere altri risultati così incoraggianti.
Hanno esordito i giovani delle classi terze di Cecina con i loro insegnanti Luigi Marra e Andrea Rossi, desiderosi di confrontarsi con gli amministratori provinciali sul tema della loro scuola: divisi in gruppi hanno sollevando il tema della chiusura della palestra per inagibilità che li costringe a spostarsi a piedi per raggiungere un altro edificio per fare educazione motoria. Gli spostamenti comportano perdere metà del tempo di lezione. Un secondo gruppo ha posto il tema, strettamente connesso, delle strutture dove fare lezione: mancano aule per attività interdisciplinari, per gli incontri e per le assemblee d'Istituto. Hanno denunciato che i programmi di software per il loro indirizzo di studi, di operatore grafico non sono aggiornati. Studenti e insegnanti intervenuti hanno sollecitato risposte chiare e puntuali agli amministratori.
È stata poi la volta degli studenti e delle studentesse di seconda dell'ITG Buontalenti di Livorno, seguiti con passione dalla professoressa Bellucci. Loro hanno fatto un viaggio d'istruzione a Grenoble dove hanno visitato un centro studi di bioedilizia, che è l'indirizzo di studi da loro scelto, e di cui si sono occupati proponendo una serie di soluzioni costruttive e di riadattamento degli edifici in grado di risparmiare in termini energetici, ad esempio con accorgimenti costruttivi, e nel consumo di acqua, sul cattivo utilizzo di acqua potabile per lo scarico dei water . Se queste pratiche costruttive si diffondono, comportano risparmi significativi e richiedono ammodernamenti e mutamenti negli edifici per i quali sono necessari investimenti anche nel campo della ricerca scientifica e tecnologica.
Fausto Bonsignori ha preso la parola subito dopo giustificandosi, per non essere intervenuto negli incontri passati, perché impegni contingenti si sono sempre sovrapposti agli appuntamento con le scuole. Ha ricordato di non essere solo un politico ma di svolgere anche un'attività professionale.
Ha lamentato il taglio degli investimenti nella cultura (è pari al solo 0,18% del Prodotto interno lordo) e nell'istruzione (anche qui non raggiungiamo il 4%) segnali inequivoci di una scelta miope e senza futuro per i giovani da parte di tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Quanto alla questione posta dai ragazzi di Cecina, ha voluto smentire nella maniera più categorica che la Provincia sia proprietaria della palestra, che è invece un immobile del Comune di Cecina. Ha dichiarato che ci sono state delle proposte informali da parte dell'amministrazione cecinese di trasferire la proprietà dell'immobile alla Provincia, ma anche se la proposta fosse stata formalmente corretta non sarebbe stato possibile il trasferimento in assenza dell'agibilità. L'amministrazione provinciale è intervenuta dopo la dichiarazione di inagibilità per garantire agli studenti il diritto all'educazione motoria. La chiarezza su questo punto è necessaria per individuare con precisione competenze e responsabilità. La Provincia dispone di risorse esigue, la gran parte delle quali, purtroppo, sono assorbite dalla manutenzione del patrimonio edilizio che è vetusto. Si è impegnato nel dare informazioni dettagliate sugli interventi e sul modo in cui sono state spese le risorse della Provincia nelle scuole livornesi.
Dispiace l'assenza del Comune di Cecina, a cui ragazzi e ragazze avrebbero voluto richiedere chiarimenti non sulle competenze ma sulle dichiarazioni non corrette, assicurazioni che hanno ripetutamente ricevuto anche dal dirigente scolastico che i lavori di ristrutturazioni avrebbero avuto inizio dopo l’estate. Questa assicurazione era stata data loro anche dal vice sindaco e assessore all’Istruzione del Comune di Cecina, Antonio Garigali in occasione del secondo incontro. Come altre volte, le assenze ora dell'una ora dell'altra amministrazione impediscono il confronto e rendono del tutto vana ogni possibilità di interlocuzione utile alla soluzione dei problemi.
I giovani hanno chiesto dove reperire fondi per la propria scuola e dove è possibile intervenire per evitare sprechi, allora Carla Roncaglia ha voluto chiarire, prendendo ad esempio il bilancio del Comune di Livorno, come vengono divise le risorse e in quali capitoli di spesa sono impegnati i soldi che lo Stato trasferisce al Comune. Ha messo in rilievo che una parte cospicua delle risorse serve a pagare i dipendenti comunali, cioè a garantire che la macchina amministrativa funzioni, poi ci sono i capitoli dell'istruzione e delle spese sociali che assorbono una gran parte delle disponibilità di bilancio. Con ciò ha voluto invitare i giovani dal rifuggire dai luoghi comuni sugli sprechi, che certamente esistono e che devono essere individuati con acutezza e intelligenza, ma senza un'inversione di tendenza nell'aumento delle risorse agli Enti locali non è possibile fare niente. Ciò ha confermato la convinzione della Fondazione che gli Enti locali devono compiere uno sforzo grande e fare una scelta politica netta di contrasto all'evasione fiscale, luogo per eccellenza dove reperire risorse, grazie ad accordi con altri soggetti come l'Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, il Catasto, il Pubblico registro automobilistico, sul modello di altre amministrazioni locali.
Ha preso poi la parola Nicola Nista. Ha apprezzato il lavoro svolto dalle due scuole e ha dichiarato la disponibilità degli amministratori di intervenire nella scuola per discutere e confrontarsi. Per il suo incarico ha a cuore il tema dell'acqua e ha ricordato che il referendum costituisce un segnale molto importante per chi governa, ma in disaccordo con chi ritiene che l'acqua non sia pubblica bensì privata ha difeso le scelte operate in Toscana di mantenere in mano pubblica la maggioranza nelle società che gestiscono il servizio. L'acqua è un bene da salvaguardare e risparmiare per questo l'amministrazione locale è impegnata ad installare cannelle pubbliche di acqua di qualità in città, come pure negli edifici scolastici, consentendo di abbattere il numero di bottigliette di plastica prodotte ogni anno, come hanno peraltro rappresentato graficamente i giovani del Petrocchi di Pistoia. Occorre declinare il rispetto dell'ambiente in termini di prevenzione e riduzione nel produrre i rifiuti e diffondere la raccolta differenziata. Solo alla fine di essa, la frazione residua deve essere avviata al termovalorizzatore, e la Provincia ne prevede uno di quarta generazione.
Ha molto apprezzato l'appoccio alla bioedilizia dei ragazzi del Buontalenti e dichiara di volerla inserire nel Piano energetico sollecitando i Comuni a recepirla nei propri Piani strutturali, per questo è importante il collegamento con le istituzioni scientifiche presenti su territorio.
Per tutto ciò è necessario recuperare risorse dall'evasione fiscale, ma un contributo alla crescita viene dalla liberazione dal vincolo del patto di stabilità per i Comuni virtuosi. Ha elogiato a Fondazione per gli sforzi e l’impegno costante nell’accompagnare i giovani in questo percorso di formazione.
Lo scambio vivace di opinioni, il confronto hanno sortito la disponibilità dell'amministrazione locale di fornire dati e proposte, presupposti ad ogni discorso condiviso sulle questioni che riguardano tutti i cittadini ma questo dibattito significa anche che non è possibile rinunciare a questi progetti per una cittadinanza attiva. Accorato appello delle amministrazioni fa capire quanto sia necessario un atteggiamento critico e non di acquiescenza nei confronti delle politiche dei tagli. La Fondazione si batterà contro il copione dell’iniziali impegni, ricchi di fermenti e di buoni propositi, e del repentino abbandono. In questi tre anni i giovani non hanno mai abbandonato e hanno continuato a crescere a fare domande e a proporre soluzioni, segno della migliore politica e non di antipolitica come troppo facilmente si vorrebbe far credere per celare l’immobilismo. Senza questo progetto di cittadinanza a perderci sarebbero solo loro e il futuro del nostro Paese e non la Fondazione!
Mentre chiudiamo il nostro pensiero va a Melissa Bassi, alla famiglia, ai feriti e a tutti io giovani dell’Istituto Morbillo-Falcone di Brindisi.
Il vile attacco ad una scuola a dei giovani, alla cultura a Falcone e sua moglie, alle scorte, a Paolo Borsellino che hanno dato la vita per il nostro Paese, richiama alla memoria la strategia destabilizzante e alla tensione in un momento così difficile. Fiduciosi nelle indagini degli inquirenti, ci auguriamo che proprio dalla cultura, dai giovani insieme alla società civile testimonino con la propria presenza quanto sia forte l’aspirazione di vivere in un Paese libero e democratico.
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giovedì 17 maggio 2012
Fondazione a Agliana per il 23 maggio
Mercoledì 23 Maggio 2012 ore 17.00
Auditorium - Piazzetta della Misericordia
Il Comune di Agliana
invita
cittadini, cittadine e amministratori
all’incontro - Dibattito
in ricordo del 20° anno dalla morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e al 10° anniversario della morte di Antonino Caponnetto
saranno presenti Lorenzo Diana
Presidente Nazionale Associazioni antiracket
Elisabetta Caponnetto
Presidente Onorario Fondazione Caponnetto
Eleanna Ciampolini
Sindaco di Agliana
Fabrizio Magazzini
Assessore alla Pace e alla Legalità
Salvatore Calleri
Presidente Fondazione Antonino Caponnetto
Moderatore
Domenico Bilotta
Ore 20.00
seguirà
una cena di sostegno
alla Fondazione Antonino Caponnetto presso il Circolo Nuovo Verdi Piazza delle Erbe Agliana
Sentinelle in provincia di Pisa
Incontro provinciale con il Liceo XXV Aprile e il Liceo Tecnologico Marconi di Pontedera, l'ISIS Pesenti di Cascina e il Liceo Carducci di Volterra.
Martedì 15 maggio l'Auditorium della Provincia di Pisa è stato occupato in tutti i suoi posti da ben quattro Istituti: il Liceo XXV Aprile e il Liceo Tecnologico Marconi di Pontedera, l'ISIS Pesenti di Cascina e il Liceo Carducci di Volterra. Ad accogliere i giovani, il presidente della Commissione cultura del Consiglio provinciale, Massimiliano Casalini, che sostituiva l'assessore all'Istruzione, Miriam Celoni, impegnata in un appuntamento in Regione.
L'amministrazione provinciale di Pisa ha seguito da sempre con attenzione i lavori delle scuole e la Fondazione apprezza con essa tutti quegli amministratori disponibili e aperti al confronto e al dialogo, mentre continuerà a sollecitare quegli altri che dimenticano di intervenire o non hanno interesse a interloquire con ragazzi e ragazze. A questo compito non si sottrarrà in nessun modo, come pure ribadirà quanto sia necessario che le amministrazioni locali siano credibili e diano seguito concreto alle istanze dei loro giovani cittadini.
L'esempio di Pontedera è illuminante: gli studenti del Liceo XXV Aprile hanno raccolto fondi per settemila euro da utilizzare per l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dell'edificio scolastico. Hanno chiesto alla Provincia di reperire gli altri ottomila euro che mancano per realizzare il progetto. L’Amministrazione sarà impegnata in questi anni con la ristrutturazione degli edifici scolastici per diversi milioni di euro, in confronto a quanto chiedono i ragazzi è una bazzecola, ma sarebbe un segnale decisivo la scelta a favore delle energie alternative e lo schierarsi con quei cittadini che si sono espressi, con il referendum, contro il nucleare ma si erano sentiti traditi, nelle loro speranze quando lo scorso anno in Italia tutti erano pronti a fare le centrali nucleari malgrado la vittoria nel referendum del 1987!!!
Virginia del XXV Aprile ha introdotto la proposta di intendere la propria scuola come bene comune, sottolineando la responsabilità di ciascuno nel salvaguardarla. Chiara ha poi descritto le condizioni dell'edificio e quali interventi possono essere fatti da subito, a cominciare da quanto possono contribuire gli studenti stessi modificando comportamenti e abitudini. A Pontedera ha preso corpo un'interessante collaborazione, per merito di studenti e studentesse, con i loro compagni del Liceo Tecnologico Marconi il cui edificio è attiguo allo Scientifico. Tre di loro hanno proposto di realizzare un'impianto sportivo e uno spazio ricreativo nell'area adiacente della scuola. Per questo hanno effettuato ricerche ed elaborato un abbozzo di progetto che hanno sottoposto ai tecnici dell'amministrazione comunale. Hanno pure incontrato quelli di Acque SpA per l'istallazione di una cannella dell'acqua nella scuola, richiesta oramai diffusissima per diminuire concretamente il consumo della plastica, ridurrebbe drasticamente la produzione dei rifiuti, come hanno in modo eccellente fatto vedere i loro compagni del Petrocchi di Pistoia.
In chiusura Francesca ha illustrato brevemente la proposta di tinteggiare le pareti dell'istituto con la collaborazione fattiva degli studenti e per questo hanno avuto l'appoggio dell'assessore Miriam Celoni.
Sono poi intervenuti i giovani del Liceo Carducci, che si sono occupati degli spazi per loro a Volterra. In particolare hanno scelto di adottare la biblioteca comunale: il bell'edificio storico ha una chiostra che oggi ha uno spazio con un prato. Hanno proposto di realizzare una tensostruttura con tutti gli accorgimenti del caso e i permessi della Sovrintendenza e ne hanno illustrato le caratteristiche tecniche e come allestire gli spazi. L'amministrazione comunale, già nel secondo incontro, aveva dichiarato di voler installare nello spazio dei gazebo con sedie e tavoli, proposito che poi ha realizzato lasciando intendere sulla stampa come se fosse condiviso dai giovani, ma studenti e studentesse hanno dichiarato di non arretrare dalla loro proposta, accettando questa “tipicamente estiva” dell’Amministrazione, e hanno incontrato l'assessore comunale Silvi, “strappandole” la promessa che il loro progetto non sia accantonato.
Per finire, Linda dell'ISIS Pesenti di Cascina ha introdotto il lavoro che la classe seconda ha realizzato e che ha per tema il gioco d'azzardo. Divisi in gruppi hanno approfondito la questione nei vari aspetti della diffusione, dei costi sociali, del carattere patologico, quanto giocano i giovani, il gioco clandestino e il riciclaggio e, infine, hanno realizzato uno spot. Agata ha illustrato alcuni di questi aspetti del gioco d'azzardo con l'ausilio di slide, mentre Beatrice ha commentato il questionario distribuito a scuola per conoscere le abitudini di ragazze e ragazzi.
Altri hanno affrontato la questione del gioco d'azzardo in Italia e in particolare quanto lo Stato guadagna tassandolo e di come ha interesse a incentivarlo, anche se questo comporta rovinare le esistenze di molte famiglie. Hanno pure trattato del gioco d'azzardo online, della sua pericolosità in quanto chiunque può accedere ai tavoli virtuali, e della pubblicità ad esso che dovrebbe essere vietata. Matteo, Giacomo e Lorenzo hanno realizzato un video molto bello, ideato e interpretato da loro che mette in rilievo tutti gli inganni del gioco d'azzardo e soprattutto quello subdolo della vincita che risolve tutto. Hanno intervistato, per concludere, l'amministratore delegato di una società di distribuzione di slotmachine.
Ha preso la parola Fernando Mellea, assessore alla Legalità del Comune di Cascina ricordando la collaborazione e il dialogo continuo che l'amministrazione ha con la Fondazione Caponnetto e con le altre associazioni; la decisione di dedicare molto spazio alla legalità declinandola secondo le esigenze amministrative e per rispondere alle sollecitazioni dei cittadini. Va in questa direzione la costituzione del Consiglio fiscale, l'intesa fra Comune, Agenzia delle Entrate, Pubblico registro automobilistico, Catasto e Guardia di Finanza che mettono in comunicazione le proprie banche dati per controllare all'origine certificazioni e dichiarazioni ed essere in grado di erogare servizi e sussidi in modo equo, mirato, e senza discriminazioni.
L'amministrazione cittadina è pure convinta che l'azione di controllo non è sufficiente, per questo occorre intensificare l'attività nelle scuole in collaborazione con le stesse e con soggetti esterni come la Fondazione, promuovendo attività a costo zero. Si tengono incontri con i ragazzi e ragazze della scuola primaria e secondaria di primo grado; è stato avviato il confronto con l'Arci di Pisa con l'intento di limitare e, dove possibile, eliminare il gioco d'azzardo dai circoli ricreativi dell'associazione ma anche sul territorio.
La Fondazione apprezza l'opera dell'amministrazione di Cascina che si qualifica per questa sua presenza costante accanto ai cittadini e per aver voluto caratterizzare la propria attività nel segno della legalità e del rispetto delle regole, e aggiunge quanto sia importante anche la scuola di formazione degli amministratori, cioè la disponibilità e l'umiltà intellettuale di apprendere l'arte del governo per meglio contrastare tutti i tentativi di infiltrazione mafiosa che le organizzazioni criminali mettono in atto anche nella nostra regione.
Luca D'Onofrio sindacalista della Cgil e membro dell'Arci ha ricordato la collaborazione con la Fondazione quale espressione di quella convinzione che non possa esserci lavoro dignitoso senza legalità. Ha ricordato come anche in Toscana ci siano fenomeni di caporalato che alimentano il lavoro senza regole e senza cautele. Si è molto lamentato del sistema degli appalti pubblici con l'affidamento ancora legato al massimo ribasso.
L'impegno del sindacato nell’ambito della legalità è segno tangibile di quanta attenzione vi sia al contrasto del fenomeno mafioso e all'affermarsi di una cultura delle regole per la quale è essenziale
il protagonismo dei giovani nei propri territori.
L'Arci discute da tempo e in modo serrato a proposito della presenza nei propri circoli di slotmachine e c'è la speranza di giungere ad una definitiva rinuncia ad esse.
Dopo l'esposizione dei giovani, Massimiliano Casalini ha apprezzato ancora di più i loro lavori per la precisione e l'accuratezza. Ha dichiarato che la questione dei pannelli fotovoltaici può essere ripresa nel quadro del Piano energetico provinciale di prossima discussione in Consiglio. Ha pure condiviso la convinzione dei giovani di avere spazi liberi dai filtri del mercato, luoghi dove esprimere la creatività e rafforzare legami e relazioni, scambi e progetti, tutti antidoti alle tentazioni di alcol e droghe, ma anche di questa nuova ossessione che è il gioco d'azzardo.
In conclusione è intervenuto il presidente della Provincia, Andrea Pieroni, che ha voluto complimentarsi con ragazze e ragazzi per l'impegno, con gli insegnanti e ha voluto sottolineare come la presenza di quattro scuole sia segno del valore del progetto, riconoscendo il merito e la fatica della Fondazione nel promuoverlo e realizzarlo.
Dispiace l’assenza del Comune di Pontedera e di Volterra, ancora una volta, come per Prato, si vanifica la possibilità di dare un segnale di fiducia a questi ragazzi che hanno lavorato con passione durante il corso dell’anno.
Descrivere la giornata non è stato facile, ma l’entusiasmo di una sala gremita di giovani e le risposte concrete che hanno saputo dare con la loro attenzione la Provincia di Pisa e il Comune di Cascina, hanno alimentato quella speranza di apertura verso i giovani e verso il futuro. La Fondazione si schiera per queste buone pratiche e ha deciso insieme ai ragazzi di premiare ad ottobre tutte quelle Amministrazioni che in questo percorso, con la loro presenza, si sono schierati per il dialogo e per il confronto e la ricerca di soluzioni condivise.
Nonno Nino diceva: una lunga strada ci attende dobbiamo percorrerla mano nella mano.
Pensando invece al suo impegno nelle scuole …aggiungeva profetico …finché me lo permetteranno!!!
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lunedì 14 maggio 2012
INCONTRO PROVINCIALE CON GLI STUDENTI DEL LICEO SCIENTIFICO COPERNICO E DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE RODARI
Lunedì 14 maggio secondo appuntamento del progetto con le due scuole di Prato: il Liceo Scientifico Copernico e il Liceo delle Scienze Umane Rodari. Nella Sala del Consiglio provinciale, accolti dall'assessore alle Infrastrutture, Ivano Menchetti, ragazzi e ragazze hanno occupato tutti i posti disponibili e la Fondazione ha esordito ringraziando loro per lo straordinario impegno profuso nel lavoro e le insegnanti che li hanno guidati e accompagnati in questo percorso di formazione alla cittadinanza, offrendo il migliore esempio della scuola propria del dettato costituzionale.
Giunti al terzo anno, le proposte dei giovani richiedono non solo risposte di circostanza, apprezzamenti, lodi, ma luoghi di confronto e di condivisione per definire i passaggi necessari a realizzare le soluzioni su cui vi è accordo fra tutti.
Oggi a Prato, però nel momento in cui era necessario fare queste scelte condivise, anche minime, ma che fossero un segnale importante per i ragazzi, era assente l'amministrazione comunale. Sembra quasi un gioco delle parti! A marzo era assente l'amministrazione provinciale nell'incontro nella Sala del Comune! Così i giovani vedono sfumare le loro aspettative. La Fondazione è consapevole che a qualcuno non piace essere tirato per la giacca, ma dare credito a quel 20% che non vuole essere strattonato significa rinunciare a qualsiasi idea di cambiamento ed essere complici del degrado della vita politica e della scarsa partecipazione dei cittadini. Noi siamo orgogliosi di quell'80% di amministrazioni disponibili e attente che hanno partecipato con convinzione in questi tre anni.
Abbiamo informato insegnanti e studenti, cittadini e amministratori, del rischio di non poter proseguire con il progetto per mancanza di fondi.
Le due classi prime e le due seconde del Liceo Rodari si sono occupate degli spazi per i giovani a Prato. Martina e Camilla hanno presentato un bellissimo video realizzato da studenti e studentesse che bene illustra la situazione dal loro punto di vista. Hanno visitato tre spazi per giovani, due privati e uno pubblico, dei quali solo uno è aperto la sera. Hanno intervistato loro coetanei per capire le esigenze e i desideri, ma anche alcuni comportamenti che favoriscono l'uso di alcol e droghe. Di questo aspetto si sono occupati alcuni degli studenti, mettendo in rilievo come la stessa offerta di divertimento orienta i loro consumi, e la droga e l'alcol finiscono per essere ingredienti dei loro sabati sera. Hanno letto un testo di Chiara Giovannucci sul dramma delle morti causate da uso di alcol e stupefacenti.
I ragazzi hanno individuato un enorme edificio abbandonato e immaginato, con tutta la loro passione, il possibile riutilizzo, rappresentandolo graficamente, come centro multifunzionale con cineforum, teatro e molto altro fuori dalla logica consumistica delle notti. Hanno voluto ribadire che intendono il divertimento in modo da essere liberi di poter gestire spazi e occasioni.
Hanno preso poi la parola Bruno, Mirko, Davide e Filippo della seconda del Copernico che hanno proposto di riqualificare la pista ciclabile, che corre in parte lungo il fiume Bisenzio. In stato di degrado in alcuni punti per essere luogo di abbandono di rifiuti, potrebbe costituire spazio di interesse culturale e naturalistico, favorire lo spostamento e la fruizione della città in modo diverso, luogo per l'attività sportiva, lo svago e l'incontro. Per tutto ciò sarebbe necessario dotarla di attrezzature e, più in particolare, di una colonnina interattiva, disegnata e progettata nei dettagli dagli stessi studenti anche per resistere ad atti vandalici. È di altezza accessibile a tutti, con pulsanti rapidi per le emergenze, schermo tattile, ingresso per tessera sanitaria utile a fornire informazioni in caso di malori degli utenti, potrebbe essere utilizzata quale strumento per segnalazioni contro gli abusi e per avere informazioni. Gli studenti con molta precisione indicano i luoghi dove installarla.
L'assessore Menchetti è intervenuto dopo la presentazione dei due progetti ringraziando innanzitutto i giovani per i loro lavori. Ha premesso di non voler essere evasivo nei confronti delle sollecitazioni della Fondazione e sui problemi della legalità più in generale. Il tema delle regole ha diverse declinazioni per cui è necessario avere saldi principi e accortezza nell'individuare dove i diritti sono violati e la mancata osservanza delle leggi alimenta il degrado. Nei nostri territori il tema della presenza delle organizzazioni criminali è stato negli anni scorsi sottovalutato, mentre dei segnali di presenze di tipo mafioso o di attività di riciclaggio sono sempre più frequenti. Allora l'attenzione degli amministratori deve essere alta e occorre alimentare il dialogo e il confronto con i cittadini per irrobustire la cultura delle regole. Ha sottolineato quanto sia importante che le Istituzioni per prime osservino le leggi perché questa è la condizione per la loro credibilità.
I temi scelti dai ragazzi sono così ampi, urgenti e interessanti che è necessario invitare anche altri assessori per richiedere impegni e programmare gli interventi. Ha ribadito anche l'opportunità di nuovi appuntamenti per proseguire con il progetto.
Prima di dare la parola a Giancarlo Targioni della Cgil, nostro partner, la Fondazione ha voluto ricordare che il progetto ha previsto il coinvolgimento degli assessori coerentemente con le loro competenze e quello dei ragazzi, protagonisti e custodi del proprio territorio, ricordando che il progetto è nato in seno all'Arci e alla Cgil per dare spinta e valore al protagonismo di quei ragazzi e ragazze che dopo essere tornati dalle esperienze sulle terre confiscate alla mafia, non hanno opportunità di proseguire con il loro impegno. A loro si sono aggiunti i 3.600 del progetto Giovani sentinelle in questi tre anni e a tutti dovremo dire che ci dispiace, ma per loro non c'è spazio!
Giancarlo Targioni ha esordito con l'apprezzare il lavoro dei ragazzi e in particolare il coraggio di fare delle proposte e di crederci. La diffusione della cultura della legalità è decisivo per modificare in profondità comportamenti e abitudini e, in questo, il ruolo della scuola è fondamentale.
Spiace però l'assenza degli organi di informazione, che pure abbiamo invitato. A loro invieremo un CD con i progetti per sottolineare quanta ricchezza di idee e fermanti vi sono fra questi ragazzi che rischia di essere persa perché i media troppo spesso rincorrono il sensazionalismo facendosi sfuggire segni e testimonianze dell’Italia migliore. In conclusione la professoressa Ramogida ha voluto ringraziare la Fondazione e l'amministrazione provinciale per essere vicine alla scuola in questo percorso di formazione, ricordando la passione e l'entusiasmo dei ragazzi nel lavorare per questo progetto.
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INCONTRO PROVINCIALE CON L'ITG TONIOLO DI MASSA
Sabato 12 maggio, nella bella Sala del Consiglio provinciale, ha preso il via, con un'assenza importante, il terzo ciclo di incontri con le scuole della provincia di Massa. Ad accogliere i giovani l'assessore provinciale all'Istruzione, Raffaele Parrini, e la sua omologa del Comune di Massa, Carmen Menchini.
Dispiace l’assenza della classe 3E del Liceo scientifico Marconi che aveva avviato il lavoro nei due primi incontri. La Dirigente, ci informa che il Consiglio di classe ha deliberato di non procedere nel percorso avviato per ragioni di ordine didattico e aggiunge che non vi sono insegnanti, nella mattinata del 12, per accompagnare la classe all'incontro. La nostra sorpresa non riguarda la decisione del Consiglio di classe, che rispettiamo nella maniera più assoluta, ma il meccanismo sanzionatorio che colpisce un percorso di formazione del cittadino, che pure la scuola riconosce di valore!
Presenti le due classi dell'Istituto Toniolo di Massa con le proprie insegnanti, Pina Biagini e Nadia Natale.
La Fondazione ha sottolineato quanto sia importante che, giunti al terzo anno, si producano effetti tangibili del lavoro svolto dai ragazzi.. Non è sufficiente più il semplice incontro e la volontà espressa di informare e dialogare, che sono piuttosto prerequisiti dell'esercizio della cittadinanza. Occorre ora che il confronto, anche aspro, produca scelte e dia origine a modalità nuove del governare e del partecipare dei cittadini. In questi tre anni abbiamo assistito, in molti casi ad incontri molto interessanti e ricchi di suggerimenti e intuizioni, abbiamo verificato quanto sia autentica la volontà di lavoro in comune, ora occorre uno sforzo ulteriore perché prendano forma le proposte condivise elaborate da studenti e studentesse, come è già accaduto in altre realtà. Per esempio, ad Arezzo i ragazzi del Liceo Artistico hanno dipinto il sottopasso alla fine di un percorso condiviso.
Prima di dare la parola ai giovani abbiamo pure voluto fare una importante dichiarazione. A seguito di incontri avuti con i funzionari della Regione Toscana abbiamo appreso che l’Amministrazione non intende finanziare per il prossimo anno scolastico il progetto Giovani sentinelle. La ragione è sempre la stessa: tagli delle risorse. Una smentita involontaria della ragione ci è venuta due giorni fa dai tecnici della Banca d'Italia: ci dicono tre studiosi dell'Istituto che una fetta di ricchezza prodotta nel nostro Paese pari al 31% del Prodotto interno lordo (Pil) sfugge del tutto all'imposizione fiscale (18,5%) o è frutto di attività criminale, come la mafia, (12,6%). Allora, come abbiamo più volte ripetuto, è una scelta politica di grande rilievo quella degli Enti locali di collaborare attivamente con tutte le amministrazioni preposte a contrastare e ridurre l'evasione fiscale, il lavoro nero, l'evasione contributiva in modo da recuperare tutte le risorse necessarie per difendere e qualificare il welfare, ma anche tutti quei percorsi che favoriscono il protagonismo civile e la cittadinanza attiva.
In questi tre anni il nostro progetto ha ricevuto premi e il plauso da parte di cittadini e amministratori per aver favorito percorsi di formazione di una coscienza civica, di consapevolezza fra i giovani di cosa significhi essere cittadini e custodi dei beni pubblici, di avere fiducia nelle Istituzioni. Ora la decisione di tagliare i finanziamenti al progetto significa rinunciare a tutto ciò, non che la Fondazione non riceva i fondi!!! Significa che, nelle scelte di questa amministrazione regionale, tali percorsi sono diventati un costo e non già un investimento, come era stato autorevolmente scritto nel volume che raccoglievano i lavori dei ragazzi dello scorso anno.
La Fondazione si augura che insegnanti, studenti, cittadini e amministratori locali si esprimano su questa scelta della Regione Toscana, e la invitino a recedere dalla decisione come segnale nei confronti dei giovani affinché questi non perdano fiducia, essenziale in questo momento difficile per il nostro Paese. La Fondazione ribadisce, a voce alta, che non desisterà, non abbandonerà le scuole e gli studenti e continuerà ad investire nelle buone pratiche.
Hanno preso la parola le due classi del Toniolo che hanno guardato alla propria città da due punti di vista: avere degli spazi fruibili per i cittadini e custodire il bene città attraverso comportamenti responsabili.
La 4B si è occupata di decoro urbano e di rifiuti. Matteo ha fatto appello alle virtù civiche di ciascuno, necessarie per modificare comportamenti e pratiche che talvolta sono al di fuori della legge. Ha proposto la registrazione al sito decorourbano.it all'amministrazione locale per poter raccogliere tutte le segnalazioni non anonime dei cittadini relative a rifiuti abbandonati, scritte o altre forme di degrado, grazie all'uso delle tecnologie come smartphone e cellulari di ultima generazione. A giudizio degli studenti tale strumento costituirebbe un primo passo di una più stretta collaborazione fra cittadini e amministrazione. Il progetto decorourbano.it è adottato in tante città del mondo.
Francesco ha illustrato la questione dei rifiuti e della differenziazione di essi. A Massa è stato avviato un progetto di raccolta porta a porta che ha subito uno stop. Per dare un buon esempio ha annunciato che con i suoi compagni si impegnerà per incentivare la raccolta differenziata nella propria scuola. Ilaria ha concluso commentando alcune delle immagini relative al decoro urbano raccolte per la città insieme ai propri compagni.
Marco e Carlo Alberto della classe terza si sono soffermati sulla proposta di utilizzo di due luoghi storici della città: il castello Malaspina e la villa della Rinchiostra. Hanno ricordato per cenni le vicende storiche dei due edifici, poi hanno proposto alcune delle manifestazioni culturali che potrebbero essere ospitate nei due spazi.
L'assessore Carmen Menchini ha preso la parola ricordando che l'amministrazione comunale ha predisposto due strumenti: il totem posto nelle vicinanze del Palazzo comunale che raccoglie le segnalazioni dei cittadini; e lo strumento scrivi all'assessore, una buca delle lettere virtuale che consente ai cittadini di comunicare con gli assessori della città di Massa, utilizzando gli indirizzi di posta elettronica disponibili nella rete civica cittadina. Per l'estate, ha ribadito che l'amministrazione ha predisposto un programma di manifestazioni interessante per tutti. Quanto alla raccolta porta a porta, ha subito un'interruzione per i suoi alti costi. E il tema delle risorse finanziarie di un'amministrazione locale è stato ripreso anche in relazione alla sollecitazione della Fondazione. La Regione Toscana è molto attenta al tema dell'istruzione, ricorda Menchini, e investe notevoli risorse, tuttavia è costretta a operare dei tagli perché diminuisce quanto lo Stato trasferisce alla Regione stessa. Ripete come non sia sufficiente individuare un problema, piuttosto occorre valutare in relazione ad esso tutte le variabili in gioco: chi ha competenza, le risorse disponibili, la ricerca delle soluzioni giuste in situazione di scarsezza. Concordiamo con l'assessore, che dopo il suo intervento ci ha lasciati per un altro impegno, che talvolta le scelte da fare possono risultare dolorose, tuttavia dovrebbe essere sempre chiara la logica delle scelte, oltre, naturalmente ad esigere una coerenza fra dichiarazioni e le scelte stesse, cioè non tagli al contrasto alla mafia, né tagli alle politiche giovanili, ninfa vitale per il futuro, non sulla carta, del nostro Paese!
Spiace notare che la proposta di politiche attive di contrasto all'evasione fiscale da parte degli Enti locali non abbia ricevuto risposta, né se ne sia colto il valore di scelta politica qualificante, anche a fronte della enorme massa di soldi che sfuggono al fisco e che costituisce una indebita ricchezza nelle tasche dei furbetti e contribuisce a impoverire la collettività che viene privata di parti dello Stato sociale. E la dimenticanza è tanto più evidente se consideriamo che l'amministrazione comunale di Milano, come abbiamo già più volte ripetuto e inserito nel sito “Giovani sentinelle”, ha sottoscritto un protocollo con l'Agenzia delle Entrate, la Guardia di finanza per combattere l'evasione fiscale. Questa collaborazione fra soggetti diversi ha pure un precedente illustre e che risale al 1975, quando il sindaco di Torino, Diego Novelli, sottoscrisse un accordo analogo con la Guardia di Finanza nella sua città.
Ma c'è un altro senso di questa dimenticanza che vogliamo sottolineare: quando non si prende posizione prevale l'aspetto tecnico nelle scelte, e il nostro Paese in questo momento è governato da tecnici, con una sospensione della democrazia. Ai cittadini è sottratta la parola e non hanno valore alcuno i loro punti di vista.
Prima di lasciare la parola all'assessore provinciale Raffaele Parrini, la Fondazione ricorda che il tema scelto dai giovani di Carrara, la questione della sicurezza nelle scuole, tema scelto a seguito delle scosse di terremoto che hanno interessato le zone intorno a Massa alla fine dello scorso gennaio, richiede anch'esso l'impegno di tutti ad essere oggetto di confronto e di indicazioni. In marzo, quando ci eravamo incontrati, i giovani di Carrara avevano posto l'accento su tutti gli strumenti di sicurezza nella scuola, i percorsi e le uscite di sicurezza, e si erano posti l'interrogativo di quanto loro stessi avessero sottovalutato le esercitazioni di evacuazione, impegnandosi a riparlarne nelle loro assemblee.
Raffaele Parrini ha apprezzato il lavoro svolto dai giovani sottolineandone la ricchezza e la maggiore incisività col passare degli anni, e ha voluto ribadire l'importanza che siano recepiti dall'amministrazione. Concorda che il lavoro degli studenti di Carrara non debba essere tralasciato o sottovalutato, proprio perché tocca un tema di rilievo e ha il merito che gli studenti stessi sono impegnati a modificare i propri comportamenti. Il suo giudizio positivo sul progetto lo esprimerà, nelle forme dovute, anche a chi ha responsabilità di governo nella Regione Toscana affinché ricerchi le risorse necessarie a finanziarlo anche in futuro.
Nel merito delle questioni poste dai ragazzi ha sollevato un problema importante: spesso nelle proposte dei giovani c'è ampio ricorso agli strumenti della tecnologia, mentre le relazioni umane passano in secondo piano. La difficile arte della politica ha invece bisogno di costruire relazioni fra uomini e donne, legami forti che sono presupposti per nuovi comportamenti e valori senza i quali non è sperabile alcun cambiamento.
In chiusura un accorato intervento della professoressa Biagini ha voluto sollecitare la politica al suo dovere di offrire risposte, confronto e non solo strumenti tecnologici, affinché la scuola non sia lasciata sola nel difficile compito di formare i cittadini, compito che richiede il contributo di tutti. Inoltre ha dichiarato che proporrà ancora il progetto nel proprio Piano dell'Offerta Formativa della scuola e vi aderirà con nuove classi e per la Fondazione l’appello è sembrato la migliore conclusione dell’incontro.
Sergio Tamborrino
Responsabile Regionale Progetto Scuola
tutor@giovanisentinelledellalegalita.org
domenico.bilotta55@gmail.com
scuola@antoninocaponnetto.it
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domenica 13 maggio 2012
Premiazione e sorti del progetto Sentinelle
Ragazzi e ragazze, insegnanti, partner, Istituzioni
Vi alleghiamo il Pdf della Premiazione che si è tenuta in Senato e della ventilata previsione delle sorti del progetto "I giovani sentinelle della legalità"!
Vi preghiamo di leggere fino in fondo con attenzione!
... ragazzi e ragazze, uomini e donne di buona volontà, se ci siete battete un colpo! Ci ripeteva nonno Nino ogni volta che si presentava una difficoltà o una delusione. Ora voi non cedete allo scoraggiamento ma continuate a battervi per i vostri ideali. Noi ci saremo... soprattutto nei progetti in cui crediamo a dieci anni dalla morte di Antonino Caponnetto!
Fondazione Antonino Caponnetto
Nonna Betta Caponnetto Salvatore Calleri Domenico Bilotta
Presidente onorario Presidente Responsabile Nazionale Scuola
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