domenica 20 maggio 2012
INCONTRO PROVINCIALE CON IL MARCO POLO CATTANEO DI CECINA E L'ITG BUONSIGNORI DI LIVORNO
Venerdì 18 maggio, nella Sala della Circoscrizione 2 di Livorno, ci attendono il vice presidente della Provincia con delega all'Istruzione, Fausto Bonsignori, l'assessore all'Ambiente, Nicola Nista, oltre naturalmente Carla Roncaglia, assessore all'Istruzione del Comune di Livorno, sempre presente agli incontri con i giovani. Ragazze e ragazzi dell'ISIS Cattaneo-Marco Polo di Cecina e dell'ITG Buontalenti di Livorno hanno riempito ogni spazio, pieni di aspettative perché, per la prima volta dopo tre anni, la Provincia di Livorno è presente e ha deciso di confrontarsi con i propri cittadini. È stata premiata la perseveranza di studenti, insegnanti e della Fondazione che in questi anni hanno ripetuto gli inviti e le richieste a partecipare, a dare un segnale concreto di fiducia. Ad ospitare l'incontro l'amministrazione comunale, a rimarcare le passate assenze di quella provinciale.
D'altra parte questo confronto continuo e serrato con tutte le amministrazioni locali coinvolte nel progetto ha prodotto dei risultati significativi: alcune hanno cominciato a dare seguito alle sollecitazione dei giovani: il Comune di Pistoia ha dichiarato che avvierà gradualmente il processo di ripubblicizzazione dell'acqua, che è stato oggetto di proposte in numerose scuole che aderiscono al progetto; la Provincia di Pisa collabora con ragazze e ragazzi di ben quattro istituti superiori ed è sensibile alla questione di favorire le energie alternative; il Comune di Cascina ha dato corpo al Consiglio fiscale, con l'intento di contrastare l'evasione; il Comune di Arezzo ha collaborato con i ragazzi e le ragazze del Liceo Artistico per realizzare alcune opere pittoriche sui muri di un sottopasso, dando così dignità alla street art; sono diverse le amministrazioni che scelgono di dotare le scuole di cannelle di acqua di qualità per limitare decisamente l'enorme numero di bottigliette di plastica; contro l'abuso di alcol, ad Agliana, si è avviato un lavoro comune con gli studenti per contrastare abitudini e modelli di vita sbagliati. Giunti a quasi a metà degli incontri provinciali siamo fiduciosi di raggiungere altri risultati così incoraggianti.
Hanno esordito i giovani delle classi terze di Cecina con i loro insegnanti Luigi Marra e Andrea Rossi, desiderosi di confrontarsi con gli amministratori provinciali sul tema della loro scuola: divisi in gruppi hanno sollevando il tema della chiusura della palestra per inagibilità che li costringe a spostarsi a piedi per raggiungere un altro edificio per fare educazione motoria. Gli spostamenti comportano perdere metà del tempo di lezione. Un secondo gruppo ha posto il tema, strettamente connesso, delle strutture dove fare lezione: mancano aule per attività interdisciplinari, per gli incontri e per le assemblee d'Istituto. Hanno denunciato che i programmi di software per il loro indirizzo di studi, di operatore grafico non sono aggiornati. Studenti e insegnanti intervenuti hanno sollecitato risposte chiare e puntuali agli amministratori.
È stata poi la volta degli studenti e delle studentesse di seconda dell'ITG Buontalenti di Livorno, seguiti con passione dalla professoressa Bellucci. Loro hanno fatto un viaggio d'istruzione a Grenoble dove hanno visitato un centro studi di bioedilizia, che è l'indirizzo di studi da loro scelto, e di cui si sono occupati proponendo una serie di soluzioni costruttive e di riadattamento degli edifici in grado di risparmiare in termini energetici, ad esempio con accorgimenti costruttivi, e nel consumo di acqua, sul cattivo utilizzo di acqua potabile per lo scarico dei water . Se queste pratiche costruttive si diffondono, comportano risparmi significativi e richiedono ammodernamenti e mutamenti negli edifici per i quali sono necessari investimenti anche nel campo della ricerca scientifica e tecnologica.
Fausto Bonsignori ha preso la parola subito dopo giustificandosi, per non essere intervenuto negli incontri passati, perché impegni contingenti si sono sempre sovrapposti agli appuntamento con le scuole. Ha ricordato di non essere solo un politico ma di svolgere anche un'attività professionale.
Ha lamentato il taglio degli investimenti nella cultura (è pari al solo 0,18% del Prodotto interno lordo) e nell'istruzione (anche qui non raggiungiamo il 4%) segnali inequivoci di una scelta miope e senza futuro per i giovani da parte di tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Quanto alla questione posta dai ragazzi di Cecina, ha voluto smentire nella maniera più categorica che la Provincia sia proprietaria della palestra, che è invece un immobile del Comune di Cecina. Ha dichiarato che ci sono state delle proposte informali da parte dell'amministrazione cecinese di trasferire la proprietà dell'immobile alla Provincia, ma anche se la proposta fosse stata formalmente corretta non sarebbe stato possibile il trasferimento in assenza dell'agibilità. L'amministrazione provinciale è intervenuta dopo la dichiarazione di inagibilità per garantire agli studenti il diritto all'educazione motoria. La chiarezza su questo punto è necessaria per individuare con precisione competenze e responsabilità. La Provincia dispone di risorse esigue, la gran parte delle quali, purtroppo, sono assorbite dalla manutenzione del patrimonio edilizio che è vetusto. Si è impegnato nel dare informazioni dettagliate sugli interventi e sul modo in cui sono state spese le risorse della Provincia nelle scuole livornesi.
Dispiace l'assenza del Comune di Cecina, a cui ragazzi e ragazze avrebbero voluto richiedere chiarimenti non sulle competenze ma sulle dichiarazioni non corrette, assicurazioni che hanno ripetutamente ricevuto anche dal dirigente scolastico che i lavori di ristrutturazioni avrebbero avuto inizio dopo l’estate. Questa assicurazione era stata data loro anche dal vice sindaco e assessore all’Istruzione del Comune di Cecina, Antonio Garigali in occasione del secondo incontro. Come altre volte, le assenze ora dell'una ora dell'altra amministrazione impediscono il confronto e rendono del tutto vana ogni possibilità di interlocuzione utile alla soluzione dei problemi.
I giovani hanno chiesto dove reperire fondi per la propria scuola e dove è possibile intervenire per evitare sprechi, allora Carla Roncaglia ha voluto chiarire, prendendo ad esempio il bilancio del Comune di Livorno, come vengono divise le risorse e in quali capitoli di spesa sono impegnati i soldi che lo Stato trasferisce al Comune. Ha messo in rilievo che una parte cospicua delle risorse serve a pagare i dipendenti comunali, cioè a garantire che la macchina amministrativa funzioni, poi ci sono i capitoli dell'istruzione e delle spese sociali che assorbono una gran parte delle disponibilità di bilancio. Con ciò ha voluto invitare i giovani dal rifuggire dai luoghi comuni sugli sprechi, che certamente esistono e che devono essere individuati con acutezza e intelligenza, ma senza un'inversione di tendenza nell'aumento delle risorse agli Enti locali non è possibile fare niente. Ciò ha confermato la convinzione della Fondazione che gli Enti locali devono compiere uno sforzo grande e fare una scelta politica netta di contrasto all'evasione fiscale, luogo per eccellenza dove reperire risorse, grazie ad accordi con altri soggetti come l'Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza, il Catasto, il Pubblico registro automobilistico, sul modello di altre amministrazioni locali.
Ha preso poi la parola Nicola Nista. Ha apprezzato il lavoro svolto dalle due scuole e ha dichiarato la disponibilità degli amministratori di intervenire nella scuola per discutere e confrontarsi. Per il suo incarico ha a cuore il tema dell'acqua e ha ricordato che il referendum costituisce un segnale molto importante per chi governa, ma in disaccordo con chi ritiene che l'acqua non sia pubblica bensì privata ha difeso le scelte operate in Toscana di mantenere in mano pubblica la maggioranza nelle società che gestiscono il servizio. L'acqua è un bene da salvaguardare e risparmiare per questo l'amministrazione locale è impegnata ad installare cannelle pubbliche di acqua di qualità in città, come pure negli edifici scolastici, consentendo di abbattere il numero di bottigliette di plastica prodotte ogni anno, come hanno peraltro rappresentato graficamente i giovani del Petrocchi di Pistoia. Occorre declinare il rispetto dell'ambiente in termini di prevenzione e riduzione nel produrre i rifiuti e diffondere la raccolta differenziata. Solo alla fine di essa, la frazione residua deve essere avviata al termovalorizzatore, e la Provincia ne prevede uno di quarta generazione.
Ha molto apprezzato l'appoccio alla bioedilizia dei ragazzi del Buontalenti e dichiara di volerla inserire nel Piano energetico sollecitando i Comuni a recepirla nei propri Piani strutturali, per questo è importante il collegamento con le istituzioni scientifiche presenti su territorio.
Per tutto ciò è necessario recuperare risorse dall'evasione fiscale, ma un contributo alla crescita viene dalla liberazione dal vincolo del patto di stabilità per i Comuni virtuosi. Ha elogiato a Fondazione per gli sforzi e l’impegno costante nell’accompagnare i giovani in questo percorso di formazione.
Lo scambio vivace di opinioni, il confronto hanno sortito la disponibilità dell'amministrazione locale di fornire dati e proposte, presupposti ad ogni discorso condiviso sulle questioni che riguardano tutti i cittadini ma questo dibattito significa anche che non è possibile rinunciare a questi progetti per una cittadinanza attiva. Accorato appello delle amministrazioni fa capire quanto sia necessario un atteggiamento critico e non di acquiescenza nei confronti delle politiche dei tagli. La Fondazione si batterà contro il copione dell’iniziali impegni, ricchi di fermenti e di buoni propositi, e del repentino abbandono. In questi tre anni i giovani non hanno mai abbandonato e hanno continuato a crescere a fare domande e a proporre soluzioni, segno della migliore politica e non di antipolitica come troppo facilmente si vorrebbe far credere per celare l’immobilismo. Senza questo progetto di cittadinanza a perderci sarebbero solo loro e il futuro del nostro Paese e non la Fondazione!
Mentre chiudiamo il nostro pensiero va a Melissa Bassi, alla famiglia, ai feriti e a tutti io giovani dell’Istituto Morbillo-Falcone di Brindisi.
Il vile attacco ad una scuola a dei giovani, alla cultura a Falcone e sua moglie, alle scorte, a Paolo Borsellino che hanno dato la vita per il nostro Paese, richiama alla memoria la strategia destabilizzante e alla tensione in un momento così difficile. Fiduciosi nelle indagini degli inquirenti, ci auguriamo che proprio dalla cultura, dai giovani insieme alla società civile testimonino con la propria presenza quanto sia forte l’aspirazione di vivere in un Paese libero e democratico.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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