lunedì 14 maggio 2012

INCONTRO PROVINCIALE CON GLI STUDENTI DEL LICEO SCIENTIFICO COPERNICO E DEL LICEO DELLE SCIENZE UMANE RODARI

Lunedì 14 maggio secondo appuntamento del progetto con le due scuole di Prato: il Liceo Scientifico Copernico e il Liceo delle Scienze Umane Rodari. Nella Sala del Consiglio provinciale, accolti dall'assessore alle Infrastrutture, Ivano Menchetti, ragazzi e ragazze hanno occupato tutti i posti disponibili e la Fondazione ha esordito ringraziando loro per lo straordinario impegno profuso nel lavoro e le insegnanti che li hanno guidati e accompagnati in questo percorso di formazione alla cittadinanza, offrendo il migliore esempio della scuola propria del dettato costituzionale. Giunti al terzo anno, le proposte dei giovani richiedono non solo risposte di circostanza, apprezzamenti, lodi, ma luoghi di confronto e di condivisione per definire i passaggi necessari a realizzare le soluzioni su cui vi è accordo fra tutti. Oggi a Prato, però nel momento in cui era necessario fare queste scelte condivise, anche minime, ma che fossero un segnale importante per i ragazzi, era assente l'amministrazione comunale. Sembra quasi un gioco delle parti! A marzo era assente l'amministrazione provinciale nell'incontro nella Sala del Comune! Così i giovani vedono sfumare le loro aspettative. La Fondazione è consapevole che a qualcuno non piace essere tirato per la giacca, ma dare credito a quel 20% che non vuole essere strattonato significa rinunciare a qualsiasi idea di cambiamento ed essere complici del degrado della vita politica e della scarsa partecipazione dei cittadini. Noi siamo orgogliosi di quell'80% di amministrazioni disponibili e attente che hanno partecipato con convinzione in questi tre anni. Abbiamo informato insegnanti e studenti, cittadini e amministratori, del rischio di non poter proseguire con il progetto per mancanza di fondi. Le due classi prime e le due seconde del Liceo Rodari si sono occupate degli spazi per i giovani a Prato. Martina e Camilla hanno presentato un bellissimo video realizzato da studenti e studentesse che bene illustra la situazione dal loro punto di vista. Hanno visitato tre spazi per giovani, due privati e uno pubblico, dei quali solo uno è aperto la sera. Hanno intervistato loro coetanei per capire le esigenze e i desideri, ma anche alcuni comportamenti che favoriscono l'uso di alcol e droghe. Di questo aspetto si sono occupati alcuni degli studenti, mettendo in rilievo come la stessa offerta di divertimento orienta i loro consumi, e la droga e l'alcol finiscono per essere ingredienti dei loro sabati sera. Hanno letto un testo di Chiara Giovannucci sul dramma delle morti causate da uso di alcol e stupefacenti. I ragazzi hanno individuato un enorme edificio abbandonato e immaginato, con tutta la loro passione, il possibile riutilizzo, rappresentandolo graficamente, come centro multifunzionale con cineforum, teatro e molto altro fuori dalla logica consumistica delle notti. Hanno voluto ribadire che intendono il divertimento in modo da essere liberi di poter gestire spazi e occasioni. Hanno preso poi la parola Bruno, Mirko, Davide e Filippo della seconda del Copernico che hanno proposto di riqualificare la pista ciclabile, che corre in parte lungo il fiume Bisenzio. In stato di degrado in alcuni punti per essere luogo di abbandono di rifiuti, potrebbe costituire spazio di interesse culturale e naturalistico, favorire lo spostamento e la fruizione della città in modo diverso, luogo per l'attività sportiva, lo svago e l'incontro. Per tutto ciò sarebbe necessario dotarla di attrezzature e, più in particolare, di una colonnina interattiva, disegnata e progettata nei dettagli dagli stessi studenti anche per resistere ad atti vandalici. È di altezza accessibile a tutti, con pulsanti rapidi per le emergenze, schermo tattile, ingresso per tessera sanitaria utile a fornire informazioni in caso di malori degli utenti, potrebbe essere utilizzata quale strumento per segnalazioni contro gli abusi e per avere informazioni. Gli studenti con molta precisione indicano i luoghi dove installarla. L'assessore Menchetti è intervenuto dopo la presentazione dei due progetti ringraziando innanzitutto i giovani per i loro lavori. Ha premesso di non voler essere evasivo nei confronti delle sollecitazioni della Fondazione e sui problemi della legalità più in generale. Il tema delle regole ha diverse declinazioni per cui è necessario avere saldi principi e accortezza nell'individuare dove i diritti sono violati e la mancata osservanza delle leggi alimenta il degrado. Nei nostri territori il tema della presenza delle organizzazioni criminali è stato negli anni scorsi sottovalutato, mentre dei segnali di presenze di tipo mafioso o di attività di riciclaggio sono sempre più frequenti. Allora l'attenzione degli amministratori deve essere alta e occorre alimentare il dialogo e il confronto con i cittadini per irrobustire la cultura delle regole. Ha sottolineato quanto sia importante che le Istituzioni per prime osservino le leggi perché questa è la condizione per la loro credibilità. I temi scelti dai ragazzi sono così ampi, urgenti e interessanti che è necessario invitare anche altri assessori per richiedere impegni e programmare gli interventi. Ha ribadito anche l'opportunità di nuovi appuntamenti per proseguire con il progetto. Prima di dare la parola a Giancarlo Targioni della Cgil, nostro partner, la Fondazione ha voluto ricordare che il progetto ha previsto il coinvolgimento degli assessori coerentemente con le loro competenze e quello dei ragazzi, protagonisti e custodi del proprio territorio, ricordando che il progetto è nato in seno all'Arci e alla Cgil per dare spinta e valore al protagonismo di quei ragazzi e ragazze che dopo essere tornati dalle esperienze sulle terre confiscate alla mafia, non hanno opportunità di proseguire con il loro impegno. A loro si sono aggiunti i 3.600 del progetto Giovani sentinelle in questi tre anni e a tutti dovremo dire che ci dispiace, ma per loro non c'è spazio! Giancarlo Targioni ha esordito con l'apprezzare il lavoro dei ragazzi e in particolare il coraggio di fare delle proposte e di crederci. La diffusione della cultura della legalità è decisivo per modificare in profondità comportamenti e abitudini e, in questo, il ruolo della scuola è fondamentale. Spiace però l'assenza degli organi di informazione, che pure abbiamo invitato. A loro invieremo un CD con i progetti per sottolineare quanta ricchezza di idee e fermanti vi sono fra questi ragazzi che rischia di essere persa perché i media troppo spesso rincorrono il sensazionalismo facendosi sfuggire segni e testimonianze dell’Italia migliore. In conclusione la professoressa Ramogida ha voluto ringraziare la Fondazione e l'amministrazione provinciale per essere vicine alla scuola in questo percorso di formazione, ricordando la passione e l'entusiasmo dei ragazzi nel lavorare per questo progetto. Editore Domenico Bilotta Responsabile Nazionale Progetto Scuola tutor@giovanisentinelledellalegalita.org domenico.bilotta55@gmail.com scuola@antoninocaponnetto.it http://www.antoninocaponnetto.it http://www.giovanisentinelledellalegalita.org http://giovanisentinelle.blogspot.com/

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