Le giovani sentinelle della provincia di Padova, accompagnate dalle proprie istituzioni comunali incontrano la Provincia
“Quel qualcosa che deve nutrire per tutta la vita” (Alberto Manzi)
Mercoledì 13 maggio nella bella sala del Consiglio del Palazzo Santo Stefano, il Presidente Enoch Soranzo, ha accolto la Fondazione e le Giovani Sentinelle della legalità. Presenti il consigliere provinciale alle politiche giovanili Vincenzo Gottardo, l’assessore alle politiche scolastiche del Comune di Padova Alessandra Brunetti, la consigliera ai servizi sociali del Comune di Padova Vanda Capellaro, il vice sindaco di Selvazzano Dentro Bruno Saponaro, la responsabile dell’ufficio Relazioni Internazionali della Provincia Alessandra Tormene.
Vengono accolti così gli studenti dell’istituto Comprensivo Cesarotti, accompagnati dal loro insegnate Matteo Doria e due studenti del comprensivo Albinoni2, accompagnati dall’insegnante Rossella Ricoveri, entrambe le scuole sono del Comune di Selvazzano Dentro; scuole che due anni aderirono al progetto della Fondazione Caponnetto.
A questi studenti si sono affiancati nel corrente anno scolastico quelli dell’Istituto Professionale G. Valle, guidati nel progetto dall’insegnante Gabriele Toso e sostenuti dalla Dirigente Lucia Dalla Montà. Ma cosa dire dell’Istituto Comprensivo Briosco? Oggi era numerosissima la presenza di studenti e insegnanti, sia della primaria che della secondaria, accompagnati dalla vice Dirigente Fabiola Baldo, dalle insegnanti Vian, Della Giustina, Zogno ed ancora con Vento, Comacchio, Maccioni, Ansoldi e Contino: una vera e nutrita squadra!
Il Presidente della Provincia ha dato il suo “sempre sorridente” benvenuto ai ragazzi ed ai loro insegnanti, augurando loro di esser vigili sentinelle della legalità su tutto il territorio e non solo sulla provincia. Il suo messaggio è stato rivolto al diritto di crescita civile dei ragazzi, una sana crescita che li abitui a sperimentare attraverso l’esperienza concreta i percorsi avviati in cittadinanza attiva ma anche a sperimentare la capacità di sognare e di realizzare, al diritto ad esistere come persone in grado di cambiare il mondo ed evolvere con esso.
Il Presidente ha lasciato che la dr.ssa Alessandra Tormene, prima di dare la parola alle scolaresche, illustrasse le caratteristiche dell’edificio dove ha sede la Provincia, della sala affrescata che rappresenta tutto il territorio padovano; ci siamo tutti incamminati in un percorso storico che è partito dalla nascita del monastero Benedettino nell’anno mille.
La Fondazione Caponnetto ha salutato i ragazzi, ricordando che è diritto di tutti accedere ai luoghi delle istituzioni e riportando la frase di Giovanni Falcone “le nostre idee devono camminare sulle gambe degli altri” ha informato la platea che Le Giovani sentinelle in Veneto sono diventate un migliaio e ben ottantamila in tutt’Italia. Ha annunciato che il prossimo 23 maggio, in memoria delle stragi del 1992, in cui persero la vita i giudici Falcone, Morvillo e Borsellino e i loro agenti di scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, il Ministero dell’Università e della Ricerca, oltre a realizzare un’iniziativa a Palermo che vedrà la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha previsto il collegamento da più Piazze d’Italia, invitando proprio le Giovani Sentinelle del Veneto a raggiungere la città di Firenze con un autobus messo a loro disposizione.
Una delegazione di studenti e insegnanti dell’Istituto F.Algarotti di Venezia e dell’Istituto Professionale G. Valle di Padova prenderanno così parte alla manifestazione con alcuni messaggi rivolti alla prevenzione del cyberbullismo e del gioco d’azzardo. Ad accompagnare i ragazzi Veneti ci sarà anche Il Teatro della Gran Guardia di Padova, nostro partner in tutte le iniziative sul territorio della Provincia. Insieme per non dimenticare.
Prende la parola la vice dirigente Fabiola Baldo dell’Istituto Comprensivo Briosco e ringrazia anche il volontariato locale e le Parrocchie che seguono i ragazzi nei doposcuola. Una studentessa illustra il progetto a cui avevano lavorato: recuperare un palazzo del Coni in disuso, per organizzare un’area da utilizzare nel pomeriggio; un suo collega dice che in un giornale locale lo scorso 25 aprile avevano letto che l’Amministrazione Comunale utilizzerà questo stesso edificio per una postazione della polizia locale, aggiunge che verrà bonificato il parco Azzurri d’Italia e conclude dicendo che -anche se un po’ sono delusi- sono comunque contenti della promessa di un parco riqualificato nel loro quartiere Arcella. Narrano dell’emozionante giornata trascorsa con il personale dell’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) che è partita dal Veneto lo scorso 7 maggio. “Tutti differenti, tutti unici…insieme contro le discriminazioni” è il titolo della campagna educativa itinerante sviluppatasi a bordo di un truck 'brandizzato' allestito in Prato della Valle con un’aula didattica multimediale dedicata agli studenti.
Si ascoltano ancora le voci di tutti: ragazzi italiani raccontano dell’aiuto scolastico di genitori e nonni, mentre i ragazzi stranieri, che non hanno e non possono avere aiuto dalle famiglie di origine, rivolgono un appello accorato al Sindaco di Padova affinché dia loro una speranza; ricordano che a fronte dei 175 ragazzi che accedono al doposcuola dell’Istituto Briosco, ben 127 vanno in quelli parrocchiali V. de Paoli.
La Fondazione é fiduciosa che il Sindaco di Padova Massimo Bitonci risponderà prestissimo alla lettera dei suoi giovani cittadini, perché crediamo che davvero la sfida della società moderna sia “ridare tempo ai bambini, il loro tempo” (cit. R. Iosa)
Viene consegnato pertanto il fascicolo con le ricerche predisposto dai ragazzi della scuola Briosco sia alla consigliera del Comune di Padova Vanda Cappellaro che al consigliere provinciale Vincenzo Gottardo; entrambi ringraziano gli insegnanti per l’ottimo lavoro svolto, sottolineando che progetti come questi sono la forza del futuro.
Il vice sindaco di Selvazzano Bruno Saponaro, con accento commosso, ringrazia i ragazzi dell’insegnamento fatto al mondo degli adulti attraverso il loro impegno, trovando forza stando insieme e confrontandosi e afferma che forse il primo dovere delle sentinelle è proprio quel “sano pretendere”.
Grazie all’insegnante Francesca Vian, che ha voluto fortemente che prendessero la parola due studentesse dell’Università di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione di Padova, siamo venuti a conoscenza della bellissima collaborazione con il comprensivo Briosco per attività di tutoraggio. “Mentor-UP è un progetto di mentoring proposto dal Laboratorio LINK (DPSS)” È un programma di prevenzione e promozione del benessere, finalizzato a facilitare lo sviluppo sociale e personale di ragazzi fra gli 8 e i 12 anni che frequentano le classi 3ª, 4ª e 5ª delle Scuole Primarie e delle classi 1ª e 2ª degli Istituti Secondari di Primo Grado del Comune di Padova; le due studentesse ci regalano così un piccolo passo tratto dal libro “il piccolo principe”, soffermandosi sull’episodio della volpe; spiegano cosa vuol dire addomesticare e come “le parole sono fonte di malintesi”. Troviamo in questa lettura di Saint-Exupéry una stimolazione a creare legami, ad andare oltre la parola, che in fondo altro non è che la parte d’immaginazione e d’amore che mettiamo in ciò che facciamo; la frase: “La strada è lunga e i sorrisi dei mentee ci incoraggiano a proseguire nella direzione che Mentor-UP ha intrapreso” racchiude quella forza che caratterizza il percorso delle Giovani Sentinelle, pertanto diamo loro il nostro più caloroso benvenuto.
Tocca a Gioia dell’Istituto Cesarotti di Selvazzano: dice che il progetto “non è aria che circola” ma materia solida, racconta delle bellissime esperienze vissute in due anni con la Fondazione Caponnetto e di come ora la sua classe sia in procinto di passare il testimone alle classi dei più piccoli, come in un vero gioco di squadra; lo fa con vivace e scorrevole linguaggio e noi non possiamo non notare la crescita culturale e la sicurezza che mostra nel raccontare e raccontarsi alla vasta platea. Si sente -ed è- una veterana del progetto Giovani Sentinelle. L’insegnante Matteo Doria aggiunge che proprio per questo progetto è stata installata dall’Amministrazione Comunale una piccola giostra nel parco virtuoso dedicato a Falcone e Borsellino. Il vicesindaco Saponaro ricorda che bisogna preservare i luoghi da atti vandalici, affermando che vigile è anche l’attenzione dell’Amministrazione Comunale.
L’insegnante Rossella Ricoveri del Comprensivo Albinoni di Caselle, presente (nonostante fosse il suo giorno libero) solo con due ragazzi della seconda F e seconda E, afferma che dopo due anni di attività il progetto è quasi concluso e racconta come quest’anno si sono messi in gioco tutti, anche i genitori dei ragazzi, con la pulizia della piazza Carlo Leoni di Caselle, che alla fine è stata adottata dalla comunità, commercianti compresi.
Il vice sindaco Bruno Saponaro interviene affermando che ora occorre giungere alla conclusione dei lavori e chiede alla Fondazione Caponnetto un raccordo operativo per far sì che i ragazzi sentano di meritare il meglio e che non affidino la loro esistenza alla rinuncia, alla rassegnazione, ma che imparino a perseguire gli obiettivi, con forza, con passione e amore.
Gabriele Toso, insegnante dell’Istituto Professionale Valle dice che tutti devono fare la loro parte, il rispetto delle regole consente l’accoglienza e la condivisione con altre esperienze aperte. Nell’Istituto Valle si sta lavorando con altre associazioni ad un documento di analisi del territorio, per fornire uno strumento di continuità ai lavori futuri, così ogni studente se messo nelle condizioni favorevoli, può dare il meglio, che poi significa anche operare in sinergia con gli altri, nello spirito della collaborazione e della condivisione, consci del fatto che la crescita di ognuno è potenziata dal contatto con l’altro.
Il consigliere Gottardo ringrazia e saluta con il proposito di organizzare viaggi itineranti nei comuni della provincia di Padova per diffondere queste iniziative della Fondazione Caponnetto, sottolineando che è importante far comprendere ai giovani studenti la partecipazione attiva nel sociale e nella vita pubblica di tutti, perché ciò presuppone la consapevolezza di possedere il senso dei più elevati valori.
Vogliamo concludere così: Che bella la scuola che educa gli studenti a prendere coscienza dei propri sogni! che bella la scuola che sostiene gli insegnanti preoccupati di espandere la loro concezione morale, quegli insegnanti che con coraggio tentano di arginare il contropotere dei mass-media, che incentivano l’ascolto, la relazione con l’altro e il pensiero critico.
Senza averne consapevolezza ci accorgiamo che oggi a Padova abbiamo reso omaggio, con il nostro ricco confronto, al grande maestro Alberto Manzi. Egli infatti così scriveva: “In queste brevi frasi è racchiusa tutta l'importanza dell'istruzione: "qualcosa che deve nutrire per tutta la vita". Che cosa significa "diritto all'istruzione"? Offrire conoscenze che aiutano a migliorare in qualche modo la nostra cultura e, di conseguenza, aiutano a migliorare l'umanità. Istruire per crescere, istruire per rendere, non dico uguali, ma migliori, dove ogni individuo raggiunge più, molto più, dell'indispensabile. Ci si limita a dare informazioni, ad istruire, rimanendo conformisti di fronte ad una cultura precostituita. L'intelligenza si sviluppa pensando. Educare a pensare non significa imporre contenuti; non significa dire "come deve fare", ma significa porre un individuo in attività. Noi pensiamo tutte le volte che non abbiamo soluzioni pronte per superare una determinata difficoltà o risolvere un determinato problema. Educare a pensare significa rendere un individuo capace di reagire prontamente e obiettivamente di fronte all'imprevisto; abituarlo a saper vedere le cose, a saper ragionare sulle cose stimolandone la capacità di riflessione e di analisi, a saper connettere insieme aspetti di quel che sta osservando o di cui sta parlando, con parti di esperienze passate; ma per educarlo a questo dobbiamo sviluppare il piu' possibile la sua intelligenza. Non si nasce intelligenti: si diventa intelligenti. Se educhiamo in questo senso abbiamo veramente rispettato il diritto all'istruzione.
(Alberto Manzi, documento dattiloscritto, cfr. Archivio Centro Alberto Manzi, AMD015)
Lidia Pege
Responsabile Padova Progetto Scuola
Licia Serpico
Responsabile Veneto Progetto Scuola
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