martedì 19 maggio 2015

Le sentinelle aretine incontrano le proprie istituzioni provinciali

Le sentinelle aretine incontrano le proprie istituzioni provinciali

Venerdì 15 maggio le giovani sentinelle del Liceo artistico Piero della Francesca di Arezzo e quelle dell'Istituto comprensivo Dovizi di Bibbiena si sono ritrovate nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia accolti dalla vicepresidente del Consiglio provinciale, Eleonora Ducci, dal consigliere Francesco Frenos, che è anche presidente del Consiglio comunale di Bibbiena, e dall' assessore alla Legalità di Arezzo, Francesco Romizi.

Eleonora Ducci ha salutato i giovani apprezzando il loro impegno e l'attenzione ai temi del rispetto delle regole, che sono particolarmente significativi della formazione del cittadino, e ha ringraziato la Fondazione per l'impegno profuso nella educazione alla legalità, impegno importante anche in territori dove della presenza mafiosa non abbiamo evidenze investigative - ha concluso Eleonora Ducci - dimenticando forse, nella brevità del saluto, le indagini delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Napoli e di Reggio Calabria che nell'aretino hanno svolto indagini e compiuto arresti.

La Fondazione ha voluto puntualizzare nella sua introduzione il valore particolare di questo terzo appuntamento: il confronto con una istituzione di secondo livello, non eletta più direttamente dai cittadini, ma che conserva competenze rilevanti e proprio per questa ragione deve essere attenta e partecipe, e ha voluto sottolineare quanto sia importante per cittadini e cittadine ritrovarsi con i propri amministratori nel sollecitare interventi non più rinviabili, come accade ad Aulla dove, da quattro anni, ragazzi e ragazze della scuola media fanno lezione in dei container.

Hanno esordito giovanissimi e giovanissime di Bibbiena, esordienti in senso proprio perché partecipano per la prima volta, accettando la sfida al protagonismo. Dopo aver approfondito il tema della legalità hanno scelto di occuparsi della propria scuola, facendone vedere la pianta per discutere di uno spazio abbandonato da tempo adatto per essere trasformato in un anfiteatro da utilizzare per studiare all’aperto e anche come luogo per un progetto musicale; di un’area verde attualmente abbandonata e ricoperta da erbacce, dove si potrebbe fare un campo di pallavolo; e, infine, la zona adibita a parcheggio da trasformare in palestra. Hanno poi proiettato il video che mostra la situazione esistente nei tre luoghi e i disegni dei ragazzi con i cambiamenti che hanno immaginato. Hanno concluso dichiarando che queste proposte non sono pensate per loro solamente ma per i loro fratelli e sorelle più piccoli - quelli che verranno dopo – e in queste poche parole c'è la grandezza morale di questi ragazzi e ragazze.

Ancora una volta sono i giovani a rimettere al centro la questione degli spazi per loro e con questa osservazione la Fondazione ha passato la parola a Francesco Frenos. Il presidente del Consiglio comunale di Bibbiena ha confermato l'attenzione dell'amministrazione comunale e la sua personale nell'ascolto dei giovani che si esprimono anche nel Consiglio dei ragazzi e l’impegno a ricercare i fondi necessari alla realizzazione delle opere richieste. Ha assunto l'impegno a parlare delle richieste dei giovani nel corso del prossimo Consiglio dei ragazzi.

Ma è pure importante – sostiene la Fondazione – che sulla questione si esprimano tutti i cittadini e, per questo, suggerisce di organizzare una serata aperta per discutere dei progetti degli studenti e per il reperimento dei fondi.

Francesco Romizi sottolinea anche lui la carenza di spazi dedicati allo sport e ribadisce l'assenza  di risorse per intervenire in modo incisivo. Fa appello al senso civico di ragazzi e ragazze nel sostenere l’attività dell’Amministrazione con la partecipazione di volontari, rilanciando il progetto Gli angeli della città. Conclude ricordando che le Istituzioni sono alla ricerca di risorse, anche private, per investire nei progetti.

Questo tema delle risorse ritorna di continuo e la Fondazione, quasi fosse un disco rotto ripete con monotonia il suo appello a ricercarle nella lotta alla mafia, all’evasione fiscale e alla corruzione, tre emergenze che sembrano scomparire nell'agenda politica.

Ragazzi e ragazze dell'Istituto Piero della Francesca hanno ripreso il tema del degrado urbano, dopo averne discusso nel comitato studentesco nel coso del quale si sono confrontati intorno ad alcune emergenze del territorio.

Il degrado spesso si accompagna ad una arretratezza della convivenza civile, spazi abbandonati o sporchi scoraggiano i cittadini nel viverla e possono diventare luoghi di attività illecite.

Nel 2011 avevano proposto un intervento nel sottopasso Pertini recuperandolo con la street art, ma a distanza di quattro anni è stato i muri sono stati di nuovo imbrattati, come mostra un video sulla situazione di degrado.

Hanno invitato a partecipare al comitato studentesco l’assessore Romizi che ha rilanciato la proposta di partecipare al gruppo degli angeli della città; poi c'è stato l’incontro in consiglio comunale ad Arezzo dove i ragazzi hanno illustrato le azioni che volevano intraprendere contro il degrado. Aderiscono al gruppo degli angeli della città con l’intenzione di adottare un luogo per recuperarlo e valorizzarlo, dicendosi disponibili anche a prendersi cura dell’ambiente scolastico, veicolando il messaggio che ognuno deve prendersi cura del proprio luogo di lavoro, altrimenti nessun tipo di intervento potrà mai essere risolutivo.

Con questi intendimenti hanno incontrato l’assessore alle Opere pubbliche del Comune, Franco Dringoli, e l’arch. Fabrizio Beoni dell’ufficio decoro, sicurezza e qualità urbana. Pur consapevoli di come non sia semplice confrontarsi con le amministrazioni pubbliche, hanno proposto di mettere dei pannelli con figure di personaggi del Novecento con citazioni relative all'integrazione, all'impegno civile nel  parcheggio Cadorna. In alternativa propongono di interpretare liberamente il paesaggio urbano più caratteristico: scorci e monumenti, e restano in attesa della risposta dell’assessore.

In ultimo, ricordano che è emersa la necessità di abbellire la maratona dello stadio comunale con pannelli e striscioni contro la discriminazione, per il rispetto dell’avversario, contro la violenza e per sostenere la squadra locale. Per quest'ultimo obiettivo hanno incontrato una rappresentanza dei tifosi di Arezzo e Roberto Cucciniello, presidente di Orgoglio Amaranto, con cui hanno messo a punto le immagini e le frasi da riportare sui pannelli.

Anche quest'anno non è mancato il saluto e l'incoraggiamento di  Luciano Tagliaferri dirigente scolastico, sempre attento e disponibile, che ha lanciato il progetto di realizzare un mini campus nel resede intorno l'edificio scolastico.

Sergio Tamborrino

Responsabile Toscana Progetto Scuola

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