lunedì 21 novembre 2011

INCONTRO CON IL CAPITINI DI AGLIANA


INCONTRO CON IL CAPITINI DI AGLIANA


Venerdì 18 novembre nell'Aula magna dell’ITC Aldo Capitini di Agliana abbiamo incontrato una classe quarta, che ha già seguito il progetto lo scorso anno, allargata ai nuovi studenti che vi fanno parte quest’anno. Ad accoglierci il Dirigente scolastico, prof. Sante Marroncini, l’insegnante Domenico Santagati e, in rappresentanza di Paolo Magnanensi, assessore provinciale all’Istruzione, Consuelo Baldi.

Fin dall’inizio il clima è stato piacevole e partecipe, i ragazzi attenti hanno ascoltato una prima testimonianza di un loro compagno, Francesco Lombardi, che ha partecipato al progetto lo scorso anno e che è stato a Corleone. Il suo racconto appassionato ha trasmesso grande interesse e curiosità nei ragazzi. Ha ricordato con calore i giorni trascorsi a Corleone tra i più importanti della sua vita, i rapporti con gli altri studenti volontari e con i soci della cooperativa: emozioni impagabili. Ci conferma che tornerà la prossima estate per due settimane come volontario con l’Arci. Di questo siamo orgogliosi, innanzi tutto per aver trasmesso la nostra passione per l’impegno civile che prosegue anche al di fuori del progetto della Fondazione; poi, perché i nostri giovani riescono a cogliere delle opportunità offerte loro da più soggetti che perseguono stesse finalità, senza gelosie ed esclusività dando così esempio ai giovani di condivisione di stessi valori.

La Fondazione ha ricordato l’importanza di ciascuno ad essere vicino alle Istituzioni quale condizione del cittadino consapevole, anche per richiamare chi ha responsabilità di governo al rispetto degli impegni e alla buona gestione dei beni di tutti. Da questi presupposti è nato un dibattito con i ragazzi in cui è stato discusso della scarsità o della mancanza di risorse, di sacrifici e di responsabilità, temi che si sono imposti alla discussione pubblica per uscire dalla crisi. Più volte la Fondazione ha ribadito che le soluzioni per superare la grave situazione in cui siamo precipitati sono quelle di combattere concretamente la mafia per far tornare nelle casse dello Stato i 200 miliardi di euro che ogni anno la mafia gestisce e ricicla, mettendo a grave rischio l’economia sana; dall’altra combattere l’evasione fiscale che ha raggiunto cifre da capogiro (145 miliardi), che sarebbero sufficienti a cambiare le sorti del nostro Paese!

È necessario che la classe politica e gli amministratori locali siano attenti ai beni comuni e alle risorse che servono per un’attenta gestione pubblica. Un esempio per tutti: di recente una multinazionale svizzera che si occupa di distribuzione di gas, di acqua ed energia elettrica ha proposto di rilevare il servizio di distribuzione in tre comuni toscani, 80.000 abitanti ciascuno in totale 240.000, e calcola che una spesa annua pro-capite di 250 euro per il gas produrrà per lei ricavi di 60 milioni, generando profitti significativi. Questo è il risultato di una privatizzazione scellerata dei servizi pubblici che garantisce ricchezze enormi da distribuire a privati, mentre gli enti locali ne sono espropriati. Una loro gestione pubblica, anche in forma consortile, può essere più efficiente e consentire un risparmio consistente alle famiglie, un’attenzione maggiore e più puntuale del servizio, rispetto dei diritti dei lavoratori, come si legge in tanti casi di comuni grandi e piccoli che si battono per ripubblicizzare l'acqua. In questi anni, sempre più spesso, gli enti locali hanno ceduto parti dei loro patrimoni o la gestione di tanti servizi per far fronte alla scarsezza di risorse trasferite dallo Stato centrale ad essi, fino a giungere a situazioni incredibili, come quella che abbiamo denunciato in occasione della Conferenza finale dello scorso 3 ottobre, quando per la proiezione del video dei lavori del progetto nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio ci sono state richieste alcune centinaia di euro per avere le riprese dalla società a cui è stato affidato l'appalto del servizio.

Le nostre osservazioni hanno provocato risentimenti anche in politici vicini alla Fondazione che hanno commentato negativamente le nostre critiche. Ma se anche chi condivide i nostri stessi valori e orientamenti ideali non vede quanto sia grave questa spoliazione dei beni di tutti, in chi dovremo sperare?

Argomenti simili ai nostri sono stati offerti anche da Fabrizio Magazzini, assessore alla Legalità di Agliana che ci ha raggiunto e che ha espresso il convincimento di dover rivedere le scelte operate in questi anni con le privatizzazioni, tanto è vero che l’Amministrazione comunale aveva incluso nello suo statuto, ancora prima del referendum, l’acqua come bene comune.

Alla fine di questo scambio ricco e significativo e dopo il saluto di Consuelo Baldi, a nome dell'assessore Magnanensi, ci siamo dati appuntamento per lunedì 5 Marzo.



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giovedì 17 novembre 2011

INCONTRO CON IL LICEO RODARI DI PRATO


INCONTRO CON IL LICEO RODARI DI PRATO


Mercoledì 16 novembre siamo stati ospiti del Liceo delle Scienze sociali Rodari di Prato, una delle nuove scuole che partecipano al progetto.

Subito una prima piacevole sorpresa: le classi coinvolte dalle insegnanti Caterina Ramogida e Franca Dami sono cinque, ma altre di prima, con le loro professoresse, incuriosite ci chiedono di prendere parte all’incontro per approfondire chi era Antonino Caponnetto.

L’aula è piena di ragazze e ragazzi attentissimi, alcuni seduti per terra, a seguire, nel silenzio, il filmato che racconta del giudice padre del pool antimafia, di Falcone e Borsellino, e del maxiprocesso. Poi la Fondazione si è soffermata a illustrare le modalità con cui la criminalità mafiosa tenta di infiltrarsi nell’economia legale, le complicità della politica con i poteri criminali, la pervasività dei comportamenti illegali.

Con questo progetto, grazie al contributo della Regione Toscana, alla collaborazione con l’Arci e la Cgil, la Fondazione prosegue l’impegno di Antonino Caponnetto e raggiunge tante scuole per risvegliare la coscienza civile e sollecitare i giovani ad essere protagonisti. Questo messaggio ha convinto i ragazzi a mettersi in gioco e a ricercare un tema che sta loro a cuore. Siamo convinti che già dal prossimo incontro, che abbiamo fissato per l’1 marzo 2012, con l’aiuto dei propri insegnanti riusciranno a definire una prima bozza di progetto da presentare agli amministratori locali e ai cittadini in quella occasione.

Dopo gli incontri con le altre due scuole pratesi fisseremo l’appuntamento serale unico con tutte e tre le scuole, gli amministratori e i cittadini.



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mercoledì 16 novembre 2011

Gavorrano: una lezione di educazione civica e di democrazia

Sabato 12 novembre siamo stati ospiti delle Scuola media inferiore Giuseppe Bandi di Gavorrano per iniziativa del Consiglio comunale dei ragazzi. I giovanissimi hanno invitato il Consiglio comunale e il Sindaco di Gavorrano, inoltre in qualità di esperti, l'assessore alla Sicurezza del Comune di Empoli, Filippo Torrigiani, il direttore della comunità di recupero Vallerotana, dott. Umberto Paioletti ed io come responsabile nazionale per la scuola della fondazione Antonino Caponnetto, per una giornata di studio sul tema del gioco d'azzardo.

Abbiamo assistito ad una vera e propria lezione di educazione civica e di democrazia grazie all'impegno di Massimo Borghi, sindaco del Comune, che da molti anni si batte per contrastare il gioco d'azzardo, vera e propria piaga degli ultimi tempi, con tante famiglie rovinate dalla dipendenza da gioco mentre per la mafia è fonte di grandi guadagni con il riciclaggio del denaro sporco, come hanno rilevato anche le “giovani sentinelle” dell'Istituto Rosmini di Grosseto e del Datini di Prato nelle rispettive città partecipando ai progetti dello scorso anno.

Per rimarcare il valore dell'iniziativa dei giovanissimi della Media Bandi, la mattina si è svolto un Consiglio comunale nel corso del quale è stata discussa e votata una delibera che vieta l'apertura di sale giochi e spazi per videogiochi e slotmachine in esercizi commerciali in prossimità di scuole, palestre, luoghi di culto e nei centri storici.

Filippo Torrigiani, assessore di Empoli, anche lui impegnato da tempo nel contrastare la diffusione del gioco d'azzardo, ha ricordato l'impegno di Avviso pubblico, rete di enti locali e Regioni impegnati contro la mafia, che il prossimo 2 dicembre, nell'assemblea nazionale, avanzerà delle proposte di contrasto.

Sono scelte che apprezziamo incondizionatamente e che sottoscriviamo anche per il coraggio di questi amministratori che hanno sfidato luoghi comuni e ipocrisie, senza retrocedere neanche dinanzi ai tentativi di delegittimazione degli altri consiglieri, come nel caso di Gavorrano, che hanno sfiduciato, lo scorso anno, il loro stesso Sindaco.

La Fondazione si augura che questi due esempi siano seguiti da altre amministrazioni locali e si impegna a sostenere e ad essere al fianco di quelle che adotteranno misure analoghe. Attendiamo innanzitutto risposte in questo senso da quei Comuni che sono stati sollecitati dai propri studenti nell'ambito del progetto I giovani sentinelle della legalità ed hanno partecipato costantemente a tutti gli incontri. Il loro sarebbe un segnale forte e chiaro in due sensi: per il contrasto al gioco d'azzardo e per la fiducia riposta e il riconoscimento del contributo offerto dai propri giovani cittadini.

Delle scelte che faranno e delle misure che adotteranno le amministrazioni daremo ampio rilievo nel sito.



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Incontro con il Buontalenti di Firenze




Oggi, lunedì 14 novembre, a Firenze abbiamo incontrato una nuova classe: la 4D dell'IPSSAR Buontalenti.

Infreddoliti dai primi rigori stagionali ma attenti, studenti e studentesse hanno seguito il racconto della vicenda umana e professionale di Antonino Caponnetto, della sua battaglia contro la mafia e per la legalità, della decisione di “investire” sui giovani per ridare credibilità e speranza al nostro Paese.

La Fondazione ha poi illustrato il progetto in tutti i suoi aspetti, ne ha indicato i passaggi, ha ribadito l'impegno richiesto a studenti e studentesse ricordando a tutti che l'obiettivo primo è il loro protagonismo e divenire interlocutori puntuali e riconosciuti di chi governa la cosa pubblica, di avere fiducia nelle istituzioni del nostro Paese e di non abbandonare mai dinanzi alle prime difficoltà.

Luciano Mennonna della Cgil, nostra partner del progetto, ha posto a ragazzi e ragazze una domanda: avete fiducia nella politica? La loro risposta negativa, soprattutto perché la politica non ha fiducia nei giovani, come ha dichiarato una studentessa, ha costituito l'inizio di un dialogo con loro per definire un percorso fecondo del protagonismo giovanile. Ci fanno ben sperare l'attenzione e la curiosità dei ragazzi alla nostra sollecitazione, resa più forte dalla credibilità e dalla stima di cui gode la Fondazione stessa dopo il lavoro svolto, in questi due anni, con i loro compagni.

Per il progetto abbiamo ricordato l'importanza del sito www.giovanisentinelledellalegalita.org e del blog quale strumento di conoscenza del lavoro di ciascuna scuola, di scambio e di diffusione delle proposte, poi abbiamo raccolto gli indirizzi di posta elettronica per informarli quotidianamente di tutti gli incontri e i progetti delle scuole toscane. Con quelli di quest'anno sono più di 3.500 i ragazzi e le ragazze che seguono in rete il nostro progetto, oltre alle Istituzioni, associazioni e società civile.

Abbiamo distribuito a tutti il volume Idee e proposte dei giovani toscani 2010-2011 e la monografia introduttiva e ci siamo dati appuntamento per il 27 febbraio 2012.



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venerdì 11 novembre 2011

Il Gobetti e il Volta di Bagno a Ripoli passano al progetto regionale



Il Godetti e il Volta di Bagno a Ripoli passano al progetto regionale

Oggi 10 novembre ore 9.15: a Bagno a Ripoli prende il via il terzo progetto I giovani sentinelle della legalità. Prima al Liceo Gobetti, tre classi con gli insegnanti ascoltano il saluto di Valentino Maltinti, ispettore della Polizia Municipale di Bagno a Ripoli, da tempo impegnati, con tutta l’Amministrazione pubblica, a favore della diffusione della cultura della legalità. A queste nuove classi, come consuetudine, la Fondazione propone il video che racconta la vicenda umana e professionale di Antonino Caponnetto, dal suo arrivo a Palermo alla costituzione del pool antimafia, al maxi processo fino alle morti di Falcone e Borsellino e al suo impegno civile. I giovani seguono con attenzione, passiamo poi all’illustrazione del progetto: come si articola, le diverse fasi, l’impegno loro richiesto, la presentazione delle proposte agli amministratori locali, la Conferenza finale.

Maurizio Pascucci dell’Arci, nostro partner del progetto, ha raccontato le origini e gli sviluppi del progetto LiberArci dalle spine che mobilita, ogni estate, centinaia di giovani toscani che offrono il loro lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia, esempio di impegno sociale in prima persona per contribuire a migliorare il proprio Paese. L’evoluzione dell’esperienza a Corleone ha portato al gemellaggio con I giovani sentinelle della legalità, e questa collaborazione è tanto più importante perché serve a contrastare i tentativi di infiltrazione nella nostra regione. Si è poi soffermato a illustrare brevemente i meccanismi del riciclaggio e quanto sia facile ripulire il denaro sporco anche in regioni dove la mafia e la grande criminalità non sono radicate

L’assessore alle Politiche giovanili, Laura Guerrini, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale e del sindaco di Bagno a Ripoli e ha ribadito l’impegno di essere insieme con i giovani in questo progetto augurandosi che la collaborazione sia proficua anche grazie alla presenza della Fondazione sul territorio comunale con la propria sede che sarà inaugurata domenica 20 novembre.

Pier Luciano Mennonna della Cgil, altra partner del nostro progetto, ha voluto sottolineare il valore della politica come cura della propria comunità, dell’importanza della partecipazione e il valore della responsabilità di ciascuno nell’impegno civile quotidiano. Ha raccontato della sua esperienza di lavoratore della Polizia di Stato e di come ha scoperto il valore dell’aiuto agli altri. Ha aggiunto una testimonianza del suo impegno nel sindacato, organizzazione fortemente coinvolta nel progetto.



Alle 11.30 abbiamo incontrato ragazzi e ragazze dell’IIS Volta. L’assessore Laura Guerrini prima di lasciarci ha ribadito l’importanza della collaborazione con i giovani per combattere la mafia e l’illegalità, ma ha voluto estendere a tutti i cittadini e a chi ha la responsabilità di governo l’invito alla collaborazione per rafforzare sempre di più lo scambio e il confronto.

Con queste classi avevamo già lavorato lo scorso anno nell’ambito della collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli ed erano stati presenti anche alla Conferenza finale del 3 ottobre. Ci hanno accolto con grande entusiasmo, e di questo ne siamo orgogliosi, segno che il percorso iniziato da dei buoni frutti se alimentato dal contributo di tutti.

La Fondazione ha illustrato i lavori che i ragazzi e le ragazze del progetto dello scorso anno avevano fatto che abbiamo raccolto nel volume. Abbiamo ripreso anche l’esperienza fatta dei ragazzi del Volta e da questo ne è scaturito un confronto interessante, anche per merito degli insegnanti presenti e attenti e che seguiranno i ragazzi in questo percorso. Lo scorso anno si erano occupati del sempre attuale problema dei rifiuti anche nell’ambito della loro scuola. L’intervento di alcuni di loro ha lasciato intendere quanto sia vivo l’interesse per tale tema e la necessità di sensibilizzare i proprio compagni dell’istituto quali condizioni per ottenere buoni risultati, per questo ci hanno invitati alla loro assemblea che si terrà il 22 di dicembre.Prenderanno inoltre contatto con i ragzzi del Pesenti in merito all'esperienza della discarica di Peccioli.

Abbiamo ribadito anche a loro la volontà di fare un ulteriore passo in avanti portando le proposte dei giovani agli esponenti politici nazionali, abbiamo invitato fin d’ora i giovani a preparare uno schema accurato del progetto, ad invitare genitori e cittadini ad essere presenti all’appuntamento di marzo.

Questa prima giornata ci riempie di speranza per il buon livello di discussione, l’intervento di tutti i partner, la presenza e la disponibilità degli amministratori locali a “camminare” insieme con i loro giovani cittadini.



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sabato 8 ottobre 2011

Le giovani sentinelle in Palazzo Vecchio






CONFERENZA FINALE GIOVANI SENTINELLE

Lunedì 3 ottobre, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, ospiti dell'assessore all'Educazione di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi, si sono ritrovati gli studenti e le studentesse delle scuole toscane con i loro insegnanti, amministratori locali, la Fondazione e i suoi partner, Arci e CGIL, per festeggiare la conclusione dei lavori di quest'anno e aprire il prossimo progetto.

Folta la presenza di ragazzi e ragazze delle scuole aderenti al progetto, attenta e curiosa la platea di ascoltatori. A tutti è stato distribuito il volume che raccoglie le proposte dei ragazzi e delle ragazze delle venti scuole.

Innanzi tutto ci preme scusarci per l’avvio ritardato dei lavori, ritardo dovuto ad una serie di fattori che cercheremo di risolvere il prossimo anno con un migliore coordinamento con le scuole, facendo intervenire per prime quelle più vicine, e consentendo a chi arriva più tardi di parlare dopo. Sarà nostro impegno anche offrire ai partecipanti uno spuntino, grazie ad una convenzione che faremo, per non lasciarli affamati tutto il giorno. Dispiace anche per gli inconvenienti tecnici nella proiezione dei video dei ragazzi, ma anche per questo ci batteremo per un servizio pubblico garantito a tutti.

Ci rammarichiamo anche per le assenze, pur giustificate, di tutti i rappresentanti delle Istituzioni nazionali. Siamo però fiduciosi in quanto tutti sono vicini alla Fondazione e ne condividono l’impegno e sono attenti ai temi della legalità e della difesa della Costituzione per questo ci ripromettiamo di incontrarli per illustrare loro i lavori dei ragazzi e definire gli interventi più idonei alle sollecitazioni dei nostri giovani.

Nei saluti, Rosa Maria di Giorgi, che ringraziamo per aver ospitato la manifestazione, ha sottolineato il valore educativo e civile di questa esperienza dei giovani all'interno della scuola, luogo in cui “coltivare” e irrobustire le libertà di ciascuno contro i tentativi di limitarle.

Ha introdotto i lavori la Fondazione ricordando la varietà e la ricchezza dei temi affrontati dai ragazzi, la loro risolutezza ad esigere risposte da parte di chi ha responsabilità amministrative, quanto le proposte testimoniano il desiderio di protagonismo civile e politico.

Ha ringraziato, per la loro disponibilità al dialogo e all'ascolto, gli amministratori presenti: il sindaco di Agliana, Eleanna Ciampolini, e l’assessore Fabrizio Magazzini; l’assessore provinciale di Pistoia alle Politiche culturali, Chiara Innocenti, e quello all’Istruzione, Paolo Magnanensi, rappresentato da una funzionaria; l’assessore alla Scuola di Cascina, Silvia Innocenti, e quello alle Politiche culturali e alla Pace e alla legalità, Fernando Mellea; l’assessore provinciale all’istruzione di Pisa, Miriam Celoni. La loro presenza conforta e rafforza la nostra convinzione a insistere con gli amministratori a non mancare queste occasioni di dialogo con i propri giovani cittadini. Giovani cittadini che hanno riempito il Salone dei Cinquecento, attenti e desiderosi di essere ascoltati, presenti fino all’ultimo e che ci hanno chiesto ripetutamente di poter intervenire. Se qualcuno avesse avuto la sensazione che i giovani fossero stanchi, valga per tutti, fra le tante, la testimonianza di Laura Ciampini, professoressa dell’Istituto Einaudi di Grosseto: «… Un fatto però mi ha riempita di orgoglio: vedere con quanta determinazione alcuni di loro erano disposti a partecipare, tanto che sarebbero venuti in ogni caso, per conto loro, anche in assenza di un insegnante. Questo ci dimostra che il lavoro fatto in questi anni dà i suoi frutti e che stiamo creando dei cittadini responsabili e sensibili ai temi della legalità. Spero di rivederci presto per concordare insieme il progetto per l'anno scolastico 2011-2012. Un forte abbraccio». Parole profetiche perché le studentesse del Liceo Pellegrino Rossi di Massa, giunte a Firenze senza l’insegnante, hanno voluto portare la loro testimonianza sulla “forma della loro città” e del loro coinvolgimento nel ridisegnarla insieme con gli amministratori e tutti i cittadini, sollevando così la questione della partecipazione dei giovani alle scelte strategiche del proprio territorio.

È stato proiettato il DVD allegato al volume Idee e proposte dei giovani toscani. Oltre alle proposte degli studenti e delle studentesse, vi sono alcune testimonianze di alcuni ragazzi e ragazze dell'esperienza a Corleone fatta nel giugno scorso, appena terminata la scuola. Uno di loro nel video dice che ricorderà quella di Corleone come una delle più belle settimane della sua gioventù, e non può esserci prova più chiara ed evidente di quanto questi ragazzi e ragazze siano “la meglio gioventù”.

Per niente emozionati e ben consapevoli del valore della loro testimonianza, questi giovani sollecitano tutti noi all'importanza di contribuire con il lavoro quotidiano alla difesa e al consolidamento della cultura e della pratica della legalità. Tocca a noi Fondazione, Partner, Arci, Cgil e tutto l’associazionismo, cittadini e amministratori dare il buon esempio in modo che i valori divengano senso comune e prevalgano sui modelli negativi.

Alcune delle scuole presenti hanno illustrato i temi da loro scelti con l'ausilio di immagini, dati e grafici. Le energie alternative, per evitare di ritrovarsi fra qualche anno con qualcuno che ripropone le centrali nucleari, necessitano di risorse e stimolano la ricerca scientifica e nuova occupazione. L’acqua in mano pubblica è una scelta coerente con le indicazioni dei cittadini dopo i referendum del giugno scorso. I rifiuti richiedono strategie sofisticate e un coinvolgimento convinto e decisivo dei cittadini per essere ridotti e riciclati. Il gioco d’azzardo è un’emergenza sociale allarmante che richiede interventi anche legislativi urgenti. Il lavoro nero è una realtà che allarma i giovani che temono per il loro futuro. L’immigrazione e l’integrazione sono questioni da affrontare con pazienza e senza facili slogan, riconoscendo la necessità di strumenti diversi nel rispetto dei diritti di ciascuno. La partecipazione dei ragazzi alle scelte anche urbanistiche della propria città è un paradigma che deve trovare spazio in tutte le decisioni degli amministratori e l’esperienza di questa Conferenza finale va in questa direzione. Il nostro auspicio è che gli amministratori prendano esempio e stabiliscano forma di confronto e discussione stabili e durature con i propri giovani cittadini.

Gli amministratori locali presenti hanno ringraziato i giovani delle sollecitazioni ricevute, hanno apprezzato il valore delle proposte e hanno preso degli impegni: offrire degli spazi per il dialogo e invitare i ragazzi ad “occuparli”; il Comune di Cascina lancerà l'anno della legalità nel 2012, promuovendo la trasparenza e il rispetto delle regole nella macchina amministrativa; altri hanno annunciato una collaborazione più stretta con le scuole.

Particolarmente significativa la testimonianza di Massimo Borghi, sindaco di Gavorrano, sfiduciato dalla propria maggioranza dopo aver cercato di porre degli argini, in termini di regole e prescrizioni, alla diffusione del gioco d'azzardo nel suo comune. Ciò ha provocato la rivolta di nove consiglieri su dieci che lo sostenevano e la crisi politica dell'amministrazione. Segno più che evidente di quanto avessero visto giusto quei giovani che hanno posto con forza il tema del gioco d'azzardo quale emergenza sociale dei nostri tempi, oltre a costituire un vero e proprio veicolo di diffusione della criminalità organizzata. Non crediamo che il comportamento dei consiglieri di maggioranza di Gavorrano sia un buon esempio per i propri cittadini.

Lorenzo Diana, membro della Fondazione e presidente delle Associazioni antiracket ha ricordato ai giovani quanto sia importante la difesa della legalità per la convivenza civile e quanto sia decisivo il contributo della scuola all’elaborazione di questo nuovo senso comune.

Luciano Silvestri, responsabile nazionale legalità della CGIL, ha elogiato ragazzi e ragazze per gli splendidi lavori, e come partner del progetto ha ribadito l’impegno del sindacato a rafforzare la cultura della legalità.

Gianluca Mengozzi, presidente dell’Arci Toscana, ha voluto sottolineare come i temi proposti sono veri e propri programmi di una comunità civile libera e democratica.

Federico Gelli, responsabile legalità del PdToscana, ha spronasto i giovani a continuare nel percorso intrapreso di difensori della legalità e vigili del proprio territorio. Questa è una scommessa molto bella da fare nella famiglia e nella società. Il rispetto dei valori come Antonino Caponnetto ci ha insegnato e si augura che la Fondazione possa continuare nel suo impegno di formatore dei ragazzi che hanno dimostrato maturità e valore con i temi affrontati e che questa esperienza possa costituire una tappa importante della loro vita.

La Fondazione, fedele al suo compito di tutore, ha invitato ad intervenire Domenico Santagati, professore dell’Istituto Capitini di Agliana, per fare chiarezza sull’abuso delle parole in questo nostro tempo. Il docente ha richiesto il rispetto della legalità anche nelle parole che si usano quotidianamente nel discorso politico. In particolare ha censurato l’uso del termine federalismo fiscale, che non è previsto in nessun luogo del nostro ordinamento costituzionale, che serve solo ad accaparrarsi il consenso in alcune regioni del nostro Paese.

L’intervento di Domenico Santagati è l’occasione per ringraziare tutti gli insegnanti che hanno seguito i giovani in questo loro percorso, veri testimoni del valore dell’istruzione pubblica e unici formatori nel senso più autentico della parola, dei cittadini.

Ha concluso Stella Targetti, vice presidente della Regione Toscana che ha rinnovato l'apprezzamento alla Fondazione per questo progetto, una sorta di palestra per la cittadinanza attiva. Il coinvolgimento di studenti e insegnanti e la collaborazione fra la Fondazione e le scuole è senza dubbio molto proficua e significativa che la Regione sosterrà. In questo vi è una sintonia con quanto scrive il nostro presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nell'Introduzione al volume Idee e proposte dei giovani toscani: la diffusione della legalità non è un costo, ma un investimento per il futuro.

Dal prossimo anno cresceranno il numero delle scuole coinvolte: vi saranno nuovi Istituti del Valdarno e della provincia di Siena. Ma avremo anche quelli di Bagno a Ripoli con i quali è già avviata una collaborazione, grazie alla felice intuizione dell'amministrazione comunale e del Corpo dei vigili urbani. Nello scorso anno scolastico alcuni studenti hanno risposto alle proposte della Fondazione e hanno prodotto alcuni materiali. Di tutto vi è testimonianza nel bel libretto prodotto dalla redazione di Metropoli, giornale della provincia fiorentina, che lo ha diffuso nelle edicole del comune. Merito di questo lavoro è di Matteo Pucci, giornalista attento e curioso, ma soprattutto accurato narratore delle vicende di Bagno a Ripoli.


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giovedì 29 settembre 2011

3 ottobre: giovani sentinelle a palazzo vecchio!

DIVULGATE!!!
Non lasciamo soli ragazzi e ragazze.
Lunedì 3 ottobre dalle 9.00 alle 13.00 nel Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio, i giovani delle venti scuole toscane che hanno partecipato al progetto I giovani sentinelle della legalità illustreranno nei modi più diversi i risultati delle loro ricerche.
Il loro è un esercizio di protagonismo, di irruzione sulla scena pubblica, per esprimer il proprio punto di vista sui temi che sentono particolarmente urgenti per loro, ma anche per noi.
La Fondazione Antonino Caponnetto li ha seguiti in questo loro percorso, promuovendolo e sostenendolo con grande fatica e serietà. Ora tocca a chi ha responsabilità di governo a tutti i livelli prendere posizione, ascoltare e stare accanto a questi ragazzi, se si vuole scommettere sul futuro del Paese.
Per questo invitiamo cittadini, insegnanti e amministratori a non mancare l'appuntamento, anche per dare un segnale diverso ai tanti giovani che, con passione, bussano alle porte del dibattito pubblico.

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mercoledì 7 settembre 2011

3 ottobre: giovani sentinelle a palazzo vecchio!


A tutti gli insegnanti e studenti del Progetto Sentinelle.

Cari ragazze, ragazzi e insegnanti,

vi confermiamo la data di lunedì 3 ottobre per la Conferenza finale del progetto, di cui alleghiamo il manifesto e vi preghiamo di dare ampia diffusione a scuola e nel vostro territorio.

La Conferenza sarà anche il momento di avvio del progetto 2011-2012 e, per questo, chiediamo agli insegnanti di confermarci l’adesione per il nuovo progetto via mail prima del 3 ottobre.

Quest’anno l’Amministrazione comunale di Firenze, in sintonia con la Regione Toscana, ha voluto dare un riconoscimento tangibile all’impegno della Fondazione Caponnetto, alle scuole che hanno partecipato e allo straordinario lavoro di insegnanti e giovani, ospitando la Conferenza nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.

Il successo del progetto in questi due anni è merito della fatica quotidiana degli insegnanti, vero motore anche in questo momento di grave crisi e testimonianza civile della scuola migliore del nostro Paese, e dell’entusiasmo con cui i giovani hanno colto l’opportunità di protagonismo loro offerta.

La Conferenza del 3 ottobre sarà l’occasione per le Istituzioni di essere accanto ai propri giovani cittadini, e non mancheranno l’appuntamento (vedi lettera allegata), come è accaduto lo scorso anno, perché la partecipazione continua degli amministratori nel corso di quest’anno è stato un importate segno di attenzione e un comportamento rispettoso dei cittadini e da incoraggiare.

A Tutti i Sindaci e Assessori, Presidenti di Provincia e Assessori, Istituzioni Regionale e Nazionale



Gentili Amministratori,

a conclusione della bella esperienza con ragazzi e ragazze del progetto I giovani sentinelle della legalità si terrà la Conferenza finale il prossimo lunedì 3 ottobre a Firenze presso il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. In quella occasione, tutti insieme, lanceremo i temi e le proposte che sono emersi dai progetti degli studenti: lavoro nero, evasione fiscale, beni comuni, ambiente, rifiuti, energie alternative, scuola, gioco d’azzardo, alcol e droga, spazi per i giovani.

Chiederemo l'impegno di chi amministra la cosa pubblica ai diversi livelli a dare risposte certe e convincenti.

Nel corso dell'anno scolastico gli incontri con gli amministratori locali sono stati generalmente partecipati e interessanti, segno di comportamenti responsabili e attenti. Ciò fa ben sperare di avervi ospiti il prossimo 3 ottobre in modo da confermare ai giovani tutti quei segnali di disponibilità che abbiamo costruito in questi due anni del progetto, ma anche per discutere e cementare quella alleanza fra giovani cittadini e istituzioni nel nome della legalità e del protagonismo dei ragazzi.

Tali temi richiedono un impegno straordinario di tutti per un vero e radicale cambiamento del nostro Paese. E la nostra Regione può e deve essere in prima fila nel dare l’esempio di buon governo e nel guidare la trasformazione.


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sabato 2 luglio 2011

Messaggio da Pistoia

Con molto piacere giro l'email dell'Assessore Paolo Magnanensi che, come
assessore alla Pubblica Istruzione, ha seguito il progetto delle giovani
sentinelle di Pistoia.
L'attenzione che le nostre Amministrazioni dimostrano sul proprio territorio
nell'ascoltare le proposte che vengono dai propri giovani cittadini è il
segnale migliore per la loro crescita ma anche radicare con l'impegno civile
il valore delle buone pratiche.
Bilotta


> ----- Original Message ----- From: "Paolo Magnanensi"
> To:
> Sent: Friday, July 01, 2011 3:58 PM
> Subject: R: Comunicazione per le giovani sentinelle e per tutti i giovani volontari
>
>
> Ho letto della vostra splendida esperienza a Corleone, grazie ai diari che mi vengono quotidianamente inviati.Voi non potete neppure immaginare la gioia che prova un insegnante, che fa l'amministratore, nel leggere i vostri racconti.
> Quando parlo con i miei studenti cerco di includere, in ogni argomento, il concetto di Legalità , perchè sono convinto che sta alla base della convivenza civile.Anche come Amministratore ho la Legalità come stella polare.
> Spero vivamente che la vostra malattia sia contagiosa e che possa colpire i giovani ed i meno giovani.Grazie anche alla Fondazione.
> Spero di incontrarvi il 3 ottobre. Paolo Magnanensi. Ass. provincia di Pistoia.
>
> ________________________________
>
> Prof. Paolo Magnanensi
>
> PROVINCIA DI PISTOIA
> Assessore allo Sviluppo Economico,
> Pubblica Istruzione e
> Formazione Professionale
>
> Piazza San Leone, 1
> I-51100 Pistoia
> Tel. 0573-374297
> Fax 0573-374278
> ________________________________
>
>
>
>>>> Tutor - Giovani sentinelle della legalità 01/07/11 10.06 >>>
> Allego una bella comunicazione di Luciano Silvestri Responsabile Legalità Cgil Nazionale, nostra partner del progetto "Sentinelle della legalità"
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> ----- Original Message ----- From: l.silvestri@cgil.it
> To: Tutor - Giovani sentinelle della legalità ; Fondazione Antonino Caponnetto - SCUOLA
> Sent: Thursday, June 30, 2011 8:56 AM
> Subject: R: Ultimo giorno a Corleone per le giovani sentinelle
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> Caro Mimmo,care/i ragazze/i,
> Sto seguendo, attraverso i diari che Maurizio Pascucci, e in questo periodo anche Mimmo, inviano quotidianamente, le belle ed impegnative giornate di Corleone. Ogni volta che li leggo la memoria va inevitabilmente al 2004, quando iniziammo in pochi, con pochi mezzi e senza alcuna esperienza questo cammino, e la gioia diventa ancora più grande nel vedere che i valori, lo spirito e sprattutto l'entusiasmo sono rimasti gli stessi. Cari/e ragazzi/e,come testimonia quest'ultimo diario, siete stati protagonisti di una esperienza straordinaria e avete dato un contributo importante alla crescita di quell'impegno civile che anima il lavoro delle associazioni che compongono il mondo dell'antimafia sociale. Porterete con voi un piccolo tesoro. Conservatelo con cura, raccontatelo. La legalita' e' una malattia buona, di quelle necessarie per costruire gli anticorpi contro le infiltrazioni mafiose, contro il malaffare, la corruzione. Senza legalita' questo paese non ha futuro. Il vostro entusiasmo, il vostro impegno solidale e gioioso da' a tutto questo e a tutti noi una forza straordinaria. Grazie.
> Spero di incontrarvi presto, magari in una delle tante iniziative che insieme all'Arci, alla Fondazione Caponnetto, a Libera, alla CGIL stiamo organizzando.
> Un caro saluto a tutti
> Luciano Silvestri
> Responsabile legalita' e sicurezza CGIL Nazionale
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> Ultimo giorno a Corleone per le giovani sentinelle
> Ieri si è conclusa la splendida esperienza a Corleone. Per tutta la settimana, le giovani sentinelle insieme ai volontari hanno lavorato al mattino nei campi, offrendo un contributo di solidarietà tangibile, e nel pomeriggio hanno attivamente partecipato agli stage formativi, con incontri, visite a luoghi simbolo dell'antimafia siciliana e testimonianze.
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> Nel pomeriggio di ieri i gruppi del progetto Giovani sentinelle e i volontari si sono riuniti insieme per una riflessione sull'esperienza fatta. Riflessione utile per i ragazzi e le ragazze sia affinché non la considerino un episodio concluso e isolato nella loro vita, ma che fecondi il bagaglio culturale e di crescita di ciascuno di loro, sia affinché il confronto con il tema della mafia e del contrasto ad essa costituisca un antidoto efficace anche nei luoghi dove vivono per l'affermazione dei valori della legalità. La stessa cooperativa Lavoro e non solo e l'Arci hanno sempre ritenuto importanti questi incontri e scambi di riflessioni che possono così aiutarli ad affinare regole e richieste per tutti i giovani che vogliono fare questa esperienza a Corleone, mentre i ragazzi possono avere maggiore chiarezza nelle loro aspettative relativamente al volontariato.
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> Dall'incontro è emerso l'entusiasmo di tutti e il desiderio di tornare nuovamente a Corleone. Tale desiderio è il segnale migliore della loro crescita, del loro protagonismo. A tutte le Giovani sentinelle abbiamo richiesto di essere testimoni, sin da ottobre nei primi incontri del nuovo anno scolastico, nei confronti dei loro coetanei nelle proprie città e scuole. In questo modo sono fedeli allo spirito del progetto che intende valorizzare queste esperienze e radicare un costume di impegno civile nelle proprie comunità a difesa del rispetto delle regole, della Costituzione e per contrastare ogni forma di illegalità.
>
> La Fondazione è grata a tutti i giovani agli insegnanti che hanno partecipato al progetto 2010-2011 per l'impegno e le proposte fortemente sentite che hanno elaborato, per le quali dà appuntamento alla Conferenza Regionale del 3 ottobre prossimo a Firenze.
>
> Un grazie a Fabrizio e Giulia dell'Arci che hanno seguito i ragazzi durante la settimana, a Calogero, Franco, Salvatore e a tutta la Cooperativa: una parte del nostro cuore è rimasto a Corleone.
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> Un augurio a tutti di buone vacanze.
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> Editore Domenico Bilotta
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giovedì 30 giugno 2011

Liberarci dalle mafie: concluso il 3° campo antimafie




Carissime,i,

era una Casa di mafia della famiglia Riina oggi è Casa Caponnetto sede della Cooperativa Lavoro e Non Solo!!

Prima era frequentata da mafiosi e da cittadini che avevano perso la loro dignità oggi è continuamente riempita da ragazze e ragazzi che condividono con i soci cooperatori corleonesi antimafia sociale e Giustizia Sociale.



I diari riportati qui sotto sono fedeli al cambiamento in corso e le bandiere e striscioni nelle foto (allegate) sono il segno del coraggio , della memoria e del presente di soggetti collettivi che si sporcano le mani per la libertà di tanti.........



un saluto



Maurizio Pascucci

Coordinatore Campi Antomafie Arci

cell 348 7005531
CORLEONE 28-06-11

E siamo arrivati alla fine di questa esperienza,di questa avventura,così piena di emozioni:gioia,curiosità,risate ed anche pianti.
Con malinconia ripercorriamo i giorni passati.L'obbiettivo è stato pienamente raggiunto,siamo riusciti a formare un gruppo unito,compatto,formato da persone tutte diverse ma con ideali e concezioni se non uguali molto simili.

Questa mattina dopo che ci siamo divisi tra il campo di pomodori ed il vigneto abbiamo salutato i nostri compari corleonesi,con la soddisfazione di esser riusciti a veder "crescere"una vigna,ma soprattutto per aver condiviso tutto: INSIEME.

Dopo pranzo i ragazzi del Progetto Caponnetto hanno preparato le valigie dato che dovevao partire alle 19:00 qui da corleone per tornare verso casa.
Verso le 16:00 ci siamo riuniti per fare una "verifica di fine campo",ovvero un punto della situazione, relativo all'esperienza che ormai haimè avevamo alle spalle.
Durante il meeting sono emerse le considerazioni di ognuno di noi:sono stati affrontati i punti salienti della nostra esperienza,cosicchè abbiamo potuto riscontrare all'unisono che questo è solo la nostra rampa di lancio che ci ha permesso di poter vedere in modo più globale ciò che ci sta intorno,vivendolo ogni giorno in prima persona. Molti invece sono portati a parlare per sentito dire pensando che determinate realtà siano dei tabù,mentre invece essendo cose reali,che esistono,dobbiamo parlarne, e come! dato che interessano proprio tutti!

Siamo riusciti a saper condividere,ad essere più autonomi,indipendenti,responsabili,abbiamo scoperto una parte d'Italia che tanti di noi non conoscevano o perlomeno se la immaginavano soltanto.
Abbiamo cantato nelle difficoltà, riso a crepapelle nei momenti più belli, ci siamo interessati ed abbiamo preso a cuore ogni singola esperienza vissuta.

Ora che ci siamo resi conto che il nostro tempo qui è ormai scaduto, promettiamo che al ritorno a casa, cercheremo di diffondere le nozioni che abbiamo acquisito, condividendole soprattutto con le persone che non hanno partecipato al campo di lavoro, speranzosi che possano comprendere che la mafia in Italia C'è.Dunque è un problema che convolge tutti, indistintamente.
è necessario oltre che pensare GLOBALMENTE, agire LOCALMENTE,
continuando ad essere uniti:
un fascio di spighe infatti è impossibile da piegare!

INSIEME ed UNITI, un'ITALIA DIVERSA è POSSIBILE!!!!!!

Chiara G Ginevra e Niccolò



Corleone 28 giugno:

Oggi poteva essere una giornata come tutte le altre, invece il clima è stato diverso perché, per quanto cercassimo di nasconderlo o comunque di non pensarci, sapevamo bene che era l’ultimo giorno di campo(infatti le sentinelle sono partite in serata, mentre i volontari torneranno a casa domani mattina). In ogni caso la sveglia è suonata alla stessa ora ed ancora un po’ assonnati abbiamo preso la zappa e ci siamo diretti nel campo, dove, sotto la direzione di Gino e Leoluca, abbiamo continuato a rincalzare il pomodoro. Tornati a casa ci aspettava un duro pomeriggio: non solo dovevamo prepararci per la partenza e quindi ripulire tutta la casa, ma soprattutto dovevamo fare la verifica, che, come ha sottolineato Fabrizio, è un momento fondamentale del campo. Tuttavia, proprio durante un breve momento di relax prima della verifica, tutti siamo stati positivamente colpiti dal vedere il nostro vicino di casa che, seduto sullo scalino della nostra porta a vetri, giocava a dama con Niccolò. In questi giorni ci siamo abituati a vederlo seduto di fronte al suo garage che osserva incuriosito le nostre attività, per questo il fatto che abbia “attraversato la strada” c’ha reso estremamente contenti e ottimisti: a Corleone le cose pian piano cambiano!. La verifica è stato un importante momento di confronto tra i ragazzi, in particolare tutti hanno notato come la differenza iniziale tra sentinelle e volontari sia andata scomparendo con il passare della settimana, facendo emergere come l’obiettivo dei due progetti sia il medesimo. Inoltre è emerso come tutti siano rimasti entusiasti del rapporto che si è instaurato con i soci della Cooperativa e con i “diversamente giovani” dello SPI che in queste settimane ci hanno sfamato. Purtroppo, però, il momento dei saluti è veramente arrivato e così abbiamo pensato che il modo migliore per farlo fosse quello di un aperitivo tutti insieme in villa. A questo punto ai volontari non resta che passare quest’ultima notte in casa Caponnetto, certamente ultima di questo campo, ma non in assoluto.

Giulia insieme a Fabrizio coordinatrice del campo antimafie




Ultimo giorno a Corleone per le giovani sentinelle

Ieri si è conclusa la splendida esperienza a Corleone. Per tutta la settimana, le giovani sentinelle insieme ai volontari hanno lavorato al mattino nei campi, offrendo un contributo di solidarietà tangibile, e nel pomeriggio hanno attivamente partecipato agli stage formativi, con incontri, visite a luoghi simbolo dell'antimafia siciliana e testimonianze.

Nel pomeriggio di ieri i gruppi del progetto Giovani sentinelle e i volontari si sono riuniti insieme per una riflessione sull'esperienza fatta. Riflessione utile per i ragazzi e le ragazze sia affinché non la considerino un episodio concluso e isolato nella loro vita, ma che fecondi il bagaglio culturale e di crescita di ciascuno di loro, sia affinché il confronto con il tema della mafia e del contrasto ad essa costituisca un antidoto efficace anche nei luoghi dove vivono per l'affermazione dei valori della legalità. La stessa cooperativa Lavoro e non solo e l'Arci hanno sempre ritenuto importanti questi incontri e scambi di riflessioni che possono così aiutarli ad affinare regole e richieste per tutti i giovani che vogliono fare questa esperienza a Corleone, mentre i ragazzi possono avere maggiore chiarezza nelle loro aspettative relativamente al volontariato.

Dall'incontro è emerso l'entusiasmo di tutti e il desiderio di tornare nuovamente a Corleone. Tale desiderio è il segnale migliore della loro crescita, del loro protagonismo. A tutte le Giovani sentinelle abbiamo richiesto di essere testimoni, sin da ottobre nei primi incontri del nuovo anno scolastico, nei confronti dei loro coetanei nelle proprie città e scuole. In questo modo sono fedeli allo spirito del progetto che intende valorizzare queste esperienze e radicare un costume di impegno civile nelle proprie comunità a difesa del rispetto delle regole, della Costituzione e per contrastare ogni forma di illegalità.

La Fondazione è grata a tutti i giovani agli insegnanti che hanno partecipato al progetto 2010-2011 per l'impegno e le proposte fortemente sentite che hanno elaborato, per le quali dà appuntamento alla Conferenza Regionale del 3 ottobre prossimo a Firenze.

Un grazie a Fabrizio e Giulia dell'Arci che hanno seguito i ragazzi durante la settimana, a Calogero, Franco, Salvatore e a tutta la Cooperativa: una parte del nostro cuore è rimasto a Corleone.

Un augurio a tutti di buone vacanze.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

martedì 28 giugno 2011

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Corleone 27 giugno 2011

27/06/2011

Anche oggi ci siamo alzati alle 6.45 per andare a lavorare nei campi. Dopo il lavoro nei vigneti, stamani siamo andati a zappare i pomodori. Il lavoro consisteva nel radunare la terra intorno alla pianta del pomodoro; il lavoro è risultato più faticoso del solito, ma anche più divertente. Cinque di noi sono andati al vigneto per continuare il lavoro dei giorni scorsi.
A pranzo è tornato a farci visita un volontario della SPI di Palermo, venuto i primi 3 giorni del campo. Inoltre altri volontari della SPI CGIL hanno compensato la mancanza degli altri volontari di Messina partiti ieri, preparandoci delle squisite lasagne alla siciliana, con l'aiuto anche di Lucia e della moglie di Franco.
Dopo il riposino pomeridiano, siamo andati a vedere il luogo della strage avvenuta a Portella della Ginestra. A spiegarci l'eccidio sono venuti 2 sopravvisuti alla strage: Giacomo Schirò e Mario Nicosia e il fondatore dell'associazione "La Ginestra" , la quale si preoccupa dei sopravvissuti e delle loro testimonianze per ricordare e indagare sulla strage avvenuta il 1° Maggio 1947. Giacomo e Mario, non solo ci hanno raccontato come hanno vissuto l' avvenuto, ma ci hanno anche fatto riflettere, narrandoci delle loro esperienze vissute durante il ventennio fascista e negli anni seguenti, facendoci apprezzare di più quei diritti che loro hanno conquistato per noi e per le generazioni future. La strage è stata fatta dal Bandito Giuliano, su commissione della mafia.
Oggi è l'ultima sera che si cena tutti insieme, infatti domani partono i ragazzi della Fondazione Caponnetto e dopo domani i volontari dell' Arci e tutta l'allegra combriccola!!

Irene, Martina, Beatrice e con la collaborazione esterna di Deborah

27 giugno, penultimo giorno a Corleone! Si concludono gli incontri pomeridiani, come al solito ricchi e stimolanti. Questo pomeriggio abbiamo provato un'emozione forte nel visitare i luoghi della strage di Portella della Ginestra. Fra quelle pietre, come scrive Ignazio Buttitta, c'è la memoria dei compagni assassinati dalla mafia. A ricordare giovani e meno giovani vittime, due superstiti hanno raccontato di quel giorno terribile e hanno risposto alle domande dei ragazzi che hanno "toccato con mano" cosa siano i misteri di questo nostro Paese. Quel buco nero che tutto inghiotte e che non vuole lasciarci alcun brandello di memoria per ricostruire una storia condivisa.
Stamattina, durante il lavoro dei campi abbiamo realizzato delle interviste con i volontari che inseriremo nel DVD che sarà allegato al volume dei progetti di quest'anno.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

domenica 26 giugno 2011

Corleone 26 giugno 2011


Corleone 26-06-2011
Oggi è stata una giornata particolare, diversa dalla routine del campo, poiché era domenica invece
di lavorare ai campi abbiamo intrapreso un viaggio verso Cinisi, dove abbiamo visitato la casa di
Peppino Impastato, ed in seguito abbiamo raggiunto la località marittima di Capaci.
La sveglia fortunatamente questa mattina è suonata alle 8 e dopo una tradizionale colazione a casa
Caponnetto il pullman degli studenti americani ci ha accompagnato tutti insieme alla prima tappa
della giornata.
A Cinisi si è svolto un interessante incontro all’interno della Casa-memoria di Peppino Impastato,
dove, tramite una visita guidata da immagini e oggetti legati alle vicende che hanno caratterizzato la
sua vita, ci è stato illustrato il pensiero e l’operato antimafia svolto da quest’ultimo.
Da buoni lavoratori ci siamo concessi una pausa e ci siamo recati al mare.
Appena arrivati, alcuni di noi non hanno perso tempo per farsi subito un bagno. Successivamente
abbiamo consumato un pranzo al sacco amorevolmente preparato dai volontari dello SPI che sono
rimasti a Corleone dopo la partenza dei volontari provenienti da Messina.
La giornata si è svolta all’insegna del divertimento tra partite di pallone, nuotate , passeggiate sul
bagnasciuga e musica dal vivo del nostro cantautore preferito Giancarlo, nonché nostro autista!
Tornati a Corleone per la cena ci apprestiamo ad affrontarci sul campo con una partita di calcetto!!!
Un saluto e un bacio Deborah e Veronica

4° giorno a Corleone

Corleone 25/06/2011

Oggi la giornata è cominciata come sempre con una veloce colazione e con il lavoro nei campi.
Come ieri a farci "compagnia" c'erano i nostri coetanei Americani, che come noi si sono dati molto da fare nel finire di sistemare la vigna.
Il lavoro oggi è stato facilitato da un fantastico venticello che straordinariamente ha reso il lavoro molto più veloce e meno faticoso, al punto tale da consentirci addirittura di stare nel vigneto una mezz'oretta in più.
Tornati a casa, dopo una rapida doccia ci siamo accomodati a tavola per gustare un altro degli squisiti pranzetti cucinati dai nostri bravissimi e simpaticissimi cuochi dello Spi Cgil.
Anche gli americani, nostri graditi ospiti si sono leccati i baffi!
Nel pomeriggio dopo un breve, anche se meno degli altri giorni, riposino siamo andati al museo della legalità, edificio confiscato al boss mafioso Bernardo Provenzano, ed utilizzato come museo espositivo per opere narranti, dal principio ai giorni nostri, le stragi mafiose.
Dopo una breve introduzione sulla storia dell'edificio e delle opere al suo interno, da parte di Calogero Parisi, presidente della Cooperativa "Lavoro e non solo", abbiamo assistito ad un incontro dal titolo "Meritocrazia Impossibile" organizzato dalla Sign. Maurilia Rizzotto.
Durante questo incontro ci sono stati numerosi interventi da parte di esponenti politici regionali e provinciali, ed addirittura del Sindaco di Corleone, Iannazzo.
Interventi che appunto si concentravano, come dice il titolo stesso, sulla meritocrazia che ci circonda e con la quale ci troviamo a confrontarci in ambiti lavorativi, scolastici, ecc...
In particolare abbiamo assistito al racconto del padre dello studente Norman Zancone, morto suicida.
La morte di Norman, come appunto si è detto oggi, è stato il chiaro esempio del malfunzionamento della società in Italia che porta ad una errata e mancata applicazione della meritocrazia .
L'Italia paese nel quale non conta quanto tu sia intelligente o quanto tu abbia studiato, ma bensì ciò che è essenziale è la tua posizione sociale o le tue conoscenze.
Norman, un ragazzo semplice, ed innamorato soltanto della Filosofia e dello studio, un ragazzo che studiava e sognava di poter usufruire di tutto il suo studio per insegnare ad altri giovani appassionati studenti tutto il suo sapere ....è morto per lanciare un segnale Forte ... ha rinunciato alla sua vita magari per migliorare quella degli altri, per far si che qualcosa cambiasse.

“la libertà di pensare e anche la libertà di morire. Mi attende una nuova scoperta anche se non potrò commentarla”.

Vi salutiamo con le ultime parole di Norman

Iolanda , Giulia, Martino e Irene

Le ragazze e i ragazzi del progetto sentinelle e quelli dei volontari dopo il loro contributo nei campi confiscati, continuano il loro percorso di stage formativo e, ancora una volta, hanno dato una lezione di impegno e di passione al mondo degli adulti che li vuole "bamboccioni" o disinteressati!
Al dibattito sulla meritocrazia impossibile, i ragazzi hanno seguito il dibattito con grande attenzione ma, qualcuno ha pensato che i ragazzi fosssero rimasti fino alla fine per "cortesia"! ... è intervenuta invece Sara Nardi come portavoce dei ragazzi e, non solo ha fatto notare come non bastano le norme per agevolare i meritevoli contro le amicizie strategiche e le raccomandazioni ma spetta allo Stato e alle Istituzioni applicare la nostra Carta Costituzionale per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale in modo da permettere a tutti uguali possibilità iniziali sia nello studio, sia nel mondo del lavoro.

Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola

sabato 25 giugno 2011

Giovani Sentinelle a Corleone 3° giorno

24 giugno 2011
3° giorno a Corleone

Bentornati carissimi e carissime!!

Questa mattina siamo tornati nel nostro ormai caro campo..che ormai stiamo vedendo crescere giorno per giorno.
Con grande sorpresa ci ha raggiunto un gruppo di studenti universitari provenienti dall' America qui in italia per un soggiorno studio dedicato all'antimafia.
Con una iniziale difficoltà di comunicazione ci hanno aiutato a completare le nostre attività lavorative.Questa è stata un'occasione per poter avere un ulteriore scambio di cultura e di lingua,la quale ci ha permesso di poter affrontare meglio il lavoro terminato più rapidamente!!
Tornati in sede,a tavola abbiamo aggiunto una ventina di posti in più con grande piacere e curiosità di poter scambiare opinioni in inglese anche sulla mafia, continuando dunque ad approfondire meglio le nostre conoscenze su essa.
Successivamente ci siamo riposati un paio d'ore,per poi ripartire alle quattro per la caserma della guardia di finanza a Corleone; la cui sede è stata trasferita nella casa confiscata a Totò Riina dove il Maresciallo Giuseppe Coppola ci ha spiegato la storia dello stabile, dalla sua costruzione alla sua odierna funzione.
Ci ha dato la possibilità di porgli alcune domande alle quali lui ha risposto in modo chiaro ed esauriente,spiegandoci anche i compiti della guardia di finanza. Ci ha resi partecipe della globalizzazione delle mafie presenti quest'oggi, del riciclaggio del denaro sporco, delle energie rinnovabili gestite dalla criminalità organizzata e della vicinanza della Guardia di Finanza ai cittadini.
Molto entusiasti di questa esperienza siamo rientrati à la maison cercando di riflettere sulle tematiche affrontate.
Prima di cena le giovani sentinelle della legalità si sono riunite per discutere dell'andamento del campo svolto finora.

Dopo cena siamo usciti per le vie del paese addobbate per la festa del "corpus domini" e ci siamo divertiti al Luna Park...

Notte !!!!

Francesco, Gianmarco, Chiara e Niccolò !!


Le giornate continuano ad essere intense fra lavoro la mattina nei campi ed il pomeriggio con veri e propri stage di approfondimenti.
Questo pomeriggio è toccato al maresciallo Coppola che, ancora una volta ha stregato tutti i ragazzi! Le domande sono state tante ma lui non ha lasciato nessuno senza risposte, neppure quando al gruppo si sono aggiunti i ragazzi americani della Siracusa University di Firenze: due ore e mezza di esperienze investigative, la realtà italiana ed europea, movimenti di denari illeciti, riciclaggio di denaro ma anche speranza di grande cambiamento che viene dai giovani e dalla società civile.


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venerdì 24 giugno 2011

Giovani sentinelle a Corleone 2





Corleone 23 giugno
Oggi per noi, sentinelle della legalità, è stato il primo giorno di lavoro nei campi: traumatico!
I volontari dell’ associazione Arci ci hanno guidato e affiancato nel lavoro nelle vigne. Stiamo progredendo nel completamento della vigna nonostante la temperatura alta e il sole cocente ci abbiano costantemente messi a dura prova. Elemento fondamentale dell’attività nei campi è stato il lavoro di squadra che ha permesso di unire ulteriormente le due comitive di ragazzi e di scoprire il nostro spirito agreste. Come di consuetudine il pranzo è stato consumato a casa Caponnetto,preparato gentilmente dai “giovani” della SPI. Nel pomeriggio è stata organizzata la visita ad alcune tappe legate agli attentati operati dalla criminalità organizzata. Siamo,dunque,partiti per Palermo verso le 3 del pomeriggio. Come prima tappa abbiamo raggiunto l’albero dedicato alla memoria del magistrato Giovanni Falcone e in seguito la strada in cui fu compiuto l’attentato al suo collega Paolo Borsellino. L’impatto visivo con queste testimonianze ha rafforzato in noi la motivazione che ci spinge ad impegnarci in questo progetto. Come ultima tappa siamo stati invitati al circolo Arci di Palermo dove abbiamo seguito una conferenza portata avanti Antonio Leone,esponente dell’Arcigay di Palermo,Carlo Verri,presidente dell’”Articolo Tre”-associazione nata nel 2006 che si batte per i diritti degli omosessuali- e Valentina Morici. Attraverso tali testimoniane abbiamo avuto modo di affrontare la tematica dell’accettazione della diversità come opportunità di arricchimento ed emblema di uno stato democratico. E’ emersa una’attività giovanile capace di rianimare gran parte della popolazione,di una città considerata retrograda, ormai inerte dinanzi a questioni sociali di primaria importanza. Il circolo Arci ci ha gentilmente offerto un aperitivo-cena a seguito della conferenza .Verso le 10 ci siamo messi sulla strada del ritorno.
Ginevra, Enea, Sara e Alessandro
Ore 6.45 sveglia!

Con grande responsabilità tutti si sono svegliati da se. Molti sono scesi a far colazione con gli occhi chiusi ma coscienti dell'impegno preso hanno affrontato egregiamente il loro primo giorno di lavoro.
La Fondazione è orgogliosa di tutti loro, della maturità dimostrata soprattutto nel pomeriggio. Dopo i due momenti emozionanti della visita all’albero Falcone e Via D’Amelio, è seguito l’incontro con l’Arci Palermo dove Lorenzo Bartalini e Deborah Diamanti sono intervenuti facendosi portavoce in merito ai diritti di ogni cittadino, al rispetto della dignità umana: una bella lezione di vera democrazia.

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Responsabile Nazionale Progetto Scuola




Giovani sentinelle a Corleone 1


Prima giornata a Corleone per le giovani sentinelle

Martedì 21 Giugno, ore 18.50 ragazzi e ragazze delle 20 scuole pilota provenienti da tutta la Toscana arrivano con i propri genitori all'aereoporto di Pisa. Prime conoscenze e socializzazione, si passa poi al Check-in mentre, alcuni genitori si trasferiscono nella terrazza dove attenderanno la partenza dell'aereo. Al gate la prima foto di gruppo, per alcune è il primo volo ma niente paura, le ragazze e i ragazzi hanno già socializzato infatti il battessimo del volo si fa tenendosi per mano.
All'aereoporto di Palermo ci attendono Salvatore ed altri della cooperativa con i pulmini, un rapido saluto e via per Corleone dove il gruppo, già presente a Casa Caponnetto insieme allo Spi CGIL, hanno preparato la cena per i nuovi ospiti.
Mercoledì 22 come prima giornata non prevede lavoro nei campi e quindi dopo la colazione si parte per una visita alla cattedrale di Monreale e dopo al luogo dove è stato ucciso dalla mafia il capitano Basile mentre, nel pomeriggio, ancora una gita: a Ficuzza nella tenuta di caccia dei Borboni. In serata ci aspetta Dino Paternostro della Cgil di Corleone che racconta la storia delle lotte contadine.
Dopo cena un'ultima sorpresa! Con skype in collegamento con Serravalle Pistoiese dove il sen. Giuseppe Lumia, Maurizio Pascucci, il segretario regionale toscano dello Spi Cgil dibattono sul valore di solidarietà che i giovani portano nelle terre confiscate alla mafia. La giornata è stata intensa ed ...oggi, visto che sono le due di notte! La sveglia sarà alle 7.00 e, dopo la colazione amorevole dello Spi Cgil, sarà per i ragazzi la prima esperienza di lavoro nei campi.
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venerdì 20 maggio 2011

I ragazzi di Torrita


INCONTRO FINALE CON LE SCUOLE DI TORRITA DI SIENA



Oggi giovedì 19 maggio si è tenuto l'incontro conclusivo con le scuole di Torrita di Siena, alla presenza del sindaco, Giordano Santoni, che ha voluto ringraziare la Fondazione per l'impegno e la passione con cui ha lavorato con i ragazzi e le ragazze delle scuole di Torrita, a diffondere la cultura delle regole e i principi della nostra Carta costituzionale. Dopo questa prima esperienza, il Comune ha confermato di voler proseguire questa collaborazione.

Nell'introdurre il primo dei tre incontri previsti nella giornata, la Fondazione ha voluto sottolineare quanto sia stata significativa la scelta dell'amministrazione comunale e del Corpo dei vigili urbani di Torrita nel proporre questa esperienza ai propri giovani cittadini, con l'intento di farli crescere.

A bambine e bambini della scuola elementare abbiamo proposto, con l'aiuto di slide i quattro grandi valori che Antonino Caponnetto si è impegnato a sostenere e promuovere fra i ragazzi nei suoi incontri: il divieto del lavoro minorile, l'opposizione alla guerra, la contrarietà alla pena di morte e la lotta contro la fame nel mondo.

Temi importantissimi e di grande impatto che hanno suscitato la curiosità e tante domande. In particolare, il racconto della vicenda di Iqbal Masih, bambino lavoratore pachistano che a dodici anni, nel 1995 è stato assassinato perché aveva cercato di opporsi a coloro che sfruttavano il lavoro minorile nel suo Paese, ha suscitato tanto interesse e richieste fra gli scolari curiosi di conoscere in tutte le sue pieghe che cosa significa lavoro minorile. Ci siamo soffermati a parlare di cosa è la globalizzazione economica per la quale, noi cittadini del mondo più ricco, indossiamo scarpe cucite da bambini come Iqbal.

Abbiamo incontrato poi i ragazzi della seconda media, con i quali ci siamo soffermati sulla nostra Carta costituzionale. Anche con loro abbiamo fatto ricorso a delle slide per introdurre i principi della nostro patto firmato alla fine della Seconda Guerra Mondiale. E parlando di principi abbiamo ripreso la questione del lavoro nero, su cui siamo molto impegnati con il lancio della proposta di un grande segnale dalla Toscana di contrasto al lavoro nero e lotta all'evasione fiscale e contributiva, fatta a Cecina lo scorso martedì 17. Abbiamo approfondito con i ragazzi e le ragazze, sollecitati da una loro domanda sulle proposte di revisione dell'articolo 1 della Costituzione, il valore e la centralità del lavoro nel pensiero dei Costituenti e quanto quella loro scelta sia ancora attuale.

Nel pomeriggio, e ci piace sottolinearlo perché la scuola era chiusa e i ragazzi potevano restare a casa, abbiamo incontrato quelli di terza, tutti presenti e attenti e alcuni con i propri genitori, a smentire le frasi fatte su di loro e sui loro insegnanti, cui va il merito di aver lavorato durante l'anno sul tema della legalità e aver suscitato in loro la curiosità intellettuale e favorito la piena maturità morale.

Con loro abbiamo visto il film che racconta la vicenda di Antonino Caponnetto, l'arrivo a Palermo, il pool antimafia, il maxiprocesso, Falcone e Borsellino, il ritorno a Firenze e le stragi di mafia. E subito un'infinità di domande e richieste per cercare di capire come la mafia si muove, come giunge in territori sempre nuovi per “fare affari”, il riciclaggio e, importantissimo, che cosa possiamo fare noi, come essere vigili e attenti nelle città in cui viviamo per contrastare i tentativi di infiltrazione.

Da questo punto di vista abbiamo sottolineato l'importanza di essere osservatori acuti, di avere un'informazione capace di tenere desta l'attenzione di tutti, di avere politici integri e capaci di governare e d essere esempio per i propri cittadini.

Ci siamo lasciati con l'augurio di ritrovarci con loro, quando frequenteranno le scuole superiori, a lavorare in altri progetti della Fondazione.



Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola