mercoledì 14 maggio 2014
Sentinelle a Grosseto!
Lunedì 12 maggio la sala Pegaso della Provincia di Grosseto ha ospitato il terzo degli appuntamenti con le Giovani sentinelle. Studenti e studentesse dei Licei Rosmini e Bianciardi sapientemente guidati dalle insegnanti Katia Bartali e Laura Ciampini si sono ritrovati per discutere i temi della tutela ambientale e dell’immigrazione. Assenti quelli della scuola media Ungaretti perché l’insegnante referente non ha potuto accompagnarli, né la scuola è stata in grado di sostituirla.
La Fondazione ha più volte ricordato che gli insegnanti referenti di Cittadinanza e Costituzione sono i nuovi partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori e della formazione civile dei nostri ragazzi, a testimoniare che spesso questi insegnanti non sono sostenuti né dai Dirigenti né dai propri colleghi e quindi ci viene da ricordare l'ammonimento di Antonino Caponnetto: «una lunga strada ci attende dovremo percorrerla mano nella mano!»
Riprendendo il lavoro svolto in anni precedenti, i ragazzi e le ragazze del Bianciardi hanno approfondito la conoscenza di Peppino Impastato, animatore di Radio Aut di Cinisi e vittima della mafia, e dopo lo studio hanno realizzato un video che gli altri compagni hanno potuto vedere e apprezzare. Sempre lo scorso anno avevano proposto all'amministrazione comunale che un giardino della città fosse intitolato a lui, come è poi accaduto nel pomeriggio.
Dopo una breve introduzione della Fondazione, che ha ricordato Antonino Caponnetto, il suo impegno di magistrato e civile, la Fondazione custode del suo insegnamento e che prosegue la sua battaglia, le giovani sentinelle del Polo Bianciardi hanno illustrato il lavoro svolto quest’anno sul tema dell’immigrazione.
Le classi 2B e 1C indirizzo grafico e 2A informatico hanno introdotto raccontando dei viaggi della speranza e della mafia: dal barcone, dallo scafista o dall'uomo di fiducia che, sulle coste da cui gli immigrati partono, riscuotono il denaro e controllano uomini donne e bambini che sfidano le mille insidie di questi viaggi, al viaggio scomodo e senza certezze che costa, a chi parte, mille o millecinquecento euro che finiscono nelle mani dei clan. Tanto basta alla mafia per avere il controllo dei viaggi della speranza. Funziona così il traffico dei clandestini.
Il desiderio che muove i migranti è quello di venire in Europa per cercare un lavoro necessario a vivere, alla conquista di una condizione di vita almeno decente, talvolta per vivere in libertà e in democrazia, con l'augurio di ritrovare quella libertà e quella democrazia nel proprio Paese di origine.
Sui gommoni imbarcano si persone istruite, spesso laureate e che parlano molte lingue. Persone che talvolta rimangono senza nome, ma è compito della società civile raccontarne la storia, conservarne la memoria, che è poi un modo di salvaguardare la loro dignità. I giovani del Bianciardi narrano quella di una giovane ragazza, Samiya Yusuf Omar, atleta somala che aveva partecipato alle olimpiadi di Pechino del 2008, naufragata a 87 miglia a sud di Lampedusa, mentre cercava di recarsi ai giochi olimpici di Londra nel 2012. Aveva compiuto 21 anni due giorni prima, in mezzo al Mediterraneo, stipata dentro un gommone assieme a una sessantina di persone.
La sua storia, dicono i ragazzi, ci consegna un messaggio di solidarietà e fratellanza tra i popoli: “non la vittoria ad ogni costo, ma la partecipazione …e lo stare insieme”.
Dalla voce di Anis Hassan, padre di uno studente del Bianciardi, hanno raccolto una importante testimonianza relativa alla condizione dei profughi a Grosseto e in Toscana.
Hanno poi intervistato un altro genitore, Massimo Corti, che li ha invitati al rispetto dei diritti nei confronti delle fasce più deboli della popolazione.
È stata poi la volta di quelli del Rosmini che si sono occupati del ciclo dei rifiuti e che hanno raccontato la loro esperienza nella terra dei fuochi. Infatti hanno contattato ragazzi e ragazze di un istituto di Giugliano con i quali hanno costruito una sorta di gemellaggio e hanno visitato quella parte della Campania dove lo smaltimento illegale dei rifiuti è quotidiano.
Hanno proposto il video realizzato con i ragazzi di Giugliano, che mostra il confronto delle esperienze e lo scambio di informazioni raccolte sul tema, e hanno successivamente partecipato ad un dibattito con gli esperti tra i quali Lorenzo Diana.
A concludere la mattinata la testimonianza di Angelo Corbo, Ispettore Capo della Polizia di Stato e membro della scorta di Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci.
Il suo intervento è toccante, la sala è ammutolita, i ragazzi ascoltano con totale attenzione e alla fine ragazzi e adulti fanno domande alle quali Angelo risponde con pazienza e molta disponibilità.
I ragazzi e la Fondazione non hanno potuto avere nessun confronto con le Istituzioni, che non erano presenti. Ancora una volta i ragazzi hanno perso una occasione e non hanno avuto modo di confrontarsi e neppure poter esporre le loro proposte sia sull’immigrazione sia sui rifiuti, né trovare soluzioni o posizioni comuni.
Ore 15.00 inaugurazione del parco di via Canada a Grosseto.
La caparbietà degli studenti e delle studentesse del Polo Bianciardi guidati dalla loro professoressa Laura Ciampini ha vinto ogni ostacolo e, nel pomeriggio di lunedì 12 maggio 2014, è stato finalmente intitolato a Peppino Impastato il parco, come avevano chiesto da tempo, alla presenza del sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, per conservare la memoria di questo giovane uomo che ha sfidato l’omertà e la connivenza con Cosa Nostra nella sua terra d’origine, quando in certe terre dell’esistenza della mafia non si doveva parlare.
Gli studenti del Polo Bianciardi hanno deciso di promuovere questa iniziativa confidando che spazi in città intitolati a vittime della possano tenere viva la memoria del loro esempio e ricordare i valori di giustizia e libertà.
I ragazzi hanno allestito la scena per l’intitolazione, montato gli striscioni, sistemato le composizioni floreali: rose costruite con giornali e spruzzate di rosso, a simboleggiare le notizie, l’informazione sui fatti di sangue.
Presenti oltre al Sindaco, l’assessore all’Istruzione, Giovanna Stellini, il parroco della zona, il vicepresidente della Provincia di Grosseto, Marco Sabatini, l’editore del giornale per ragazzi Dubidoo, Marco Berni, i partner del progetto, i rappresentanti della Fondazione Caponnetto e Angelo Corbo.
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Marina Biagiotti
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