mercoledì 16 dicembre 2015

Giovani sentinelle in Laguna

Giovani sentinelle in Laguna

Le giovani sentinelle approdano in Laguna, all'istituto G. Bruno-Franchetti di Mestre, lunedì 14 dicembre e con questo appuntamento si è concluso il ciclo degli incontri di apertura del progetto in Veneto. Ad attenderci due classi dello stesso istituto ma di due plessi differenti e distanti fra loro, oltre alla classe che ha partecipato lo scorso anno, e con loro le insegnati referenti Alessandra Artusi e Irene Raspanti, altri colleghi che seguiranno il progetto. A dare il benvenuto il dirigente scolastico, prof. Roberto Gaudio.
Fin dall'inizio ci ha colpito l'attenzione dei ragazzi e delle ragazze, mai venuta meno per tutta le due ore che sono trascorse velocemente.
Dopo aver esordito raccontando della vita del giudice padre del pool antimafia, della morte di Falcone e Borsellino e del grido di dolore di Caponnetto dopo le stragi: «Tutto è finito!», abbiamo ricordato lo scatto con cui lo stesso Caponnetto, proprio ascoltando le richieste di molti giovani davanti al tribunale di Palermo che lo esortavano a non lasciarli soli, ha scelto di essere testimone ed educatore di quella nuova resistenza dei valori, dimenticati o elusi, della nostra Carta costituzionale.

Studenti e studentesse che hanno partecipato al progetto lo scorso anno sono intervenuti per illustrare la loro proposta ai nuovi compagni, confermando ancora una volta che l’operato della Fondazione e del suo fondatore non è vano: la mafie, la cattiva politica e la corruzione si battono con la cultura, con la conoscenza e hanno ricordato Caponnetto quando diceva che la stessa mafia ha più paura della scuola della stessa giustizia. Hanno parlato della loro esperienza di impegno individuale e collettivo, dello studio e dell’approfondimento e di come ne sia venuto per loro non solo un arricchimento ma anche tanta soddisfazione.

La spiegazione delle varie fasi del progetto che li vedrà coinvolti nell’incontrare, durante l'anno scolastico, tutte le Istituzioni a vari livelli è stato facile e ha entusiasmato i giovani. Siamo passati poi a ricordare alcuni progetti fatti da altri ragazzi in varie scuole d’Italia e i loro sviluppi, e l'interesse è stato tale che si sono formati dei gruppi, alla fine, che continuavano a discutere. Non avendo tempo per rispondere alle domande alla fine delle due ore, abbiamo proposto di utilizzare mail e rete per continuare e seguire il percorso di educazione alla legalità.
Ci siamo dati appuntamento per mercoledì 23 marzo quando incontreranno gli amministratori locali e ci auguriamo che quest'anno, al contrario dello scorso, sia possibile non essendoci più il commissario prefettizio ma il Sindaco e gli assessori.

Editore Domenico Bilotta

Responsabile Nazionale Progetto Scuola

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