Terzo incontro a Lucca
Giovedì 5 maggio appuntamento a Lucca con una platea di giovanissimi e giovanissime sentinelle della legalità che vengono dalla costa, due istituti comprensivi di Camaiore, e dall'alta valle del Serchio, il comprensivo di Minucciano e Gorfigliano.
Ad accoglierli nella bella sala Mario Tobino del palazzo della Provincia il consigliere Renato Bonturi che ha la delega alle Politiche giovanili nel Consiglio. Con lui anche Francesco Pierotti, consigliere di Minucciano. Assenti gli amministratori di Camaiore pur avendo mostrato tutta l'attenzione e la cura nel rapporto con i propri i giovani cittadini nell'incontro di marzo e per tutto l'anno passato.
La Fondazione ha voluto sottolineare quanto sia importante l'esempio di questi amministratori ad essere interlocutori attenti e disponibili per ridare piena credibilità alla politica e rilanciare la partecipazione quale elemento qualificante della democrazia. Il percorso intrapreso nella propria scuola e poi negli appuntamenti nelle sale comunali ha l'obiettivo di far crescere l'interesse e la passione dei giovani alla cura della propria città e dei luoghi che abitano come la scuola, degli spazi comuni e dei beni che appartengono a tutti, al senso di responsabilità.
Assenti i giovanissimi della primaria di Gorfigliano, impossibilitati a raggiungere Lucca in tempo utile, che si sono occupati di come mantenere in ordine e accogliente la propria scuola e che hanno scritto un messaggio molto bello a chi ha partecipato all'appuntamento nella sala Mario Tobino, ad esordire sono stati i ragazzi e le ragazze della media di Minucciano. Ordinati e disciplinati hanno illustrato il lavoro su cui sono stati impegnati nel corso dell'anno scolastico che ha riguardato la scuola che frequentano e il parco dove giocano.
Insieme ai genitori hanno imbiancato le aule che li accolgono ogni giorno scegliendo un colore diverso per ciascuna. L'aiuto di un'associazione di alpini ha consentito il recupero delle panchine del parco in cattivo stato per gli agenti atmosferici. Il maggiore coinvolgimento di adulti è un segnale interessante della capacità dei ragazzi e delle ragazze di coinvolgere i cittadini e le cittadine, e hanno proseguito analizzando nel dettaglio quanto fatto e quanto ancora da fare: le biblioteche di classe e quella della scuola, i distributori di bevande e la scelta delle merende preparate a casa, la lapide di Aldo Casotti, giovanissimo partigiano, e il libro che racconta la sua vicenda. Hanno poi rilanciato la questione della raccolta differenziata dei rifiuti a scuola. La determinazione di questi giovani fa ben sperare nella realizzazione dei loro desideri e nel preservare i beni che appartengono a tutti dall'incuria e dell'abbandono, mentre lasciano intravedere un deciso senso di responsabilità.
Poi la parola è passata a studenti e studentesse dell'Istituto comprensivo di Camaiore 1. Anche loro hanno scelto di occuparsi della propria scuola e questa coincidenza di due istituti che hanno scelto lo stesso tema indica una maturità e una consapevolezza non indifferente e una sensibilità a questioni di grande rilievo.
La scuola e le sue condizioni è tema che ricorre con notevole frequenza, in particolare fra gli adolescenti della secondaria di primo grado, perché luogo abitato per molta parte della giornata e dove costruire relazioni e legami forti e nuovi. Proprio per questa sua importanza richiede a ciascuno e ciascuna di schierarsi, proprio come Aldo Casotti, il giovane partigiano che ha combattuto per la libertà e la democrazia, nel conservarlo e nel richiedere tutte le risorse necessarie alla loro manutenzione e a renderle accoglienti. Proprio per questo la Fondazione ha richiamato nuovamente la necessità che amministratori e amministratrici scelgano di condividere la mozione per un contrasto della corruzione, dell'evasione fiscale e della criminalità mafiosa e da lì raccogliere risorse nuove e cospicue per un rilancio degli investimenti per l'istruzione e per le politiche sociali.
Poi hanno preso la parola i giovani dell'altro Istituto comprensivo di Camaiore che hanno scelto come argomento del loro lavoro il bullismo. E Smonta il bullo è il titolo e il logo del proprio progetto. Il loro è stato un approccio singolare, apparentemente pieno di nostalgia ma con l'intento di voler sottolineare il ruolo della famiglia e degli adulti nel processo educativo, nel trasmettere i valori e i principi. Hanno poi posto l'accento sul valore della scuola come luogo per creare e consolidare rapporti e legami, crescere e maturare.
Renato Bonturi ha seguito con attenzione i lavori ma poi ha dovuto lasciare la sala non senza aver affidato ad un funzionario il compito di continuare a seguire i lavori e informarlo degli sviluppi.
Ha preso la parola Francesco Pierotti consigliere comunale di Minucciano che ha porto i saluti del sindaco e ha ringraziato la Provincia che ospita e interloquisce, la Fondazione per l'impegno e il Parco delle Apuane per il notevole aiuto offerto ai giovani e alla comunità di Minucciano.
In conclusione la Fondazione ha voluto riprendere il tema degli impegni assunti da studenti e studentesse perché li ritiene un elemento importante per la crescita civile del Paese e per irrobustire la cultura della legalità e, proprio all'ultimo tuffo, Rachele ha voluto farci un bel regalo: ha chiesto di poter prendere la parola e con molta semplicità ha dichiarato facendosi portavoce di tutti i compagni: noi ci prendiamo l'impegno.
Non possono esserci parole migliori per sigillare un patto.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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