Incontro con le sentinelle pratesi
Martedì 10 maggio le giovani sentinelle sono giunte a Prato nella bella sala del Consiglio provinciale. Ad accogliere ragazze e ragazzi dell'Istituto comprensivo di Montemurlo è la consigliera provinciale Paola Passi e l'assessora all'Istruzione del comune di Montemurlo, Rossella De Masi.
Introducendo l'incontro la Fondazione ha sottolineato che questo terzo appuntamento permette a ragazzi e ragazze di conoscere la Provincia, qual è il suo ruolo, anche se la trasformazione in ente di secondo livello ha reso questa istituzione ancora più distante dai cittadini, con effetti disastrosi sul piano della partecipazione e sulla qualità della democrazia. E il tema della partecipazione è particolarmente sensibile per la Fondazione perché, dove è diffusa, sono i cittadini stessi ad essere i custodi migliori dei beni che appartengono a tutti. Inoltre è indice di una cittadinanza attiva responsabile e attenta al rispetto delle leggi. Una delle ragioni per la modifica della Provincia in ente di secondo livello, con i membri scelti da un ristretto elettorato di amministratori comunali che assumono il doppio compito di far parte di due assemblee, è il risparmio dei costi della politica e ciò ha consentito di riproporre la mozione per il contrasto della criminalità mafiosa, della corruzione e dell'evasione fiscale per recuperare risorse da investire nel Paese, divenendo così lo strumento per una diversa politica.
Paola Passi consigliera comunale e provinciale a Prato ha salutato studenti e studentesse anche a nome del presidente Matteo Biffoni e si è impegnata ad essere portavoce di questa esperienza presso il Consiglio provinciale
Le classi che hanno partecipato al progetto hanno distribuito i compiti in modo da guardare al tema da punti di vista differenti: così i più giovani hanno studiato e approfondito il tema scoprendo le vittime della mafia, i bambini e le donne in particolare, per sfatare il mito di una mafia attenta a donne e minori. Altri hanno fermato la propria attenzione sugli eroi antimafia e hanno condotto un piccolo sondaggio per conoscere quanto sanno gli adulti di tali uomini e donne, scoprendo, con non poca sorpresa, che ci sono molte persone che non conoscono Falcone e Borsellino; altri ancora hanno suggerito luoghi di Montemurlo da intitolare a che è stato vittima di mafia, come ad esempio la palestra alle due sorelle Nencioni, morte nel terribile attentato di via dei Georgofili. Infine, i più grandi si sono chiesti che cosa possono fare nel loro piccolo e hanno individuato alcuni spazi da recuperare all'uso e all'accoglienza dei giovani.
Rossella De Masi ha accolto le sollecitazioni riservandosi di sollecitare un pronunciamento degli organi amministrativi in merito alle intitolazioni e, per quanto riguarda gli spazi, ha proposto un maggiore coinvolgimento di tutti gli adolescenti come è accaduto per un altro spazio. Ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per questo percorso di educazione alla legalità perché questi ragazzi e ragazze divengono consapevoli dei beni e di come conservarli. In questo modo i giovani scoprono il tema della partecipazione e quanto sia centrale in una democrazia, mentre agendola si rivitalizza il ruolo del governo delle comunità locali.
Gli insegnanti che li accompagnavano hanno rilanciato il tema del Consiglio comunale dei ragazzi, suscitando interesse e attenzione, e hanno annunciato che il lavoro intrapreso avrà un seguito l'anno prossimo ancora più intrigante e vicino alla vita quotidiana.
Questa modalità di programmare il lavoro è motivo di grande soddisfazione per la Fondazione che ha rilanciato il tema della mozione e Rossella De Masi si impegna ad illustrarla in Giunta.
Con questa buona notizia e dandoci appuntamento al prossimo 21 ottobre per la Conferenza finale abbiamo concluso questo piacevolissimo incontro.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.