Incontro con le sentinelle pisane
Mercoledì 11 maggio appuntamento a Pisa come le giovani sentinelle, quelle dell'Isis A. Pesenti di Cascina mentre i più giovani della scuola primaria sempre di Cascina e i liceali di Volterra non hanno potuto intervenire e di questo ce ne rammarichiamo perché è mancato il confronto fra esperienze differenti che sono un elemento di arricchimento del progetto.
Ad accoglierli, come già lo scorso anno, Francesca Brogi, consigliera provinciale e sindaco di Ponsacco, che ha rinnovato l'apprezzamento ai ragazzi e alle ragazze per l'impegno con cui perseguono gli obiettivi che si sono posti all'inizio dell'anno scolastico e che nel perseguirlo fanno esperienza di cosa sia la cittadinanza attiva e responsabile, di quella cittadinanza che ha a cuore la cura dei beni che appartengono a tutti e che richiede partecipazione attenta, informata.
La Fondazione ha introdotto i lavori facendo il punto della situazione. Ha osservato la partecipazione di amministratori e amministratrici al dibattito e al confronto con i propri giovani in alcuni casi, e di questo ha manifestato la propria soddisfazione, ma ha ribadito pure che vi sono segnali preoccupanti di chiusura, di negazione del confronto, di incapacità ad ospitare i propri cittadini e le proprie cittadine per la discussione pubblica. In questa situazione vi sono delle responsabilità anche da parte dei cittadini che non sono attenti e solleciti ad incalzare chi ha il governo della cosa pubblica ad essere coerente con il proprio mandato da assolvere con dignità ed onore e ad essere modello di riferimento per i propri cittadini e cittadine.
Le difficoltà di questi anni e l'esperienza maturata ci inducono a modificare la struttura del progetto, a privilegiare il confronto fra esperienze per elaborare strumenti di lavoro per l'approfondimento di temi e per definire modelli di comportamento e abiti morali negli spazi pubblici.
La Conferenza finale del 21 ottobre avrà una struttura differente dagli anni passati e non avremo più una nuova esposizione di progetti che saranno raccolti in un video iniziale che da conto della pluralità dei temi affrontati, ma poi saranno studenti e studentesse a chiedere a parlamentari ed esperti, sui temi di loro interesse, quali misure intenderanno votare, quali provvedimenti ritengono necessari e urgenti, quali strategie scegliere per perseguire gli obiettivi di legalità e di trasparenza nelle scelte, di democrazia e di partecipazione.
Hanno preso la parola poi ragazzi e ragazze di Cascina che si sono occupati di beni confiscati. Hanno approfondito la questione ricercando i numeri, soffermandosi su alcuni degli aspetti più significativi della normativa in vigore e riflettendo anche sulle ipotesi di modifica allo studio del Senato. Hanno poi ricordato il caso dell'edicola di Pisa, bene anch'esso confiscato alla mafia e restituito ad un uso sociale con l'assegnazione ad una cooperativa. Hanno aggiunto quanto sia rilevante, nel contrastare le infiltrazioni, intervenire oculatamente sulle gare di appalto privilegiando non l'offerta economicamente più bassa ma quella più economicamente vantaggiosa. Hanno concluso contestando la falsa apparenza di una grande distanza della questione dei beni confiscati dalla nostra vita quotidiana, mentre in verità è così vicina come testimoniano il numero di quelli sottratti ai malavitosi in Toscana.
Spiace, in questo contesto non aver potuto ascoltare la voce di studenti e studentesse di Volterra, anch'essi intenti ad approfondire la questione dei beni confiscati e, più in particolare, quello di Rosignano, come avevano annunciato nel corso del secondo appuntamento in marzo, ma la difficoltà di raggiungere Pisa con i mezzi pubblici ha impedito questo importante confronto.
Fernando Mellea, docente dell'Isis Pesenti e assessore comunale a Cascina, ha voluto sottolineare che alcuni dei giovani che hanno lavorato al progetto sono della prima classe superiore e l'insieme delle esperienze che hanno vissuto nel definire il proprio progetto è stato particolarmente significativo: Conferenza, visite e in ultimo la partecipazione al viaggio di istruzione a Corleone dove hanno potuto toccare con mano alcuni degli aspetti di una realtà mafiosa così vicina e presente nella vita quotidiana dei cittadini e, insieme, le strategie di resistenza e di contrasto di chi combatte la mafia con le armi della legalità e della buona politica.
Francesca Brogi ha illustrato la scelta del comune di cui è sindaca che ha firmato un protocollo con le categorie economiche stabilendo che il criterio centrale delle gare d'appalto sia quello della offerta economicamente più vantaggiosa. Un segnale importante e un'indicazione particolarmente significativa per i cittadini perché questa scelta dell'amministrazione costituisce un modello di riferimento. È necessario che i cittadini facciano anche la loro parte e che un tessuto civile cresca e si irrobustisca per essere forte e resistente ad ogni tentazione, ma il contributo di tanti giovani di buona volontà è un ottimo auspicio e un buon inizio per questo compito.
Lo scambio interessante e vivo ha divorato il nostro tempo e soddisfatti di questa bella discussione ci siamo dati appuntamento al 21 ottobre.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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