Mercoledì 10 maggio sono le giovani sentinelle della provincia di Massa Carrara ad essere protagonisti della giornata. Sono tantissimi e provengono tutti da scuole di Carrara, per questi motivi l'incontro si è tenuto nuovamente nella bella sala del Teatro Garibaldi della città. Una platea enorme quest’anno, ventitré classi hanno aderito al progetto, circa quattrocento ragazzi e ragazze accompagnati dalle proprie insegnanti.
Ad ospitarli in questo terzo incontro è la loro Provincia, in sala vi è il gonfalone, a testimoniare l’attenzione e il rispetto del lavoro svolto dai ragazzi e del ruolo della scuola, ma soprattutto dimostrazione di senso delle istituzioni nei confronti dei propri giovani cittadini. A rappresentare il Consiglio Sabrina Bertelloni, mentre per il comune di Carrara era presente la vice sindaca Fiorella Fambrini. Il vice prefetto Domenico La Rosa ha salutato i ragazzi e ha rinnovato loro il monito ad essere vigili ed attenti nel rispetto delle regole, cittadini attivi e consapevoli. Ha aggiunto che la mafia muta atteggiamenti dai luoghi di origine, ma non la sua pericolosità, come ad esempio in Toscana o in altre parti d'Italia dove riciclano denaro proveniente dalle attività illecite e proprio per questo bisogna promuovere a scuola il germe della legalità fra le giovani generazioni.
L’incontro si è aperto con la proiezione di un video degli studenti e delle studentesse della Scuola media Taliercio di Marina di Carrara e come tutte le altre scuole ha consegnato tutti i materiali che saranno inclusi nel volume pubblicato annualmente a cura della Fondazione, volume che sarà presentato il 20 ottobre prossimo in occasione della Conferenza finale del progetto. Il tema è quello del recupero del Fortino di Maria Beatrice, in stato di abbandono nella zona vicina alla pineta antistante il porto di Marina di Carrara.
Tante le idee: un’area giochi dove bambini e genitori possano divertirsi e rilassare, una gelateria, un negozio di fiori e di erbe officinali tipici della macchia mediterranea, una paninoteca, una libreria con scambio di libri, una creperia con i prodotti locali, un chiosco estivo o uno spazio per il cinema all’aperto.
A seguire i giovani delle scuole Carducci e Tenerani che hanno approfondito la questione della cura e del ripristino dei beni storici: arredi urbani del centro storico come punto di rinascita, di aggregazione grazie ad iniziative culturali o di intrattenimento affinché ritorni il centro vitale della città con l’impiego anche delle nuove tecnologie wi-fi.
Non da meno sono state le proposte delle scuole primarie Saffi e Marconi con i bambini che hanno messo in evidenza, ancora una volta, il desiderio di godere di spazi verdi e luoghi di gioco e ritrovo individuando come ideale il recupero del Parco della Padula, una vasta zona verde appena fuori città, spazio con tante criticità ma anche dalle enormi potenzialità che i giovanissimi hanno descritto con i loro disegni dopo aver fatto un sopralluogo “sul campo”.
La mattina si è conclusa con il video dei giovanissimi della Scuola primaria Mazzini di Bedizzano, paese delle Apuane appena sopra Carrara. Anche loro hanno lavorato ad una proposta di recupero di un piccolo giardino abbandonato che potrebbe essere portato a nuova vita diventando luogo di gioco e di ritrovo. Grazie ad un video coinvolgente con le parole che scorrevano sotto le immagini quel “Piccolo quadratino verde” è diventato testimonianza di denuncia e di contraddizioni: hanno fatto notare come la nostra Carta costituzionale e, ancora prima, la Carta del fanciullo sanciscono il diritto al gioco, mezzi appropriati alle attività ricreative, mentre si nega invece questo diritto anche quando basterebbero poche risorse per completare la recinzione già realizzata per due lati e non vi sono altre difficoltà se non attrezzarlo.
Nel rispondere alle sollecitazione dei giovani, Fiorella Fambrini ha illustrato e disegnato quella che dovrebbe essere la Città ideale, rinviando però ad un futuro imprecisato l’apertura del parco che invece l'assessora alla Cultura Giovanna Bernardini aveva dato per certo ad aprile. Nessun accenno di segnale confortante al piccolo giardino dei bimbi!
Sabrina Bertelloni ha rilevato l’odierno stato di difficoltà e di poca chiarezza dei compiti e dei poteri dell’istituzione Provincia che ha come conseguenza di non poter più sopperire alle esigenze dei cittadini, ricordando però ai ragazzi che, nonostante tutto, l’impegno e le sollecitazioni ad agire non devono mai mancare cosi come il coraggio di essere cittadini attivi. Quel coraggio di cui sono testimoni anche silenziosi in tanti, come ad esempio Rita Atria, ragazza diciassettenne, che ha pagato con la vita la sua ribellione, schierandosi contro i suoi stessi familiari mafiosi per non esserne complice collusa.
In chiusura la Fondazione ha fatto appello alla responsabilità delle istituzioni e degli amministratori affinché non deludano i giovani, augurandosi che quanto proposto dai giovanissimi non sia rimandato ad un probabile futuro migliore ma diventi un punto fermo dell’attività amministrativa a breve, media e lunga scadenza.
Prima della fine abbiamo ricordato l'appuntamento di venerdì 20 ottobre al Teatro Verdi di Firenze luogo di discussione e di confronto fra giovani, amministrazioni locali e nazionali, per fare scelte coraggiose di vero cambiamento e dare dignità al nostro Paese attraverso una seria lotta alla mafia, all’evasione e alla corruzione.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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